"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cultura

Verità senza vendetta

Marcello Flores

Verità senza vendetta

L’esperienza della commissione sudafricana per la verità e la riconciliazione

Manifestolibri, 1999

 

La Commissione per la verita e la riconciliazione del Sudafrica ha costituito l’esperienza più originale e innovativa che paesi giunti alla democrazia dopo decenni di regime illiberale hanno compiuto per fare i conti col proprio passato. Affrontare insieme il problema della giustizia e quello della memoria , in un quadro di ricostituzione dell’unità e dell’identità nazionale, non era un obiettivo facile per il nuovo governo democratico guidato da Nelson Mandela dopo decenni di regime di apartheid. ... La scelta della Commissione presieduta dall’arcivescovo Desmond Tutu è stata quella di dare la parola, innanzitutto, alle vittime: riconsegnando loro la dignità, riconoscendo il valore della lotta compiuta e costringendo l’intera nazione a riflettere sulla natura e le cause dei delitti commessi e dei torti subiti. Ai mandanti e agli esecutori dei crimini è stato chiesto, come requisito per poter chiedere l’amnistia, di raccontare l’intera verità sulle atrocità commesse e sui meccanismi che le avevano consentite.

La principessa rapita

Vi segnalo l'evento di mercoledì 1 settembre. alle ore 20.30

Est Ovest Country Club al parco Marconi - Merano

 

LA PRINCIPESSA RAPITA

Dal Mediterraneo all'Irlanda, dal Danubio alle Alpi, un viaggio in musica e parole attorno all'idea di Europa.

Letture accompagnate dalle canzoni di Battiato, De Andrè, Capossela e altri... con incursioni nella musica francese e nella leggenda dei Beatles.

 

Mauro Cereghini, letture

Francesca Schir, chitarra e voce

Lucia Suchanska, violoncello

Paesaggi interculturali nella terra di mezzo
La copertina del libro

Giusy Diquattro, Adel Jabbar, Gianluca Gabrielli (a cura di)

Paesaggi interculturali nella terra di mezzo

Kanoga edizioni, 2022

 

di Claudio Tugnoli *

Il tema della convivenza tra persone di diversa provenienza geografica e culturale è antico e sempre attuale. Una società si compone inevitabilmente di persone che hanno bisogni e aspirazioni diverse, riconducibili alle differenze di età, di formazione scolastica ed estrazione culturale. Tale molteplicità di soggetti che differiscono in quasi tutto – una molteplicità mobile e in costante trasformazione – è la conseguenza del fatto che gli esseri umani da sempre si spostano sulla superficie del nostro pianeta, sfidando i muri, i fili spinati, il mare in burrasca.

E coloro che erigono palizzate posticce in nome della necessità di difendere l’identità di chi vive all’interno di quei confini, ignorano o fingono di ignorare che l’identità non è un monolite, ma il risultato di una stratificazione millenaria e mai conclusa; che i confini non hanno alcuna ragion d’essere, sono invisibili, come dimostra la facilità con cui possono essere varcati a dispetto di tutti i divieti del mondo; e che in sostanza lo spostamento degli esseri umani da un luogo all’altro è un processo fisiologico inarrestabile, parte integrante dell’orizzonte esistenziale di ogni essere umano, il quale avverte la necessità di procedere oltre, di muoversi e sperimentare luoghi diversi.

 

Risonanze mimetiche (Eco/nomie - Eco/logie)
La brochure dell'evento

Vaia

ha plasmato il paesaggio, quello esteriore e quello interiore. Le ferite sono profonde, visibili. Bruciano ancora, come un monito severo. Ci chiedono con insistenza chi vogliamo essere, che montagna vogliamo (continuare ad) abitare. Riambientiamoci, ci siamo detti due anni fa. Riambientiamoci a partire da quelle ferite, mettendoci in ascolto del bosco e chiedendogli cosa ha da dirci, e da darci.

Casarmonica

un sogno possibile e un segno tangibile con cui ridare valore alla montagna a partire proprio da quegli alberi che Vaia ha distrutto. Il nostro cantiere è partito post Vaia e un anno fa abbiamo presentato l’idea, la visione. Il progetto sta prendendo forma e ve lo presenteremo dal palco di risonanza realizzato grazie alla filiera bosco-legno-suono e alla volontà di noi tutti.

A cent’anni

di distanza ripensiamo mimeticamente la nostra relazione con la montagna del post-confine. Con le vette e le selle oggi più che mai spazi di attraversamento, di ibridazione tra saperi, genti, lingue. E con gli abitanti più numerosi di queste sterminate valli, gli alberi, capaci di contenere la fibra che interrompe i sovrumani silenzi delle stagioni.

Lo facciamo con il suono e la musica, linguaggi che non hanno bisogno di traduzioni. Né di interpretazioni. Risonanze mimetiche è l'inizio di un percorso poetico (nel senso etimologico di fare) di riambientazione.

Dalla parte dei diritti
Dalla parte dei diritti
Alberto Tridente
 
Dalla parte dei diritti
 
Settanta anni di lotta
 
Rosembreg & Sellier, 2011
 

Non è solo una biografia: è il Novecento stesso a essere raccontato attraverso la passione umana e politica di un uomo, infaticabile e testardo interprete del proprio tempo. Alberto Tridente, operaio e sindacalista torinese nato in una famiglia numerosa di immigrati a Venaria, racconta la sua formazione morale e intellettuale intrecciando emozioni e vicende sue proprie con i grandi eventi della storia.

«Il monito della ninfea» a Sassuolo
la locandina dell'evento

Per iniziativa dell'Associazione culturale Biasin, del Comune di Sassuolo e di Legambiente, martedì 6 luglio 2021, alle ore 18.30, presso Arci Caccia - Il Parco in via Padova 7, ci sarà una nuova presentazione del libro di Diego Cason e Michele Nardelli "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" (Bertelli editori).

In dialogo con uno degli autori, Michele Nardelli, ci sarà Corrado Toni, presidente di Legambiente Sassuolo e Comuni pedemontani modenesi.

Presentazione del libro «E allora le foibe?»
La copertina del libro

Il 28 giugno alle ore 18.00, nello spazio esterno della libreria due punti, la presentazione del libro "E allora le foibe?" di Eric Gobetti (Laterza editore). A dialogare con l'autore Eric Gobetti ci sarà Michele Nardelli.


«E allora le foibe?» è diventato il refrain tipico di chi sostiene il risorgente nazionalismo italico e vuole zittire l’avversario. Ma di cosa parliamo quando parliamo di foibe? Cosa è successo realmente?

«Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente.

Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una ‘versione ufficiale’ molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.