"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

9 maggio, la metafora di un'Europa che nasce fuori di sé

Europa nella mitologia

«Quando la principessa Europa fu rapita da Zeus trasformatosi in toro, suo padre Agenore, re di Tiro in Fenicia, mandò i suoi tre figli maschi alla ricerca della sorella perduta. Uno di essi, Cadmo, fece vela verso Rodi, sbarcò in Tracia e vagò per le terre che in seguito avrebbero preso il nome della sua sventurata sorella. Giunto a Delfi, chiese all'oracolo dove si trovasse Europa. Su quel punto la Pizia, fedele alle sue abitudini, si mostrò evasiva, ma fece il favore di regalare a Cadmo un consiglio pratico: "Non la troverai. Prendi invece una vacca: la seguirai pungolandola, ma non lasciarla mai riposare. Nel punto in cui cadrà a terra sfinita, costruisci una città". Ecco la storia dell'origine mitica di Tebe (da cui, osserviamo noi col senno di poi, si avviò una concatenazione di eventi che fu il filo con cui Sofocle ed Euripide tesserono l'idea europea di legge, consentendo a Edipo di mettere in pratica quella che sarebbe divenuta la cornice fondamentale per l'indole, i tormenti e lo scenario di vita degli europei). "Cercare l'Europa - così Denis de Rougemont commenta la lezione di Cadmo - significa crearla! L'Europa esiste attraverso la ricerca dell'infinito, ed è questo che io chiamo avventura"». 

Zygmunt Bauman, L'Europa è un'avventura. Laterza, 2006

 

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