martedì, 22 aprile 2025 ore 20:30

Sopramonte, Sala della Circoscrizione, via di Revolta 4
Martedì 22 aprile 2025, ore 20.30
Il Monte Bondone è un ecosistema complesso che unisce ambienti, quote e comunità diverse. Per il suo futuro servono visioni capaci di connettere dimensioni ambientali, economiche e sociali, aprendosi a sperimentazioni ecologiche e imprenditoriali in sintonia con i tempi, senza nostalgia ma con la volontà di costruire il domani che questa montagna merita.
Intervengono
Michele Nardelli, scrittore e co-autore del libro "Inverno liquido"
Stefano Musaico, candidato Alleanza Verdi e Sinistra
Federico Zappini, candidato Partito Democratico del Trentino
Modera
Simone Casciano, giornalista de Il T quotidiano
Sopramonte (Trento), Sala della Circoscrizione
martedì, 15 aprile 2025 ore 20:30

Sette serate per 7 valori
L'associazione Destinazione Val di Cembra promuove 7 incontri pubblici sui valori del Cammino delle terre sospese.
Martedì 15 aprile 2025, alle ore 20.30
Grauno - Altavalle, Sala consiliare ex Municipio
RESTANZA
Qualità della vita nelle comunità di montagna.
Un patto tra restanti, ritornanti e arrivanti.
Ne parliamo con
Michele Nardelli, scrittore e ricercatore politico e
Domenico Sartori, giornalista
Grauno - Altavalle, Sala consiliare - ex Municipio
venerdì, 28 marzo 2025 ore 21:00
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La Comunità di Mantova Giovanni Ferrari, il Club Alpino Italiano, il Circolo Laudato sì di Gonzaga, il Comitato Laudato sì - Oglio Po
promuovo la serata di presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa.
(Derive Approdi, 2023)
Introducono
Laura Galassi e Raffaella Molinari
Interviene
Michele Nardelli
Venerdì 28 marzo 2025, ore 21.00
Mantova, Piazza Bazzani 1 – Salone di S.Barnaba
L'evento avviene nell'ambito della rassegna Mincio Bene Comune in collaborazione con il Tavolo del Mincio
Mantova, Salone S.Barnaba, Piazza Bazzani 1
venerdì, 28 marzo 2025 ore 18:00

Walter Nicoletti
Le Alpi per ricominciare
Vita Trentina editrice, 2025
Sarà venerdì 28 marzo 2025, alle ore 18.00, presso il Polo Culturale Diocesano “Vigilianum” in Via Endrici 14 a Trento la presentazione del libro di Walter Nicoletti
Le Alpi per ricominciare
Per una nuova alleanza fra umanità e natura
Ne parlano con l'autore
Emanuela Baldracchi, Presidente Italia Nostra
Alessandro de Bertolini, ricercatore Fondazione Museo Storico del Trentino
Modera l'incontro
Roberto Calzà, Vita Trentina Editrice
Trento, Polo Culturale Diocesano “Vigilianum” in Via Endrici 14
mercoledì, 16 aprile 2025 ore 20:30

Mercoledì 16 aprile 2025, ore 20.30
Pergine Valsugana, Auditorium Don Milani (via Monte Cristallo 2)
Una serata sul futuro della Panarotta
Intervengono
Giacomo Poletti, ingegnere ambientale
Stefano Musaico, attivista ambientale, autore del progetto "Panarotta: una montagna di comunità"
Michele Nardelli, saggista e scrittore, autore del libro "Inverno liquido"
Alberto Frisanco, candidato sindaco a Pergine Valsugana
Modera l'incontro
Viola Ducati, attivista Rete Climatica Trentina
Pergine Valsugana, Auditorium Don Milani, Via Monte Cristallo 2

Spero di far cosa gradita nel riportare il mio intervento in occasione del convegno “Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana” (Carbonare, 12 ottobre 2024)
di Michele Nardelli
Sono felice di essere qui. In primo luogo per l'argomento che stiamo affrontando, che ritengo di particolare attualità. E poi perché queste sono state e vorrei che continuassero ad essere occasioni di incontro generative, come lo è stato il convegno che svolgemmo proprio il 12 ottobre di cinque anni fa a Nosellari. In quella occasione incontrai Maurizio Dematteis con il quale nacque in seguito un sodalizio germinato in un libro come “Inverno liquido”, un lavoro a più mani che ha ispirato a sua volta la nascita di un “Collettivo di scrittura” per dar vita ad una Collana editoriale attorno al tema cruciale dell'impatto delle crisi sugli ecosistemi. In un passaggio di tempo segnato dall'incertezza e spesso dallo smarrimento si delineano così linee di pensiero, sintonie di azione e reti di persone che ci aiutano ad essere meno soli nella crisi dei corpi intermedi.

di Aldo Bonomi
Abbassare lo sguardo al territorio per commentare un lavoro di ricerca come quello portato avanti da Legambiente nel suo monitoraggio annuale sullo stato dell’industria della neve nella montagna italiana può apparire esercizio velleitario, perché la crisi ecologica morde, ma non certo quanto la crisi da riarmamento, che sostenibile non potrà mai esserlo per definizione.
Il rapporto sullo stato dell’inverno liquido ha il merito di porre in luce il confronto tra due visioni della comunità locale in evoluzione dialettica sui territori alpini e appenninici. Da un lato, ciò che resta dell’industria fordista che insegue sempre più in alto la ritirata delle nevi a suon di investimenti, non sempre razionali a quanto pare, in nuovi impianti di risalita e in bacini artificiali di raccolta delle acque per alimentare la produzione di neve a quote medie. Dall’altra, tracce di comunità in itinere che partendo dalla coscienza di luogo sperimentano modalità dolci di fruizione turistica della montagna cercando di tradurre anche sul piano degli interessi materiali le istanze di un cambiamento strutturale reso necessario dal cambiamento climatico.

Domenica 9 febbraio 2025: Passeggiata dalle Viote del Bondone a Vason organizzata da ventidue associazioni per contrastare un modello di sviluppo turistico anacronistico e predatorio che viene proposto per il Monte Bondone, così come per tante altre località del Trentino.
Appuntamento ore 10. 00 al parcheggio delle Viote per una facile passeggiata di 3 km fino alla piazzetta di Vason, adatta a tutt e intervallata da interventi di approfondimento.
Domenica 9 febbraio 2025, anche in Trentino, ventidue tra associazioni e movimenti parteciperanno alla mobilitazione nazionale "La Montagna non si arrende", un'iniziativa diffusa che coinvolgerà l'intero arco alpino e la dorsale appenninica per contrastare un modello di sviluppo anacronistico e predatorio, basato su pratiche estrattive e grandi-eventi come i giochi olimpici.
Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato sul pianeta Terra e in Trentino, come in tutte le Alpi, le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale. L’intero Trentino si trova quindi a gestire un cambiamento climatico repentino con grandi impatti sul nostro territorio.
Quello che invece non cambia è la logica di sfruttamento delle nostre montagne che punta solo all’ottenimento di consenso e a vantaggi economici di breve termine, perlopiù privati, con un enorme spreco di risorse pubbliche.

(9 febbraio 2025) La nevicata non ferma la giornata di protesta per dire no a nuovi bacini per l'innevamento artificiale sul Bondone e per affermare che un'altra idea di montagna è possibile, dando finalmente il via ad un progetto di sostenibilità ambientale che valorizzi la biodiversità e la bellezza naturalistica del sistema montuoso del Bondone.
Qui di seguito le immagini della manifestazione e l'intervista a Stefano Musaico, che ha coordinato l'iniziativa di ventiquattro associazioni trentine (dal sito web del quotidiano L'Adige)

di Sofia Farina *
(10 gennaio 2025) Il 2024 è stato ufficialmente l’anno più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media che ha superato per la prima volta i 1,5°C sopra i livelli pre-industriali.Questo dato, confermato dal Copernicus Climate Change Service (C3S), non è solo un record storico, ma anche un campanello d’allarme per gli effetti a cascata che il riscaldamento globale ha su diversi sistemi terrestri, dagli oceani alle montagne.
Uno degli aspetti più significativi del 2024 è stato il record della temperatura superficiale del mare (SST) nei bacini extra-polari, con una media annuale di 20,87°C, ossia 0,51°C sopra la media 1991-2020. I primi sei mesi dell’anno hanno visto livelli record per questo parametro, mentre i mesi successivi, pur leggermente meno estremi, si sono confermati tra i più caldi mai registrati.
Il riscaldamento degli oceani ha implicazioni profonde per le dinamiche atmosferiche globali. Il calore immagazzinato nelle acque marine alimenta fenomeni climatici estremi, come cicloni più intensi, ondate di calore marine e alterazioni nei regimi di precipitazione. Samantha Burgess, Strategic Lead for Climate presso ECMWF, ha sottolineato come questi dati riflettano una tendenza consolidata: «Gli ultimi dieci anni sono stati i più caldi mai registrati e la media degli ultimi due anni supera stabilmente la soglia di 1,5°C».
mercoledì, 11 dicembre 2024 ore 19:00

“Montagna invernale, tra il non più e il non ancora – Le Alpi dall’epoca dello sci di massa a quella del turismo dolce”: questo il tema dell’incontro che mercoledì 11 dicembre, nella sede CAI di Milano, vedrà la partecipazione di Maurizio Dematteis, autore di “Inverno liquido”, e del direttore di Meridiani Montagne Paolo Paci.
In occasione della giornata internazionale della montagna, ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste – in collaborazione con la sezione di Milano del Club Alpino Italiano, propone una serata per parlare di turismo invernale nelle Alpi.
L’epoca dello sci inteso come fenomeno di massa sembra essere giunta al termine, e alcune località si stanno attrezzando per proporre un turismo alternativo, più in linea con le esigenze dell’ambiente e con il cambiamento climatico. Una delicata situazione di passaggio, dai risvolti complessi, illustrata dall’autore di “Inverno liquido” Maurizio Dematteis – direttore di dislivelli.eu – insieme al direttore di Meridiani Montagne Paolo Paci.
La serata è in ricordo di Lisa Garbellini, dipendente ERSAF prematuramente scomparsa che si è a lungo occupata di tematiche legate alle terre alte, e rientra all’interno del festival “Leggere le montagne”, che dal 2015 celebra la Giornata Internazionale della Montagna con una serie di iniziative letterarie e culturali lungo l’intero arco alpino.
Milano, Sede CAI, via Duccio di Boninsegna 21/23
venerdì, 22 novembre 2024 ore 19:30

In occasione dell'Incuntada Generala della Lia da Munt della Val Badia (Ladinia)
che si svolgerà venerdì 22 novembre 2024, alle ore 19.30 a San Martino in Val Badia
è prevista una conversazione su
Cambiamënt climatich y dagni te nostes munts (Cambiamenti climatici e danni alle nostre montagne)
fra Davide Schuen, presidente della Lia da Munt della Val Badia e Michele Nardelli, scrittore e autore di "Inverno liquido"
Come nasce questa opportunità di dialogo con l'importate associazione degli alpinisti della Val Badia è presto detto. Il 12 ottobre dello scorso anno nella Biblioteca comunale di Badia c'è stata la presentazione del libro "Inverno liquido". Alla conclusione di quell'incontro, al quale aveva participato Elide Mussner e Davide Schuen, quest'ultimo aveva manifestato il piacere di proseguire quel confronto attorno ai grandi temi della montagna. Nelle scorse settimane è arrivato un invito che ho accolto con grande piacere.
San Martino in Badia (BZ), Salf manifestaziuns

di Ferdinando Cotugno *
(22 novembre 2024) Le conferenze sul clima funzionano così: due settimane di performance e un giorno o due di verità così distillata e pura da fare male agli occhi. Quella parte è cominciata nel pomeriggio. Gli affaristi sono già tornati a casa, i lobbisti hanno influenzato quello che potevano influenzare, i padiglioni sono stati smantellati, i bar iniziano a chiudere, i volontari si fanno i selfie e iniziano a pensare a cosa faranno dopo. E tutti gli altri iniziano a negoziare per salvarsi la vita.
Poche ore fa è arrivata quella che probabilmente sarà la penultima bozza del New Collective Quantified Goal di COP29. Le bozze di solito esplodono alle COP come petardi, un minuto prima sono tutti tranquilli, in attesa di qualsiasi cosa possa svegliarci, un minuto dopo suonano le notifiche a tutti, tutte insieme. Poi si reagisce a seconda della propria prospettiva, tutti cominciano a correre, cercare fonti, spunti, letture, interpretazioni, esegesi, prospettive, è il punto in cui la gente qui tende davvero a perdere il controllo, è un momento sempre strano, e bello, e assurdo, e doloroso, perché vedi che sono anche spaventati, ci sono destini ultimi di nazioni e popoli in quelle bozze, anche in quelle dei soldi per il clima, che sono forse il più estremo dei destini ultimi. L'arca di Noè era gratis, ma era prima dell'economia di mercato.

di Ferdinando Cotugno *
«Mugugnare», verbo intransitivo, derivato da mugugno – «brontolare, bofonchiare, borbottare per scontentezza, senza profondo e grave risentimento». Questa è la definizione della Treccani, tienila a mente, ci tornerà utile.
Quattro anni fa, per le vie di Glasgow, durante le due settimane di COP26, sfilarono centomila persone sotto il temporale. Molti erano arrivati in treno, attraversando l'Europa, c'era chi era arrivato dagli angoli più remoti del mondo, tutti portando con sé rabbia, inquietudine, ma anche speranza.
Tutti condividevano l'idea che ciò che accadeva nella conferenza ONU sul clima fosse rilevante, che meritasse attenzione. In fondo, anche la rabbia è una forma di attenzione. Tutto questo era tre autocrazie fa.

... Scrive in questi giorni il meteorologo Federico Grazzini: «L'atmosfera è la stessa e la meteorologia non ha confini, ma si basa su processi fisici che si possono ripetere nei diversi luoghi in particolari condizioni. Da ognuna di queste tragedie dobbiamo imparare sia come adattarci ma più altro convincerci che è imperativo un cambio di passo sulla riduzione delle emissioni, subito».
Nessuno può dunque chiamarsi fuori. La coincidenza delle date sopra riportate ci parla in particolare del Mediterraneo, ma gli ecosistemi come sappiamo non sono mondi a parte e quel che avviene nel mare che ha reso temperate le nostre regioni si riverbera immediatamente sulle città, sulle pianure come sulle terre alte, tanto è vero che proprio in questi giorni lo zero termico sulle Alpi è a 4.000 metri sul livello del mare e gli eventi estremi si susseguono a ritmo inedito...