"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cartolina da Mostar

L\'istante della distruzione

sabato, 9 novembre 2013

Stari Most, Ponte Vecchio di Mostar
9 novembre 1993 - 9 novembre
2013

Mostar d'autunno tira un sospiro di sollievo dopo l'arsura estiva. E' la stagione dei melograni che adornano la città. E del ricordo, che si impone, di quel '93 sanguinoso e orribile, con la distruzione del Ponte Vecchio caduto sotto i colpi dell'artiglieria del consiglio croato di difesa.
Un ponte, costruito nel sedicesimo secolo e da allora simbolo di una città intera e orgoglio delle mostarine e mostarini tutti. Un nuovo ponte, rinato nel ventunesimo secolo dalle sue rovine, che diventa patrimonio dell' umanità e simbolo di una ricostruzione possibile, ma anche l'ineluttabile testimone della lacerazione avvenuta del tessuto urbano e sociale.

L'iniziativa propone tracce e riflessioni sul senso dei luoghi tra distruzione e ricostruzione, le testimonianze delle generazioni nate nel dopo guerra, l'imbroglio etnico e la fragilità della convivenza, dove il paradigma jugoslavo farà da riferimento a ciò che potrebbe avvenire ovunque, in determinate circostanze.

Un viaggio immaginario tra parole, volti, testimonianze e musica per ripercorrere insieme le strade di Mostar e gli scalini del Ponte Vecchio, a vent anni dalla sua distruzione. La presentazione si inserisce nel progetto annuale del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani dal titolo "1914/2014. Inchiesta sulla Pace nel secolo degli assassini"

Ne parlano:

Mario Boccia, con il reportage fotografico "L'imbroglio etnico"

Francesco Mazzucchelli, autore del libro "Urbicidio: il senso dei luoghi tra distruzioni e ricostruzioni nella ex Jugoslavia"

Giuseppe Valente, regista del documentario " La meglio gioventù di Mostar: un viaggio tra la prima generazione di Mostar cresciuta nella città post-bellica".

Michele Biava, emigrante in Bosnia-Erzegovina e giornalista free lance.

Video installazione ispirata al progetto Recollecting Mostar, con tratti del documentario "Il cerchio del ricordo" dell'Osservatorio Balcani Caucaso.

Inaugurazione della mostra fotografica "riemergerà il Vecchio per coloro che lo amano" di Michele Biava e Maja Husejic

Alle ore 21.00 - Concerto dei Santo Barbaro - cantautorato elettronico e musica sevdah, con Maja Musi al clarinetto.

La cartolina è proposta dall'Associazione Trentino Balcani in collaborazione con Osservatorio Balcani Caucaso e rientra nel percorso annuale del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani "1914-2014. Inchiesta sulla Pace nel secolo degli assassini".

Trento, Café de la Paix, Passaggio Teatro Osele

 

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