"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Scritti mediterranei (People, 2024), l'ultimo libro del regista (e amico con il quale ho condiviso l'esperienza di ICS, il Consorzio Italiano di Solidarietà) Andrea Segre.
Viene presentato oggi lunedì 20 gennaio 2025, alle ore 18.00,
alla Libreria Due Punti, in via San Martino 78.
Alla presentazione sarà presente l'autore.
«E' questa la combinazione disorientante e pericolosa in cui siamo immersi: da almeno quindici anni, lungo le frontiere e gli interstizi del nostro spazio di protezione, si susseguono eventi precisi, spesso di enorme drammaticità e intensità, che poi svaniscono nel loro infinito ripetersi, costruendo un'abitudine fondata sull'oblio anziché sulla memoria»
Il racconto di un cammino che dal 2009 - attraverso frontiere reali e dell'immaginario - fino ai giorni nostri fissa gli avvenimenti che hanno segnato l'involuzione di questo paese, con una particolare attenzione alla tragedia di un mare a cui dobbiamo tutto ciò che siamo e che si vorrebbe trasformare in un muro invacabile.
Scritti mediterranei (People, 2024), l'ultimo libro del regista (e amico con il quale ho condiviso l'esperienza di ICS, il Consorzio Italiano di Solidarietà) Andrea Segre.
Viene presentato oggi lunedì 20 gennaio 2025, alle ore 18.00,
alla Libreria Due Punti, in via San Martino 78.
Alla presentazione sarà presente l'autore.
«E' questa la combinazione disorientante e pericolosa in cui siamo immersi: da almeno quindici anni, lungo le frontiere e gli interstizi del nostro spazio di protezione, si susseguono eventi precisi, spesso di enorme drammaticità e intensità, che poi svaniscono nel loro infinito ripetersi, costruendo un'abitudine fondata sull'oblio anziché sulla memoria»
Il racconto di un cammino che dal 2009 - attraverso frontiere reali e dell'immaginario - fino ai giorni nostri fissa gli avvenimenti che hanno segnato l'involuzione di questo paese, con una particolare attenzione alla tragedia di un mare a cui dobbiamo tutto ciò che siamo e che si vorrebbe trasformare in un muro invacabile.
Spero di far cosa gradita nel riportare il mio intervento in occasione del convegno “Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana” (Carbonare, 12 ottobre 2024)
di Michele Nardelli
Sono felice di essere qui. In primo luogo per l'argomento che stiamo affrontando, che ritengo di particolare attualità. E poi perché queste sono state e vorrei che continuassero ad essere occasioni di incontro generative, come lo è stato il convegno che svolgemmo proprio il 12 ottobre di cinque anni fa a Nosellari. In quella occasione incontrai Maurizio Dematteis con il quale nacque in seguito un sodalizio germinato in un libro come “Inverno liquido”, un lavoro a più mani che ha ispirato a sua volta la nascita di un “Collettivo di scrittura” per dar vita ad una Collana editoriale attorno al tema cruciale dell'impatto delle crisi sugli ecosistemi. In un passaggio di tempo segnato dall'incertezza e spesso dallo smarrimento si delineano così linee di pensiero, sintonie di azione e reti di persone che ci aiutano ad essere meno soli nella crisi dei corpi intermedi.
Nell'ambito della Sesta edizione del “Festival dell’Agricoltura di Montagna - Giornata del Porro di Nosellari”
che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024
Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 15.00
a Carbonare (TN), presso il Centro Civico
è in programma l'incontro:
“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana”
Vi partecipano
Giacomo Lombardo, già Sindaco di Ostana (CN) - "La seconda vita di Ostana"
Gianni Pitingolo, #ioResto Crotone - "Ruggine e Oro: quando le radici contano più delle ali"
Salvatore Perri, Gianni Marrazzo, Giuseppe Cimini, Associazione #ioResto Crotone - "Storie di chi resta, di chi parte, di chi ritorna"
Michele Nardelli – "Le comunità montane, fra restanza e nuove cittadinanze".
Andrea Nicolussi Golo – Incontro tra minoranze linguistiche: Cimbro e Occitano
Coordina il confronto il giornalista Claudio Sabelli Fioretti
Adel Jabbar (a cura di)
Nuovi volti e vecchi luoghi
Paesaggi migratori in Alto Adige / Südtirol
Edizioni Alphabeta
La presentazione del libro curato da Adel Jabbar "Nuovi volti e vecchi luoghi" si svolgerà
mercoledì 25 settembre 2024, alle ore 18.00
a Trento, presso la Libreria Ancora, in via Santa Croce 35
A parlarne con il curatore del libro ci sarà Mauro Milanaccio.
Per iniziativa di TREVILAB, Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", presentazione del libro curato da Adel Jabbar
"Nuovi volti e vecchi luoghi
Paesaggi migratori in Alto Adige - Südtirol"
(Edizioni Alphabeta Verlag)
Ne parlano il curatore Adel Jabbar con lo storico Giorgio Mazzalira
Bolzano, Centro Trevi, Via Marconi 2
Martedì 10 settembre 2024, ore 17.30
Collettivo di scrittura
Puy de Champanesio (CN), 5 - 8 settembre 2024
A quasi un anno dall'incontro di Marettimo, nel magnifico scenario di Puy de Champanesio, si è svolto nei primi giorni di settembre un nuovo incontro in presenza del Collettivo di scrittura nato intorno alla realizzazione e alle presentazioni del libro “Inverno liquido”.
La biodiversità delle terre alte alpine, i piccoli borghi abbandonati che stanno con fatica rinascendo, memoria materiale di saperi e di ingegno antichi, oggi coniugati con la sensibilità di conservare un patrimonio altrimenti destinato all'incuria e al degrado: questo sono Puy de Champanesio e gli altri insediamenti sui monti della Valle Varaita, in provincia di Cuneo.
Quindi un grande ringraziamento a Maurizio Dematteis per averci proposto questa scenografia, per la deliziosa ospitalità e per averci dato l'opportunità di incontrare tante belle persone impegnate nella rinascita di quei luoghi.
Sarà stata la magia del luogo o l'alchimia che talvolta si crea fra il pensiero e il vissuto delle persone, ma l'incontro del Collettivo di scrittura – malgrado la pioggia e le difficoltà di partecipazione – è stato molto proficuo. Tanto è vero che anche le persone che mano a mano ci hanno raggiunto (e che del Collettivo non conoscevano nemmeno l'esistenza), si connettevano con naturalezza alla nostra discussione, che ruotava nella mattinata del venerdì attorno ai temi dell'energia come bene comune e del futuro delle comunità delle terre alte e dei nuovi montanari.