"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ambiente e biodiversità

Inverno Domani. Evoluzione e prospettive del turismo bianco
La locandina dell'incontro

Nell'ambito della 20a edizione di "Fa' la cosa giusta", la Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili,

che si svolgerà dal 18 al 20 ottobre presso Trento Expo, via Briamasco, 2 a Trento

sabato 19 ottobre, alle ore 11.00,

una conversazione pubblica sul tema:

 

Inverno Domani.

Evoluzione e prospettive del turismo bianco

 

alla quale partecipano

Tommaso Bonazza, Comitato Acque Trentine

Luca Albrisi, Divulgatore della cultura outdoor. Snowboarder e narratore

Michele Nardelli, scrittore e autore di "Inverno liquido"

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche. L’esempio di Ostana”
Ostana (CN), particolare

Nell'ambito della Sesta edizione del “Festival dell’Agricoltura di Montagna - Giornata del Porro di Nosellari”

che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024


Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 15.00

a Carbonare (TN), presso il Centro Civico

è in programma l'incontro:

 

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana”

 

Vi partecipano

Giacomo Lombardo, già Sindaco di Ostana (CN) - "La seconda vita di Ostana"

Gianni Pitingolo, #ioResto Crotone - "Ruggine e Oro: quando le radici contano più delle ali"

Salvatore Perri, Gianni Marrazzo, Giuseppe Cimini, Associazione #ioResto Crotone - "Storie di chi resta, di chi parte, di chi ritorna"

Michele Nardelli"Le comunità montane, fra restanza e nuove cittadinanze".

Andrea Nicolussi Golo – Incontro tra minoranze linguistiche: Cimbro e Occitano

Coordina il confronto il giornalista Claudio Sabelli Fioretti

 

Turismo senza limiti. Che fare?
La locandina dell'incontro

Presentazione del libro di

Selma Mahlknecht

"All intrusive. La montagna tra nostalgie e disillusioni turistiche".

Edizioni Alphabeta Verlag. Illustrazioni di Armin Barducci. Traduzione dal tedesco di Giuliano Geri

 

L'autrice Selma Mahlknecht dialoga con Simone Casciano (giornalista de Il T) e Alberto Winterle (architetto e direttore di Turris Babel)

«Il turismo è un eterno dilemma. Le sue contraddizioni, la sua natura ambivalente, la sua prepotenza rappresentano una sfida. È tanto facile maledirlo, quanto difficile rendergli giustizia. Il presente libro è un tentativo di cingerlo d’assedio.»
(Selma Mahlknecht)

Godersi le escursioni, il silenzio della natura, la salita alle vette: sarebbe bello, se non ci fossero turisti ovunque! Dopo lo choc collettivo della pandemia, il turismo di massa – vera e propria “industria” di questo primo quarto di secolo, per investimento di capitali e posti di lavoro che genera – è tornato a plasmare non solo le destinazioni classiche o esotiche, ma anche le regioni alpine e i loro delicati equilibri naturali.

Diga del Vanoi, il 5 ottobre in piazza per far sentire la voce dei cittadini
Il manifesto dell'iniziativa

Sabato 5 ottobre 2024, dalle ore 14.00 alle ore 22.00, il Comitato per la difesa del torrente Vanoi e delle Acque Dolci ha organizzato un evento culturale per fare sentire dalla piazza la voce della montagna che all’unisono sta gridando da tempo il suo No alla diga sul Vanoi.

In piazza 3 novembre a Lamon sarà il momento per conoscere tutti gli enti pubblici e le comunità che si sono raccolte attorno al Comitato in questi mesi in uno spirito di solidarietà più unico che raro. Persone che difendono il fiume e la montagna con dedizione e amore profondo, Mountain Wilderness, CAI, SAT, WWF, Legambiente, Italia Nostra, solo per citarne alcune. Con loro si sono unite persone che si sono messe in gioco, hanno studiato i vari progetti di diga proposti dal Consorzio Brenta e ne hanno scovato le criticità in maniera tempestiva e che, nello stesso tempo hanno proposto le alternative scientifiche a un progetto anacronistico.

Quella del 5 ottobre non sarà una semplice manifestazione ma un momento di alleanza tra province diverse, tra montagna e pianura per un nuovo approccio alla risorsa acqua, vero bene inestimabile per tutti.

 

L'alchimia dei luoghi e delle persone
La baita di Puy de Champanesio dove si è svolto l'incontro del Collettivo

 

Collettivo di scrittura

Puy de Champanesio (CN), 5 - 8 settembre 2024


A quasi un anno dall'incontro di Marettimo, nel magnifico scenario di Puy de Champanesio, si è svolto nei primi giorni di settembre un nuovo incontro in presenza del Collettivo di scrittura nato intorno alla realizzazione e alle presentazioni del libro “Inverno liquido”.

La biodiversità delle terre alte alpine, i piccoli borghi abbandonati che stanno con fatica rinascendo, memoria materiale di saperi e di ingegno antichi, oggi coniugati con la sensibilità di conservare un patrimonio altrimenti destinato all'incuria e al degrado: questo sono Puy de Champanesio e gli altri insediamenti sui monti della Valle Varaita, in provincia di Cuneo.

Quindi un grande ringraziamento a Maurizio Dematteis per averci proposto questa scenografia, per la deliziosa ospitalità e per averci dato l'opportunità di incontrare tante belle persone impegnate nella rinascita di quei luoghi.

Sarà stata la magia del luogo o l'alchimia che talvolta si crea fra il pensiero e il vissuto delle persone, ma l'incontro del Collettivo di scrittura – malgrado la pioggia e le difficoltà di partecipazione – è stato molto proficuo. Tanto è vero che anche le persone che mano a mano ci hanno raggiunto (e che del Collettivo non conoscevano nemmeno l'esistenza), si connettevano con naturalezza alla nostra discussione, che ruotava nella mattinata del venerdì attorno ai temi dell'energia come bene comune e del futuro delle comunità delle terre alte e dei nuovi montanari.

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Da Lamon un forte No alla Diga del Vanoi
Da La voce del nordest

Si è svolta sabato scorso 5 ottobre a Lamon, al confine fra il Trentino e la provincia di Belluno, un'importante e partecipata manifestazione per dar voce ai comitati locali, ai Comuni, alle associazioni, ai partiti e alle singole persone che da mesi sono impegnate nell'opposizione alla realizzazione della Diga del Vanoi.

Qui la cronaca che ne ha fatto TeleBelluno: https://youtu.be/hpE2kQ-Nhu4

A seguire gli interventi di Luigi Casanova per conto di Mountain Wilderness e di Manuela Baldracchi e Giovanna Ceiner, rispettivamente presidenti di Italia Nostra del Trentino e di Belluno.

 

Pochi, maledetti e nemmeno subito
L'arancia blu

 

di Ferdinando Cotugno *

(24 novembre 2024) È finita nella notte tra sabato e domenica, con reazioni furenti e senza lacrime di gioia, con un applauso quasi d'ufficio, timido, nel momento in cui il punto 11a dell'agenda CMA (la burocrazia COP un giorno meriterà un'analisi semiotica a parte) è stato approvato: il New Collective Quantified Goal sarà l'eredità principale di queste due assurde settimane a Baku.

Ne parliamo, in questo episodio di Areale di chiusura, e ne parleremo ancora. Ci accompagnerà per un decennio il colpo di martelletto di Babayev, seguito dalle reazioni indignate delle delegazioni di Cuba, India, Bolivia e Nigeria.

È stata probabilmente la conferenza sul clima più deprimente a cui io abbia partecipato. Il teatro del mondo che si svolge alle COP è stato assorbito e neutralizzato dall'angoscia e della sfiducia, dal cinismo di un paese ospitante che ci ha fatto rimpiangere gli Emirati (e ce ne voleva), dalla prospettiva di Trump e dagli ingombranti fantasmi che gravano sempre più sul negoziato: la Russia, l'Iran, l'Arabia Saudita, ancora più ingombranti del solito.

 

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