"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
9.45 - Introduzione – Hassan Bassi - CNCA
Coordina - Carlo De Angelis - CNCA
10,00 - Michele Nardelli - attivista e ricercatore politico e sociale
10,30 - Federica Giardini - Filosofa (Università Roma Tre)
11,00 - Silvano Falocco - Economista (Fondazione Ecosistemi)
Domande e interlocuzioni
12,45 - Conclusioni - Caterina Pozzi - Vicepresidente CNCA
Impressioni (di settembre)
di Federico Zappini
Siamo molto fortunati. Ci è consentito di gestire contemporaneamente diverse emozioni, tra loro magari anche molto diverse. Addirittura contrastanti.
La gioia per la vittoria – necessaria, indispensabile – di Franco Ianeselli e con lui di un pezzo ampio e diffuso della comunità cittadina, rappresentato dalle varie sfumature della coalizione #SìAmoTrento.
La (piacevole) sorpresa per alcuni risultati importanti nella prospettiva amministrativa e politica della città.
Penso a Paolo Zanella – cui auguro un assessorato ampio e innovativo, che superi la classica formula delle pari opportunità – e ad Andreas Fernandez, il cui compito non è “solo” quello di rappresentare i Verdi ma di immaginare – insieme a tanti e tante – le caratteristiche di una politica ambientalista ambiziosa e coinvolgente, tanto nei valori quanto nella pratica.
Penso a Luca Filosi (non solo per il futuro del Pd), Alberto Pedrotti (perché non di sola tradizione vive il Patt), Francesca Fiori (quale spazio c’è per la società civile in questo complicato periodo storico?).
Penso a tanti amici e amiche non eletti, o da oggi impegnati nell'altrettanto importante ruolo di rappresentanza circoscrizionale. Compito di ognuno sarà far venire a galla e rendere riconoscibile quel NOI di cui da mesi parliamo.
Con Ugo Morelli da diverso tempo condividiamo un percorso di riflessione e ricerca che è allo stesso tempo culturale e politico.
Sono felice di ospitare in San Martino una presentazione/anteprima del suo nuovo libro "Empatie ritrovate" (Edizioni San Paolo).
Se il Covid19 è stato un evidenziatore di questioni che già dovevano essere chiare alla nostra osservazione oggi è urgente riconoscere i tratti di una progettazione inedita della convivenza umana.
Le città (e le comunità che le abitano) possono essere luoghi di sperimentazione e innovazione.
Chi ha voglia passi pure. Ne parliamo insieme.
Federico Zappini
La cooperazione del cambiamento.
Venerdì 18 settembre 2020, alle ore 17.00 presso il Centro Cooperazione Internazionale di vicolo San Marco a Trento.
A dodici anni dall'uiscita di "Darsi il tempo" (EMI, 2008), una riflessione sul significato del fare cooperazione internazionale nel tempo presente verrà proposta da Michele Nardelli all'Assemblea dell'Associazione che coinvolge molte esperienze trentine che operano sul piano della cooperazione internazionale.
di Federizo Zappini
Quando martedì scorso il voto a favore di Franco Ianeselli si andava consolidando in tanti e tante abbiamo sorriso, convintamente. 54% la percentuale finale. Più di 31.000 i voti. Due risultati sensibilmente migliori rispetto a cinque anni prima. Frutto di una tripla scommessa vinta.
Tenere insieme. Da sinistra fino agli autonomisti, allargando al centro con l’aggiunta della lista civica trainata dal candidato sindaco. Mettere ogni componente della coalizione nella condizione di fare il miglior risultato possibile, partendo dal rinsaldamento delle specifiche identità. Far sì che a valle di queste due pre-condizioni tornasse al voto una parte dei delusi delle ultime tornate elettorali. Di qui la vittoria.
Ha tenuto, ed è un primo dato che deve fare riflettere, la città dei “mondi”. La somma di parzialità (elettorali e sociali) ha garantito il raggiungimento della maggioranza al primo turno, scongiurando un pericoloso secondo atto. Scacciando la paura.
Domenica 6 settembre 2020, alle ore 17.00, presso il Parco delle Albere a Trento Eddy Schlein sarà in dialogo con alcuni giovani della coalizione SiAmo Trento. L'incontro è promosso dai Giovani democratici, Futura Trento 2020, Europa verde Trento, Unione/Azione.
Abitare significa appartenere alla comunità che concorre a dare senso ad ogni luogo. Questo tempo difficile sfida le nostre comunità: sfida di più la sua parte più giovane.
Dopo le grandi manifestazioni di piazza del 2019, l'attivazione di tante ragazze e tanti ragazzi, è chiaro che i "giovani" non sono un tema da mettere nell'agenda di un'altra generazione ma devono essere il fulcro di tutte le politiche che verranno. Non basta più "non lasciare indietro i giovani": serve, subito, riconoscere il nostro ruolo, quello di protagonisti e protagoniste del presente, costruttori e costruttrici del futuro.
Per poterlo essere fino in fondo, serve avere stabilità e diritti. La prima stabilità è quella della Casa, che è anche il punto di partenza per riprogettare una città che non appaia solo bene nelle foto ma in cui si viva bene. Questi sono i temi al centro delle battaglie di Elly Schlein, che dialogherà con alcuni giovani candidati della Coalizione #SìAmoTrento. Un dibattito profondo che metta in connessione Elly con chi, qui a Trento, ha deciso di mettersi in gioco in politica. Ragazze e ragazzi che non saltano fuori dal nulla ma che, la politica, già la praticano da tempo: nelle associazioni, al lavoro, nella loro quotidianità.
Chiuderà la giornata con un suo intervento Franco Ianeselli.
di Federico Zappini
C’è stato un tempo nel quale la Lega Nord rivendicava il suo ancoraggio territoriale. “Roma ladrona” gridava, già scommettendo sul rancore. Proponeva riforme, alimentando però l’egoismo e non il mutualismo. Parlava di Europa delle regioni, immaginandole però chiuse e impermeabili.
Poi è sparito il Nord dal nome. Il rancore è diventata cattiveria, esibita. Il partito si è fatto nazionale e nazionalista praticando negli enti locali (Lombardia, Veneto e Piemonte ci raccontano questa storia, non da ieri) forme radicali e radicate di centralismo e clientelismo.