«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
La Comunità di Mantova Giovanni Ferrari, il Club Alpino Italiano, il Circolo Laudato sì di Gonzaga, il Comitato Laudato sì - Oglio Po
promuovo la serata di presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa.
(Derive Approdi, 2023)
Introducono
Laura Galassi e Raffaella Molinari
Interviene
Michele Nardelli
Venerdì 28 marzo 2025, ore 21.00
Mantova, Piazza Bazzani 1 – Salone di S.Barnaba
L'evento avviene nell'ambito della rassegna Mincio Bene Comune in collaborazione con il Tavolo del Mincio
Walter Nicoletti
Le Alpi per ricominciare
Vita Trentina editrice, 2025
Sarà venerdì 28 marzo 2025, alle ore 18.00, presso il Polo Culturale Diocesano “Vigilianum” in Via Endrici 14 a Trento la presentazione del libro di Walter Nicoletti
Le Alpi per ricominciare
Per una nuova alleanza fra umanità e natura
Ne parlano con l'autore
Emanuela Baldracchi, Presidente Italia Nostra
Alessandro de Bertolini, ricercatore Fondazione Museo Storico del Trentino
Modera l'incontro
Roberto Calzà, Vita Trentina Editrice
di Sofia Farina *
(10 gennaio 2025) Il 2024 è stato ufficialmente l’anno più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media che ha superato per la prima volta i 1,5°C sopra i livelli pre-industriali.Questo dato, confermato dal Copernicus Climate Change Service (C3S), non è solo un record storico, ma anche un campanello d’allarme per gli effetti a cascata che il riscaldamento globale ha su diversi sistemi terrestri, dagli oceani alle montagne.
Uno degli aspetti più significativi del 2024 è stato il record della temperatura superficiale del mare (SST) nei bacini extra-polari, con una media annuale di 20,87°C, ossia 0,51°C sopra la media 1991-2020. I primi sei mesi dell’anno hanno visto livelli record per questo parametro, mentre i mesi successivi, pur leggermente meno estremi, si sono confermati tra i più caldi mai registrati.
Il riscaldamento degli oceani ha implicazioni profonde per le dinamiche atmosferiche globali. Il calore immagazzinato nelle acque marine alimenta fenomeni climatici estremi, come cicloni più intensi, ondate di calore marine e alterazioni nei regimi di precipitazione. Samantha Burgess, Strategic Lead for Climate presso ECMWF, ha sottolineato come questi dati riflettano una tendenza consolidata: «Gli ultimi dieci anni sono stati i più caldi mai registrati e la media degli ultimi due anni supera stabilmente la soglia di 1,5°C».
Domenica 9 febbraio 2025: Passeggiata dalle Viote del Bondone a Vason organizzata da ventidue associazioni per contrastare un modello di sviluppo turistico anacronistico e predatorio che viene proposto per il Monte Bondone, così come per tante altre località del Trentino.
Appuntamento ore 10. 00 al parcheggio delle Viote per una facile passeggiata di 3 km fino alla piazzetta di Vason, adatta a tutt e intervallata da interventi di approfondimento.
Domenica 9 febbraio 2025, anche in Trentino, ventidue tra associazioni e movimenti parteciperanno alla mobilitazione nazionale "La Montagna non si arrende", un'iniziativa diffusa che coinvolgerà l'intero arco alpino e la dorsale appenninica per contrastare un modello di sviluppo anacronistico e predatorio, basato su pratiche estrattive e grandi-eventi come i giochi olimpici.
Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato sul pianeta Terra e in Trentino, come in tutte le Alpi, le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale. L’intero Trentino si trova quindi a gestire un cambiamento climatico repentino con grandi impatti sul nostro territorio.
Quello che invece non cambia è la logica di sfruttamento delle nostre montagne che punta solo all’ottenimento di consenso e a vantaggi economici di breve termine, perlopiù privati, con un enorme spreco di risorse pubbliche.
(9 febbraio 2025) La nevicata non ferma la giornata di protesta per dire no a nuovi bacini per l'innevamento artificiale sul Bondone e per affermare che un'altra idea di montagna è possibile, dando finalmente il via ad un progetto di sostenibilità ambientale che valorizzi la biodiversità e la bellezza naturalistica del sistema montuoso del Bondone.
Qui di seguito le immagini della manifestazione e l'intervista a Stefano Musaico, che ha coordinato l'iniziativa di ventiquattro associazioni trentine (dal sito web del quotidiano L'Adige)
“Montagna invernale, tra il non più e il non ancora – Le Alpi dall’epoca dello sci di massa a quella del turismo dolce”: questo il tema dell’incontro che mercoledì 11 dicembre, nella sede CAI di Milano, vedrà la partecipazione di Maurizio Dematteis, autore di “Inverno liquido”, e del direttore di Meridiani Montagne Paolo Paci.
In occasione della giornata internazionale della montagna, ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste – in collaborazione con la sezione di Milano del Club Alpino Italiano, propone una serata per parlare di turismo invernale nelle Alpi.
L’epoca dello sci inteso come fenomeno di massa sembra essere giunta al termine, e alcune località si stanno attrezzando per proporre un turismo alternativo, più in linea con le esigenze dell’ambiente e con il cambiamento climatico. Una delicata situazione di passaggio, dai risvolti complessi, illustrata dall’autore di “Inverno liquido” Maurizio Dematteis – direttore di dislivelli.eu – insieme al direttore di Meridiani Montagne Paolo Paci.
La serata è in ricordo di Lisa Garbellini, dipendente ERSAF prematuramente scomparsa che si è a lungo occupata di tematiche legate alle terre alte, e rientra all’interno del festival “Leggere le montagne”, che dal 2015 celebra la Giornata Internazionale della Montagna con una serie di iniziative letterarie e culturali lungo l’intero arco alpino.
Spero di far cosa gradita nel riportare il mio intervento in occasione del convegno “Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana” (Carbonare, 12 ottobre 2024)
di Michele Nardelli
Sono felice di essere qui. In primo luogo per l'argomento che stiamo affrontando, che ritengo di particolare attualità. E poi perché queste sono state e vorrei che continuassero ad essere occasioni di incontro generative, come lo è stato il convegno che svolgemmo proprio il 12 ottobre di cinque anni fa a Nosellari. In quella occasione incontrai Maurizio Dematteis con il quale nacque in seguito un sodalizio germinato in un libro come “Inverno liquido”, un lavoro a più mani che ha ispirato a sua volta la nascita di un “Collettivo di scrittura” per dar vita ad una Collana editoriale attorno al tema cruciale dell'impatto delle crisi sugli ecosistemi. In un passaggio di tempo segnato dall'incertezza e spesso dallo smarrimento si delineano così linee di pensiero, sintonie di azione e reti di persone che ci aiutano ad essere meno soli nella crisi dei corpi intermedi.