"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Calabroni, alluvioni, principio di Daniel Bernoulli e Matteo Renzi

Il Sole e la Terra

di Francesco Prezzi

(19 novembre 2014) Sarebbe troppo facile polemizzare sulle convergenze che si stanno avendo in questi giorni tra Matteo Renzi, il non comico Beppe Grillo, il non imprenditore Berlusconi e l’imprenditoria pitocca. Che la politica di Matteo Renzi sia avviata ormai verso la crisi è un dato inconfutabile perché non riuscirà a risolvere nessuno dei problemi in cui l’Italia si trova (burocrazia, mancati investimenti in nuove produzioni, mafia, dissesto idrogeologico, corruzione, ecc.). Certo, si possono vincere le elezioni trovando dei nemici interni: questa tattica è vecchia come il mondo, ma quando non si ha alcuna cultura minimamente scientifica si andrà verso la catastrofe. Quando si confonde l’Economia con Tecnica bancaria e ci si affida ai Sorbonagri, ai Sorbonicoli o ai Bocconicoli... il risultato è prevedibile, ormai quasi scontato.

La mancanza di cultura scientifica tipica della cultura gentiliana che caratterizza purtroppo questo governo, è stata messa in luce dall’affermazione di Matteo Renzi che i calabroni volano nonostante che le leggi fisiche indichino che non possono alzarsi in volo.

1. L’incapacità politica e la mancanza di strategie è poi stata rivelata in modo esplicito durante la visita di Matteo Renzi negli Stati Uniti, dove all’Assemblea delle Nazioni Unite erano in discussione i mutamenti climatici. A proposito di riscaldamento globale sui media si è individuata, come imputazione principe, l’anidride carbonica (biossido di carbonio) ribadendo la necessità di limitarla. Ma l’anidride carbonica è solo un aspetto del problema. Se all’improvviso potessimo arrestare l’immissione di anidride carbonica in atmosfera il riscaldamento terrestre continuerebbe.

2. La Terra è un sistema termodinamico sostanzialmente chiuso, scambia con il mondo esterno soprattutto energia e, in forma molto limitata, materia. E’ mantenuta in stato stazionario dalla radiazione solare che arriva sulla Terra soprattutto nella gamma dell’ultravioletto e della luce visibile e viene riflessa nella gamma dell’infrarosso. La Terra è però un corpo caldo, che produce e emette calore. Si ha così una somma del calore prodotto dalla Terra e quello prodotto dalla radiazione solare.

3. Le onde all’infrarosso entrano in risonanza con i moti molecolari dell’aria di quei composti che possiedono tre o più atomi (anidride carbonica, metano, ecc.) e vengono riflesse sulla Terra aumentando il calore.

4. Oltre all’assorbimento biologico di anidride carbonica attraverso la fotosintesi ed altri processi più complessi, i ghiacci riflettono le radiazioni ultraviolette, nella stessa gamma in cui arrivano sulla Terra; questo fenomeno si chiama albedo. Lo scioglimento dei ghiacci diminuisce l’albedo e i raggi ultravioletti vengono irraggiati nell’infrarosso.

5. La Terra potrebbe mantenersi in stato stazionario solo se riuscisse a scaricare il calore in un serbatoio più freddo, l’Universo. Il calore prodotto è degrado di Energia, non può essere utilizzato per compiere lavoro ed è indistruttibile.

6. Il calore viene prodotto in ogni trasformazione energetica: nella ricarica di un telefonino, in una frenata di un’automobile, in un colpo di martello, ecc.

Matteo Renzi all’Assemblea dell’ONU ha parlato di queste cose? Ha cioè cercato di allargare la riflessione inquadrandola nei processi complessi che riguardano il sistema? Non credo! Ha parlato di taglio di anidride carbonica: “Noi faremo la nostra parte!”

Si dovrebbe invece comprendere che o l’Economia entra nei cicli ecologici (e non si tratta della Green Economy che viene evocata continuamente in modo superficiale), o la Natura non farà alcuno sconto, piaccia e non piaccia al capriccioso Renzi, perché “Gaia mangerà i suoi figli!”. Senza dire che cosa si vuole produrre e come si produce, il gridare crescita! crescita! oltre ad essere demagogico,  è semplicemente da irresponsabili.

Capolavoro di Matteo Renzi è poi l’intervento da lui fatto sul dissesto idrogeologico. Stupisce che il medico Graziano Del Rio non abbia aggiornato le conoscenze del Consiglio dei Ministri e del Presidente del Consiglio, rispolverando la scienza del medico e matematico Daniel Bernoulli, che già nell’opera Hydrodynamique (Hydrodynamica), pubblicata nel 1738, partendo dallo studio sulla circolazione del sangue, aveva formulato la legge che porta il suo nome, tuttora valida.

Con i suoi studi Daniel Bernoulli ha permesso ai medici di misurare la pressione sanguigna inserendo nelle arterie delle cannucce di vetro appositamente studiate. Si tratta di una legge che si riferisce al comportamento in genere dei fluidi e che spiega come le recenti alluvioni Italia siano il risultato di opere che non hanno tenuto conto del principio di Daniel Bernoulli. Un fluido passando per un vaso stretto aumenta di velocità, ma contrariamente a quel che ci si aspetta la sua pressione diminuisce. Quando dal vaso stretto un fluido passa in vaso largo diminuisce di velocità, ma aumenta la pressione: ecco perché i tombini saltano e fanno uscire l’acqua. Sul Sarno e sui torrenti della Liguria si sono costruiti argini perpendicolari senza tener conto di questo semplice principio, con i risultati di distruzione e morti che ne sono seguiti.

Per uscire dall’emergenza non basta rinnovare gli argini, ma bisogna riprogettare tutto il sistema di scarico delle acque bianche di una zona. Le cose che abbiamo visto in questi giorni sono frutto di cattiva progettazione e di cattiva informazione.

Se Del Rio avesse trasmesso qualche nozione sulla scienza di Daniel Bernoulli, avrebbe risparmiato a Renzi la brutta figura per la battuta sui calabroni, perché anche i calabroni volano in base al principio di Daniel Bernoulli: ad ogni batter d’ala si crea alternativamente una diminuzione o un aumento della pressione e della velocità dell’aria (altro che volo contro le leggi della fisica!).

Ci piacerebbe poter riscontrare una qualche competenza dietro i pronunciamenti televisivi del premier o nei messaggi su twitter, specie da chi, come Renzi, ha sproloquiato spesso a proposito di merito da riaffermare in politica. Ci piacerebbe vedere una vera lotta contro la corruzione, contro le Società scatola dietro cui si celano i profittatori che non si vergognano di speculare sull’arretratezza e sui ritardi con cui si è proceduto in campo ambientale e idrogeologico.

 

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