"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Consiglio Nazionale di Slow Food Italia

Il Consiglio nazionale di Slow Food Italia

sabato, 2 maggio 2020

Il Consiglio Nazionale dell’associazione Slow Food Italia è convocato in collegamento online sabato 2 e domenica 3 maggio 2020.

Riprendo dalla relazione del Comitato Esecutivo:

«... Eravamo rimasti alla ricerca di un punto di vista nuovo ed originale, che abbandonava una visione del mondo per confini politici adottandone una ben più adatta ad affrontare le crisi ambientale, una visione per ecosistemi,  che compisse un passo avanti rispetto all’obiettivo globale di arrestare la crisi climatica – che non è il solo, nell’ottica di Chengdu, ma forse è quello su cui ci siamo di più concentrati a partire dalla campagna internazionale dello scorso anno su Food for change e su cui, prima del coronavirus, era più forte la mobilitazione grazie a Friday for Future e l’attenzione delle istituzioni, quanto meno quelle europee con il Green New Deal in fase di elaborazione – ma declinandolo a partire dalle diverse caratteristiche degli ecosistemi, dalle differenti tematiche che la crisi climatica solleva per ciascuno  di essi e quindi dalle politiche specifiche necessarie per affrontarle.

Il coronavirus ha fatto irruzione in questa situazione modificando come d’incanto lo scenario. Il suo progressivo diffondersi dalla Cina (anche questo dalla Cina, come le idee di Chengdu) a tutto il pianeta, lungo le rotte della globalizzazione, ha provocato la più straordinaria ed inattesa risposta: l’adozione, quasi ovunque, ma in Italia in modo più rigido che altrove, di misure di distanziamento sociale che costringono a casa la gran parte delle persone ed alla chiusura delle attività produttive.
Di conseguenza si è d’improvviso interrotta la maggioranza dei legami che formano le reti economiche e sociali: si sono sciolti, come neve al sole, e se non fosse per il web ed internet, oggi ci troveremmo in una situazione in cui sarebbe davvero difficile provare a ragionare insieme su cosa è successo e come possiamo provare a costruire insieme il futuro. Il coronavirus sta provocando la peggiore recessione economica che si sia mai vista a livello globale – si può stimare una contrazione del PIL mondiale rispetto a quello atteso di quasi 8.000 miliardi di dollari mentre probabilmente la riduzione del PIL italiano sarà di almeno 200 miliardi di euro ma sono cifre probabilmente destinate ad aumentare -  che non può che avere fortissimo impatto sul tema delle disuguaglianze, su quelle nel mondo (le misure di lock down in Africa stanno riducendo alla fame le popolazioni che vivono nelle periferie poverissime delle grandi metropoli, per non parlare dei profughi e della loro tragica situazione ad esempio in Libia o in Turchia, alla forte preoccupazione per il destino delle comunità indigene dell’Amazzonia, espressa anche in questi giorni da Salgado, alla denuncia dell’ONU sulla crisi umanitaria che potrebbe vedere ridotte letteralmente alla fame oltre 250 milioni di persone che non si trovavano in tale stato prima dell’epidemia), ma anche su quelle in Italia:  si pensi alle differenze tra chi ha continuato a lavorare, chi si è dovuto fermare, chi lo dovrà fare molto più a lungo degli altri, chi non ripartirà affatto, chi non avrà più un lavoro: il quadro del futuro è drammaticamente incerto.

Al di là di questa situazione che evidenzia problemi immani da risolvere, sta ormai emergendo chiaramente come fronteggiare una pandemia come questa (al momento ufficialmente 3 milioni di casi di contagio ed oltre 200 mila decessi ma i numeri veri, difficili da censire, senza i tamponi, sono probabilmente molti ma molti di più e sono purtroppo destinati ad aumentare nelle prossime settimane) richieda di cambiare profondamente il nostro modo di vivere e di lavorare per un tempo certamente lungo, tanto lungo che probabilmente non si tornerà più alla vita di prima...  ».

L'ordine del giorno

In rete

 

0 commenti all'articolo - torna indietro

il tuo nick name*
url la tua email (non verrà pubblicata)*