"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Pace e diritti umani

L’ignoranza non può essere chiamata libertà di opinione
Astrolabio

La lotta all'Isis si fa riconoscendo l'apporto culturale della civiltà araba

 

di Francesco Prezzi

 

(20 novembre 2015) Dopo i fatti accaduti venerdì 13 novembre a Parigi con le stragi indiscriminate contro la gente, invece di sviluppare un dibattito intelligente basato sullo studio, la conoscenza, il principio di distinzione, ci si è basati esclusivamente su un vuoto culturale, che il giornalismo servile sta diffondendo a larghe mani.

Lasciamo perdere le sciocchezze del conduttore di Porta a Porta, o la sub cultura di Matteo Salvini che non sa che nella battaglia di Legnano contro il Barbarossa c’era sicuramente un esercito di saraceni mandato da Guglielmo II di Altavilla re di Sicilia, visto che ha finanziato la Lega Lombarda; o le sciocchezze dette dal capogruppo della Lega alla Camera il quale ha inventato gli Sciiti Wahhabiti. Chiediamoci perché gli organi d’informazione continuano a diffondere una specifica interpretazione dell’idea di jiahd. Il termine non vuol dire Guerra Santa, ma Sforzo.

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Approvata la moratoria sugli F-35
Industria bellica
(8 maggio 2014) Non siamo ancora alla moratoria definitiva del programma F-35 ma iniziamo ad avvicinarci. Ieri infatti la Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha approvato il documento proposto dal deputato Gian Piero Scanu (PD) che prevede un taglio del 50% delle spese relative al programma di acquisto dei cacciabombardieri F-35.

E proprio attorno al concetto di “moratoria” si è giocato il braccio di ferro fra l'istanza parlamentare e quella del Ministro della Difesa che ne voleva la cancellazione nel testo. Che invece è stato approvato con il voto contrario del centrodestra e con l'astensione trasversale di gruppi della maggioranza e della minoranza contrari all'acquisto degli F-35 ma comunque attenti a questa evoluzione.

Rispetto infatti al programma iniziale che prevedeva l'acquisto di 131 caccia, siamo passati in un primo momento a 91 ed ora a 45. Siamo dunque in presenza di un ridimensionamento senz'altro significativo, ascrivibile alla situazione finanziaria del paese ma anche ad una mobilitazione crescente che dall'iniziale isolamento è arrivata a costruire un'opinione pubblica decisamente contraria a questa operazione di riarmo.

Il documento approvato dalla Commissione Difesa non affronta solo la questione F-35 ma il quadro più complessivo del sistema difesa, indicando nella prospettiva europea la chiave per un diverso approccio al problema. Complessivamente i 28 paesi dell'Unione Europea spendono ogni anno circa 260 miliardi di euro per i propri eserciti nazionali, cifra che potrebbe essere più che dimezzata se si andasse nella direzione di un programma europeo di difesa integrata. 

25 aprile. Arena di Pace e Disarmo
Iniziativa del Forum contro gli F35

Il 25 aprile 2014 si svolge a Verona "Arena di Pace e Disarmo". Sarà una giornata di impegno e di festa, con tante testimonianze di pace e musica, promossa da un appello che ha raccolto migliaia di adesioni. Nelle intenzioni, l'Arena vuole essere l'inizio di un percorso comune, con il lancio della campagna per il disarmo e la difesa civile.

Decine di eventi, realizzati in molte città, stanno valorizzando il percorso "verso l'Arena di pace". Il programma della giornata è denso, con tanti ospiti. Dalle ore 12 in piazza Bra, inaugurazione e animazione. Dalle ore 14 interventi, testimonianze, musica, fino a sera.

Che vi sia il bisogno di far sentire la voce della pace contro le spese militari e il programma di acquisto degli F35 non ho dubbi, anche se dobbiamo dirci in tutta onestà che in questi anni l'impegno contro le spese militari ha registrato un forte isolamento politico. Ne è un esempio il fatto che la nostra Regione è stata una delle poche ad esprimersi contro i nuovi cacciabombardieri.

Il conflitto generativo
La copertina

 

Ugo Morelli

Il conflitto generativo

Città nuova, 2014

 

È possibile guardare e vivere il conflitto come fatto positivo? Nel suo saggio “Il conflitto generativo” pubblicato da Città Nuova, Ugo Morelli ci introduce ad approccio nuovo ed originale.

Nel linguaggio di ogni giorno e non solo, quando si dice conflitto si intende guerra. Guerra e violenza, pertanto, restano egemoni su vari piani e in particolare nel linguaggio ordinario e nella narrazione storica. Sono proprio la parola “conflitto” e le fenomenologie che essa indica a non avere cittadinanza nel linguaggio e nella prassi. Il conflitto, infatti, è costantemente confuso con la guerra. Quando si dice conflitto, di solito, si intende guerra, indifferentemente.

Non emerge una domanda di conoscenza rispetto alla distinzione tra guerra e conflitto. Né si afferma ancora il bisogno di conoscere rispetto agli incontri tra differenze, culture, interessi, individuazioni e appartenenze diverse, orientamenti e spiegazioni del mondo. Tende anzi a prevalere la negazione. Eppure la conoscenza potrebbe essere la via per riconoscere la generatività del conflitto e la sua distinzione con l’antagonismo e la guerra, con le conseguenti opportunità per la creazione della cooperazione e della pace. 

F 35: ancora acquisti senza avvisi
guerre umanitarie

Altri milioni buttati per il caccia dello spreco

Nonostante la discussione in corso in Parlamento e presso l’opinione pubblica il Ministero della Difesa prosegue nella sua marcia di acquisizione dei caccia F-35, addirittura confermando contratti sul lotto numero 9 (da definirsi solo nel 2015). Tutto questo mentre il Governo Renzi sembrava sul punto di ripensare il programma e il Documento presentato dal PD chiedeva una sospensione dei contratti.

(28 marzo 2014) Per “Taglia le ali alle armi” si tratta di un comportamento inaccettabile e che dimostra come le pressioni di chi vuole mantenere alte le spese militari scavalchino qualsiasi sensata considerazione sui caccia F-35.

Afghanistan: ieri, oggi, domani
1989, l\'armata rossa lascia l\'Afghanistan

Nella cornice della Sala Aurora di Palazzo Trentini, a Trento, il Cantiere Afghanistan 2014 propone un confronto dal titolo: Afghanistan: ieri, oggi, domani…

l'uscita delle truppe internazionali, le difficoltà economiche. Afghanistan è il momento di elaborare il passato, prendere in mano il presente e immaginare il futuro.

Ne parliamo con Michele Nardelli, Felicetta Ferraro (Casa Editrice Ponte33) e Bashir Ahang (giornalista).

Durante la serata verrà presentato un video realizzato in Afghanistan da Andrea Bernardi (corrispondente Unimondo).

 

Buona giornata popolo Rom
La bandiera dei rom al Colle di Miravalle
“Bahtalo romano dives” significa “buona giornata del popolo rom”. L'8 aprile si celebra la Giornata internazionale di rom e sinti.

L’8 aprile 1971 a Londra si svolse il primo congresso mondiale dei rom. In quell’occasione venne fondata l’International romani union (Irm), si scelse come inno “Jelem Jelem”, composto da Janko Jovanovic, e una bandiera a strisce orizzontali, in alto il colore del cielo, l’azzurro, e in basso il colore della terra, il verde. Al centro una ruota di carro rossa.

Non amo le giornate internazionali dedicate a temi di grande valore, ne colgo l'ipocrisia del non farsene carico in ogni frammento del nostro tempo. Ma se a qualcosa possono servire, ad aprire gli occhi di qualcuno sul dolore quotidiano, in questo caso di un popolo senza terra che non ha mai fatto guerra a nessuno, allora ben vengano e quindi "bahtalo romano dives".

 

Khorakhanè *

(a forza di essere vento)

dall'album “Anime Salve” (1996) di Fabrizio De Andrè

http://www.musictory.it/musica/Fabrizio+De+Andrè/Khorakhanè

 

Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento

Porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare