"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Villa Tempesta, un errore la vendita del patrimonio pubblico.

Con una solerzia raramente vista la Patrimonio spa ha deciso di alienare uno dei suoi beni patrimoniali, l’ex casa cantoniera di Tempesta. Non è obbligato l’ente pubblico a conservare ogni pezzo del suo patrimonio ma è singolare che mentre la Provincia finanzia ogni tipo di acquisto di immobili per svolgere funzioni con valenza pubblica si spogli di un bene per il quale erano state avanzate precise idee per il suo utilizzo pubblico.

Sconcertante è il fatto che a fronte dell’interesse manifestato da un comune la Patrimonio spa abbia proceduto senza alcun interesse a verificare l’interesse pubblico. La Patrimonio segue le direttive della Giunta e dunque la critica va rivolta alla Giunta che anche nelle risposte alle numerose interrogazioni si è ben guardata dallo spiegare del perché tanta premura.
Eppure non si trattava di un bene qualunque, non di una normale casa cantoniera ma di uno splendido luogo sulle rive del Lago, uno dei pochi sottratti all’uso privato.
Un’occasione preziosa per sviluppare un progetto di valorizzazione turistica che le associazioni di Nago Torbole e dell’Alto Garda avevano elaborato coniugando il pregio paesaggistico ed ambientale con quello storico e sportivo.
Vedremo purtroppo quel luogo passare di mano e finire per essere trasformato in seconda casa di uno dei soliti noti facoltosi del Basso Sarca.
Se rimane un margine, mi appello affinché si ritorni su quella decisione, in ogni caso ribadisco la priorità di un obiettivo come quello di conservare il nostro patrimonio pubblico quando lo stesso può permettere un uso e un ritorno pubblico.

 

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