"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Non più e non ancora

Passato, presente e futuro

venerdì, 25 ottobre 2013

Dialogo al Parco tra Alberto Pacher e Michele Nardelli

Venerdì 25 ottobre 2013, ore 15.30 - Parco S.Chiara, Trento

"Non più" e "non ancora": un'immagine che bene fotografa questo nostro passaggio di tempo. Profonde trasformazioni che richiedono sguardi nuovi e la fatica di mettere in discussione le chiavi interpretative del passato. Un presente sempre più territoriale e sovranazionale, a cui corrisponde una dimensione nazionale dei corpi intermedi (partiti e non solo) che appare ormai fuori scala. I processi pervasivi della finanza globale ma anche la sua conclamata vulnerabilità e il valore del ritorno alla terra. L'ossessione per la crescita e l'insostenibilità di un modello di sviluppo che consuma il doppio di quel che gli ecosistemi producono. Le città dove viviamo, attraversate dalla stessa dinamica di cambiamento, fra speranza e paura, curiosità e rancore, condivisione e marginalità, riqualificazione e conflittualità.

E' nell'abitare questo contesto del "non più" e del "non ancora" che la politica dovrebbe provare qualche risposta non banale.

In questi mesi si è spesso parlato di continuità e discontinuità anche sul piano dell'assetto politico locale. Riguarda il racconto di quindici anni nei quali il Trentino ha rappresentato un'anomalia politica in un arco alpino segnato dalla paura e dallo spaesamento, ma anche la consapevolezza che nulla sarà più come prima. Presupposto del "fare meglio con meno" è anche l'interrogarsi su ciò che di questo recente passato dovremo lasciarci alle spalle: insomma, la definizione dei "non più" come presupposto obbligatorio alla scoperta dei "non ancora".

Non il taglio netto delle contraddizioni bensì l'incrocio degli sguardi. In questo caso quelli di Alberto Pacher e Michele Nardelli, in un dialogo che simbolicamente è stato  immaginato al Parco S.Chiara, luogo simbolico di una città che deve sapersi interrogare fra i "non più" e i "non ancora" del proprio assetto urbano e del suo rapporto con il territorio trentino.

Trento, Parco S.Chiara

 

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