"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Etica e partecipazione, facciamo un patto...

«Cos’è fare politica, se non dire al tuo prossimo che non è solo?»
E’ racchiuso in queste parole  il senso di questa proposta.
Per riannodare il filo di una comunicazione
che si è interrotta nel perdersi della politica,
nel suo smarrire la capacità di indagare sulla condizione umana.

 


  • Incontri periodici sul territorio per ascoltare  i bisogni e  le idee della comunità.
  • Costruzione di una rete provinciale di confronto permanente fra cittadini e politica (luoghi d’incontro collegati fra loro su base informatica in ogni Comunità di Valle).
  • Destinazione alla rete di cui sopra e alla formazione politica, della metà dello stipendio (in caso di elezione), sotto il controllo trasparente di un comitato di garanti. 
  • Sostegno alle forme di democrazia partecipativa e diretta.

  1. Inserito da Michele – il 14/03/2010 07:45
    Inizia il viaggio di
    Politica è responsabilità

    www.politicaresponsabile.it

    Questo sito è un forum a disposizione di tutti coloro che vogliono discutere di temi che hanno a che fare - direttamente o indirettamente - con la politica. Si alternano alla sua direzione, con cadenza quindicinale, persone con competenze e orientamenti culturali diversi ai quali è chiesto di lanciare una riflessione o elaborare una tesi, segnalando nel contempo materiali di approfondimento. I visitatori del sito possono entrare nel forum e lasciare commenti che verranno ripresi dal direttore responsabile per stendere la versione finale del proprio contributo.
    Intende essere un atto d'amore verso la politica, un luogo dove mettere alla prova categorie e parole, far dialogare persone e mondi diversi, riprendersi il piacere del libero conversare, attingere e trasmettere saperi senza presidiare la conoscenza, rivalutare la storia affinché non tutto debba sempre ripartire da capo.
    Vorremmo in questo modo costruire e diffondere un inedito abbecedario, offrendo al pubblico suggerimenti bibliografici, sitografie e rassegne stampa ragionate. In altre parole, nessi utili con il mondo. E, in questo modo, un piccolo contributo alla crescita di una nuova classe dirigente per il Trentino.
  2. Inserito da comitato promotore – il 24/01/2010 03:32
    Politica è responsabilità. A marzo si parte. Un incontro piacevole, serio ma anche pieno di ironia, fra persone che talvolta non si sono mai parlate, storie e generazioni diverse (ti ho conosciuto quando ero un bambino ha detto ad un certo punto Massimiliano a Mario). Ma la cosa che forse più stupiva era il sentire comune, quel bisogno di uno sguardo politico che la politica organizzata fatica ad avere. Un giro di parole essenziale, durato meno di un'ora, allo scopo di mettere a fuoco quel che una telefonata aveva lasciato in sospeso, seguito da un brindisi augurale. E' stato questo il primo incontro di "Politica è responsabilità", più che un'associazione un luogo virtuale di confronto e di discussione dove provare a ricostruire l'abbecedario di una politica che riconciliata con il pensiero. Delle oltre quaranta persone che hanno già dato la propria disponibilità ad esserci in questo percorso, "direttore responsabile per quindici giorni" e poi vedremo, ieri nella storica sala della Sosat a Trento ce n'erano una ventina. Ciascuno, dei presenti come degli assenti, indicherà a stretto giro di posta uno o due parole che intendono mettere al centro della propria tesi. Costruiremo così, insieme, l'indice ragionato che costituirà la trama di una riflessione che spazierà dall'esperienza al pensiero. Le parole, il blog, gli incontri sul territorio, la presa diretta di quel che di interessante c'è in giro, un luogo della formazione... iniziamo a febbraio. Staremo a vedere. Intanto è già qualcosa che qualcuno ci pensi.
  3. Inserito da michele – il 19/01/2010 12:59
    Care e cari,

    il progetto che abbiamo denominato "Politica è responsabilità" (e di cui vi abbiamo parlato nelle scorse settimane) dovrebbe prendere il via - nelle nostre intenzioni - nei primi giorni di febbraio.

    La proposta è grosso modo quella che abbiamo sintetizzato nelle due cartelle che molti di voi hanno potuto vedere e che ad ogni buon conto vi alleghiamo. Ricapitolandola in breve, inizieremo con un sito web diretto a rotazione, ogni due settimane, da un "direttore responsabile" chiamato a presentare un argomento di discussione (in 3500-4000 caratteri, spazi compresi), caratterizzato da un taglio "glocale", cioè in grado di connettere le questioni locali al più ampio scenario internazionale.

    Tale traccia verrà sottoposta alla rete in un dialogo interattivo con il proponente il quale, sulla base degli spunti e delle sollecitazioni raccolte, provvederà al termine delle due settimane ad aggiornarne i contenuti. Così redatto, il "forum" verrà archiviato sul portale e verrà messo a disposizione degli utenti. In questo modo il sito si arricchirà nel tempo di idee progettuali sul futuro del nostro territorio in relazione con il mondo globale. Nel far questo cercheremo di costruire una sorta di abbecedario che aiuti la politica a rinnovarsi nelle idee come nelle parole. Questo abbecedario, nei suoi tratti salienti e nelle sue tesi più attuali, verrà sviluppato in una serie di incontri sul territorio, alcuni dei quali potranno essere seguiti direttamente via web attraverso il sito. Lo stesso faremo con la "presa diretta" di eventi che riterremo in sintonia con questa ricerca proposti dalla società civile, dalle istituzioni, dalla politica. Metteremo così le basi, ci auguriamo, per avviare un ambiente formativo aperto e a disposizione della politica.

    Vorremmo poter connettere ognuna delle tesi che verranno proposte ad un'area tematica, che qui proponiamo senza necessariamente volerle forzare in una casella e aperti ad eventuali suggerimenti. Queste potrebbero essere:

    la cittadinanza attiva, la qualità della partecipazione e della democrazia, la questione di genere, il rapporto fra società ed istituzioni, fra l'autonomia e la dimensione sovranazionale;
    la conoscenza, ovvero l'innovazione sul piano del sapere e dell'educazione permanente, la scuola, l'università, le politiche giovanili;
    lo sviluppo sostenibile inteso come stile di vita, come scelta urbanistica e architettonica, come modo di muoversi e come economia che in tutti i suoi settori si connette al territorio per salvaguardarne le risorse sociali e naturali;
    la mondialità e l'interdipendenza, nelle sue declinazioni che riguardano la cultura della pace, il tema della memoria e dell'elaborazione dei conflitti, la cooperazione internazionale;
    il tema dell'innovazione della pubblica amministrazione, per avvicinare sempre di più e sempre meglio i cittadini alla "cosa" pubblica, anche grazie alle nuove tecnologie;
    la sicurezza, intesa come insieme di diritti e di responsabilità che investono la condizione umana, il lavoro e il welfare.
    Saremmo a chiedervi di mettere a fuoco una (o meglio due) tesi che vi stanno a cuore o sulle quali vi sentite di avere qualcosa da dire e proporre (o sulle quali state lavorando) e che potreste proporre per comporre questo puzzle di progettualità.

    Ancor prima di iniziare, dobbiamo dire che abbiamo riscontrato su questa idea un grandissimo interesse e questo malgrado il diffuso disincanto verso una politica che, nonostante la movimentazione di questi mesi, fatica a cambiare. Pressoché tutte le persone che abbiamo contattato, nella loro pluralità di sensibilità e storia politico-culturale, hanno espresso la loro disponibilità a mettersi in gioco.

    Prima di partire abbiamo pensato di incontrare i primi direttori responsabili, semplicemente per il gusto di scambiare qualche parola, per conoscersi (in qualche caso), dare un'occhiata al portale unitamente ad un aperitivo che vorremmo augurale.

    L'appuntamento è per sabato prossimo 23 gennaio 2010, alle ore 11.45. Ci vediamo alla Sosat di Trento, in via Malaga.

    A presto e grazie per l'attenzione.

    Stefano Albergoni, Michele Nardelli, Fabio Pipinato, Armando Stefani, ovvero le persone che in questi mesi hanno lavorato per rendere possibile questa idea

    Trento, 16 gennaio 2010

    Per ogni comunicazione o ulteriore informazione, vi preghiamo di replicare a questa e-mail.

    Scarica pdf della proposta


  4. Inserito da Michele – il 04/12/2009 09:37
    Caro Marcello, non preoccuparti, non sei il solo ad avere qualche resistenza su Facebook e non credo sia solo questione di età. No, quest'anno non ho avuto l'opportunità di accompagnare viaggi di insegnanti per due ragioni, la PAT ha sospeso questa attività (ma ho intenzione di proporre di ripristinarla)e in secondo luogo perché questo nuovo impegno istituzionale mi renderebbe comunque incompatibile l'accompagnamento. Il che, come ovvio, non mi impedisce di accompagnare, limitatamente ai ritagli di tempo, qualche viaggio del turismo responsabile come è accaduto quest'estate con un folto gruppo di amici in Romania. Non sono poi viaggi tanto diversi da quello a cui hai partecipato e quindi prendi in considerazione di iscriverti a qualche proposta di viaggio che puoi trovare su www.viaggiareibalcani.net
    Spero tu stia bene. Un abbraccio
    Michele
  5. Inserito da Marcello – il 03/12/2009 11:34
    Ciao Michele, buonasera.
    Dopo lunga resistenza sono stato quasi obbligato ad iscrivermi a facebook da alcuni amici perugini, ex compagni di scuola. Non ho ancora ben capito il funzionamento, mi ha fatto però molto piacere vedere comparire la tua foto sorridente nello schermo del p.c.
    Anche quest'anno hai accompagnato gruppi di insegnanti in Bosnia o nuovi impegni politici hanno preso il sopravvento? Intensi ed importanti sono i ricordi di quei giorni, e questo anche grazie alla tua presenza e disponibilità.
    Ancora un saluto da marcello bizzarri
  6. Inserito da Michele – il 30/11/2009 10:14
    Caro Marcello, ho spostato il tuo commento in questa sezione perché non c'entrava granché con l'articolo sulla scuola. A dire il vero faccio un po' di fatica ad inserirlo anche qui, ma non volevo cancellarlo e basta. Perché mi piacerebbe farla con te una discussione sul passato, gli anni '60 e '70, i rivoluzionari e i riformisti. E credo che troveresti nelle mie idee più vicinanza di quel che immagini. Anche perché nel rivolgere verso di me tutto quel rancore sbagli indirizzo. Fai riferimento a Sofri, a parlamentari inamovibili, a gente che ha mandato avanti gli altri per le proprie carriere politiche... Parli di Lotta continua ma quella storia non mi appartiene per nulla. La mia è una storia diversa, molto diversa. Ti ho giò detto in un'altra occasione che il travaglio di cui tu invochi la necessità rappresenta per me un percorso durato una vita, nella quale si sono alternate continuità e rotture, senza mai ricorrere a trasformismi per guadagnarmi posizioni di potere. Quando parli di "solidarietà di casta" capisco a quel che ti riferisci, ma davvero nella mia storia non ci sono né lobby, né caste. Se vorrai parlarne a voce, mi farebbe piacere. In quel caso scrivimi a sol.tn@tin.it
  7. Inserito da Marcello – il 30/11/2009 10:00
    Alla vostra lobby può essere applicata la lucida analisi di Rella da Gli anni del ciclostile.
    Oggi potrete anche godere dei privilegi che il potere vi concede, ma il giudizio del tribunale della storia sarà inflessibile a giudicare il vostro opportunismo e i danni fatti alle classi subordinate e al territorio.
    “Sofri e gli altri a Rimini fecero una scelta coraggiosa, ma elitaria. Una scelta che non impedì ai leader e agli intellettuali del movimento di ricollocarsi, quasi come se nulla fosse stato, spesso entro ruoli nient'affatto progressisti della società e della politica italiane. Restarono però spiazzati e allo sbando moltissimi ragazzi, con esiti talvota drammatici. Molti dei capi di Lotta continua tirarono un bel colpo di spugna sul passato, trattato alla stregua d'una singolare parentesi giovanile: noi, che eravamo la destra della sinistra, ci vedavamo scavalcati di gran carriera da uomini ormai maturi, abili a riciclarsi e a farlo con grande nonchalance. Li ritrovammo arcigni professori nelle scuole, dipendenti pubblici o politici di professione. C'è stato chi entrò allora in Parlamento e praticamente non ci uscì più. Tutto accadde, a me sembra, senza quel travaglio personale e politico che avrebbe potuto giustificare meglio la trasformazione. E con una certa dose di cinismo – anche – da parte dei ristretto gruppo dei militanti più attrezzati intellettualmente, tra i quali è sempre rimasta da Nord a Sud del Paese una sorta di complicità collettiva, quasi una solidarietà di casta”.
  8. Inserito da Michele Nardelli – il 03/09/2009 02:11
    Politica è responsabilità

    (quella che segue è la piattaforma che intende dare seguito al patto con gli elettori che avevamo stabilito durante la campagna elettorale dell'autunno scorso e che si proponeva di innovare le forme partecipative ed il rapporto fra gli elettori e gli eletti)

    Uno strumento per aiutare la politica a rinnovarsi nella cultura e nelle forme dell’agire. Questa è la mission di “Politica è responsabilità”.
    Donne e uomini che stanno dentro e fuori partiti diversi, espressione di questa terra e di un comune sentire democratico, federalista ed europeo, accomunati dalla preoccupazione che i rituali sopravvivano ai cambiamenti tanto da vanificarne le tracce di innovazione e le aspettative.
    Cerchiamo le parole adatte per descrivere le trasformazioni e modalità di comunicazione non gridate affinché le parole ritornino a parlare al cuore e alla mente delle persone.

    · Le parole

    Le categorie interpretative del Novecento ci aiutano ancora o non servono altre parole per interpretare al meglio il nostro tempo? Viviamo nella complessità, occorre un sapere interdisciplinare ma preferiamo le semplificazioni; siamo immersi nell’interdipendenza ma facciamo fatica a connettere il locale con il globale; ci siamo accorti della limitatezza delle risorse, ma non abbiamo ancora acquisito la cultura del limite e della sobrietà; siamo pronti a dire “non nel mio giardino” ma temiamo la partecipazione perché significa “farsi carico” dei problemi in maniera responsabile; prevalgono le paure perché temiamo i conflitti e non conosciamo la forza della nonviolenza…
    Per questo intendiamo dar vita ad un luogo di confronto trasversale, aperto alle idee e al contributo di quanti guardano alla politica come impegno civico, purché risponda al merito dei problemi piuttosto che ad una stanca riproposizione ideologica. Uno spazio di pensiero, ma non solo.

    · Un portale web
    Che ne sia il motore, un blog interattivo animato da ciascuno di noi, direttore o direttrice per quindici giorni, così da esprimere sensibilità ed orientamenti diversi, come avviene per “Prima Pagina”, la rassegna stampa di Radio 3 del mattino.

    · Gli incontri della politica responsabile
    Eventi periodici sul territorio di natura tematica, alternati in ognuna delle Comunità di Valle, collegati in tempo reale con tutto il Trentino attraverso il sito e luoghi collettivi così da permettere la circolazione delle idee oltre ogni distanza materiale e politica, al fine di delineare i tratti di una propria agenda politica.

    · In rete con la qualità
    La “presa diretta” di eventi proposti dalla politica, dalla società civile, dai mondi della ricerca e quant’altro che esprimano un profilo di qualità.

    · Un “ambiente” per una nuova classe dirigente
    Non ultimo in ordine di importanza, un luogo di attenzione e di promozione della formazione politica. La formazione di una classe dirigente dell’autonomia passa attraverso la fatica ed il piacere dello studio, del mettere a confronto idee ed esperienze. Pensiamo ad un “ambiente” della cultura politica, per il piacere di ritrovarsi e conversare liberamente, connesso alla rete attraverso il sito e strumenti ad hoc come una biblioteca virtuale ad altre analoghe esperienze che ritroviamo in altre regioni europee.
  9. Inserito da Evanilto Perini – il 25/06/2009 02:54
    Da Armando ho conosciuto il suo lavoro e politica sociale, in collaborazione, e cooperazione sociale che ci fa piacere di conoscerli attraverso del tuo sito, e libri!
    Io sono qui del Brasile, stato di Santa Catarina, e ci sono molti famiglie Nardelli, d' origine Mattarrensi che abitano in Brasile. Si trovano nel suo sito www.familianardelli.com.
    Qui sono tutti miei parenti.
    Complimenti per tuo bello lavoro
    Evanilto Perini
    SC- Brasile
  10. Inserito da Antonio Cossu – il 07/06/2009 01:27
    Ciao Michele,
    grazie per la segnalazione. Il sito è molto bello ed efficace e consente una immediata familiarizzazione.
    Non mancherò di scorrerlo e di dialogare con te.
    Cordialità

    Antonio Cossu
  11. Inserito da Paolo S. – il 04/06/2009 11:07
    Ciao Michele, solo ora ho potuto entrare e leggere il tuo nuovo sito: l'ho già inserito nella lista dei "preferiti" ! Che fosse di assoluto interesse non avevo dubbi. Grazie per avermelo segnalato. Un caro saluto ed a presto,
    Paolo
  12. Inserito da Gian Matteo – il 02/06/2009 10:54
    Caro Michele,
    ho visto il tuo sito, complimenti per la qualità, in primis dei contenuti.

    Sono appena tornato dal viaggio con Mauro, è stato davvero interessante.
    Molti spunti di riflessione che immagino Mauro condividerà anche con te.

    Ho visto che mercoledì sera sarà qui a Trieste Nicoletti, in un incontro
    organizzato dal mio collega filoso del Maritain. Mi dispiace non aver
    combinato anche con te, ma comunque stiamo facendo pubblicità a Michele.

    Spero di vederti presto
    Un abbraccio
    Matteo
  13. Inserito da Chiara – il 02/06/2009 10:50
    Ciao Michele, sono felice che ti abbiano eletto Presidente del Foum per la Pace, una scelta che premia il tuo impegno e tutto il tuo percorso a favore della convivenza pacifica, mi chiedo però come farai a conciliare tutto... In ogni caso un affettuoso augurio
    Chiara
  14. Inserito da Carlos – il 16/05/2009 02:56
    Querido Miguel

    He visto con atención el site tuyo en internet. Todo es un gran esfuerzo. Mi fai sentire orguglio da te¡ Essere il tuo amico¡

    Es mucho trebajo que has hecho y de bastante horizonte de pensamiento y ecúmene. Hay una cosa que destaca por su vitalidad e independencia: questiones morales de nuestro tiempo: la doble tragedia del sometimiento de un pueblo, Gaza, y de otro pueblo, los judios, convertidos de victimas en victimarios. Parece algo sin límites y guardado hasta dentro de las almas aún por "las buenas conciencias izquiedistas partidarias y sindicales"

    Israel de hoy parece más una base militar de los Estados Unidos que un país que corresponda a una gran cultura. Es una pena.

    También es una pena la manera en que se relacionan con nosotros muchos amigos piadosos del "1er. mundo" y nos preguntan "preocupados" "¿cómo estamos?", tan alejados de Europa y tan cerca de la pobreza y la ignorancia que a ellos es lo único que preocupa. Es algo grotesco, creen que la epidemia de influenza es el último paso a la perdición de esta sociedad, en fin, en el fondo terminan diciéndote: qué pena que no estais aquí en la bella, sana y pacífica Europa.

    No quiero importunarte más con esto, pero vale la pena demarcar las diferencia ante esta increíble ignorancia y "superioridad" que además de ofender resulta demasiado aburrida. Por lo que he visto en tu página de Michele Nardelli es que te escribo esto. Es esencial tener estos pedazos de respiración, pensamiento que remonta la vulgar conclusion de un mundo hecho a imagen y semejanza de un sólo modelo de sociedad y, en verdad, tal como tu lo has visto, este país es mucho más complejo y rico en su propia historia que esas limitadas lecturas occidentalistas.

    La gente ha tenido una conducta admirable en este asunto de la influenza y nosotros estamos muy bien, con el enorme deseo de verlos a Grabrielina y a ti, pero con la reflexión de que tal vez esto resulte muy difícil este año, tanto por la epidemia como por el dinero -nosotros estamos bien, pero todavía no sabemos hasta dónde llegará la crisis económica- Mantendremos el contacto y busquemos el encuentro coi altri fratelli dell´animal farm.

    A Grabri un baccio e per te un abraccio

    Carlos

    PD.- Primeramente te traté de enviar este e mail desde el correo de tu propio sitio de internet, pero pedían tanto requisitos -el programa - que terminé por volver a mi correo tradicional contigo.
  15. Inserito da Mirko – il 15/05/2009 12:46
    poche parole semplicemente per complimentarmi con te per il "diario di bordo" che c'è sul tuo sito!
    Piacevole da leggere, aggiornato e ricco di impressioni e riflessioni.
    Continua così, è un ottimo modo per far sì che la gente si senta vicina ai propri rappresentanti...
    Ciao,
    Mirko
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