"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

La rete Terra Madre Balcani e i percorsi di turismo responsabile lungo le vie dei sapori nel Sud-Est Europa

Brochure della fine dell\'800 di pubblicità dei bagni solfurei di Ilidze (Sarajevo)

martedì, 14 aprile 2015

Nell'ambito della settimana di incontri promossa da Slow Food e Viaggiare i Balcani sul turismo responsabile nell'Europa balcanica, martedì 14 aprile 2015 alle ore 20.30 a Scandicci (Firenze), presso il Bistrot del Mondo si svolgerà una serata cui partecipano fra gli altri

Michele Rumiz - coordinatore della rete Slow Food nei Balcani

Dragana Veljović - Presidente del Presidio Slow Food “Rakija di prugne Crvena Ranka di Gledić”

Michele Nardelli - esperto della regione balcanica e co-fondatore di Osservatorio Balcani e Caucaso

Eugenio Berra - presidente dell'Associazione “Viaggiare i Balcani” 
  

L’incontro di Scandicci sarà seguito da una cena preparata dallo Chef Albanese Bledar Kola – già assistente di René Redzepi al Noma di Copenaghen, e oggi tra i più interessanti interpreti della nuova ristorazione albanese.

Durante la serata è prevista una degustazione di prodotti della rete di Slow Food in Serbia, dalla rakija (grappa) di prugne “Crvena Ranka” di Gledić all'ajvar (crema di peperoni) della comunità del cibo di Leskovac.

Da anni la rete Slow Food nei Balcani collabora con la nostra associazione per promuovere attraverso percorsi di turismo responsabile le tante comunità del cibo della regione. Nel corso degli anni, sono molte le comunità del cibo di terra Madre ad essere state incluse in questi percorsi turistici. Viceversa, molte delle comunità coinvolte nella rete di Viaggiare i balcani sono diventate nodi attivi della rete di terra Madre Balcani. Un esempio è il Presidio Slow Food della rakija (grappa) di prugne crvena ranka di Gledić (Serbia) dove anche “Viaggiare i Balcani” opera da tempo in progetti di cooperazione comunitaria e turismo responsabile.

Dal 2011, Viaggiare i Balcani ha ideato, con il supporto di Slow Food, una serie di percorsi eno-gastronomici in Bosnia-Erzegovina, Serbia ed Albania con l’obiettivo di valorizzare la straordinaria diversità gastronomica di questa regione, che purtroppo rischia di scomparire nel giro di qualche generazione e in alcuni casi nel giro di pochi anni. Il turismo responsabile può essere un’ulteriore modalità per non abbandonare questi cibi e prodotti a un probabile destino di estinzione, infondendo fiducia e autostima nelle comunità locali in ciò stimolate a portare avanti le proprie tradizioni.

Negli ultimi anni tale collaborazione si è andata intensificando attraverso la guida turistica “Scoprire i Balcani” (Cierre Edizioni, 2013), divisa in dieci capitoli (tutti i paesi dell’ex Jugoslavia, Albania, Bulgaria e Romania) al cui interno sono anche presentate le Comunità del cibo, i convivia e i presìdi di queste nazioni con schede dettagliate e articoli di approfondimento.

Un piccolo tour promozionale, fatto di incontri fra la rete delle condotte Slow Food in Italia e Viaggiare i Balcani, al fine di presentare sia la pubblicazione che i diversi percorsi di turismo responsabile ideati assieme a Slow Food Internazionale in questa regione e promossi durante l’estate 2015. All'incontro parteciperà anche un produttore della rete di Terra Madre Balcani in Serbia, assieme al rappresentante di Slow Food per la regione. I membri dell’associazione Viaggiare i Balcani presenteranno la guida “Scoprire i Balcani” e racconteranno – accompagnandosi con materiale fotografico e video – i percorsi di turismo responsabile ideati assieme a Slow Food Internazionale in questa regione e promossi durante l’estate 2015.

Scandicci (Firenze), presso il Bistrot del Mondo

 

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