Ambiente e biodiversità

Città nelle Alpi. Passato, presente e futuro
La locandina dell'evento

Venerdì 25 e sabato 26 ottobre 2024

Vezzano, Teatro Valle dei Laghi

 

E' un evento nuovo e diverso il convegno/confronto che con la  abbiamo costruito negli ultimi mesi, in occasione del ventennale (era il 2004) della nomina di Trento come Città alpina dell'anno.

Sono stati due decenni furiosi in termini di cambiamenti (ambientali, politici, conomici) e i prossimi due rischiano, senza una necessaria cura, di assumere forme ancora più estreme e ingovernabili.

Per questo motivo ci siamo proposti di dedicare un momento di condivisione e immaginazione (venerdì 25 e sabato 26 ottobre, al Teatro Valle dei Laghi) sul rapporto tra città e montagna, certo con uno sguardo universale ma anche focalizzando lo sguardo a Trento e al Trentino in connessione con l'Alpe del Bondone.

Non lo abbiamo immaginato esclusivamente come un convegno frontale ma soprattutto come un'occasione di pensiero generativo, necessariamente collettivo, che si offra come luogo accogliente per i tanti e le tante che di questi temi si occupano per lavoro, passione, ricerca, militanza.

Quindi questo appunto che vi lancio vale da invito e da richiesta di allargare la promozione nei confronti di tutt quelli che possono essere interessati e interessanti. Essere in molt sia venerdì pomeriggio che sabato mattina sarebbe una grande cosa.

Qui il link all'evento Facebook.

 

Federico Zappini,

responsabile della Rete di riserve del Monte Bondone

 

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sabato, 19 ottobre 2024 ore 11:00

Inverno Domani. Evoluzione e prospettive del turismo bianco
La locandina dell'incontro

Nell'ambito della 20a edizione di "Fa' la cosa giusta", la Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili,

che si svolgerà dal 18 al 20 ottobre presso Trento Expo, via Briamasco, 2 a Trento

sabato 19 ottobre, alle ore 11.00,

una conversazione pubblica sul tema:

 

Inverno Domani.

Evoluzione e prospettive del turismo bianco

 

alla quale partecipano

Tommaso Bonazza, Comitato Acque Trentine

Luca Albrisi, Divulgatore della cultura outdoor. Snowboarder e narratore

Michele Nardelli, scrittore e autore di "Inverno liquido"

Trento, Fiera Fa' la cosa giusta

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sabato, 12 ottobre 2024 ore 15:00

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche. L’esempio di Ostana”
Ostana (CN), particolare

Nell'ambito della Sesta edizione del “Festival dell’Agricoltura di Montagna - Giornata del Porro di Nosellari”

che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024


Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 15.00

a Carbonare (TN), presso il Centro Civico

è in programma l'incontro:

 

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana”

 

Vi partecipano

Giacomo Lombardo, già Sindaco di Ostana (CN) - "La seconda vita di Ostana"

Gianni Pitingolo, #ioResto Crotone - "Ruggine e Oro: quando le radici contano più delle ali"

Salvatore Perri, Gianni Marrazzo, Giuseppe Cimini, Associazione #ioResto Crotone - "Storie di chi resta, di chi parte, di chi ritorna"

Michele Nardelli"Le comunità montane, fra restanza e nuove cittadinanze".

Andrea Nicolussi Golo – Incontro tra minoranze linguistiche: Cimbro e Occitano

Coordina il confronto il giornalista Claudio Sabelli Fioretti

 

Carbonare (TN), Centro Civico

La locandina dell'evento

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venerdì, 27 settembre 2024 ore 18:00

Turismo senza limiti. Che fare?
La locandina dell'incontro

Presentazione del libro di

Selma Mahlknecht

"All intrusive. La montagna tra nostalgie e disillusioni turistiche".

Edizioni Alphabeta Verlag. Illustrazioni di Armin Barducci. Traduzione dal tedesco di Giuliano Geri

 

L'autrice Selma Mahlknecht dialoga con Simone Casciano (giornalista de Il T) e Alberto Winterle (architetto e direttore di Turris Babel)

«Il turismo è un eterno dilemma. Le sue contraddizioni, la sua natura ambivalente, la sua prepotenza rappresentano una sfida. È tanto facile maledirlo, quanto difficile rendergli giustizia. Il presente libro è un tentativo di cingerlo d’assedio.»
(Selma Mahlknecht)

Godersi le escursioni, il silenzio della natura, la salita alle vette: sarebbe bello, se non ci fossero turisti ovunque! Dopo lo choc collettivo della pandemia, il turismo di massa – vera e propria “industria” di questo primo quarto di secolo, per investimento di capitali e posti di lavoro che genera – è tornato a plasmare non solo le destinazioni classiche o esotiche, ma anche le regioni alpine e i loro delicati equilibri naturali.

Trento, Sala del Falconetto, via Belenzani

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Diga del Vanoi, il 5 ottobre in piazza per far sentire la voce dei cittadini
Il manifesto dell'iniziativa

Sabato 5 ottobre 2024, dalle ore 14.00 alle ore 22.00, il Comitato per la difesa del torrente Vanoi e delle Acque Dolci ha organizzato un evento culturale per fare sentire dalla piazza la voce della montagna che all’unisono sta gridando da tempo il suo No alla diga sul Vanoi.

In piazza 3 novembre a Lamon sarà il momento per conoscere tutti gli enti pubblici e le comunità che si sono raccolte attorno al Comitato in questi mesi in uno spirito di solidarietà più unico che raro. Persone che difendono il fiume e la montagna con dedizione e amore profondo, Mountain Wilderness, CAI, SAT, WWF, Legambiente, Italia Nostra, solo per citarne alcune. Con loro si sono unite persone che si sono messe in gioco, hanno studiato i vari progetti di diga proposti dal Consorzio Brenta e ne hanno scovato le criticità in maniera tempestiva e che, nello stesso tempo hanno proposto le alternative scientifiche a un progetto anacronistico.

Quella del 5 ottobre non sarà una semplice manifestazione ma un momento di alleanza tra province diverse, tra montagna e pianura per un nuovo approccio alla risorsa acqua, vero bene inestimabile per tutti.

 

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«Inverno liquido». Il calendario aggiornato delle presentazioni. Sono 133 quelle realizzate.
La presentazione del libro a Villa Grumello - Como

«Non ci si salva da soli. Occorre incrociare gli

sguardi, condividere le conoscenze, tessere le

trame di alleanze ampie e plurali, dando vita

a sempre più strutturate comunità di pensiero

e azione. Per essere interpreti di un cambio di

paradigma non più rimandabile. Per pensare

insieme il mondo a venire. Questo libro va

inteso come un numero zero, il primo passo

di un collettivo di scrittura attorno ai nodi del

passaggio epocale che stiamo attraversando».

 

 

Nel gennaio 2023 è uscito il libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli “Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa” (Derive & Approdi, Roma, 300 pagine, 20 euro), lavoro arricchito dalla prefazione di Aldo Bonomi, editorialista del “Sole 24 ore”, e dalla postfazione di Vanda Bonardo, presidente di Cipra Italia e responsabile della Carovana dei ghiacciai di Legambiente.

Due anni di Inverno liquido

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Da Lamon un forte No alla Diga del Vanoi
Da La voce del nordest

Si è svolta sabato scorso 5 ottobre a Lamon, al confine fra il Trentino e la provincia di Belluno, un'importante e partecipata manifestazione per dar voce ai comitati locali, ai Comuni, alle associazioni, ai partiti e alle singole persone che da mesi sono impegnate nell'opposizione alla realizzazione della Diga del Vanoi.

Qui la cronaca che ne ha fatto TeleBelluno: https://youtu.be/hpE2kQ-Nhu4

A seguire gli interventi di Luigi Casanova per conto di Mountain Wilderness e di Manuela Baldracchi e Giovanna Ceiner, rispettivamente presidenti di Italia Nostra del Trentino e di Belluno.

 

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sabato, 14 settembre 2024 ore 16:30

Crescendo. Spazi ostinati per l’espressione e l’evoluzione del Cadore. Un racconto polifonico.
Il Palco Lassù

 

Il 14 settembre 2024 si svolgerà la presentazione del progetto ideato dalla Cooperativa Lassù nell'ambito delle "Olimpiadi dei borghi - un ecosistema culturale delle Dolomiti"

Vorremmo invitarvi a partecipare al dialogo che si terrà dalle 16.30 alle 18.30 sul Palco Lassù, Bosco Fontana del Sasso, Tai di Cadore

sul tema

Crescendo. Spazi ostinati per l’espressione e l’evoluzione del Cadore. Un racconto polifonico.

Una regione storica progetta il suo futuro endogeno, aprendosi all’inatteso. Un giacimento di tesori paesaggistici culturali sociali immagina nuovi strumenti per produrre valore senza estrarlo.

Verso le Olimpiadi, verso la riprogettazione del modello turistico, è urgente discutere di come vogliamo immaginare un modello di vita in Cadore in grado di adattarsi alle sfide ambientali.
Usando il bostrico come pretesto e come occasione per proiettarci in avanti, insieme alle future generazioni. Una giornata in cui convogliare le energie sul Palco Lassù, punto di convergenza armonica degli accordi tra spartiti.

 

Tai di Cadore (BL), Bosco Fontana del Sasso, Palco Lassù

L'evento

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I fallimenti delle tutele UNESCO sulle Dolomiti
Ghiacciaio Mandrone 2023

Una responsabilità solo politica

di Mountain Wilderness Italia

Nelle giornate del 7, 8 e 9 agosto 1993 Mountain Wilderness Italia, Legambiente e S.O.S. Dolomites organizzarono a Cortina d’Ampezzo un’articolata iniziativa tesa a proporre all’UNESCO l’inserimento dell’intero arco delle Dolomiti nell’elenco dei grandi Monumenti del Mondo (World Heritage). In soli tre giorni si raccolsero oltre 10.000 firme. L’iniziativa venne portata all’attenzione del Ministero dei Beni Culturali italiano. Da lì ebbe inizio un lungo processo istituzionale, culturale e sociale, non privo di difficoltà, che condusse al successo di Siviglia, quando il 26 giugno 2009 le Dolomiti vennero dichiarate dall’UNESCO Patrimonio naturale dell’umanità.

La scelta del patrimonio naturale fin da subito fu aspramente criticata dall’associazione in quanto l’aver scelto di tutelare solo gli ambiti rocciosi e le aree già parco naturale o inserite in Rete Natura 2000 impediva l’avvio di un progetto di tutela complessiva dell’area dolomitica compresa fra i fondovalle fino agli alpeggi e alle fantastiche rocce (Convegno di Pieve di Cadore, 2010).

Già allora era emerso evidente come i politici avessero guidato le Dolomiti a divenire un banale marchio turistico, utile a una mercificazione del territorio, da proporre alla collettività nazionale e internazionale cancellando di fatto da quello stesso territorio i tanti valori e le identità delle popolazioni che lo abitano: sparivano così ogni richiamo culturale, storico, identitario e di alta valenza conservazionistica, sia dei paesaggi che degli ambiti naturali. Non solo, ma nella scelta venivano esclusi dalla tutela UNESCO gruppi montani strategici fra i quali il Sassolungo, il Sella-Boè, i Monzoni-Costalunga, le Piccole Dolomiti. La tutela venne ristretta solo ad aree in qualche modo già tutelate, come i parchi nazionali, regionali, provinciali e le zone inserite in rete Natura 2000, aree ZPS e SIC (ora ZSC), alcune delle quali sono prive di un piano di gestione.

 

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Pochi, maledetti e nemmeno subito
L'arancia blu

 

di Ferdinando Cotugno *

(24 novembre 2024) È finita nella notte tra sabato e domenica, con reazioni furenti e senza lacrime di gioia, con un applauso quasi d'ufficio, timido, nel momento in cui il punto 11a dell'agenda CMA (la burocrazia COP un giorno meriterà un'analisi semiotica a parte) è stato approvato: il New Collective Quantified Goal sarà l'eredità principale di queste due assurde settimane a Baku.

Ne parliamo, in questo episodio di Areale di chiusura, e ne parleremo ancora. Ci accompagnerà per un decennio il colpo di martelletto di Babayev, seguito dalle reazioni indignate delle delegazioni di Cuba, India, Bolivia e Nigeria.

È stata probabilmente la conferenza sul clima più deprimente a cui io abbia partecipato. Il teatro del mondo che si svolge alle COP è stato assorbito e neutralizzato dall'angoscia e della sfiducia, dal cinismo di un paese ospitante che ci ha fatto rimpiangere gli Emirati (e ce ne voleva), dalla prospettiva di Trump e dagli ingombranti fantasmi che gravano sempre più sul negoziato: la Russia, l'Iran, l'Arabia Saudita, ancora più ingombranti del solito.

 

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L’orso e noi. L’ultima possibilità di un percorso virtuoso.
dal blog https://pontidivista.wordpress.com/

 

di Federico Zappini

Il grande pregio del film/documentario di Andreas Pichler  “Pericolosamente vicini” è la capacità di restituire coralità a un racconto – quello attorno alla presenza degli orsi in Trentino – che negli ultimi anni è proceduto per strappi e contrapposizioni durissime, sfibrando le comunità e rendendo il dibattito pubblico spesso molto faticoso, talvolta addirittura dannoso.

Non deve essere stato facile partire da un fatto di cronaca che ha segnato la storia recente di un’intera valle alpina (l’uccisione da parte di un’orsa di Andrea Papi, nei boschi di Caldes), esplorare con quanta più delicatezza possibile il dolore di una famiglia che ha perso improvvisamente un figlio, ascoltare senza utilizzare un filtro giudicante la rabbia di una comunità che percepisce un crescente senso di incertezza e da qui percorrere – a ritroso con la memoria e in avanti con l’immaginazione – l’evoluzione di un progetto che reintroducendo l’orso lì dove per mano dell’uomo si era di fatto estinto non descrive “solo” un ambizioso esperimento ecologico/faunistico ma interroga in profondità il modo del genere umano di stare in Natura, non più esercitando un presunto potere assoluto ma riconoscendo la propria fragilità e parzialità.

 

 

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giovedì, 18 luglio 2024 ore 18:00

«Inverno liquido» a Dobbiaco (BZ)
Il libro

Giovedì 18 luglio 2024, alle ore 18.00

Centro Visite Tre Cime di Dobbiaco/Toblach Via Dolomiti 37 - Dolomitenstrasse 37

Presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(DeriveApprodi 2023)

 

Il turismo dello sci da discesa sulle montagne è spesso associato a costi di gestione che lo rendono uno sport elitario. Il cambiamento culturale vede prospettarsi una diversa domanda di tempo libero anche nei centri segnati dalla monocultura del turismo invernale. Quali prospettive di riconversione possono essere messe in campo? Quali possono essere le risorse attivabili? E quali gli attori e le reti che possono entrare in gioco? In un lungo reportage dalle montagne italiane (Alpi e Appennini) imprenditori, operatori e testimoni del mondo dello sci raccontano la loro esperienza. Alle ore 18.00 presso il Centro visite Tre Cime Michele Nardelli presenta il suo libro (Tel. +39 0474973017). 

Dobbiaco, Centro Visite Tre Cime, Via Dolomiti 37

mercoledì, 17 luglio 2024 ore 18:00

«Inverno liquido» a San Vigilio di Marebbe
Il logo dell'incontro

Marcoledì 17 luglio 2024, alle ore 18.00

Centro Visite Fanes - Senes - Braies di San Vigilio di Marebbe (BZ)

 

Presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(DeriveApprodi, 2023)

 

In questa serata uno dei due autori Michele Nardelli in prima persona racconta dell’opera realizzata insieme al collega Maurizio Dematteis. "Inverno liquido" attraverso le voci dei protagonisti del settore, prova a raccontare il complicato rapporto tra lo sci in quanto sport di massa e le crisi economica e ambientale che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Può esistere una soluzione in grado di conciliare questi due fattori? 

San Vigilio di Marebbe (BZ), via Catarina Lanz 96

venerdì, 12 luglio 2024 ore 18:30

«Inverno liquido» all'8a edizione di Boschi di Carta
La copertina di Inverno liquido

Al Palco Lassù, presso il Bosco Fontana del Sasso, Tai di Cadore nel Comune di Pieve di Cadore (BL),

venerdì 12 luglio, ore 18.30,

nell'ambito dell'incontro "Boschi di carta"

presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(Derive Approdi)

con la partecipazione di uno degli autori

Michele Nardelli

saggista e scrittore, impegnato sui temi ecosistemici

 

§§§

 

Inaugurazione del Palco Lassù a Tai di Cadore e Presentazione del Libro "Inverno Liquido"

Tai di Cadore, 12 luglio 2024, ore 18.30 – il 12 luglio, a Tai di Cadore, si terrà il primo evento sul Palco Lassù, nel Bosco Fontana del Sasso, nell'ambito di Boschi di Carta. Il palco, nato come simbolo di rinascita dopo la devastante tempesta Vaia di ormai sei anni fa, è un esempio di come le comunità montane possano rispondere ai cambiamenti climatici con creatività e resilienza, rinasce oggi mobile e realizzato con legno da bostrico. A partire dalle 18.30, nell'ambito dell'incontro "Boschi di carta" a cura del Comune di Pieve, su terreno della Regola di Tai, presso il Palco si terrà la presentazione del libro "Inverno Liquido" di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli.

Pieve di Cadore (BL), Bosco Fontana del Sasso, Tai di Cadore

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lunedì, 24 giugno 2024 ore 20:30

Da Vaia al Bostrico
Il nuovo drago Vaia, ricostruito con i resti del rogo del precedente

Dal ciclone extratropicale Vaia all’attacco del Bostrico: come trasformare una sciagura in un’occasione per una gestione sostenibile del bosco?

Facciamo filiera: le nostre foreste per la montagna di oggi e di domani.

 

Lunedì 24 giugno 2024, alle oe 20.30 

a Pomaretto (TO) , presso il Padiglione Impianti Sportivi

 

Incontro con lo scrittore e attivista trentino Michele Nardelli, autore con Diego Cason de "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite"

in dialogo con Marco Bussone, presidente dell’UNCEM.

Modera Maurizio Dematteis

 

La notte del 29 ottobre 2018 sulle Dolomiti è l’apocalisse. La forza dei venti arriva fino ai 190 chilometri orari tra Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia e Friuli. Le raffiche radono al suolo 42.000 ettari di bosco e milioni di alberi.

Pomaretto (TO), Padiglione Impianti Sportivi

La locandina dell'incontro

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