«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
«Ci si salva dentro a una comunità di pensiero,
nella fiducia ostinata del "non ancora",
portandosi addosso la fatica della conoscenza
ma anche il gusto di incontrarsi e ascoltarsi nel privilegio delle parole,
della buona tavola e del convenire.
Del dirsi grazie. Delle ragioni per ribaltare il mondo con piccole potenti cose.
Ci ha dato molto piacere avervi con noi a Mantova. Grazie ancora.
Giusi e Flavio»
Sono trascorsi più di due anni dall'uscita di “Inverno liquido” ma l'effetto che ha avuto sul piano della capacità di suscitare dibattito a quanto pare non si è affatto esaurita. E quel che accade in questo mondo impazzito, fra guerre e crisi che pongono domande inquietanti sul presente come sul futuro della nostra casa comune, non distoglie per nulla l'attenzione verso un lavoro che scava nell'impatto che il cambiamento climatico ha sugli ecosistemi con i quali interagiamo, siano essi le terre alte che viste da questa pianura sembrano lontane, siano fiumi come il Mincio che pure di un altro ecosistema qual è quello gardesano sono l'esito.
Anzi, stanno ad indicare le “piccole potenti cose” di cui parlano Giusi e Flavio nel loro messaggio e che possono aiutare a dare significato all'impegno di molti che alla deriva di questo tempo non intendono rassegnarsi. Le cui forme sono molteplici e alcuni dei volti che affollano la sala, incontrati nel corso di viaggi che uniscono alla bellezza del sapere il piacere della convivialità, lo confermano.
Così anche la centotrentatreesima presentazione nell'austero salone accanto al chiostro di S. Barnaba nel cuore di Mantova diviene l'occasione per sentirsi meno soli, parte di una comunità di pensiero che questo libro ha saputo mettere in moto. E' proprio questo effetto generativo, di pensiero per nuovi paradigmi come di opportunità di confronto estraneo alle dinamiche di potere che pure non risparmiano nemmeno i luoghi dei “buoni”, la cosa più bella.
Grazie a Raffaella Molinari del Giardino delle Beghine e compagna di viaggioper le parole che mi ha riservato, grazie a Laura Galassi che a nome delle associazioni promotrici e del Tavolo del Mincio ha introdotto l'incontro parlando dell'acqua di un fiume che con l'inverno liquido centra eccome e grazie a Luigi Togliani che mi ha accompagnato nel corso della serata. Grazie a Giusi e Flavio per le loro parole. Ed infine un grazie particolare ad Angela che ci ha imbandito la tavola con la naturalezza di chi tiene la porta di casa sempre aperta.
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Qui l'intervista al periodico mantovano settimananews: https://www.settimananews.it/societa/inverno-liquido/