"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

In Italia, il lavoro e le autonomie

lavorare in Trentino

martedì, 29 marzo 2011

Un confronto in occasione dell'anniversario dell'Unità d'Italia promosso dalla Cgil del Trentino

Sarà la segretaria generale della CGIL nazionale, Susanna Camusso, la protagonista dell'iniziativa che la CGIL del Trentino ha in programma il prossimo 29 marzo per celebrare il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Camusso chiuderà infatti il convegno intitolato "In Italia, il lavoro e le autonomie" che si terrà appunto martedì 29 marzo a partire dalle ore 15 presso l'auditorium Melotti di Rovereto (Tn). Oltre a Susanna Camusso, interverranno il segretario generale della CGIL del Trentino, Paolo Burli, il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi e il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai. I lavori saranno introdotti dal saluto del sindaco di Rovereto, Andrea Miorandi.  

«Con questa iniziativa - spiega Paolo Burli, segretario generale della Cgil del Trentino - vogliamo rendere omaggio all'Italia unita e contemporaneamente alla sua Costituzione. E vogliamo farlo a partire da due articoli della nostra Carta, l'articolo 1 e l'articolo 5, per i quali la nostra Repubblica è fondata sul lavoro e promuove le autonomie a livello locale. Crediamo infatti che oggi, in una fase in cui la crisi economica morde ancora e le sirene di un localismo angusto si fanno più intense, si può rinsaldare l'idea dell'unità della Nazione a partire da un progetto di sviluppo per il Paese che si fondi sul lavoro e metta a fattor comune le diverse potenzialità dei territori italiani, guardano sempre oltre i propri confini, all'Europa e al mondo».   «Su questo fronte - conclude Burli - il Trentino vorrebbe poter essere un piccolo laboratorio: coesione sociale, solidarietà verso le altre realtà territoriali, capacità di autogoverno, consapevolezza delle sfide in campo economico lanciate dalla globalizzazione, tutela delle minoranze e apertura internazionale sono caratteristiche radicate nella nostra comunità e nelle nostre istituzioni. Su di esse vorremmo costruire il nostro futuro e quello dell'intero Paese. Ci parrebbe questo il modo migliore per mettere in atto i moniti e gli auspici che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha lanciato al Paese lo scorso 17 marzo».

l'invito

Rovereto, Auditorium Melotti, Mart

 

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