"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Siria, le immagini della follia

La strage dei bambini di Hula

(26 maggio 2012) Le terribili immagini che vengono dalla città di Hula ci raccontano della spietata repressione che è in corso in Siria da parte del regime di Assad. Una primavera nata e propagatasi in forma partecipata e nonviolenta, ma che prima in Libia e poi in Siria ha assunto i caratteri della guerra a tutto campo. E che in Europa abbiamo affrontato in modo contraddittorio, alternando i raid aerei e l'indifferenza, a seconda della convenienza e del realismo politico.

Nello scontro in atto sono in campo istanze democratiche, vecchi regimi e nuovi fondamentalismi. Nonostante gli osservatori internazionali inviati dalle Nazioni Unite in Siria, quella a cui assistiamo è una crescente militarizzazione del conflitto, funzionale alle forze governative che hanno ripreso i bombardamenti sulle città insorte.

I morti dall'inizio delle manifestazioni contro il regime di Assad sono già più di tredicimila. Una guerra, non dichiarata, ma di guerra si tratta. 

Le immagini che potete vedere in questo breve filmato sono particolarmente violente e crude. Si riferiscono alla strage di venerdì scorso nella città di Hula dove i bombardamenti dell'esercito hanno causato la morte di 92 persone, 32 delle quali bambini. Quanto ancora dovrà pagare il popolo di questo grande paese per la sua libertà?

PS. Scusatemi ma dopo averle postate sono andato a rivedermi le immagini e sono davvero troppo violente, anche per come vengono esibite. Non vorrei in alcun modo contribuire, anche solo in piccolissima parte, alla spirale della violenza, né diventare parte di un ingranaggio manipolatorio. E quindi dopo un attimo di incertezza ho deciso di toglierle. Il che non significa rendere meno dura l'indignazione per quel che accade in Siria, situazione rispetto alla quale occorre la mobilitazione di ogni coscienza democratica e civile.

 

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