«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani». "Manifesto di Ventotene"
Il 20 dicembre scorso si è riunito da remoto il Collettivo di scrittura nato attorno al libro “Inverno liquido”. Pur trattandosi di un incontro piuttosto informale di fine anno è stato comunque denso e partecipato1. Quella che segue è una sintesi di quanto ci siamo detti.
Una comunità di pensiero
Questo cerchiamo di essere. E non è poca cosa. Perché in questo tempo disgraziato, aver dato vita ad uno spazio che si propone di alzare lo sguardo sull'impatto delle crisi sugli ecosistemi, non è in effetti cosa da nulla. L'approccio dei più è quello di rincorrere gli eventi, inevitabile esserne subalterni. Quando invece sappiamo che i cambiamenti profondi, culturali in primis, richiedono tempi distesi. Come scrive Paolo Conte “ci va il tempo che ci va”2.
Eppure, dall'osservazione del reale emergono segnali inequivocabili, che l'accanimento terapeutico dei finanziamenti pubblici non riesce a nascondere, come ad esempio la continua moria di imprese nel settore impiantistico o l'inutilità degli impianti per l'innevamento artificiale quando le temperature sono troppo elevate. O, ancora, nel susseguirsi di eventi estremi che seccano le centrali di approvvigionamento idrico o che mettono sott'acqua intere regioni, senza che tutto ciò porti ad interrogarsi sull'insostenibilità del modello di sviluppo che si è imposto nel tempo.
Collettivo di scrittura
Puy de Champanesio (CN), 5 - 8 settembre 2024
A quasi un anno dall'incontro di Marettimo, nel magnifico scenario di Puy de Champanesio, si è svolto nei primi giorni di settembre un nuovo incontro in presenza del Collettivo di scrittura nato intorno alla realizzazione e alle presentazioni del libro “Inverno liquido”.
La biodiversità delle terre alte alpine, i piccoli borghi abbandonati che stanno con fatica rinascendo, memoria materiale di saperi e di ingegno antichi, oggi coniugati con la sensibilità di conservare un patrimonio altrimenti destinato all'incuria e al degrado: questo sono Puy de Champanesio e gli altri insediamenti sui monti della Valle Varaita, in provincia di Cuneo.
Quindi un grande ringraziamento a Maurizio Dematteis per averci proposto questa scenografia, per la deliziosa ospitalità e per averci dato l'opportunità di incontrare tante belle persone impegnate nella rinascita di quei luoghi.
Sarà stata la magia del luogo o l'alchimia che talvolta si crea fra il pensiero e il vissuto delle persone, ma l'incontro del Collettivo di scrittura – malgrado la pioggia e le difficoltà di partecipazione – è stato molto proficuo. Tanto è vero che anche le persone che mano a mano ci hanno raggiunto (e che del Collettivo non conoscevano nemmeno l'esistenza), si connettevano con naturalezza alla nostra discussione, che ruotava nella mattinata del venerdì attorno ai temi dell'energia come bene comune e del futuro delle comunità delle terre alte e dei nuovi montanari.