"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Presentazione del libro di
Selma Mahlknecht
"All intrusive. La montagna tra nostalgie e disillusioni turistiche".
Edizioni Alphabeta Verlag. Illustrazioni di Armin Barducci. Traduzione dal tedesco di Giuliano Geri
L'autrice Selma Mahlknecht dialoga con Simone Casciano (giornalista de Il T) e Alberto Winterle (architetto e direttore di Turris Babel)
«Il turismo è un eterno dilemma. Le sue contraddizioni, la sua natura ambivalente, la sua prepotenza rappresentano una sfida. È tanto facile maledirlo, quanto difficile rendergli giustizia. Il presente libro è un tentativo di cingerlo d’assedio.»
(Selma Mahlknecht)
Godersi le escursioni, il silenzio della natura, la salita alle vette: sarebbe bello, se non ci fossero turisti ovunque! Dopo lo choc collettivo della pandemia, il turismo di massa – vera e propria “industria” di questo primo quarto di secolo, per investimento di capitali e posti di lavoro che genera – è tornato a plasmare non solo le destinazioni classiche o esotiche, ma anche le regioni alpine e i loro delicati equilibri naturali.
Si è riaperta nei giorni scorsi la discussione sul futuro delle ex caserme austroungariche delle Viote, sul gruppo montuoso del Bondone in Trentino, per l'annunciata intenzione da parte della Provincia Autonoma di Trento di alienare questo importante patrimonio pubblico destinandolo ad un utilizzo alberghiero.
Qualcuno potrebbe affermare che considerato l'attuale stato di abbandono del nucleo principale delle vecchie caserme adibito a suo tempo a Centro di Ecologia Alpina e di degrado per la parte delle caserme che nel corso degli anni non ha conosciuto che minimi interventi conservativi, si potrebbe giustificare l'alienazione di questo patrimonio. Ma non ci si rende conto che in questo modo si darebbe il là ad un nuovo capitolo di una vecchia storia che per più di mezzo secolo ha visto questo straordinario ecosistema oggetto di mire speculative, dall'insana idea di fare delle Viote il Sestriere trentino (la città in quota) degli anni '50, alla cementificazione dei decenni successivi lungo il versante orientale rivolto verso la città, dal progetto di rilancio degli anni '80 e '90 ancora incentrato sull'effetto piazza e sull'industria dello sci, al Patto territoriale che con le nuove volumetrie ancora rilanciava il modello fallimentare degli anni precedenti. Fino ad arrivare alla più recente proposta di un nuovo grande impianto funiviario capace di collegare la città alla località Vason, come se questa e non un'idea radicalmente diversa fosse la soluzione per uscire da un fallimento pluridecennale.
Escursione in Panarotta il 27 gennaio per un suo rilancio sostenibile che la renda unica e attrattiva
Ritrovo sabato 27 gennaio ore 10.00 parcheggio impianti Panarotta 2000
Sabato 27 gennaio una rete di ventuno associazioni ha organizzato una manifestazione in Panarotta per contrastare la costruzione di un bacino artificiale e per promuovere un turismo alternativo.
Anche quest’anno il comprensorio della Panarotta resterà chiuso ma nonostante questo la montagna resta viva. La presenza di tanti escursionisti e famiglie che ogni settimana raggiungono la Panarotta, nonostante gli impianti chiusi, sono la dimostrazione che un turismo alternativo è possibile. Anziché essere uno dei tanti comprensori sciistici del Trentino potrebbe diventare una località unica nel suo genere vocata ad attività outdoor in montagna e culturali.
Tuttavia, nonostante l’assessore al turismo della Provincia Autonoma di Trento, Roberto Failoni, il 27 giugno scorso abbia definito il comprensorio come una “stazione a fallimento di mercato”, la Provincia intende investire oltre 6 milioni di euro di fondi pubblici per la costruzione di un nuovo bacino artificiale da 20mila mc, nuovo impianto di innevamento e lavori di livellamento delle piste. Questi investimenti pubblici, oltre a non garantire alcuna sostenibilità economica del comprensorio, rischiano di devastare ulteriormente la montagna e di esacerbare il conflitto per l’accaparramento dell’acqua. I bacini artificiali non sono dei semplici “laghetti” ma nascondono grandi impatti ambientali.
Una conversazione stimolante tra istituzioni ed operatori economici guidata dagli stimoli di Michele Nardelli e Diego Cason
Recoaro Terme (VI), Cinema Lux, piazza Dolomiti 17
Giovedì 29 giugno 2023, ore 21.00
Partecipano
Michele Nardelli, co-autore di "Inverno liquido"
Diego Cason, sociologo e co-autore de "Il monito della ninfea"
Davide Rigon, consulente di sviluppo montano
Maria Chiara Cattaneo, Università Cattolica, Montagna 4.0 Future Alps
Conclusioni
Armando Cunegato, Sindaco di Recoaro
La discussione sul futuro dei monti delle Piccole Dolomiti è un evento importante che si terrà il 29 giugno alle ore 21. È un'occasione per le associazioni interessate, gli industriali locali, la popolazione e i rappresentanti pubblici dei comuni limitrofi di riunirsi e discutere di ciò che si prospetta per queste montagne. L'evento mira a favorire una maggiore partecipazione di tutte le parti interessate, compresi coloro che sono direttamente interessati dai cambiamenti che potrebbero verificarsi in futuro.
Cittaslow International, Fidapa, Age promuovono la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(Derive&Approdi 2023)
Mercoledì 5 aprile 2023, ore 18.00
Sala Cittaslow International, Palazzo dei Sette, via Cavour 87, Orvieto
Incontro con l'autore Michele Nardelli
in dialogo con Pier Giorgio Oliveti
E' uscito in questi giorni l'ultimo numero del Newsmagazine di "Dislivelli", Ricerca e comunicazione sulla montagna.
Un numero speciale interamente dedicato al tema "Oltre la neve: come cambia il turismo".
Ospita interventi di Michele Nardelli, Enrico Camanni, Federico Zappini, Maurizio Dematteis, Andrea Omizzolo, Philipp Corradini, Guido Lavorgna, Lorenzo Berlendis, Francesco Picciotto, Vanda Bonardo, Silvia Spinelli, Andrea Membretti, Alberto Di Gioia, Francesco Pastorelli, Luca Serenthà, Andrea Zinzani, Danilo Ortelli, Diego Cason e Giuseppe Dematteis.
Una cromaticità di pensieri e parole di particolare valore, che potete leggere qui:
http://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_feb_marz_ok/116_WEBMAGAZINE_dicembre22_febbraio23.pdf
Un gran bel lavoro, complimenti a Maurizio e alla redazione del Magazine.
Nel caso ci fosse una piccola estensione della nostra conversazione - cioè oltre le 11.55 - sarà sufficiente utilizzare il link seguente per collegarsi nuovamente: https://meet.google.com/nzb-wwmy-wfb