"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

La mafia nella percezione degli studenti trentini

Camion bruciati dalla mafia

Presentati oggi i dati della ricerca dell'Associazione Libera realizzata con il sostegno della Provincia autonoma di Trento

LA MAFIA E IL TRENTINO, LE IMMAGINI E LE RAPPRESENTAZIONI DEGLI STUDENTI

(5 marzo 2013) Si è tenuta oggi presso la Sala stampa della Provincia la presentazione dei dati della ricerca di "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" sulla percezione della mafia fra gli studenti trentini. La ricerca è stata realizzata grazie al contributo dell'Assessorato all'istruzione e sport della Provincia autonoma di Trento su un campione di circa 300 studenti degli istituti secondari e della formazione professionale. Come ha spiegato l'assessore provinciale all'istruzione e sport, Marta Dalmaso, "l'indagine di Libera, non rappresenta solo il punto di arrivo di un percorso di ricerca.

Essa offre molto di più e va considerata piuttosto come il punto di partenza, non solo per la scuola trentina, per riflettere sulla percezione e sull'immaginario dei ragazzi in ordine ai fenomeni criminali, sulle opportunità di approfondimento e sull'importanza che soffermarsi su questi temi riveste all'interno dell'educazione alla cittadinanza".

Nella primavera del 2012 "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" ha condotto anche in Trentino una ricerca su un campione di oltre 300 studenti della scuola secondaria di secondo grado sulla percezione del fenomeno mafioso. Il progetto s'inserisce all'interno di una ricerca che "Libera" ha avviato su scala nazionale già nel 2009, attivando ricerche analoghe in Toscana, Lazio e Liguria. La ricerca in Trentino ha visto il coinvolgimento di dieci istituti per un totale di 305 studenti su 20 classi interessate, che corrisponde all'1,4% della popolazione scolastica della secondaria di secondo grado, la percentuale più alta fra le ricerche attivate da Libera nelle altre regioni italiane.

Come ha sottolineato l'assessore Marta Dalmaso i risultati della ricerca sono significativi in quanto permetteranno di mettere a fuoco un quadro comparativo che aiuterà a cogliere costanti e diversità nell'approccio al problema delle mafie su base geografica, fornendo così un'importante documentazione statistica per individuare gli obiettivi dell'educazione alla cittadinanza.

Inoltre la ricerca di "Libera" mette in luce alcune relazioni fondamentali fra le condizioni strutturali e il vissuto degli studenti da una parte, e la conoscenza del fenomeno mafioso e dell'antimafia dall'altra. In tal modo essa si configura come uno strumento particolarmente utile per individuare quali debbano essere le priorità formative. In altre parole, le carenze conoscitive, sia sul piano dell'attualità sia su quello storico, dovrebbero costituire la base sulla quale costruire percorsi di approfondimento che permettano agli studenti di comprendere i contorni, le dinamiche e lo sviluppo del fenomeno mafioso e le dimensioni e i protagonisti della lotta contro le mafie.

Alla presentazione sono intervenute Ludovica Ioppolo di "Libera" e Chiara Simoncelli, la referente di "Libera Trentino". Ludovica Ioppolo ha illustrato i dati emersi dalla ricerca in Trentino. In particolare ha evidenziato come il 37% degli studenti ritiene che la mafia sia presente a Trento, che controlli alcuni traffici ma che non sia pericolosa, contro il 21% che ritiene invece il fenomeno sempre più preoccupante. Inoltre dalla ricerca è emersa come la maggior parte dei ragazzi (5,1 in una scala da 1 a 6) considera fondamentale l'impegno personale nella lotta contro la mafia, mentre sono in netta minoranza (2,1 su scala da 1 a 6) coloro che ritengono che sia un problema che non li riguarda. In generale i ragazzi trentini conoscono molto meno dei loro compagni di altre zone d'Italia i personaggi della mafia e dell'antimafia presenti nel questionario. Sono invece in linea con le altre regioni dove si è svolta la ricerca relativamente al fatto che conoscono maggiormente i personaggi di mafia rispetto a quelli dell'antimafia. Confortante, invece, è il fatto che nell'elenco delle istituzioni di cui i giovani si fidano di più, dopo il primo posto occupato dall'ONU, figuri proprio la Provincia autonoma di Trento, vissuta quindi come organismo vicino alla realtà dei giovani intervistati in grado di garantire legalità.

Chiara Simoncelli, la referente di Libera Trentino, ha infine ricordato l'appuntamento con la Winter School 2013 tema "Mafie senza confini. Economie, territori, comunità" che si terrà a Trento dal 7 al 9 marzo e che vedrà coinvolti un centinaio di studenti universitari. Il percorso formativo è realizzato da "Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, Libera Trentino, Village Doc&Films - Roma, in collaborazione con l'Università degli studi di Trento, la Provincia autonoma di Trento - Ufficio Grandi Eventi e il Centro per la formazione alla solidarietà internazionale.

(da ufficio stampa PAT)

 

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