"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Migrazioni

Nell'incontro fra chi resta e chi arriva, un patto per la montagna.
Abbandono

 Spero di far cosa gradita nel riportare il mio intervento in occasione del convegno “Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana” (Carbonare, 12 ottobre 2024)

di Michele Nardelli

Sono felice di essere qui. In primo luogo per l'argomento che stiamo affrontando, che ritengo di particolare attualità. E poi perché queste sono state e vorrei che continuassero ad essere occasioni di incontro generative, come lo è stato il convegno che svolgemmo proprio il 12 ottobre di cinque anni fa a Nosellari. In quella occasione incontrai Maurizio Dematteis con il quale nacque in seguito un sodalizio germinato in un libro come “Inverno liquido”, un lavoro a più mani che ha ispirato a sua volta la nascita di un “Collettivo di scrittura” per dar vita ad una Collana editoriale attorno al tema cruciale dell'impatto delle crisi sugli ecosistemi. In un passaggio di tempo segnato dall'incertezza e spesso dallo smarrimento si delineano così linee di pensiero, sintonie di azione e reti di persone che ci aiutano ad essere meno soli nella crisi dei corpi intermedi.

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“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche. L’esempio di Ostana”
Ostana (CN), particolare

Nell'ambito della Sesta edizione del “Festival dell’Agricoltura di Montagna - Giornata del Porro di Nosellari”

che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024


Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 15.00

a Carbonare (TN), presso il Centro Civico

è in programma l'incontro:

 

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana”

 

Vi partecipano

Giacomo Lombardo, già Sindaco di Ostana (CN) - "La seconda vita di Ostana"

Gianni Pitingolo, #ioResto Crotone - "Ruggine e Oro: quando le radici contano più delle ali"

Salvatore Perri, Gianni Marrazzo, Giuseppe Cimini, Associazione #ioResto Crotone - "Storie di chi resta, di chi parte, di chi ritorna"

Michele Nardelli"Le comunità montane, fra restanza e nuove cittadinanze".

Andrea Nicolussi Golo – Incontro tra minoranze linguistiche: Cimbro e Occitano

Coordina il confronto il giornalista Claudio Sabelli Fioretti

 

Nuovi volti e vecchi luoghi
la locandina dell'incontro

Adel Jabbar (a cura di)

Nuovi volti e vecchi luoghi

Paesaggi migratori in Alto Adige / Südtirol

Edizioni Alphabeta

 

La presentazione del libro curato da Adel Jabbar "Nuovi volti e vecchi luoghi" si svolgerà

mercoledì 25 settembre 2024, alle ore 18.00

a Trento, presso la Libreria Ancora, in via Santa Croce 35

A parlarne con il curatore del libro ci sarà Mauro Milanaccio.

L'alchimia dei luoghi e delle persone
La baita di Puy de Champanesio dove si è svolto l'incontro del Collettivo

 

Collettivo di scrittura

Puy de Champanesio (CN), 5 - 8 settembre 2024


A quasi un anno dall'incontro di Marettimo, nel magnifico scenario di Puy de Champanesio, si è svolto nei primi giorni di settembre un nuovo incontro in presenza del Collettivo di scrittura nato intorno alla realizzazione e alle presentazioni del libro “Inverno liquido”.

La biodiversità delle terre alte alpine, i piccoli borghi abbandonati che stanno con fatica rinascendo, memoria materiale di saperi e di ingegno antichi, oggi coniugati con la sensibilità di conservare un patrimonio altrimenti destinato all'incuria e al degrado: questo sono Puy de Champanesio e gli altri insediamenti sui monti della Valle Varaita, in provincia di Cuneo.

Quindi un grande ringraziamento a Maurizio Dematteis per averci proposto questa scenografia, per la deliziosa ospitalità e per averci dato l'opportunità di incontrare tante belle persone impegnate nella rinascita di quei luoghi.

Sarà stata la magia del luogo o l'alchimia che talvolta si crea fra il pensiero e il vissuto delle persone, ma l'incontro del Collettivo di scrittura – malgrado la pioggia e le difficoltà di partecipazione – è stato molto proficuo. Tanto è vero che anche le persone che mano a mano ci hanno raggiunto (e che del Collettivo non conoscevano nemmeno l'esistenza), si connettevano con naturalezza alla nostra discussione, che ruotava nella mattinata del venerdì attorno ai temi dell'energia come bene comune e del futuro delle comunità delle terre alte e dei nuovi montanari.

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Nuovi volti e vecchi luoghi
La prima di copertina del libro

Per iniziativa di TREVILAB, Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", presentazione del libro curato da Adel Jabbar

 

"Nuovi volti e vecchi luoghi

Paesaggi migratori in Alto Adige - Südtirol"

(Edizioni Alphabeta Verlag)

 

Ne parlano il curatore Adel Jabbar con lo storico Giorgio Mazzalira

 

Bolzano, Centro Trevi, Via Marconi 2

Martedì 10 settembre 2024, ore 17.30

Quel che resta
La prima di copertina del libro

Vito Teti

Quel che resta

L'Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni

Donzelli Editore, 2017

 

«Mentre scrivo queste righe, il campanile di Amatrice cade sotto la forza del terzo terremoto che ha colpito, in meno di sei mesi, i paesi dell’Italia centrale. L’immagine del campanile viene riproposta ossessivamente. È una sequenza che angoscia e che però chiede di essere guardata e riguardata. Le immagini delle rovine, le visioni dei vuoti, delle assenze, dei luoghi a cui è stata sottratta la vita sono immagini perturbanti di cui abbiamo bisogno».

Scrive così Vito Teti, nell’incipit di questo libro che riannoda il filo di una riflessione iniziata quindici anni fa con Il senso dei luoghi, un saggio che ha dato vita a un vero e proprio filone a cavallo tra antropologia, reportage, letteratura e fotografia. Nell’immagine del campanile di Amatrice, Teti scorge un mondo ben più vasto, che va anch’esso inesorabilmente franando. Mentre i grandi agglomerati urbani si preparano a ospitare la gran parte della popolazione mondiale, interi territori si spopolano. E lo spopolamento è la cifra delle aree interne di numerose regioni d’Italia e d’Europa.

Lutto universale per i morti in mare
La nave naufragata

#luttouniversale

Da stamani sono listati a nero i profili social delle Ong impegnate con navi di soccorso nel mar Mediterraneo: Sea-Watch, Open Arms, Medici Senza Frontiere, Emergency, Mediterranea Saving Humans, ResQ, Sos Mediterranee. Tutte hanno proclamato “Lutto universale per i morti in mare”.

L’iniziativa giunge dopo l’ultimo, tragico naufragio di migranti nei pressi di pylos, a poche miglia dalla Grecia, dove le morti accertate sono 78 ma i dispersi potrebbero persino superare i 500.

La richiesta di una missione europea

In una nota congiunta, le ong scrivono: “La tragedia avvenuta pochi giorni fa a poche miglia dalla Grecia è una dellepiù gravi della storia recente delle migrazioni. Per noi questi sono giorni di #luttouniversale. Mettiamo a lutto i nostri profili e vi invitiamo a fare lo stesso. Lo facciamo per chiedere una missione europea di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. Per fermare le morti sulla frontiera più letale del mondo”.

 

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