"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Acqua bene comune. La mozione approvata dalla Comunità delle Giudicarie

bicchiere d\'acqua

(24 maggio 2011) Quello che segue è il testo dell mozione sull'acqua bene comune approvata in Comunità di Valle Giudicarie.

Premesso che:

- l'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi;

- l'acqua pertanto è un bene sociale comune destinato ad usi collettivi, non un prodotto commerciale;

- l'acqua è un bene esauribile e va usato con rigorosa attenzione per gli equilibri ambientali;

- l'accesso all'acqua in quantità e qualità sufficienti non è un bisogno ma un diritto inalienabile, indivisibile ed inviolabile di tutti gli esseri umani, da garantire secondo principi di democrazia, equità, solidarietà, giustizia, rispetto per la dignità umana;

- l'accesso all'acqua per il consumo umano deve essere assicurato attraverso servizi pubblici in gran parte a carico della fiscalità generale;

- tali servizi devono essere controllati in modo partecipato dalle comunità locali, definiti quali servizi pubblici locali di interesse generale, esclusi da processi di privatizzazione, la cui gestione non è soggetta alla disciplina normativa della concorrenza, esclusi dalle leggi di mercato e dai profitti del mercato stesso, vincolati alla necessità di garantire a tutti i cittadini l'accesso all'acqua;

- la gestione di tali servizi dovrà essere vincolata all'equilibrio tra costi e ricavi tenendo comunque conto delle esigenze delle fasce sociali più deboli e delle famiglie numerose;

- il servizio pubblico locale del ciclo dell'acqua va organizzato con riferimento all'ambito territoriale ottimale, definito idealmente col territorio delle Giudicarie ;

- le disposizioni in materia di tariffe devono prevedere che gli utenti partecipino alla totale copertura dei costi di gestione del servizio idrico al netto degli investimenti, secondo fasce di consumo e tipologie di utenze differenziate per residenze primarie e secondarie, nonché secondo importi progressivi che non favoriscano i consumi più elevati e gli usi diversi da quelli civili.

Tutto ciò premesso si chiede la condivisione da parte dell'Assemblea alla presente mozione al fine di:

- Ritenere che l'acqua è un bene pubblico comune sociale e che l'accesso all'acqua è un diritto umano universale, indivisibile, inalienabile, non assoggettabile a regole di mercato e ad azioni speculative;

- Riconoscere il servizio idrico come servizio pubblico di interesse generale, escluso da processi di privatizzazione, di liberalizzazione, escluso dalla disciplina della concorrenza nonché da leggi e profitti di mercato;

- Affermare che la gestione del servizio idrico integrato deve essere quindi svolta in modo da consentire il controllo pubblico;

- Sensibilizzare, per quanto di competenza, la popolazione all'utilizzo consapevole della risorsa idrica, con attenzione al risparmio e alla tutela del bene stesso;

- Trasmettere l'eventuale delibera di approvazione della presente mozione al Consiglio provinciale nonché al Consiglio delle Autonomie locali della Provincia Autonoma di Trento.

Tione di Trento, lì 09.05.2011

 

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