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venerdì, 9 maggio 2025Due anni fa con Nives Monda alla Taverna a Santa Chiara

Sono trascorsi più di due anni (era il 25 febbraio 2023) da quando abbiamo realizzato la presentazione del libro “Inverno liquido” a Napoli.

Nei giorni precedenti eravamo stati nelle aree interne e più precisamente a Piedimonte Matese (BN) e a Cusano Mutri (CE) dove i temi della nostra riflessione sull'impatto della crisi climatica sulle terre alte erano di casa. E infatti grande partecipazione e attenzione, sia pure in due incontri molto diversi fra loro. Il primo nella sala affollata della Biblioteca Diocesana, in un confronto di merito piuttosto esigente ed impegnativo ma fortemente partecipato, il secondo nella Pizzeria Millenium dove gli “Amici del Monte Mutria” avevano portato i loro prodotti per far seguire alla presentazione una vera e propria una cena conviviale della comunità.

Come declinare questi temi a Napoli non era esattamente scontato, quand'anche la città dello sterminator Vesevo con i suoi 1281 metri slm sia tutt'altro che di pianura. Ma a Napoli, per quanto i Campi Flegrei accentuino la loro attività solfurea, l'impatto principale della contemporaneità si chiama gentifricazione. Ovvero quel processo che va trasformando i quartieri popolari in zone abitative di pregio, provocando un conseguente cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni.

Eravamo nel cuore di Napoli, città che amo da quando ero bambino. In un luogo speciale, proprio davanti al Munasterio 'e Santa Chiara, la Taverna a Santa Chiara. Un luogo accogliente, di cultura, di impegno sociale ed anche di buona cucina. Quello stesso luogo che, in questi giorni, è arrivato alle cronache per l'arroganza di un paio di turisti israeliani che si sono messi a dar lezione di democrazia e di civiltà malgrado il loro paese si stia macchiando del genocidio della popolazione palestinese, accusando di antisemitismo chi non la pensava come loro. 

Proprio in questa circostanza e di fronte al tentativo di boicottaggio ritorsivo contro questo luogo e chi ci lavora, vorrei mandare un forte abbraccio a Nives Monda e agli amici della Taverna a Santa Chiara, ricordando con grande affetto il nostro incontro di due anni fa e manifestare tutta la mia solidarietà verso l'impegno culturale e sociale che quotidianamente interpretano in quel piccolo/grande spazio a due passi da Spaccanapoli.