"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Inserito da Mario Agostinelli – il 05/05/2009 02:56
Caro Michele, guardo volentieri il tuo sito. Mi dispiace che l'altra sera io abbia finito alle 22 in consiglio e non ci si sia potuti vedere. Spero ci sia modo di incontrarci presto. Se vuoi, puoi trovarmi al sito www.marioagostinelli.it. Sui link a Youtube e slideshare della mia home page trovi documentazione interessante. Intanto un grande abbraccio. Mario
Inserito da Carmelo sgavela – il 31/01/2009 11:35
giuro che non lo sapevo che eri diventato consigliere provinciale
un abbraccio forte e a presto
La notizia ha per me dell'incredibile
Mi raccomando non fare come i cristiani con l'imperatore Costantino
Inserito da Massimiliano Pilati – il 25/11/2008 08:22
Michele, quello che sapevamo già ieri si é definitivamente ufficializzato: SEI CONSIGLIERE PROVINCIALE!
COMPLIMENTI!!
Aloha, Massimiliano.
Inserito da renato - Rovereto – il 23/11/2008 05:55
Condivido l'osservazione di Luciano riguardo la forte integrazione sanità/sociale: dalla separatezza all'unitarietà, con il giusto e necessario rigore ed efficienza amministrativa gestionale. Auspico inoltre che da parte del PD si vigili per evitare le eccessive consulenze nell'Azienda sanitaria. Possibile che in Trentino non ci siano "teste pensanti", in grado di produrre un pensiero innovatore sulle tematiche inerenti la salute dei cittadini? Anche con il centrosinistra nel passato governo provinciale ne ho viste di cotte e di crude, ma il bavaglio.... Per quanto mi compete, farà il cane da guardia, per evitare possibili connivenze..... Un saluto R
Inserito da Luciano Bocchi – il 20/11/2008 08:53
Caro Michele,
ho letto con attenzione il tuo contributo sul "come" arrivare alla nuova Giunta. Ne condivido spirito e contenuti. Aggiungo un ragionamento, vecchio forse, ma che deriva da una delle situazioni pià fallimentari della precedente esperienza di governo provinciale.
Vanno riunificate le competenze del sociale e della sanità, con una competenza anche sulle infrastrutture di sanità e sociale. La frammentazione é stata drammatica per tutte quelle zone di confine (e sono quasi infinite) che sono socio-sanitarie o sanitarie a forte integrazione sociale. Pensare di dare confini a questi ambiti é negarne una dimensione unitaria che é in loro insita. Probabilmente tutto cià sta già dentro la tua proposta, ma mi pareva opportuno sottolinearne l'essenzialità.
Un caro saluto.
Inserito da Ruggero – il 20/11/2008 07:11
Un breve commento all'intervento di Michele in ordine alla Giunta.
Concordo sulla definizione di "competenze" e "obiettivi" nella determinazione dell'esecutivo.
Concordo con l'indicazione di unire al settore del "produrre" l'agricoltura che é attività "primaria" importante rispetto a territorio, sicurezza alimentare, coesione sociale, economia locale, ambiente.
Aggiungo alla "lista della spesa" una particolare attenzione al "decentramento provinciale" come risposta alle opzioni di neo centralismo regionale (e per Trento provinciale) proposte a livello nazionale che solo formalmente intendono perseguire il potenziamento della "sussidiarietà verticale". Su questo tema si apre una partita rispetto alle Comunità di valle, definite in sede provinciale, che potrebbero trovare maggiore agibilità ed efficacia promuovendone una "costituzione dal basso" per auto promozione delle municipalità (e soprattutto delle comunità insediate).
E per misurare nel concreto la cooperazione municipale sono già sul tappeto questioni rilevanti. Nel Alto Garda l'istituzione del "Distretto Agricolo" é nei fatti una politica "di settore ma interferente" che attende appoggio istituzionale e creatività dei soggetti, per riempire di contenuti la legge istitutiva.
Sui temi della "neo territorialità" e sugli obiettivi che la politica deve darsi, di destino e di futuro, mi piace pensare che i Circoli del PD possano dare un serio e innovativo contributo.
Un saluto a tutti.
Inserito da Michele Nardelli – il 19/11/2008 09:31
I rituali della brutta politica trovano eco sulla stampa locale. Li avverto come una sorta di rigurgito che tende ad oscurare il bel risultato delle elezioni che hanno portato alla formazione del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento.
Vorrei che questo vociare sugli incarichi assessorili lasciasse il posto a qualche ragionamento su come rispondere con responsabilità ad un elettorato che ci chiede idee e buone pratiche per delineare il governo di questa terra. Facendo corrispondere i “Dieci progetti per il Trentino” con i quali Lorenzo Dellai si é presentato agli elettori (nella loro declinazione di priorità e sensibilità che il risultato elettorale ha indicato assegnando al Partito Democratico del Trentino la maggioranza relativa dei consensi) alla formazione del nuovo governo provinciale. E, altrettanto importante, nel riprendere il dialogo con il territorio, quel lavoro di ascolto e di costruzione di una fitta rete interattiva che riannodi pensiero, competenze, partecipazione responsabile e politica.
Partiremmo con il piede sbagliato se pensassimo di modulare gli assessorati sulle persone (il cosiddetto toto-assessori). Al contrario, si tratta di interrogarci sul profilo degli incarichi e sugli obiettivi che intendiamo indicare alla comunità trentina come segnale su dove si vuole andare, in coerenza con cià che di buono si é fatto nelle precedenti legislature ma anche indicando le necessarie discontinuità.
Lo richiede in primo luogo la necessità di dare risposta a quel senso di paura e di incertezza verso il futuro che segna il nostro tempo e che abbiamo avvertito in maniera così forte nel dibattito elettorale. E, se non bastasse, ce lo impone l’obbligo di legge nel ridurre gli assessorati da 11 a 8 con quel che comporta in termini di ridisegnare obiettivi e funzioni.
Cià significa che già nell’indicare le competenze assessorili dovrebbe emergere un nuovo profilo politico del futuro governo provinciale. La scelta delle persone che comporranno la squadra del presidente verrà di conseguenza.
Provo quindi a consegnare qualche idea affinché le competenze non siano la fotocopia di quelle precedenti, chiedendo alla politica quello sforzo di fantasia di cui é stata negli ultimi tempi piuttosto avara.
Tanto per incominciare vedrei bene la formazione di un assessorato alla conoscenza. Se vogliamo stare nei grandi processi di trasformazione senza subirli ed interagendo con essi é necessario avere una comunità consapevole. Dovremmo darci un grande progetto di innovazione sul piano del sapere e dell’educazione permanente che investa la scuola, l’università, le politiche giovanili ma anche la riqualificazione professionale ad ogni livello, ivi compresa la formazione per chi svolge compiti di responsabilità nelle istituzioni e nel governo della cosa pubblica.
La nostra dimensione locale e la nostra stessa autonomia va messa alla prova in un contesto aperto alle sfide della complessità. E’ in questo orizzonte che s’inserisce la proposta di un assessorato dove la sfida di una cultura ancorata al territorio sia capace di dialogare virtuosamente con una dimensione pià ampia, europea e globale. Per questo propongo la formazione di un assessorato alla mondialità, che faccia sistema fra cultura e politiche della memoria, dimensione transnazionale e cooperazione internazionale.
Abitare i flussi significa costruire un’identità economica connessa al territorio, improntata dunque alla valorizzazione delle risorse, delle vocazioni e delle tradizioni che possono costituire l’unicità dell’offerta. Una filiera che sa fare sistema integrato richiede un assessorato all’economia capace di far convergere agricoltura, turismo, commercio, industria e artigianato, cooperazione e patti territoriali. E’ la consapevolezza che solo la qualità e la dimensione sistemica possono fare la differenza nel mercato globale, sostenute da un sistema del credito che trova in Trentino una straordinaria tradizione e forti legami territoriali.
Quel legame indissolubile che caratterizza il rapporto fra ambiente e pianificazione urbanistico territoriale, da pensarsi in un unico assessorato alla sostenibilità le cui competenze dovrebbero comprendere anche la grande sfida avviata già nel corso delle ultime due legislature sulla risorsa idrica e le fonti energetiche.
Analogo ragionamento andrebbe preso in considerazione per quanto concerne il tema della mobilità. E’ la sfida delle infrastrutture che vanno pensate in divenire piuttosto che nel rispondere alle emergenze del momento. La rivoluzione informatica riduce le distanze e ridisegna il rapporto fra centri e periferie. Per questo la PAT dovrà scommettere sulle forme di viabilità alternativa a favore della rotaia, sul rafforzamento del sistema di cablaggio e delle reti di collegamento, sulla circolazione delle informazioni prima ancora che delle persone. Ecco che s’impone un assessorato alle comunicazioni, passaggio decisivo fra qualità della vita e democrazia.
Il tema della partecipazione e della democrazia passa attraverso un riassetto delle funzioni istituzionali ai vari livelli, nell’obiettivo già insito nella proposta delle Comunità di Valle di favorire il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione. Ne va del funzionamento della nostra autonomia, della dialettica politica sul piano locale, della valorizzazione delle nuove forme di partecipazione diretta e responsabile. Sono le funzioni di un assessorato alla cittadinanza attiva, includendo in questo le riforme istituzionali, gli enti locali e le pari opportunità.
In ultimo, ma non in ordine di importanza, si pongono due grandi questioni sociali sulle quali misuriamo l’attenzione verso le fasce pià vulnerabili della nostra comunità. In primo luogo come far fronte, in una fase di transizione che espone migliaia di persone e famiglie alla riorganizzazione dei processi produttivi, al tema della sicurezza sociale, nelle sue declinazioni relative al lavoro e al welfare comunitario. Politiche che richiedono sensibilità, attenzione ed approcci innovativi. In secondo luogo la sicurezza verso il bene primario per ognuno di noi, ovvero la salute dei cittadini, in una legislatura che risulterà un passaggio chiave nell’organizzazione della sanità trentina. Sono le competenze di un assessorato alla sicurezza che inglobi il tema del lavoro, dei servizi alla persona e alla famiglia e le politiche per la casa.
Sono in realtà sette competenze e dunque vi sarebbe lo spazio per un altro assessorato. Penso alla trasparenza e alla gestione ella pubblica amministrazione, per avvicinare i cittadini alle istituzioni e al governo dell’autonomia. Potrebbe essere un bel segnale anche questo.
Inserito da Dolores – il 14/11/2008 09:18
Ti faccio le mie più sentite e personali congratulazioni per il risultato ottenuto e mi auguro una tua effettiva entrata in consiglio provinciale, sperando che il tuo rigore morale e politico che conosco, servano a risvegliare le coscienze e la partecipazione dei trentini. In bocca al lupo....Dolores
Inserito da Ruggero – il 12/11/2008 03:11
Complimenti per la tua/nostra vittoria. Solo un pensiero. Ieri, una lunga telefonata con Francesca ( mia moglie), nella quale lei leggeva in modo interessato, divertito, attento, curioso, la serie infinita dei “numeri” delle votazioni. Incroci tra i pià arditi tra luoghi, persone, partiti, schieramenti, con percentuali e numeri di preferenze che si inseguivano in un vortice via via crescente. E poi i commenti dei canditati conosciuti, quelli degli sconosciuti, e le reazioni nazionali ecc... ecc...
Vediamo come “butta” per il futuro, questi ultimi due giorni, perà, una “impressione” positiva, un rinnovato interesse, un atteggiamento “attivo” verso questa specie di ectoplasma che é ormai la “democrazia rappresentativa”.
Un saluto e un augurio a te/tutti.
Inserito da Marcello Liboni – il 12/11/2008 03:08
Ciao Michele
Ti giungano le mie congratulazioni.
Avrà modo pià avanti di fartele in via diretta.
Inserito da Michele M. – il 12/11/2008 12:32
Sono veramente felice, é stata la prima volta che sono andato a votare convinto del progetto e in particolare del candidato. Tutti beneficeremo delle tue tue competenze e capacità. E perché no...Nardelli assessore alla cooperazione!?!?
Inserito da renzo e amalia narde – il 12/11/2008 09:35
ciao Michele,
congratulazioni vivissime per lo splendido risultato frutto di un costante impegno che viene da lontano. Siamo onorati di averti come cugino. Un abbraccio amalia renzo ed elvira
Inserito da Norma – il 12/11/2008 08:47
Bravo Michele! Sei stato grande, congratulazioni.
Norma
Inserito da Giovanna – il 12/11/2008 08:41
Michele,
sono davvero felice!!
Per la vittoria nel suo complesso e per la tua in particolare!! C’é spazio per lavorare: alla gente bisogna saper fornire risposte credibili e la paura viene tenuta sotto controllo!
Alcune delle persone che hai conosciuto a casa mia sembrano disposte ad impegnarsi anche dopo.vediamo.
Io ,con molta tristezza, non potrà partecipare alla festa di venerdì prossimo: peccato!!
Ma troveremo il modo di brindare prossimamente insieme. Un abbraccio
Inserito da Carlo Fronza – il 12/11/2008 08:34
ciao michele,
ho gioito anch'io per il sucesso della coalizzione ed in modo particolare del PD e soprattutto per la tua elezione alla quale ho dato un contributo materiale (con l' imbustamento del tuo programma) ed interessando tutte le persone che conosco e penso ti abbiano dato la preferenza.
Ora ti attende il compito pià difficile: realizzare il tuo programma, ma ritengo che, conoscendoti ti impegnerai con tutte le tue forze, come hai fatto, in passato, nel portare a termine gli obiettivi di solidarietà internazionale.
Mi dispiace solo di non poter partecipare personalmente alla tua festa in quanto avevo già dato la mia adesione ad una cena di solidarietà organizzata, sempre per le ore 20 di venerdì 14 novembre dalla associzione caritro per la solidarietà onlus, della quale sono socio e che si occupa di microcredito a sostegno della caisse d' epatgne et de credit di yopougon (un immenso quartiere povero di abidjan).
Avremo modo di incontrarci certamente in un' altra occasione. per il momento non mi resta che farti le mie pià vive congratulazioni per il successo.