"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ambiente e biodiversità

COP29. Baku mette il bavaglio alle proteste
da rainews

 

di Ferdinando Cotugno *

«Mugugnare», verbo intransitivo, derivato da mugugno – «brontolare, bofonchiare, borbottare per scontentezza, senza profondo e grave risentimento». Questa è la definizione della Treccani, tienila a mente, ci tornerà utile.

Quattro anni fa, per le vie di Glasgow, durante le due settimane di COP26, sfilarono centomila persone sotto il temporale. Molti erano arrivati in treno, attraversando l'Europa, c'era chi era arrivato dagli angoli più remoti del mondo, tutti portando con sé rabbia, inquietudine, ma anche speranza.

Tutti condividevano l'idea che ciò che accadeva nella conferenza ONU sul clima fosse rilevante, che meritasse attenzione. In fondo, anche la rabbia è una forma di attenzione. Tutto questo era tre autocrazie fa.

 

 

Quel che accade alla nostra casa
Dana, 2024

... Scrive in questi giorni il meteorologo Federico Grazzini: «L'atmosfera è la stessa e la meteorologia non ha confini, ma si basa su processi fisici che si possono ripetere nei diversi luoghi in particolari condizioni. Da ognuna di queste tragedie dobbiamo imparare sia come adattarci ma più altro convincerci che è imperativo un cambio di passo sulla riduzione delle emissioni, subito».

Nessuno può dunque chiamarsi fuori. La coincidenza delle date sopra riportate ci parla in particolare del Mediterraneo, ma gli ecosistemi come sappiamo non sono mondi a parte e quel che avviene nel mare che ha reso temperate le nostre regioni si riverbera immediatamente sulle città, sulle pianure come sulle terre alte, tanto è vero che proprio in questi giorni lo zero termico sulle Alpi è a 4.000 metri sul livello del mare e gli eventi estremi si susseguono a ritmo inedito...

Città nelle Alpi. Passato, presente e futuro
La locandina dell'evento

Venerdì 25 e sabato 26 ottobre 2024

Vezzano, Teatro Valle dei Laghi

 

E' un evento nuovo e diverso il convegno/confronto che con la  abbiamo costruito negli ultimi mesi, in occasione del ventennale (era il 2004) della nomina di Trento come Città alpina dell'anno.

Sono stati due decenni furiosi in termini di cambiamenti (ambientali, politici, conomici) e i prossimi due rischiano, senza una necessaria cura, di assumere forme ancora più estreme e ingovernabili.

Per questo motivo ci siamo proposti di dedicare un momento di condivisione e immaginazione (venerdì 25 e sabato 26 ottobre, al Teatro Valle dei Laghi) sul rapporto tra città e montagna, certo con uno sguardo universale ma anche focalizzando lo sguardo a Trento e al Trentino in connessione con l'Alpe del Bondone.

Non lo abbiamo immaginato esclusivamente come un convegno frontale ma soprattutto come un'occasione di pensiero generativo, necessariamente collettivo, che si offra come luogo accogliente per i tanti e le tante che di questi temi si occupano per lavoro, passione, ricerca, militanza.

Quindi questo appunto che vi lancio vale da invito e da richiesta di allargare la promozione nei confronti di tutt quelli che possono essere interessati e interessanti. Essere in molt sia venerdì pomeriggio che sabato mattina sarebbe una grande cosa.

Qui il link all'evento Facebook.

 

Federico Zappini,

responsabile della Rete di riserve del Monte Bondone

 

Inverno Domani. Evoluzione e prospettive del turismo bianco
La locandina dell'incontro

Nell'ambito della 20a edizione di "Fa' la cosa giusta", la Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili,

che si svolgerà dal 18 al 20 ottobre presso Trento Expo, via Briamasco, 2 a Trento

sabato 19 ottobre, alle ore 11.00,

una conversazione pubblica sul tema:

 

Inverno Domani.

Evoluzione e prospettive del turismo bianco

 

alla quale partecipano

Tommaso Bonazza, Comitato Acque Trentine

Luca Albrisi, Divulgatore della cultura outdoor. Snowboarder e narratore

Michele Nardelli, scrittore e autore di "Inverno liquido"

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche. L’esempio di Ostana”
Ostana (CN), particolare

Nell'ambito della Sesta edizione del “Festival dell’Agricoltura di Montagna - Giornata del Porro di Nosellari”

che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024


Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 15.00

a Carbonare (TN), presso il Centro Civico

è in programma l'incontro:

 

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana”

 

Vi partecipano

Giacomo Lombardo, già Sindaco di Ostana (CN) - "La seconda vita di Ostana"

Gianni Pitingolo, #ioResto Crotone - "Ruggine e Oro: quando le radici contano più delle ali"

Salvatore Perri, Gianni Marrazzo, Giuseppe Cimini, Associazione #ioResto Crotone - "Storie di chi resta, di chi parte, di chi ritorna"

Michele Nardelli"Le comunità montane, fra restanza e nuove cittadinanze".

Andrea Nicolussi Golo – Incontro tra minoranze linguistiche: Cimbro e Occitano

Coordina il confronto il giornalista Claudio Sabelli Fioretti

 

Turismo senza limiti. Che fare?
La locandina dell'incontro

Presentazione del libro di

Selma Mahlknecht

"All intrusive. La montagna tra nostalgie e disillusioni turistiche".

Edizioni Alphabeta Verlag. Illustrazioni di Armin Barducci. Traduzione dal tedesco di Giuliano Geri

 

L'autrice Selma Mahlknecht dialoga con Simone Casciano (giornalista de Il T) e Alberto Winterle (architetto e direttore di Turris Babel)

«Il turismo è un eterno dilemma. Le sue contraddizioni, la sua natura ambivalente, la sua prepotenza rappresentano una sfida. È tanto facile maledirlo, quanto difficile rendergli giustizia. Il presente libro è un tentativo di cingerlo d’assedio.»
(Selma Mahlknecht)

Godersi le escursioni, il silenzio della natura, la salita alle vette: sarebbe bello, se non ci fossero turisti ovunque! Dopo lo choc collettivo della pandemia, il turismo di massa – vera e propria “industria” di questo primo quarto di secolo, per investimento di capitali e posti di lavoro che genera – è tornato a plasmare non solo le destinazioni classiche o esotiche, ma anche le regioni alpine e i loro delicati equilibri naturali.

Diga del Vanoi, il 5 ottobre in piazza per far sentire la voce dei cittadini
Il manifesto dell'iniziativa

Sabato 5 ottobre 2024, dalle ore 14.00 alle ore 22.00, il Comitato per la difesa del torrente Vanoi e delle Acque Dolci ha organizzato un evento culturale per fare sentire dalla piazza la voce della montagna che all’unisono sta gridando da tempo il suo No alla diga sul Vanoi.

In piazza 3 novembre a Lamon sarà il momento per conoscere tutti gli enti pubblici e le comunità che si sono raccolte attorno al Comitato in questi mesi in uno spirito di solidarietà più unico che raro. Persone che difendono il fiume e la montagna con dedizione e amore profondo, Mountain Wilderness, CAI, SAT, WWF, Legambiente, Italia Nostra, solo per citarne alcune. Con loro si sono unite persone che si sono messe in gioco, hanno studiato i vari progetti di diga proposti dal Consorzio Brenta e ne hanno scovato le criticità in maniera tempestiva e che, nello stesso tempo hanno proposto le alternative scientifiche a un progetto anacronistico.

Quella del 5 ottobre non sarà una semplice manifestazione ma un momento di alleanza tra province diverse, tra montagna e pianura per un nuovo approccio alla risorsa acqua, vero bene inestimabile per tutti.

 

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