"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ricerca politica

Incontro del Collettivo di scrittura
Il logo dell'incontro

Dopo quello di Marettimo (ottobre 2023) si tratta del secondo incontro in presenza del Collettivo di pensiero e di scrittura nato attorno al libro "Inverno liquido".

Quest'anno l'appuntamento - secondo le nodalità sperimentate lo scorso anno - si svolgerà in Piemonte, nella Borgata Puy de Champanesio, in Val Varaita (CN), dal 5 all'8 settembre compresi (il 5 per giungere sul posto e l'8 per il ritorno).

Pernottamento nelle case del vecchio borgo e servizio di ristorazione autogestito.

Per prenotazione: 347 4098578.

L'ecosistema dolomitico e la regione che non c'è
Il monte Peralba, incrocio di regioni nelle Dolomiti

Dosoledo (BL), 19 – 20 luglio 2024

 

Nuove geografie per descrivere il nostro tempo

L'ecosistema dolomitico e la regione che non c'è.

 

Un incontro informale per confrontarsi su nuovi scenari e nuove relazioni fra territori che hanno in comune un ecosistema.

 

L'Europa politica, per ridisegnare il mondo
La principessa Europa

Questa riflessione è recentemente apparsa sulla rivista altoatesina-sudtirolese "Il Cristallo"

   

di Michele Nardelli

    

Prologo

E' la sera del 22 marzo scorso. Migliaia di persone affluiscono per un concerto al Crocus City Hall di Krasnogorsk, nella moderna periferia nord occidentale di Mosca, ignare che di lì a poco in quel luogo si sarebbe scatenato l'inferno. Qualche ora più tardi, sugli schermi di tutto il mondo, appariranno le immagini di un peraltro esiguo gruppo di terroristi che – incontrastati – sparano ad ogni cosa che si muove intorno a loro, entrano nell'immenso auditorium dove si dovrebbe svolgere il concerto (e dove dieci anni prima si era esibito Joe Cocker) e vi danno fuoco. Dalle immagini non sembra un commando particolarmente addestrato, questi uomini sembrano piuttosto avere l'aspetto dimesso e improvvisato di mercenari non certo animati da fanatismo religioso, non uno slogan, non una qualche simbologia, solo armi che uccidono a casaccio. Considerazione che trova conferma anche nei video delle stesse persone che fuggono con una piccola utilitaria e poi catturate il giorno successivo. Uno di loro, secondo le informazioni ufficiali, dirà che gli erano stati promessi 500 mila rubli, il corrispettivo di 5 mila euro. Come sappiamo la Federazione Russa era stata allertata per possibili attentati che avrebbero potuto colpire luoghi affollati e, ciò nonostante, la polizia interverrà solo ad azione terroristica compiuta. Senza bisogno di cadere nel complottismo, la vicenda puzza di bruciato. Fra le macerie annerite i corpi senza vita di oltre 140 persone, moltissimi i dispersi. Diverse centinaia i feriti.

leggi | 7 commenti - commenta | leggi i commenti
La Politica alla prova dello straordinario e dell’essenziale
Terre Alte

Un invito all’impegno comune

di Federico Zappini

 

“La speranza è fatta di cose

che hanno bisogno

di qualcuno che le faccia accadere”

Cecely Saunders


Questo documento è frutto di diversi sentimenti.

Ci sono la stanchezza e il senso profondo di solitudine, la preoccupazione nei confronti di ciò che ci circonda (guerre, crisi climatica, disuguaglianze, fragilità delle reti sociali, spaesamento) che pesa fin quasi a diventare un fardello insopportabile.

E poi ci sono – ancora vive, per fortuna, nonostante tutto – la speranza di poter contribuire al cambiamento necessario e l’urgenza di farlo accadere, velocemente nel tempo e nel modo giusto, ossia coinvolgendo più persone possibile nell’azione di trasformazione della realtà che, è sotto gli occhi di tutti, non volge al meglio in quasi nessun campo…

Per molte e molti di voi le argomentazioni che trovano spazio in queste pagine non suoneranno nuove perché già affrontate in mille precedenti conversazioni. Mi serviva comunque provare a riordinarle, come appunti che tentano se messi in fila a garantire una mappa sufficientemente precisa – pur se in continuo movimento, disordinata come è disordinato il Mondo – delle sfide cui dobbiamo predisporci e delle urgenze a cui dobbiamo far fronte per ridare senso e centralità, ognuno e ognuna per la propria parte, all’azione politica, amministrativa, sociale e culturale che ci vede a vario titolo coinvolti.

Le categorie dello straordinario e dell’essenziale a me sembrano propizie per confermarci il compito di far viaggiare in parallelo la costruzione di una visione adeguata al cambio d’epoca in atto e la capacità di rispondere materialmente alle esigenze primarie (che mal contate stanno sulle dita di una mano…) delle comunità di cui facciamo parte e di cui vogliamo prenderci cura.

Dov'è il fascismo
Nazione

È stato fuorviante il dibattito protrattosi per giorni e giorni sul fascismo della signora Meloni. Esso non consiste nel beneplacito al saluto romano, ma nella cultura fascista che la determina nella sua azione di governo. Se ne possono fare solo alcuni esempi. Il primo è quello di riferirsi sempre all’Italia come alla “Nazione”, per marcare un’identità, non per vezzo di linguaggio. Ma l’Italia, secondo la Costituzione, è una Repubblica, non è una Nazione, ed è la Repubblica, cioè il diritto, non sono le viscere, a fare il cittadino. Altrimenti si fa lo Stato etnico, e se arrivano altri si grida alla sostituzione etnica, si sogna il blocco navale, si chiudono i porti oppure, arrivati, li si imprigiona, li si segrega e li si deporta, fuori dalla vista, fuori dai confini, in Albania o in Tunisia, magari a pagamento. È quanto accade con lo Stato di Israele, che la discriminazione etnica l’ha messa addirittura in una legge di rango costituzionale che definisce Israele come lo “Stato nazione del popolo ebraico”, e solo a questo, “esclusivamente” riserva “il diritto di esercitare l’autodeterminazione nazionale”, che vuol dire negare agli altri la partecipazione alla sovranità, i diritti politici e perfino, come pretende il generale Effi Eitam, leader del partito religioso, il porto d’armi; e questo è il fascismo che porta al genocidio, come oggi a Gaza e che i palestinesi li vuole mandare nel deserto, in Egitto, in Congo, o tenerli in prigioni a cielo aperto (lo “Stato” palestinese della soluzione a due Stati, raccomandata, ma solo ora, da Biden) ...

AltriMo(n)di. Desiderabili. Possibili.
Paul Klee

 

Tempi interessanti (133)

 

L'intento di "Inverno liquido" era sintetizzato a pagina ventisei, un riquadro di poche righe in una pagina bianca.

Incrociare gli sguardi, condividere le conoscenze, tessere alleanze plurali, dar vita a comunità di pensiero e azione, un cambio di paradigma non più rimandabile... il primo passo per un collettivo di scrittura.

Era un intento ambizioso, ci abbiamo provato ed ora è il tempo per una prima restituzione.

Infine abbiamo cercato di riannodare ciò che un libro, il pensiero di un amico speciale e la faticosa e creativa partecipazione alla COP28 di Dubai possono generare. 

Nella comune consapevolezza che non ci si salva da soli.

 

leggi | 11 commenti - commenta | leggi i commenti
Transizioni giuste
Transizioni

di Federico Zappini

(29 novembre 2023) Lo scorso 4 ottobre Papa Francesco ha reso pubblico il documento Laudate Deum. In esso denuncia - di nuovo - il procedere non sufficientemente convinto della conversione ecologica di cui il nostro Pianeta (e noi essere umani con lui) ha bisogno per reagire agli effetti del cambiamento climatico in atto.

Ci stiamo muovendo, ma con eccessiva lentezza.

La sua esortazione - apostolica e politica insieme - trova riscontro in diverse evidenze scientifiche. Il bollettino Copernicus certifica che il mese di ottobre appena terminato è stato il più caldo nella storia della civiltà umana. L'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) segnala che il livello di concentrazione di CO2 in atmosfera continua a crescere ed è il più alto degli ultimi tre milioni di anni (!!!). Il Production Gap Report ONU conferma che nel 2030 i governi produrranno il 110% in più di quanto sostenibile per un aumento di temperature di 1.5°C, limite fissato dalla COP21 di Parigi nel 2015.

Quella legata al clima non è l'unica trasformazione - di portata epocale - con cui facciamo fatica a fare i conti.

Ben lontana da venire è, ad esempio, una nuova organizzazione del Mondo caratterizzata da relazioni multipolari e maggiore cooperazione internazionale, così come immaginato da Luigi Ferrajoli nei suoi studi per dar vita a una forma di governo democratico su scala planetaria. Sarebbe la direzione giusta in campo economico e tecnologico, demografico e migratorio, sanitario e culturale e chissà in quanti altri. Si innescano invece nuovi conflitti (l'Ucraina e il Medio Oriente sono gli ultimi di una lunga serie), si moltiplicano le crisi e le fratture, si allontana la possibilità di creare le condizioni per la convinzione tra le differenze in nome di una comune attenzione per la nostra casa comune, il pianeta chiamato Terra.

 

pagina 1 di 36

123456789101112Succ. »