"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

In ricordo di Danilo Krstanović

Cecchini di Danilo Krstanovic

Sabato 12 maggio è morto improvvisamente Danilo Krstanović, il fotografo sarajevese noto nel mondo per il suo lavoro di documentazione dell'assedio della città. Pubblichiamo il ricordo di Piero Del Giudice, letto da Abdulah Sidran durante la cerimonia funebre che si è tenuta lunedì 14 presso il cimitero ortodosso di Ciglane. Giovedì prossimo la presentazione a Trento (Castello del Buonconsiglio, ore 20.30) del "Libro dell'assedio".

da www.balcanicaucaso.org

La notizia della morte di Danilo Krstanović, è arrivata sabato sera 12 maggio. Una riga di posta elettronica di Abdulah Sidran: Danilo Krstanović è morto! 

Il pomeriggio dello stesso giorno, in una città italiana, Parma, parlavo in pubblico di Danilo, presentando il nostro ultimo libro: Sarajevo, knjiga opsade. Danilo è di una antica famiglia serba di Sarajevo, vive e lavora a Sarajevo, ha una moglie croata cittadina di Sarajevo, una figlia, Renata, figlia di un serbo e di una croata, cittadina di Sarajevo. Il suo cognome inizia per "Krst" come tanti nomi di famiglia serbi.

L'ultima volta che ci siamo visti è stato nell'Historijski Muzej Bosne i Hercegovine, il 5 aprile, alla comune presentazione - con Dževad Karahasan, Abdulah Sidran e Marko Vešović - , nel 20mo dell'assedio, di Sarajevo, knjiga opsade. Mai, prima di allora, lo avevo visto così partecipe di una nostra iniziativa: Danilo finalmente sereno, Danilo finalmente felice in una manifestazione per un libro che riguardava il nostro comune lavoro nell'assedio di Sarajevo.

Già fotoreporter del quotidiano Oslobođenje, poi - dopo il bombardamento totale della sede del giornale - messo a contratto dalla Reuters.

Nell'assedio uscivamo al mattino insieme verso le 8 dai cortili interni di via Proleterska Brigada, lui abitava e abita lì e io durante l'assedio abitavo lì. Insieme nella città perduta, nella città desolata, nella città piegata, nella Sarajevo degli umani incontri.

Lui e sua moglie venivano nella famiglia dove avevo una stanza nell'assedio, ci scaldavamo alla stufa di legna. Io andavo qualche volta da loro.  Non ho mai visto una persona amare così di continuo, con metodo, il suo lavoro. Amare la famiglia, la moglie e la figlia Renata. Non ho mai lavorato con un fotografo così bravo. Non ho mai visto qualcuno amare la propria città come Danilo amava Sarajevo e la sua gente.

Ha lavorato con me sino alla fine e di questo gli sono grato e onorato. Le sue fotografie hanno arricchito e reso interessanti i miei articoli e i miei libri. Era un uomo integro, onesto, con una grande professionalità e grande capacità di lavoro. Mi mancherà. E' uno dei rari uomini che hanno giustificato la mia vita, l'hanno resa più degna di essere vissuta, le hanno dato qualche ragione per viverla.

Ti saluto amico mio.

I funerali di Danilo Krstanović si sono tenuti lunedì 14 maggio presso il cimitero ortodosso di Ciglane, poco lontano dal cimitero del Lav. Questo breve testo di Piero Del Giudice è stato letto alla cerimonia funebre da Abdulah Sidran, che l'ha sottoscritto.

Una galleria fotografica con alcune foto scattate da Danilo Krstanović, dalla manifestazione per la pace del 1992 alla Sarajevo del dopoguerra.

 

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