"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
«INVERNO LIQUIDO»
Una nuova presentazione a Cuneo
Mercoledì 10 aprile 2024, ore 19.00
Centro culturale e sportivo NUoVO
via Parco della Gioventù - Cuneo
Originariamente in programma lo scorso 20 marzo verrà recuperato l'incontro con Maurizio Dematteis, giornalista, scrittore e videomaker che si occupa di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini.
Direttore responsabile del webmagazine Dislivelli.eu dal 2009, al NUoVO Dematteis proporrà una riflessione su «La montagna invernale tra il non più e il non ancora» che prenderà le mosse dal suo libro «Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa», scritto insieme a Michele Nardelli (DeriveApprodi, 2023).
Proseguono le iniziative culturali nello «spazio plurale» Beeozanam in via Foligno 14 a Torino nel quartiere Madonna di Campagna, un complesso in cui sono presenti cooperative e associazioni sociali e culturali che hanno tra gli obiettivi anche la riqualificazione del territorio della periferia nord.
Tra le iniziative aperte al pubblico i «Giovedì Letterari» e il «Cineforum di Quartiere».
Il prossimo appuntamento con libri è giovedì 11 aprile 2024, alle ore 18.30, nello spazio di Beeozanam con Maurizio Dematteis autore di «Inverno Liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa», un reportage dalle montagne italiane sul mondo sciistico realizzato con Michele Nardelli
di Emilio Molinari *
(22 marzo 2024) L’odierna perdita di memoria lascia dei vuoti dentro i quali trova rifugio l’indifferenza per le catastrofi epocali che già viviamo… a pezzi.
Pensiamo alla guerra mondiale nucleare. È oggi fra le cose possibili, quasi scontata, anche se il nostro cervello non riesce a considerarla tale. Pensiamo alla crisi climatica e idrica. Direttamente o indirettamente, ne percepiamo la minaccia e la accantoniamo. Perché ci dice che le risorse, i Beni Comuni fondamentali alla vita – Aria, Acqua, Terra – si vanno degradando o esaurendo, in una parola vengono a mancare alla produzione di cibo e alle attività economiche.
Guerra e scarsità delle risorse strettamente combinate ci danno la dimensione dell’odierno contesto in cui viviamo. Entrambe ci chiedono un ribaltamento culturale nell’approccio ai nostri bisogni e al consumo delle risorse. E ci chiedono soprattutto una cultura della condivisione: nella loro gestione, nella loro distribuzione, nella loro proprietà, nella visione di una politica collettiva globale. Ci chiedono di guardare al mondo.
Le ACLI trentine in collaborazione con Italia Nostra propongono
MONTAGNA, AUTONOMIA, COMUNITÀ
Un percorso di conoscenza, consapevolezza e proposta sul valore dell’autogoverno delle terre alte
Montagna, Autonomia e Comunità rappresentano i tre lati di un unico triangolo al centro del quale c’è il futuro del Trentino. In questi ultimi anni abbiamo assistito alla fine di un ciclo lungo di sviluppo che aveva accompagnato la costruzione dell’edificio autonomistico e a cui era seguito l’avvio di una fase di tendenziale miglioramento delle condizioni relative allo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra provincia. Questa fase espansiva si è conclusa con la parabola discendente della globalizzazione dei mercati, dell’emergere della cosiddetta economia di guerra e del declino dell’Occidente.
Emergono oggi nuovi problemi legati alla caduta di competitività della montagna che si accompagnano ai rischi dell’abbandono e dello spopolamento, ma anche dell’omologazione legata alla progressiva cancellazione dei segni identitari, all’inquinamento, alla cementificazione e allo spaesamento delle comunità originarie. Emergono inoltre le nuove sfide che riguardano le modificazioni climatiche che, dopo Vaia e la propagazione del bostrico, indicano la necessità di una riconciliazione del modello
di sviluppo con gli equilibri della natura.
Sostenibilità, riconversione ecologica dell’economia e un radicale cambiamento dei livelli di consumo delle risorse rappresentano le nuove sfide ed insieme le nuove opportunità per i territori di montagna. Sfide che potranno essere affrontate solo se accompagnate da un grande progetto di “ricostruzione” delle comunità locali, dal rilancio della cultura dell’autogoverno e del livello di responsabilità rispetto al futuro delle nuove generazioni. È in questo quadro e in questa prospettiva che è possibile è doveroso ragionare sul futuro dell’Autonomia trentina, questione che non può essere delegata ad una mera operazione di difesa istituzionale e finanziaria, ma che deve essere rilanciata con consapevolezza attraverso una nuova stagione di impegno partecipativo.
Mercoledì 20 marzo 2024, alle ore 20.45
presso la Biblioteca decentrata di Rosta Nuova, in via Wibicki 27, a Reggio Emilia
la locale sezione del Club Alpino Italiano
organizza la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(DeriveApprodi, 2023)
Vincitore del Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco in occasione dell'edizione 2023 di Leggimontagna
Incontro con l'autore Michele Nardelli
in dialogo con Matteo Iemmi, CAI Sezione Reggio Emilia
Si è seduto nel bosco, con il suo violoncello, e ha cominciato a suonare "una richiesta di pietà per questi larici". La protesta “musicale” è stata eseguita dal violoncellista Mario Brunello, che si è recato nei pressi del cantiere della pista da bob di Cortina D'Ampezzo, dove è iniziato l'abbattimento di parte del bosco per il cantiere dell'impianto delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
di Luigi Casanova *
Il lariceto di Ronco a Cortina d’Ampezzo rappresenta un capitale, uno scrigno che racchiude più tesori. Il primo tesoro porta a valori naturalistici.
Si tratta di un lariceto monospecifico, in prevalenza coetaneo, forte di una vita lunga oltre 100 anni, ricco di circa 400 piante in larice e in quota caratterizzato da una diffusa rinnovazione naturale composta da abete rosso e qualche diffusa giovane betulla. Dal punto di vista naturalistico tutto l’insieme è una rarità, probabilmente un ambiente unico in tutto l’arco alpino meridionale. Infatti a sud delle Alpi non si trova un lariceto a quota tanto bassa (fra i 1200 e i 1300 metri s.l.m) un simile ecosistema. Un motivo più che sufficiente per portarlo alla sua assoluta conservazione.
Arte sul cammino e Libreria Monti in città promuovono
una nuova presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(DeriveApprodi, 2023)
Vincitore del Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco - Leggimontagna 2023
Martedì 20 febbraio 2024, ore 18.00
Milano, Liberia Monti in città, Viale Montenero 15
Saranno presenti gli autori.