Pace e diritti umani Cittadinanza Euromediterranea

mercoledì, 24 aprile 2013 ore 14:30

Incontro stampa dei ragazzi che sono andati a Lampedusa
Sbarchi

Rovereto, ITI

L'appello del sindaco di Lampedusa all'Unione Europea
Mediterraneo

In questi giorni i ragazzi di una casse delle ITI di Rovereto è a Lampedusa, per cercare di capire di persona il dramma che si consuma pressoché quotidianamente nel mediterraneo e per costruire un ponte di amicizia fra il Trentino e questa piccola comunità che affronta, spesso da sola, il peso dell'emigrazione detta clandestina proveniente dall'altra parte del mare. In questo contesto credo sia giusto raccogliere le parole di qualche mese fa di Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa.


Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa. Eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?

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Sui luoghi della soria di domani. Lampedusa approdo sicuro
Verso Lampedusa

A nome del Comitato Non laviamocene le mani e della classe VB dell'Istituto
"Marconi" di Rovereto, sono a formulare un personale grazie ai rappresentanti delle Istituzioni che, grazie al loro impegno e interessamento, hanno permesso di organizzare questa tappa del progetto "Sui luoghi della storia di domani. Lampedusa approdo sicuro" senza gravare sul bilancio delle famiglie dei ragazzi.

Il viaggio a Lampedusa (13-17 aprile) costituisce un'esperienza di "ricognizione diretta" in cui i ragazzi si impegnano a "vedere - incontrare - capire - raccontare" a beneficio dell'intera comunità trentina e regionale.

Nei prossimi quattro giorni, sono previsti incontri con i volontari di Addiopizzo (associazione antimafia a Palermo), con il Comandante della Guardia Costiera, con il parroco don Stefano, con i coetanei del Liceo Pirandello, con il Sindaco Giusi Nicolini, con i referenti di Legambiente, con pescatori, insegnanti e giuristi, e con quei lampedusani che - organizzati o meno - hanno saputo e sanno applicare concretamente sul campo i valori della giustizia e della prossimità umana.

A tutti porteremo un Vostro saluto. Grazie!

Paola Rosà

Il Limite nella preghiera di una donna musulmana
Baghdad

di Adel Jabbar

Un uomo merita di passare per saggio
quando è alla ricerca  della saggezza;
è uno sciocco dal momento in cui crede di averla raggiunta"
proverbio arabo

Si svegliava  presto, molto presto, alla prima luce  dell'alba di ogni mattina. Iniziava  l'abituale rito delle abluzioni prima di ogni preghiera: si lavano le mani, si sciacqua la bocca e si puliscono i denti, si soffia il naso dopo avervi introdotto un poco d'acqua, si lava  il viso, si lavano gli avambracci, vengono passati i capelli con le mani bagnate, si lavano le orecchie, e infine si puliscono anche i piedi. E' un atto di purificazione del corpo che viene accompagnato dall'altro atto, quello di liberare la mente di ogni pensiero per prepararsi ad  una totale concentrazione durante la preghiera e al cospetto di Iddio.

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Mediterranei
I fiori del Rossarco

Accadono strane coincidenze, che forse coincidenze non sono.

Mentre leggo "La collina del vento", il bel romanzo di Carmine Abate che ha vinto il Premio Campiello, mi telefona Tonino Perna. Come sempre accade nei nostri colloqui, la conversazione con questo caro amico di Reggio Calabria spazia sul nostro sguardo che pure da angolazioni diverse ha trovato in questi anni molti punti d'incontro.

Uno per tutti quando, nel giugno del 1999 a Venezia, decidemmo che i Balcani erano troppo importanti per continuare a rincorrerne distrattamente gli avvenimenti e che sarebbe stato necessario darsi uno strumento di osservazione permanente di questa parte d'Europa. Ideammo così Osservatorio Balcani, oggi punto di riferimento riconosciuto a livello internazionale.

Tonino mi chiama per dirmi dell'uscita di "Aspromonte", un film in distribuzione nelle sale cinematografiche italiane che gioca sui pregiudizi di un nord verso questa terra e il fascino dei luoghi, tratto da un soggetto proprio di Tonino Perna.

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martedì, 4 dicembre 2012 ore 18:00

La Palestina dopo il voto delle Nazioni Unite. Conflitto e relazioni
Milo Manara

Incontro dell'Associazione Mezzaluna fertile del Mediterraneo

La riunione assume un particolare valore per effetto dalla risoluzione approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha riconosciuto lo stato di Palestina come osservatore non membro dell'ONU. Proprio nei giorni precedenti l'associazione è stata protagonista di un nuovo appello firmato da molte personalità italiane (www.mezzalunafertile.wordpress.com) che ha contribuito in maniera significativa a far sì che l'Italia si esprimesse favorevolmente al riconoscimento. La risposta da parte del Governo di Israele è stato l'annuncio di nuovi tremila insediamenti, alla faccia della legalità internazionale. Ne parleremo proprio martedì con Ali Rashid che sarà presente all'incontro, nel corso del quale faremo il punto sulle varie attività, sul progetto Vino di Cana e sviluppo rurale in Palestina. Passa parola.

Trento, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, vicolo San Marco 1

Cara Europa. Israele, Palestina e molto altro...
Palestina

di Federico Zappini


Cara Europa,
so che guardi anche tu con apprensione alle notizie che arrivano da Gaza, Tel Aviv e Gerusalemme. So che tendi l'orecchio e in cuor tuo speri che non siano fondate le voci di un imminente attacco di terra dell'esercito israeliano. Non servirebbe il verificarsi di questa eventualità per essere preoccupati, non servirebbe altro sangue per rendere la situazione insopportabile. Principessa Europa, stiamo parlando delle terre nelle quali la mitologia greca pone le tue origini. Territori magici, territori fertili, territori traditi che non si possono che amare. Stiamo parlando delle tua casa e di una parte importante della tua storia.

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Il vicino oriente e la follia che si sta preparando
Gaza

di Ali Rashid

(18 novembre 2012) Gli sviluppi militari dell'offensiva israeliana su Gaza sono imprevedibili e potrebbero sfuggire di mano. Il ministro della Difesa israeliano Barak ha espresso la sua determinazione a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati e continua ad ammassare truppe di terra nella zona richiamando altri riservisti. A Barak bisogna ricordare che, a partire dalla guerra contro il Libano del 2006, nessuna operazione militare israeliana ha raggiunto i suoi obiettivi. Gli unici risultati raggiunti finora da questo attacco sono la morte definitiva dell'accordo di Camp David con l'Egitto, il rafforzamento di Hamas sul piano regionale a scapito dell'indebolimento di Abu Mazen e dell'Anp e, di conseguenza, della possibilità di rinascita del processo di pace.

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Bekim Fehmiu: le piume e il sangue
Le mani e il sangue

di Dejan Atanackovic *

In questi giorni a Firenze una mostra dedicata all'Ulisse venuto dai Balcani: Bekim Fehmiu. Pubblichiamo il discorso tenuto all'inaugurazione da Dejan Atanackovic, docente e artista che si divide tra Firenze e Belgrado

(20 novembre 2012) Non ho meritato l'invito per dare un mio contributo
all'inaugurazione di una mostra dedicata a Bekim Fehmiu per la conoscenza del suo lavoro. Al contrario, per me la sua è un'immagine un po' leggendaria, un volto d'infanzia, un simbolo "pop" della mia adolescenza. E in effetti, di lui si sapeva poco.

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mercoledì, 17 ottobre 2012 ore 17:30

Cairo revolution
Piazza Tahrir

Un film molto bello prodotto dall'inviato di Unimondo al Cairo, Andrea Bernardi

Il film racconta gli avvenimenti che hanno portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak attraverso le immagini e le interviste agli egiziani che in quei giorni si sono riversati in Tharir Square. Ma prova anche a raccontare il punto di vista dei sostenitori di Mubarak che hanno cercato di fermare le proteste, anche in modo violento, di quei giorni.

Il film avrà luogo al Teatro San Marco mercoledì 17 ottobre alle 17.30 all'interno di RELIGION TODAY

Trento, Teatro San Marco

Extra muros
extra muros

Dopo il concerto di Gianmaria Testa, ieri sera a Cles su invito del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, ecco qui uno dei pezzi più belli di cui ci ha fatto dono. 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Vfv-FUcwYO8

La primavera inascoltata
Gelsomini

di Michele Nardelli

L'attentato di ieri a Bengasi ci dovrebbe far riflettere sulla nostra incapacità di leggere gli avvenimenti. E di quanto poco la politica e le istituzioni hanno saputo o voluto ascoltare la primavera. La sua militarizzazione, esito combinato di apparati di potere che non conoscono altro linguaggio che quello delle armi e di una politica internazionale che altro non ha saputo fare che intervenire con i bombardamenti (nel caso della Libia) o armando l'opposizione (nel caso della Siria), ha letteralmente spazzato via la vera peculiarità (e la vera forza) della primavera araba, ovvero il suo carattere nonviolento.

La primavera è riuscita ad imprimere un processo di cambiamento per il semplice fatto di esserci. Migliaia di persone in strada, milioni di parole attraverso internet, pensieri finalmente sottratti alla paura, hanno cambiato questa parte del Mediterraneo anche quando non hanno preso il potere, ma per il semplice fatto di imporsi come processo ineludibile che ha attraversato le società, la politica, le istituzioni.

Laddove è prevalsa la militarizzazione, vincono invece i dittatori, i signori della guerra, al-Qaida. L'esito è la guerra e il terrorismo, l'esodo di migliaia di persone, il fondamentalismo e la scomparsa di quell'agorà che sono state le piazze ed il fiorire di un dibattito politico prima impensabile. Il tenere aperte le contraddizioni, non chiuderle.

Perché così dovremmo leggere la primavera. Non la bacchetta magica che trasforma le dittature in democrazie, ma la capacità di mettere in moto processi partecipativi, idee, conflitti nella contraddittorietà dei contesti che non cambiano dall'oggi al domani, come se i regimi non avessero avuto consenso. Perché (dovremmo averlo imparato dal Novecento) non esistono dittature prive di consenso.

Scrivo queste righe perché la primavera ha attraversato e sta ancora attraversando tutto il mondo arabo, la mezzaluna fertile, la Turchia... anche se non ce ne accorgiamo. Tanto da averla già quasi rimossa. Forse perché le nostre percezioni riescono purtroppo solo a comprendere il linguaggio della degenerazione violenta dei conflitti. E la superficialità delle cose gridate in prima pagina.

Innovazione araba
Paul Klee

(2 luglio 2012) A un anno e mezzo dall'avvio delle sollevazioni arabe ci si interroga sui possibili sbocchi. Tra gli effetti visibili c'è il ripristino dello spazio pubblico come luogo di confronto e scambio di idee che per molti anni era rimasto monopolio dei regimi dispotici.

Ancora: si assiste allo sgretolarsi della cultura della paura con cui si è convissuto per decenni, più o meno consapevolmente, e quindi la riscoperta dell'influenza dell'individuo sugli affari pubblici e sul potere politico. E poi, agli occhi dei cittadini, degli osservatori e probabilmente dei governanti stessi, si è rivelata in modo sorprendente una molteplicità di correnti di pensiero, opinioni e punti di vista. Ne parla il nuovo direttore "a rotazione" di Politica Responsabile Adel Jabbar, naturalmente su www.politicaresponsabile.it