Libri

L'orso. Storia di un re decaduto
la copertina
Michel Pastoureau
 
L'orso
Storia di un re decaduto
 
Einuadi, 2008

 

Per molto, molto tempo il re degli animali del mondo occidentale non fu il leone, ma l'orso. Un sovrano non soltanto per la fauna, visto che il grande animale fu oggetto di timore e venerazione anche da parte degli uomini, che lo riconobbero come un parente o un antenato e che ... gli dedicarono culti poi trasmigrati in archetipi e miti ancora vivissimi in pieno Medioevo. ... Eppure, la caduta dell'orso non è stata totale: lo si trova ancora oggi, tenero confidente (o inquietante, antichissimo feticcio?), nella culla di ogni bambino...

 

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Mente e paesaggio
Mente e paesaggio

Ugo Morelli

Mente e paesaggio.

Una teoria della vivibilità

Bollati Boringhieri, 2011 

 

La bellezza come atto di responsabilità

di Annibale Salsa

La riflessione sul paesaggio sta registrando, in questi ultimi anni, un crescendo di interesse da parte di studiosi, amministratori, pianificatori del territorio. Finalmente ci si sta accorgendo che il tema del paesaggio non è una esercitazione intellettuale per "anime belle", un orpello riconducibile a categorie estetizzanti tardoromantiche. Per tanto tempo, in Italia soprattutto, è stato scavato un solco profondo fra ambiente e paesaggio, fra natura e cultura.

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Cercate ancora

Claudio Napoleoni

Cercate ancora

Lettera sulla laicità e ultimi scritti

Editori Riuniti, 1990


 
«... Però non c’è dubbio (e questo è uno dei risultati che ha conseguito la critica più recente al marxismo soprattutto in sede filsofica) che in realtà la liberazione all’interno del marxismo è ancora concepita come dominio: naturalmente si tratta di un dominio rovesciato, non è più la cosa che domina l’uomo, è l’uomo che domina la cosa, l’uomo che sta nella storia senza più perdere la sua caratteristica di soggetto ma riconquistandola fino in fondo e quindi dominando il mondo. Ci sono naturalmente dei luoghi classici in cui questa cosa è detta, ma poi l’intera tradizione del movimento operaio concepisce il comunismo in questo modo; il comunismo è finalmente quella condizione in cui l’uomo si riappropria di ciò che gli sarebbe proprio e cioè di essere il signore dell’universo. C’è quindi ancora all’interno del marxismo, se mi consentite questo gioco di parole, la dominazione del dominio, dentro la teoria e perciò dentro la pratica.»

In trappola
La copertina
Herta Müller
 
In trappola
 
Sellerio
 

Più che saggi letterari questi tre scritti di Herta Müller possono essere definiti incontri con una poesia intesa come vita, come pane quotidiano, come unico mezzo per sopravvivere. L'autrice riflette infatti su tre poeti e racconta del loro esprimersi in poesia, cercando nella loro esperienza l'"immagine dell'essere umano". Esperienza che non fu solo quella del totalitarismo, ma fu soprattutto, per loro e per una fetta importante dell'umanità, quella della continuità inconcepibile del totalitarismo: attraverso il nazismo, la guerra, i campi di concentramento, fino ai regimi comunisti dell'est europeo. Generazioni diverse e successive, perdute entro questa continuità senza vie di fuga dalla trappola.

La fede nel veleno
la copertina del libro
Marcella Giuri - Rade Ljubisic
La fede nel veleno
Una storia onco(non)logica
Curcu & Genovese

"Terapia da pronto soccorso. I nostri oncologi ci danno una mano quando siamo travolti dal fiume in piena  (le nostre emozioni, lam paura dopo la diagnosi, ecc.), ti aiutano con la chemio, però ad un certo punto, finito il loro compito, ti lasciano la mano. Tu sei ancora nell'acqua, vicino alla riva, ma non ce la fai da solo a salire. Loro non hanno più niente da dirti, sono impotenti. Oltre la chemio non sanno cosa fare per te e con te. Ti lasciano..."

Così Marcella appunta sul proprio diario, immaginando un libro sulla sua malattia. Marcella Giuri non c'è più. Il libro è uscito in questi giorni e verrà presentato a Trento il 5 febbraio prossimo (ore 20.30) nella sala della Cgil in via Muredei.

L\'invito

Intervista al Novecento
copertina
Intervista al Novecento
Otto indagini sul secolo breve

Simone Casalini

Egon, 2010

L'intento che si propone questo volume... è duplice. In primo lugo, quello di ricostruire con la curiosità di un archeologo della poliitica i tratti essenziali del Novecento, esplorandone fli eventi e il pensiero... In secondo luogo, proiettare l'ombra del secolo sul presente, per tracciare con rapidi e improvvisi movimenti una mappa genealogica dell'eredità e dell'attualità di alcune tematiche di cui ora osserviamo l'evoluzione, ma che hanno radici profonde e lontane...

Litigando con il mondo
la copertina del libro di Andric

Ivo Andrić

Litigando con il mondo

Zandonai editrice (2012)

Postfazione di Božidar Stanišić.

Pane nostro
copertina
Predrag Matvejevic
 
Pane nostro
 
Garzanti, 2010
 

«Il pane è la manna della terra. Predrag Matvejevic narra il grandioso vagabondaggio del grano, la lunga selezione e specializzazione trasmessa dalle generazioni»

(dalla postfazione di Erri De Luca)

"Pane nostro" verrà presentato a Trento sabato 16 ottobre 2010, alle ore 17.00, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia alla presenza dell'autore.

L'incontro avviene nell'ambito della giornata sul pane del mondo promossa dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani che per l'intera giornata di sabato, in piazza del Duomo a Trento, vedrà esibirsi la compagnia teatrale Kinè proprio sull'arte del pane. E il pane del Mediterraneo verrà prodotto e fatto assaggiare a tutti i passanti.

locandina

Pensiero politico e scienza della mente
copertina
George Lakoff
Pensiero politico e scienza della mente
Bruno Mondadori editore (2009)

«Di che cosa parliamo quando parliamo di politica? Può sembrare sorprendente, ma non lo sappiamo con certezza: la maggior parte dei nostri pensieri su temi cruciali come giustizia, libertà, eguaglianza, sicurezza agiscono in noi e determinano i nostri comportamenti, senza raggiungere la soglia della coscienza. Questi concetti, scaturiti da ciò che George Lakoff chiama "inconscio cognitivo", sono infatti influenzati da una ragione non del tutto razionale, che si fonda sulle emozioni, e si nutre di metafore ed empatia...»

Libertà di coscienza e religione
Libertà di coscienza e religione
Martha Nussbaum
Libertà di coscienza e religione
Il Mulino, 2009

L'unico antidoto efficace contro l'intolleranza risiede del recupero della tradizione di eguale rispetto per la coscienza, un impegno che viene più spesso tradito che rispettato.

Contro i miti etnici
Sud Tirolo

Stefano Fait, Mauro Fattor

Contro i miti etnici
Alla ricerca di un Alto Adige diverso

Raetia Live

(11 agosto 2010) Un Alto Adige ricco non ha bisogno di orpelli etnici istituzionalizzati. Gli unici ad averne bisogno sono le persone che campano grazie alla separazione, perché laddove non esiste un problema, non c'è bisogno di pagare qualcuno per gestirlo e contenerlo (senza risolverlo).

Prefazione di Michele Nardelli

copertina

Il sarto di Ulm
la copertina

Lucio Magri

Il sarto di Ulm

Una possibile storia del PCI

il Saggiatore, 2009

Diario Russo 2003 – 2005

Anna Politkovskaja

Adelphi

Diario russo è il testamento morale di Anna Politkovskaja, ma anche la spiegazione implicita del suo assassinio, avvenuto il 7 ottobre 2006 e rimasto impunito. Il libro ricostruisce infatti in dettaglio, su basi rigorosamente documentarie, anni cruciali della storia russa contemporanea. (...)

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Mente e Bellezza
copertina
Ugo Morelli 
Mente e Bellezza.
Arte, creatività e innovazione
Postfazione di Vittorio Gallese
Umberto Allemandi & C. editori, 2010

Traffici criminali
La copertina
Traffici criminali
Camorra, mafie e reti internazionali dell'illegalità
a cura di Gabriella Gribaudi
Bollati Boringhieri (2009)

Le organizzazioni criminali fra tradizioni locali e traffici globali

«Con il declino dello sviluppo industriale che ha retto l'era moderna, città-porto come Napoli, Marsiglia, Tangeri acquistano oggi un ruolo centrale negli snodi di questa enorme rete di traffici internazionali. I clan camorristi e mafiosi hanno capitale economico, umano e sociale per inserirsi appieno in questi traffici, mantenendo saldissime radici locali e acquistando insieme una dimensione transnazionale in un intrico inestricabile di modernità e tradizione».

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