domenica, 7 ottobre 2012 ore 00:00
Rovereto si conferma la capitale del biologico e del biodinamico trentino.
Domenica 7 ottobre 2012 torna, nello scenario naturale dell'Azienda agricola sperimentale Navesel, la quarta edizione della festa provinciale dedicata alla promozione dell'ecologia e della bioagricoltura.
Un evento a ingresso libero e gratuito dedicato al mercato dei produttori biologici, alla sensibilizzazione e alla festa per tutti.
Rovereto, Navesel
(10 ottobre 2012) Alla fine sembra proprio che l'adozione della Tobin tax a livello europeo sia realtà. Anche l'Italia alla fine parteciperà a quel gruppo ristretto di Paesi che intende mettere una tassa del 0,05% sulle transazioni finanziarie. Una grande vittoria per chi si batte da anni per un provvedimento mirante ad attingere almeno un poco ai capitali che transitano da un capo all'altro del mondo sulla scorta di istanze speculative quasi sempre poco trasparenti. I Paesi europei aderenti alla Tobin Tax utilizzeranno il meccanismo della "collaborazione rafforzata": se almeno 9 Paesi su 27 sono d'accordo possono agire in determinati ambiti senza il consenso degli altri, facendo in questo modo da apripista a chi si vorrà aggregare in un secondo tempo.
Il pressing sul Governo Monti da parte di numerose ONG è continuato fino ai giorni scorsi. Così commenta il risultato raggiunto la Campagna Zerozerocinque: "Dopo vari tentennamenti e fino all'ultimo scettica, finalmente l'Italia è della partita. Ha sciolto le sue riserve ed esplicitato questa mattina la sua piena adesione. La lettera italiana alla Commissione verrà controfirmata a breve dal Ministro dell'Economia e delle Finanze Grilli.
(30 luglio 2012) Chi ritiene che il governo Monti costituisca l'ultima spiaggia per avviare in Italia una stagione costituente, dovrebbe, invece di ripetere "rancio ottimo e abbondante", chiedersi: emergenza e "logica di sistema" debbono necessariamente contraddirsi? Bisogna solo abbrancare risorse dove si può? Esperienza storica e logica avrebbero voluto che si decidessero l'abolizione della Provincia e il passaggio delle sue competenze a città metropolitane e a Regioni.
Non ha alcun senso decretarne la fine in base a criteri essenzialmente quantitativi perché motivi ambientali, territoriali, storici possono rendere una Provincia di 100 mila abitanti meno inutile di una di un milione. E immaginiamoci i mercati che si scateneranno in sede di conversione del decreto! E la sanità? Ma non si trattava di materia di esclusiva competenza delle Regioni? O, almeno, non sarebbe loro sacrosanta responsabilità la definizione delle priorità e l'articolazione della spesa? E prima di giungere a ulteriori e indiscriminati tagli non sarebbe stato logico riferire al pubblico a che punto stava l'applicazione degli standard per le diverse prestazioni, unica cosa sensata dei provvedimenti sul federalismo fiscale?
giovedì, 2 agosto 2012 ore 18:00
Giovedi 2 agosto ore 18 si che terra' il terzo incontro promosso dall'Associazione Comunità responsabile. Titolo della serata, che verrà introdotto da Mauro Marcantoni e Claudio Martinelli, è "Spending review. Una scelta autonoma. E' possibile tagliare la spesa pubblica senza farsi male?"
Giuseppe Ferrandi, Presidente dell'Associazione Comunità responsabile
Mollaro di Taio (Tn), Sala di Mondo Melinda, Via della Cooperazione, 21
(14 luglio 2012) Nel tardo pomeriggio di venerdì ci incontriamo per uno scambio di idee sullo stato di attuazione della LP n.13/2009 sulle filiere corte e l'educazione alimentare. Sono presenti, oltre al sottoscritto, Edoardo Arnoldi, Paolo Calovi, Ciro Devigili, Enzo Mescalchin, Flavio Pezzi, Giuliano Pezzini, Massimiliano Pilati, Massimo Tomasi. Con noi anche Marta Dalmaso che, nella sua veste di assessore all'istruzione, è chiamata a concorrere nell'attività di implementazione della legge in questione.
La legge 13, pur essendo stata approvata nel novembre 2009 ha subito un forte ritardo. C'è voluto un anno di negoziazione con l'Europa per trovare una formulazione che non andasse contro le normative sulla concorrenza, l'approvazione degli emendamenti nella Legge Fnanziaria 2011 (dicembre 2010), l'assunzione delle Linee guida da parte della Giunta Provinciale (settembre 2011) per l'elaborazione del Programma triennale previsto dall'articolo 4 delle legge.
di Francesco Prezzi
La sagra dell'economia
(25 luglio 2012) In questi giorni stiamo assistendo alla Sagra dell'economia, si parla di crisi, di mercati e si coniano neologismi, si usano termini presi dall'inglese sempre per rendere più comprensibili i messaggi da trasmettere. Si moltiplicano i buffoni, i bardi, i cantastorie o i contastorie, più in funzione di depistaggio, che per comunicare. In particolare colpisce il fatto che si parla di effetto domino per descrivere la crisi del debito sovrano greco, spagnolo e italiano. Ci si dimentica però che l'effetto domino non si ha quando si gioca davvero al Gioco del Domino, nel quale le regole e il contenuto scientifico non prevedono un dilagare di effetti a caduta. Il cosiddetto effetto domino si ha solo quando si gioca a ben altro, magari mettendo in fila le tessere come se fossero soldatini. Accade cioè quando si verifica una violazione delle regole specifiche del gioco, negandone la portata. Se si sviluppa il paragone con la questione economica, si può affermare che vengono violate le regole del mercato perché ci si dimentica di cos'è il mercato.
Vanno puntualizzati alcuni aspetti: si parla di lavoro e non si analizza cos'è il lavoro in tutte le sue sfaccettature, sottovalutando il fatto che non tutti lavori sono uguali; non tutti i lavori producono ricchezza. Il lavoro può essere produttivo o improduttivo, ma nel calcolo del Pil tutto viene mescolato e non si registra la differenza col lavoro che produce merci, scambiabili fra loro o ottenendo in cambio un valore equivalente in denaro.
Al Festival dell'economia, il filosofo francese Serge Latouche spiega le sue teorie sulla decrescita serena e sull'abbondanza frugale
(3 giugno 2012) Serge Latouche, economista, filosofo e scrittore francese, non ha certo deluso le attese dei molti che lo attendevano al Festival e di certo non ha avuto peli sulla lingua nei confronti degli economisti tradizionali. "Se la domanda, parafrasando il titolo di un bel film francese, è "I nostri figli ci accuseranno?", la risposta è chiarissima: "di certo non ci ringrazieranno!"
La società della crescita infinita, del benessere che aumenta senza soluzione per arrivare chissà dove, è una società che non conosce alcun tipo di limite. Poiché però non vedo le prospettive di un effettivo cambiamento, penso che il nostro futuro sarà più vicino all'idea di un suicidio collettivo!
Siamo tutti responsabili, ma alcuni lo sono di sicuro più degli altri: le élite politiche ed economiche che sono più disponibili a salvare il destino delle banche, invece che quello della banchisa polare; che sono più sensibili al loro tenore di vita che a quello degli oceani; i cui comportamenti avranno come conseguenza che i nostri figli, un giorno giunti all'età matura, non avranno più alluminio, non avranno più petrolio, non avranno più giacimenti di uranio per far funzionare centrali nucleari a quel punto del tutto inutili...
sabato, 26 maggio 2012 ore 10:00
di Francesco Prezzi
(25 maggio 2012) Nella trasmissione di Rai 3 Linea Notte di venerdì 23 maggio, ho avuto il modo di ascoltare le tue riflessioni sulla fase economica che stiamo attraversando e sul ruolo del Parlamento Europeo. Hai affermato che non solo la Sinistra è favorevole agli Eurobonds, ma anche il Partito Popolare Europeo. Subito mi è venuto in mente un vecchio libro di Gaetano Salvemini 1788/La rivoluzione francese.
Monti vara la riforma: "Svolta storica". Art. 18, torna il reintegro per motivi economici. Il giudice può imporre il ritorno del lavoratore se la causa del licenziamento è infondata.
(5 aprile 2012) "Questa riforma rappresenta un impegno di riforma di rilievo storico per l'Italia. E' una svolta per il mercato del lavoro che diventerà inclusivo e dinamico". Mario Monti, parlando in conferenza stampa, illustra così il testo che dovrebbe rivoluzionare le regole del mondo del lavoro. A partire dalla questione dell'articolo 18. Nel caso dei licenziamenti economici, torna l'ipotesi di reintegro qualora il giudice accerti che ci sia manifesta insussistenza della causa. In pratica sembrano averla spuntata il Pd, che aveva premuto per questa soluzione. "Un passo avanti importantissimo", dice il segretario Pier Luigi Bersani. Mentre la Cgil per ora sospende i commenti in attesa di leggere il testo. "Non vorremmo ritrovarci sorprese, come in altre occasioni", dice Susanna Camusso.
(Aprile 2012) Jean De Maillard è un giudice specializzato in reati economici e finanziari, da poco nominato membro dell'Osservatorio nazionale sulla criminalità francese. Ha pubblicato diversi volumi in materia tra cui La truffa: la finanza al di sopra della legge e delle regole (Gallimard 2010) e Il Mercato fa la sua legge. Criminalità e globalizzazione (Feltrinelli 2002). De Maillard è stato recentemente invitato dalla Sezione internazionale della Fondazione Lelio e Lisli Basso a tenere una conferenza a Roma su "Finanza internazionale e criminalità organizzata". Per il magistrato francese c'è una «stretta interconnessione tra economia legale ed economia illegale» e più che una continua rincorsa da parte della giustizia per scoprire e sanzionare le attività illegali sarebbe necessario «provare a pensare un'economia che non abbia bisogno della frode».
Jean De Maillard, lei si occupa di reati penali dal 1984, qual è l'attività che svolge un magistrato nel campo dei reati economici e finanziari?
La giustizia, in generale, si occupa dei reati finanziari tradizionali: le frodi, i falsi in bilancio, i crimini di borsa. Questi rappresentano la quotidianità del lavoro di un giudice. Ma al di sotto di questa criminalità tradizionale troviamo una criminalità finanziaria, o meglio un'attività di frode finanziaria, molto più sottile, spesso molto più complicata e di cui la giustizia fatica a occuparsi o di cui non si occupa mai. Se si vanno a studiare le dinamiche che ha portato alla crisi finanziaria, a partire dalla vicenda dei mutui subprime negli Stati Uniti, ci si rende conto del fatto che la grande criminalità finanziaria sfugge praticamente a tutti i controlli.
... e del malessere. Le classifiche dell'ultimo Rapporto Quars, che dal 2003 ci dice come stanno davvero le cose, con criteri e indicatori alternativi al Pil
(15 aprile 2012) Che il PIL sia uno strumento inservibile per misurare il benessere e la qualità della vita, è un fatto acclarato. Lo si sapeva bene, in realtà, già alla fine degli anni '60, quando Bob Kennedy dichiarava agli studenti dell'Università del Kansas che il PIL "misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta", e due illustri economisti, William D. Nordhaus e James Tobin, davano alle stampe un saggio importante, provocatoriamente intitolato Is Growth Obsolete? E lo si sa ancor meglio oggi, mentre assistiamo al fiorire di iniziative da parte di governi, istituzioni internazionali, reti della società civile globale (per un'utile ed esaustiva rassegna in merito, si veda il numero monografico dedicato a Il benessere oltre il PIL de «La Rivista delle Politiche Sociali», n. 1, 2011) destinate a individuare indicatori in grado di cogliere le molteplici dimensioni che concorrono a determinare la stato di salute di un territorio e della popolazione che lo abita, partendo da ciò che per le persone davvero conta: un ambiente pulito, la tutela del lavoro, dei diritti e della salute, servizi e istruzione di qualità e per tutti, un tessuto sociale coeso, attivo e solidale.
(19 febbraio 2012) L'economista e ambientalista cileno Manfred A. Max-Neef, invitato da Habitech a parlare durante il Festival dell'Economia 2011, è stato intervistato dal Corriere della Sera. L'articolo, dal titolo "Ricette. «L'economia locale nuovo motore di sviluppo»", è stato pubblicato a pag. 12 del Corriere Economia di lunedì 13 febbraio 2012.
Nel giugno 2011 Max-Neef, considerato tra i leader mondiali della sostenibilità, è stato il protagonista del convegno organizzato da Habitech all'interno del Festival dell'Economia di Trento. L'evento ha riscosso un notevole successo, sia per gli argomenti trattati che per l'eccezionalità della presenza dell'economista cileno in Italia.
(4 luglio 2012) Il Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige / Sud Tirol ha approvato oggi a larga maggioranza la mozione sul sistema PensPlan di cui ero primo firmatario.
La mozione prevede una gestione dei fondi previdenziali attenta alla dimensione etica degli investimenti, una forte limitazione al ricorso ai titoli derivati, una periodica informazione sull'andamento degli investimenti e infine lo studio affinché gli investimenti del sistema PensPlan possano avere ricadute territoriali. Ogni tanto il Consiglio Regionale batte un colpo. In questo caso su un tema di grande rilievo economico e sociale. A breve la pubblicazione del testo approvato.