Libri
Marco Rovelli
Soffro dunque siamo
Il disagio psichico nella società degli individui
Edizioni minimun fax
Buongiorno,
vi scrivo per segnalarvi un importante incontro che organizziamo sabato prossimo in Bookique (Parco delle Predare a Trento) a riguardo del proliferare delle fragilità psichiche. L'occasione è la presentazione del libro "Soffro dunque siamo" di Marco Rovelli.
La depressione, è stato detto, è la malattia del ventunesimo secolo. Gli antidepressivi rappresentano una delle principali componenti della spesa farmaceutica pubblica e stanno emergendo forme del disagio psichico che non erano altrettanto rilevanti nella psicopatologia del Novecento: disturbi di panico, disturbi borderline, anoressia, bulimia, fenomeni di ritiro sociale. Questo «contagio», cui la pandemia ha fatto da moltiplicatore, ci dice molto sulla natura della nostra civiltà ipermoderna e neoliberale – quella che ha preso corpo negli anni Ottanta all'insegna del motto thatcheriano: «La società non esiste. Esistono solo gli individui».
Grazie a una ricerca lucida e incentrata sulle testimonianze dirette di chi dal disagio psichico è stato travolto e di chi si sforza ogni giorno di comprenderlo e curarlo, Rovelli mostra la profonda connessione esistente tra le nuove psicopatologie e una società «degli individui» in cui vige l'imperativo della prestazione e della competizione. E riflette su come la psichiatria egemone concepisca la «malattia mentale» come il frutto di una macchina cerebrale malata e da riparare, escludendo la dimensione psicosociale sia come fattore generativo, sia come cura.
Saremo a Trento alla Bookique sabato 6 maggio dalle 17.30 in poi, con la possibilità di un dialogo aperto e speriamo coinvolgente vista anche la trasversalità e la diffusione delle questioni che il libro affronta con particolare profondità e puntualità.
Federico Zappini
Hannah Arendt
Tra passato e futuro
Garzanti, 1991
«La nostra eredità non è preceduta da alcun testamento». Attorno a questo aforisma di René Char ruota la riflessione di questo attualissimo lavoro di Hannah Arendt.
«... la situazione divenne disperata quando gli antichi problemi metafisici rivelarono vuoti di significato; quando l'uomo moderno cominciò a intuire di trovarsi in un mondo nel quale la sua mente e la sua tradizione di pensiero non riuscivano nemmeno a formulare domande adeguate e con un senso...»
«Avrebbe allora un certo peso notare come l'esortazione a ritornare al pensiero sia stata formulata nel corso di quello strano interregno che si produce talvolta nel corso della storia, quando non soltanto gli ultimi storiografi, ma anche gli attori e i testimoni, i viventi stessi, diventano consci di vivere in un tempo completamente determinato dalle cose che non sono più e da quelle che non sono ancora. La storia ha mostrato più di una volta che in questi intervalli può trovarsi il momento della verità».
Enrico Camanni
La Montagna sacra
Editori Laterza (2024)
Enrico Camanni sarà al Parco di Levico con La Piccola Libreria a presentare "La Montagna sacra" il 31 luglio 2024, alle ore 18.00
Le montagne esistono perché noi posiamo scalarle, possiamo camminarci, possimo sciarci?
Ha senso, in un ecosistema così fragile, perseguire un modello di sviluppo fondato sulla crescita, sull'aumento anno dopo anno di turisti e di impianti?
Perché altre culture, dall'Himalaya alle Ande, hanno immaginato l'esistenza di montagne sacre, luoghi da cui l'uomo dovesse restare lontano?
Cosa ci insegna questa idea di limite?
Gianfranco de Bertolini
Il Professore
Storia documentata di delitto e di amicizia
Edizioni del Faro, 2023
di Michele Nardelli
Sono molteplici le sensazioni che ho provato quando sono giunto a pagina 621 del romanzo di Gianfranco de Bertolini “Il professore” (Edizioni del Faro, 2023).
La prima è quella di aver percorso un tratto ancora in buona parte da scrivere dell'effervescente ma anche tormentato secondo dopoguerra di una “periferia” che salì improvvisamente alla ribalta delle cronache politiche. Avvenimenti che intercettarono lo spirito del tempo e che contribuirono a cambiare nell'arco di qualche stagione le relazioni sociali e il nostro modo di vivere. Farne tesoro, fuori dagli stereotipi e dalle banalizzazioni, non sarebbe male.
Anche il tragico epilogo della vicenda narrata nel romanzo potrebbe essere assunto come emblematico di una società che dopo i grandi rivolgimenti degli anni '60 e '70 stava sempre più atomizzandosi, laddove il disagio del singolo non riusciva più a trovare risposte collettive. E questo malgrado il fatto che almeno una parte della politica, fra mille contraddizioni, seppe qui interpretare la transizione dalla prima alla seconda repubblica in maniera diversa e creativa rispetto alla deriva del rancore che conoscemmo altrove. Pensammo stoltamente che questa terra avesse anticorpi sufficienti, ma non era così e quando ce ne accorgemmo era ormai troppo tardi.
Francesco Strazzari
Frontiera Ucraina
Guerra, geopolitiche e ordine internazionale
Il Mulino, 2022
Un libro che vi consiglio per comprendere quel che è accaduto e quel che accade nell'Europa centro-orientale e non solo.
Alessandro Baricco
Quel che stavamo cercando
33 frammenti
Feltrinelli, 2021
«Era difficile dirci in modo più inequivocabile che siamo andati lunghi nella nostra tecnica di dominio dell'esistente, ostinandoci in un'infinita creazione che ha generato una sorta di rigetto nei tessuti del creato».
Un editoriale sul nostro passaggio di tempo.
Ilan Pappe
Storia della Palestina moderna
Einaudi, 2014
Posizionata come un ponte fra tre continenti, la Palestina è stata oggetto dell'interesse di tutte le potenze internazionali fin dall'Ottocento: dagli Ottomani all'impero inglese, ai sionisti europei, alle superpotenze del dopoguerra. Nel corso del Novecento il suo territorio - e Gerusalemme, città santa a tre religioni - ha finito col diventare la casa di due popoli, che hanno talvolta saputo collaborare, ma che più spesso hanno subito le conseguenze della politica aggressiva dei militari e di chi deteneva saldamente il potere.
In questo libro Ilan Pappe raconta la storia della Palestina, una terra per due popoli. E' un racconto forte, che "cerca di affiancare le narrazioni degli sfruttatori e degli sfruttati, degli invasori e di chi è invaso, degli oppressori e degli oppressi". Un libro accurato, basato su documenti scritti in ebraico, arabo e nelle lingue europee, che ha creato un dibattito internazionale infuocato sull'interpretazione del nodo più vulnerabile della politica mondiale.
Franco Cassano
La contraddizione dentro
Editori Laterza, 2022
«La contraddizione è forse la forma di esperienza più acuta della propria insufficienza e precarietà, anche se l'esperienza di tale insufficienza e precarietà significa che si sta nel mondo e, vorremmo dire, nel cuore del mondo»
§§§
L'ultimo scritto
di uno dei più originali intellettuali del nostro tempo,
un'esortazione al continuo esercizio
della libertà di pensiero
capace di accogliere la contraddizione
insita nel concetto stesso di vita.
Mauro Ceruti
Il tempo della complessità
Raffaello Cortina Editore, 2018
«Comprendere il nostro tempo significa comprendere la mondializzazione che trascina l'avventura umana, divenuta planetariamente interdipendente, fatta di azioni e reazioni, in particolare poltiche, economiche, demografiche, mitologiche, religiose; significa cercare di interrogare il divenire dell'umanità, che dai motori congiunti scienza/tecnica/economia è spinto verso un "uomo aumentato" ma per nulla migliorato, e verso una società governata da algoritmi, tendente a farsi guidare dall'intelligenza artificiale e, nello stesso tempo, a fare di noi delle macchine banali»
dalla prefazione di Edgar Morin
Marcello Flores
Verità senza vendetta
L’esperienza della commissione sudafricana per la verità e la riconciliazione
Manifestolibri, 1999
La Commissione per la verita e la riconciliazione del Sudafrica ha costituito l’esperienza più originale e innovativa che paesi giunti alla democrazia dopo decenni di regime illiberale hanno compiuto per fare i conti col proprio passato. Affrontare insieme il problema della giustizia e quello della memoria , in un quadro di ricostituzione dell’unità e dell’identità nazionale, non era un obiettivo facile per il nuovo governo democratico guidato da Nelson Mandela dopo decenni di regime di apartheid. ... La scelta della Commissione presieduta dall’arcivescovo Desmond Tutu è stata quella di dare la parola, innanzitutto, alle vittime: riconsegnando loro la dignità, riconoscendo il valore della lotta compiuta e costringendo l’intera nazione a riflettere sulla natura e le cause dei delitti commessi e dei torti subiti. Ai mandanti e agli esecutori dei crimini è stato chiesto, come requisito per poter chiedere l’amnistia, di raccontare l’intera verità sulle atrocità commesse e sui meccanismi che le avevano consentite.
AA.VV.
Dal libro dell'esodo
Piemme edizioni, 2016
Un esodo dei nostri giorni: quello dei migranti. Che avviene quotidianamente, sotto le telecamere di tutto il continente. Una fuga da guerre e povertà di centinaia di migliaia di persone che, però, trova il passo sbarrato da un'Europa impreparata, intimorita, pronta ad innalzare muri e fili spinati. Un viaggio che porta la guerra e il dolore fin dentro il cuore d'Europa e che l'artista multidisciplinare Roberta Biagiarelli, con la sensibilità e l’attenzione acquisite attraverso l’esperienza del teatro storico sociale, e il fotografo Luigi Ottani, con lo sguardo empatico e penetrante di chi cattura attimi di storia, hanno documentato in un reportage intenso ed emozionante, una pubblicazione, in uscita il 27 settembre, dal titolo "Dal libro dell'esodo" (Piemme Edizioni, pp. 256, € 17,50).
Il volume, progetto sostenuto fin dall'inizio dal Comune di Modena, nasce dall'esperienza del viaggio che Biagiarelli e Ottani hanno realizzato, nell'agosto 2015, sul confine greco-macedone: una settimana di cammino, fianco a fianco con i migranti, lungo i binari tra Gevgelija, in Macedonia, e Idomeni, in Grecia. Il libro si arricchisce dei testi della parlamentare europea Cécile Kyenge, del giornalista e scrittore Paolo Rumiz, del ricercatore e saggista Michele Nardelli, dello studioso del Novecento e regista Carlo Saletti e del giovane storico italo-siriano Ismail Fayad. Donne e uomini di confine che sono stati coinvolti nel progetto editoriale così da fornire maggiori strumenti di comprensione e chiavi di lettura del fenomeno.
Non è solo una biografia: è il Novecento stesso a essere raccontato attraverso la passione umana e politica di un uomo, infaticabile e testardo interprete del proprio tempo. Alberto Tridente, operaio e sindacalista torinese nato in una famiglia numerosa di immigrati a Venaria, racconta la sua formazione morale e intellettuale intrecciando emozioni e vicende sue proprie con i grandi eventi della storia.
Primo Levi
I sommersi e i salvati
Einaudi, 1986
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario,
perché ciò che è accaduto può ritornare,
le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate:
anche le nostre.
Primo Levi
Robert Musil
L'uomo senza qualità
Einaudi, 1957
"L'uomo senza qualità", l'opera cui Robert Musil lavorò praticamente tutta la vita, è una delle maggiori costruzioni letterarie che il Novecento ci abbia dato, un "torso" colossale da mettere accanto all'"Ulisse" di Joyce e alla "Ricerca del tempo perduto" di Proust.
Come scrisse Thomas Mann "questo scintillante libro, che sta in audace equilibrio tra il saggio e la commedia, grazie a Dio non è un romanzo: non lo è più nel senso in cui Goethe disse che tutto ciò che nel suo genere è compiuto deve necessariamente uscire dal suo genere e diventare qualcosa di non paragonabile".
«Una cosa meravigliosa: portar nella sfera del potere nuove idee, o meglio, se è lecito dirlo, - e qui diede un lieve sospiro. - semplicemente idee!»
Marco Revelli
Oltre il Novecento
La politica, le ideologie e le insidie del lavoro
Einaudi, 2001
Secolo della democrazia e dei totalitarismi, della violenza dispiegata in misura mai prima conosciuta e della decolonizzazione su scala globale, della società opulenta e della fame del mondo: il Novecento appare, da qualunque prospettiva lo si guardi, come “il secolo dell’ambivalenza”. Un grande libro.