"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Il manifesto dei poveri

Frans Van der Hoff

sabato, 19 maggio 2012

Il padre del commercio equo e solidale, il sacerdote olandese Frans van der Hoff, presenterà, in anteprima nazionale, l'edizione italiana del suo ultimo libro "Manifesto dei poveri" edito dalla casa editrice "Il Margine". Con l'autore interveranno Rudi Dalvai, fondatore del Consorzio Ctm Altromercato e presidente di Wfto, World Fair Trade Organization, Paolo Facinelli, presidente di Mandacarù, Paolo Ghezzi, direttore editoriale casa editrice Il Margine 

Sandali ai piedi e borsa di lana a tracolla, il missionario olandese Frans van der Hoff ha fondato nel 1988, in collaborazione con Nico Roozen e l'Ong Solidaridad, il primo marchio equo e solidale "Max Havelaar". La grande ed utopistica intuizione di un "altro mondo possibile" e le strette relazioni di Frans van Der Hoff con i piccoli produttori di caffè messicani nello stato di Oaxaca riunitisi nella cooperativa "Uciri" hanno garantito l'approvvigionamento di caffè alle organizzazioni di commercio equo europee e nord americane e di conseguenza il successo del fair trade nel mondo.

Da sempre in prima linea contro lo sfruttamento van der Hoff ha voluto scrivere nero su bianco in questo piccolo ma incisivo libro le sue riflessioni, partendo dalla sua esperienza sul campo.

Nel suo "Manifesto dei poveri", un centinaio di pagine molto intense e dal sapore profetico, condensa il pensiero economico e sociale e le esperienze di resistenza all'iniquità del sistema capitalistico globale. È un vademecum del cambiamento possibile e l'idea è semplice ma rivoluzionaria: il lavoro umano ha una sua dignità e un suo prezzo. Se la logica delle multinazionali sfrutta la fatica dei produttori, bisogna metterli in contatto diretto con i consumatori, aggirando in questo modo il Moloch delle leggi del mercato.

Secondo van der Hoff, quando si rimette l'economia al suo posto, che non è il primo, che spetta invece alla vita delle donne e degli uomini, al loro lavoro e alla loro dignità, il mondo e la società non possono che trarne beneficio. Il libro "Manifesto dei poveri - il commercio equo e solidale: per non morire di capitalismo" è edito dalla casa editrice trentina "Il Margine" per la collana "Orizzonti" e contiene un'interessante postfazione dei "turisti per caso" Syusy Blady e Patrizio Roversi e arricchito dal testo della canzone di Daniele Sepe "Un'altra via d'uscita", dedicata proprio a questi temi.

Il libro è acquistabile a partire dal 22 maggio nelle migliori librerie italiane al prezzo di 13 euro o online sul sito www.il-margine.it.   

Frans van der Hoff - biografia 

Frans van Der Hoff è nato nel 1939 nel Sud dell'Olanda in una famiglia di contadini. Nel 1970, Van Der Hoff va a vivere a Santiago del Cile per lavorare nei barrios come prete-operaio. Durante il golpe del 1973, si trasferisce in Messico per continuare la sua opera nelle baraccopoli di Città del Messico. Sette anni più tardi, si sposta a Oaxaca nel sud del Messico. Come prete-operaio, si integra velocemente nella comunità e sperimenta in prima persona la miseria e le difficoltà economiche dei produttori locali di caffè. Nel 1981, partecipa alla creazione di UCIRI (Union de Comunidades indígenas de la Region del Istmo), una cooperativa di piccoli produttori di caffè fondata con l'obiettivo di affrancarsi dagli intermediari locali, chiamati anche coyotes. Nel 1985, Van der Hoff incontra Nico Roozen. Da questa collaborazione nasce il 15 novembre 1988 Max Havelaar, la prima certificazione di commercio equo.

Trento, Palazzo Geremia Sala Falconetto, Via Belenzani

 

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