"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Terre alte alpine. Fra abbandono e ritorno. Il secondo itinerario del Viaggio nella solitudine della politica

Paraloup, la scuola del ritorno

Edolo – Val di Susa (2–3–4–5 giugno 2017) La Montagna da periferia a centro. Cambi di sguardo per comunità politiche*

«Oggi le Alpi sono un impasto di innovazione e tradizione, globale e locale, modernismo e nostalgia nel cuore della vecchia Europa”. “Anche se si ferma alla disobbedienza e all’utopia senza costruire veri modelli di società, la voce arrabbiata della montagna filtra come goccia nella crepa del sistema, logorandolo con la spavalderia di chi vede il mondo dall’alto in giù e ha il privilegio di cogliere il pericolo per primo e urlarlo in legittima difesa, perché tutte le acque scendono dalla montagna. Nessuna sale alla sorgente».

Enrico Camanni, Alpi ribelli

Itinerario 2. Terre alte alpine. Fra abbandono e ritorno.

Stiamo parlando del territorio alpino che va dalle Dolomiti alla Provenza. Una moltitudine di storie parallele che hanno accompagnato la vicenda dello sviluppo del nord ovest italiano lungo vallate ciascuna delle quali ha espresso vocazioni e attitudini che ne hanno segnato il territorio.

Perché è il lavoro, nel bene e nel male, quello che ne ha scolpito l'ambiente come il temperamento delle persone, l'organizzazione del territorio e l'identità culturale e finanche religiosa, lo sviluppo dell'industria manifatturiera e le produzioni rurali, la presenza e l'abbandono a segnare la Val Camonica e la Valtellina, Milano ed il difficile rapporto fra città e montagna, Paraloup e la "scuola del ritorno", Ivrea e il Canavese, la val di Susa. Territori ricchi di storia, dove il rapporto con le città e la pianura ha subito condizionamenti in entrambe le direzioni. Ed oggi, conclusasi una storia fondata sui grandi insediamenti industriali, di nuovo in discussione. Le tematiche che saranno affrontate sono la macroregione europea e le terre alte, l'abbandono dei territori ma anche le scuole del ritorno, la valorizzazione delle antiche vocazioni e delle filiere.

Il programma

2 giugno 2017

ore 10.30 – EDOLO, Università della Montagna

"Da periferia a centro. Le terre alte come luoghi del futuro"

Dialogo con Anna Giorgi, Università della Montagna

ore 15.30 – TIRANO, Cooperativa Il Gabbiano

"La montagna disincantata. Comunità resilienti, comunità innovative"

con Aldo Bonomi e le persone impegnate nel welfare comunitario della Valtellina

3 giugno 2017

ore 12.00 – MILANO, Cascina Cuccagna, Via Ludovico Muratori

"La montagna e la città. Una storia di amore e odio"

Incontro con le realtà che si occupano delle tematiche relative al rapporto fra le città e la montagna

4 giugno 2017

ore 10.00 - PARALOUP

"I ritornanti. Storie di montagne capaci di ripensarsi"

Incontro con i sindaci e le comunità di valle organizzato e condotto da Marco Revelli

ore 17.30 – IVREA, Archivio Adriano Olivetti

"La Fabbrica lontana dalle fabbriche. Il rapporto tra luogo di produzione e territorio"

Incontro e dialogo promosso dal Sindaco di Ivrea, Carlo Della Pepa

ore 18.30 - IVREA

La grande invasione

Incontro e dialogo con il comitato organizzatore del festival cittadino dedicato all'arte e alla letteratura

5 giugno 2017

ore 10.00 - VAL DI SUSA

"Comunità che immaginano il proprio domani"

Incontri con i sindaci e le realtà del territorio condotti da Maurizio Dematteis

ore 14.30 visita al colle di Sestriere e ai suoi modelli di sviluppo

 

* A questi itinerari si può partecipare telefonando al 3473242667 (il numero dei posti è limitato). Ovviamente è prevista la condivisione delle spese.

La brochure del programma

 

3 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Tonino Perna il 30 maggio 2017 13:05
    Bello! Volevo consigliarti la lettura del primo capitolo del libro sul Mediterraneo nell’età di Filippo II di Braudel dedicato alle montagne nei paesi mediterranei , come cornice storica fondamentale per capire il ruolo della montagna rispetto al mare ed alla pianura/città ecc.

    Abbracci

    Tonino
  2. inviato da Ket il 30 maggio 2017 13:04
    Grazie Michele
    Leggendo il programma mi spiace ancor più non poter partecipare. Purtroppo come temevo tra saggi bandistici e sportivi e ultime prove a scuola non riesco a ritagliarmi nemmeno un giorno. Forse la domenica vedo se riesco a organizzarmi per il viaggio di andata e ritorno lo stesso giorno.
    Un abbraccio e perché no anche buona fortuna ogni tanto serve pure quella. :)
    Michele
  3. inviato da Mario Agostinelli il 30 maggio 2017 13:03
    Fammi sapere quando vai a Tirano. Ciao. Mario
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