Libri

I giusti nel tempo del male

Svetlana Broz

I giusti nel tempo del male

Edizioni Erickson, 2008

 

Un libro di Svetlana Broz raccoglie testimonianze di gesti positivi compiuti durante la guerra bosniaca. Grandi e piccole resistenze alla logica della divisione. Per una memoria non solo etnica. Una recensione.

recensione

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Le ambiguità degli aiuti umanitari

Giulio Marcon

Le ambiguità degli aiuti umanitari

Indagine critica sul terzo settore
 
Feltrinelli, 2002



Forse il primo coraggioso atto d’accusa verso un umanitario senza idee.

L’ultima lezione

Ermanno Rea

L’ultima lezione

La solitudine di Federico Caffé scomparso e mai più ritrovato

Einaudi, 1992
 

 

Il 15 aprile 1987 Federico Caffé esce di casa all’alba. Di lui non si saprà più nulla, nonostante le minuziose ricerche di parenti, allievi e amici. Suicidio o ritiro in convento...?

Ma innanzitutto: chi era Caffé? Economista disubbidiente al lavoro prima presso la Banca d’Italia e poi all’Università di Roma; teorico scontroso e problematico di un welfare state all’italiana, senza cedimenti a compromessi e clientele, collaboratore scomodo del quotidiano “il manifesto”, “seduttore intellettuale tutto dedito all’insegnamento e alla formazione dei propri allievi...  Ma il 15 aprile 1987 Federico Caffé era soprattutto, o si sentiva, un uomo solo, ormai “pensionato” dall’Università e dalla politica che lo avevano considerato per anni un estremista, un’intelligenza provocatoria che aveva sempre rifiutato i suoi consigli al Principe...

 

Il progetto locale

Alberto Magnaghi

Il progetto locale

Bollati Boringhieri, 2000


«…Dietro alla parola sostenibilità si celano molte insidie: essa rischia sovente di coprire le cause strutturali del degrado ambientale e sociale attraverso azioni di sostegno al modello di sviluppo dato che non mettono in discussione le regole generatrici del degrado stesso. A partire dalla settorialità e strumentalità con cui viene affrontata la questione ambientale, questi approcci non riescono a superare la dicotomia dei due paradigmi: lo sviluppo e la sostenibilità. …

Lo sviluppo è dettato dalle leggi dell’economia che decidono cosa produrre, dove, come, con quali tecniche, realizzando sistemi insediativi astratti dai caratteri peculiari dei luoghi e dalla loro storia: occorre tuttavia “posare” queste attività in modo “più leggero” che nel passato per non distruggere il supporto del sistema insediativo artificiale. Vale la metafora della bestia da soma: non essendo un soggetto con il quale avere interazione culturale, il territorio non deve essere caricato oltre le sue capacità di resistenza; l’asino non deve essere sfruttato oltre i limiti superati i quali muore, diventando così indisponibile a utilizzazioni successive. La sostenibilità si identifica con i limiti ammissibili di consumo di risorse, di sfruttamento di un territorio, di inquinamento dell’ambiente.

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Aspromonte

Tonino Perna

Aspromonte

I parchi nazionali nello sviluppo locale

Bollati Boringhieri, 2002

 
Il tema è quello del parco naturale, concepito originariamente nei grandi spazi del Nordamerica, riprodotto in Australia, Canada ed Europa settentrionale, e giunto negli anni novanta anche nel bacino del Mediterraneo, dove assume connotati profondamente diversi.

In ambienti caratterizzati dall’antica e densa presenza dell’uomo, il parco naturale diventa – o meglio può diventare – un vero e proprio laboratorio dello sviluppo locale autosostenibile, il luogo di una ricerca sul campo di un nuovo e più avanzato equilibrio tra natura, società ed economia.
Con le complicazioni rappresentate in Italia dalla diversa situazione dei parchi al Nord, dove soffrono della pressione dello sviluppo senza limiti, e al Sud, dove dello sviluppo si mimano gli aspetti esteriori in un quadro di gravi difficoltà economiche e sociali.
Come dimostra l’esperienza del Parco nazionale dell’Aspromonte, la mobilitazione delle forze locali – amministrazioni, associazioni, imprese e singoli cittadini – intorno a un progetto di tutela e valorizzazione del territorio può avere immediati effetti benefici sia sulla società sia sull’ambiente.

Homo consumens

Zygmunt Bauman

Homo consumens

Edizioni Erickson, 2007

 

Risentimento, è il tema trattato da Zygmunt Bauman in un denso capitolo del suo ultimo saggio “Homo consumens”

 

Consulente filosofico cercasi

Neri Pollastri

Consulente filosofico cercasi

Apogeo, 2007



Con l'amico Neri un sentire a distanza, dopo esserci conosciuti lungo le derive della politica italiana.

Sempre nel posto sbagliato

Edward W. Said

Sempre nel posto sbagliato

Autobiografia 

Feltrinelli, 1999


 
Una rara forma di leucemia induce l’autore a raccontarsi in questo libro, a dire cosa significa sentirsi “sempre nel posto sbagliato”, in un’autobiografia  avvincente che contiene l’avventura degli incontri e delle idee ma anche la drammaticità della lotta e dell’esclusione.
 

Romanzi e racconti

Ivo Andric

Romanzi e racconti

Arnoldo Mondadori Editore - I meridiani



«È il libro di un uomo saggio che, nella misura in cui ha coscienza del passato, vive e sente il presente».

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Lei dunque capirà

Claudio Magris

Lei dunque capirà

Garzanti

 

Un testo breve, un monologo al femminile struggente e impietoso, disperato e spietato, intenso e profondo. Magris rivisita il mito di Orfeo ed Euridice in chiave moderna, muovendosi tra esperienza personale e modello universale, con uno stile semplice, colloquiale, ma mai banale.

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Antoine Bloyé

Paul Nizan

Antoine Bloyé

La borghesia, i suoi miti, i suoi fantasmi

Bertani, 1972


 
Il ritratto di un’epoca, fra le due guerre mondiali. Un romanzo di grande efficacia descrittiva di un intellettuale comunista e libero che finirà nell’oblio grazie allo stalinismo.

Le Marlboro di Sarajevo
Miljenko Jergovic
 
Le Marlboro di Sarajevo 

Libri Scheiwiller, 2005
 
 
 
Ripubblicato in Italia da Libri Scheiwiller ‘Le Marlboro di Sarajevo" raccolta di racconti dello scrittore bosniaco Miljenko Jergovic. Riportiamo la prefazione scritta da Claudio Magris

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Maschere per un massacro

Paolo Rumiz

Maschere per un massacro

Editori Riuniti, 1996

Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia.

Le città divise

AAVV

I Balcani e la cittadinanza fra nazionalismo e cosmopolitismo

Infinito edizioni, 2005



Saggi di Francesco Russo, Matteo Apuzzo, Michele Nardelli, Melita Richter, Elettra Stamboulis, Caterina Fiorentini, Camillo Boano, Alessandra Marin, Silvia Trogu, Davide Berruti, Dario Terzic, Gianfranco Martini, Predrag Matvejevic

Notte balcanica

Francesco Strazzari

Notte balcanica

Il Mulino, 2008

 

Il rapporto tra guerre, criminalità, interessi politici e affarismo nel sud est Europa. Francesco Strazzari pubblica un saggio che è anche un racconto.

I libri, si sa, li scrivono gli autori, ma i titoli li fanno gli editori. Nel caso del lavoro di Francesco Strazzari “Notte balcanica. Guerre, crimini, stati falliti alle soglie d’Europa” l’editore ha messo del suo anche nella copertina. E forse ha esagerato. C’è una pistola puntata sul lettore, che sembra richiamare gli stereotipi truculenti dei Balcani sanguinari. Dentro invece c'è un prezioso saggio sul rapporto, per nulla tribale, tra economie illegali, criminalità e costruzione dello stato nelle periferie dell’Europa unita.

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