Territorio trentino

Andare, restare, tornare? Un lessico per il Trentino di oggi e domani.
Foto Ottani

di Federico Zappini

(6 settembre 2025) Ogni città possiede ed elabora un proprio vocabolario. Gesti, luoghi, sentimenti, movimenti. C’è chi arriva, chi parte, chi resta. Perché si parte? Perché non lo si fa? E ancora, cosa serve ad una città per essere riconosciuta come luogo nel quale investire un pezzo della propria esistenza?

Questi interrogativi mi accompagnano da qualche tempo. Si sono rafforzati con l’ormai prossima partenza – direzione sud – di una carissima amica. Una studiosa di grande sensibilità, ricercatrice vivace e militante, compagna di riflessioni su politiche trasformative per le terre alte, cultura e welfare di prossimità, partecipazione civica e animazione comunitaria. La sua scelta mi ha colpito profondamente. Sul piano personale, certo, ma anche per un segnale più generale che mi sembra ci inviti a cogliere. Non “solo” una perdita individuale, ma una linea di faglia su cui ci muoviamo.

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sabato, 6 settembre 2025 ore 17:00

Basta guerra a Gaza. Presidio per la Pace
La locandina dell'evento

Sabato 6 settembre 2025, alle ore 17.00

a Trento, presso i girdini di Piazza Garzetti

 

in concomitanza con l'avvicinamento al Porto di Gaza delle centinaia di imbarcazioni provenienti da tutto il Mediterraneo,

nell'intento di rompere l'assedio, portare aiuti alimentari alla popolazione civile e far sentire la voce di protesta di ogni parte del mondo per il genocidio in corso in Palestina

per fermare il nuovo capitolo di occupazione dei territori della Cisgiordania in spregio verso ogni risoluzione delle Nazioni Unite

 

ANPI del Trentio, ARCI del Trentino, Centro per la Pace di Rovereto, Cgil del Trentino, Unione degli Studenti Universitari, FNSI, Comunità islamica trentina propongono

un Presidio per fermare il massacro in corso e riaffermare il pieno diritto della popolazone palestinese a vivere nella loro terra.

 

Non far mancare la tua voce.

Trento, Giardini di Piazza Garzetti

lunedì, 8 settembre 2025 ore 20:30

In cammino per l'acqua
La locandina dell'incontro

Il documentario sulla marcia in difesa della natura

lungo i torrenti Vanoi e Cismon e lungo il fiume Brenta. che da Canal San Bovo sono arrivate fino a Venezia per testimoniare la contrarietà all’ipotizzata diga in Val Cortella.

L'appuntamento è lunedì  settembre, alle ore 20.30, presso l'Auditorium Valsugana e Tesino di Borgo 

per vedere insieme il documentario che racconta questo cammino di resistenza e discutiamo sul tema.

Intervengono: 

Angelo Orsingher, Comitato difesa torrente Vanoi

Tommaso Bonazza, Comitato Acque trentine

Viola Ducati, divulgatrice ambientale

Borgo Valsugana, Auditorium Comunità Valsugana e Tesino

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Milano e noi. Urbanistica e pianificazione per una città più giusta.
Trento Nord

di Federico Zappini

 

Le vicende dell’urbanistica milanese ci interrogano. Alle città e a chi le governa chiediamo giustizia sociale e cura delle fragilità o di affidarsi alla presunta capacità di autoregolazione del mercato? Il modello Milano” è stato celebrato per la capacità di attrarre investimenti internazionali in nome della trasformazione in chiave moderna e cosmopolita della città. Quali sono però gli impatti negativi di un tale approccio sul tessuto sociale cittadino?

Lo scrittore Gianni Biondillo descrive così lo sbilanciamento tra potere pubblico e privato: La città ha subito più che governato il cambiamento. Si è trasformata in una metropoli che vuole sedurre i nuovi ricchi e rendere sempre più agevole la vita di chi sta economicamente bene. Il problema, però, è che manca l’attenzione su tutto il resto.” Il cambiamento di Milano ha anteposto crescita e redditività a equità e inclusione. Sono raddoppiati prezzi per l’affitto e la vendita delle case, a redditi invariati. All’afflusso di nuova popolazione è corrisposta una forza centrifuga per migliaia di “vecchi” cittadin*.

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domenica, 10 agosto 2025 ore 18:00

La montagna (non è) muta
La locandina dell'evento

Arci Brentonico, associazione "Vite intrecciate" e Sezione di Brentonico della Società Alpinisti Tridentini (SAT)

presentano la rassegna

 

La Montagna (non è) muta

Voci per un territorio che cambia

 

Domenica 10 agosto 2025, alle ore 18.00 presso il Rifugio FosCe, a San Valentino di Brentonico (TN) 

Presentazione del libro

“Inverno liquido.

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa”

 

Lo scrittore Marco Niro in dialogo con l'autore Michele Nardelli

Brentonico (TN), San Valentino, Rifugio FosCe

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Matteo Di Menna, un pensiero a cinque anni dalla sua scomparsa. E una proposta.
Matteo Di Menna

di Michele Nardelli

(29 luglio 2025) Qualche mese fa è stato presentato dalla sezione di Trento dell'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) il docu-film “Hanno occupato il Santa Chiara”, dedicato ad una delle più importanti e significative iniziative di lotta degli anni '70 nella città di Trento. La grande sala del Teatro Cuminetti di Trento era gremita di gente, molti i capelli bianchi e, fra questi, molti dei protagonisti di quell'occupazione, un atto di illegalità che contribuì a cambiare il volto della città. Se oggi Trento è in cima alle graduatorie, per quanto effimere, sulla qualità del vivere e tanto apprezzata dai suoi visitatori, è anche grazie all'impegno di quelle persone e dei Comitati di Quartiere che, a partire dal Centro storico, si diffusero nei quartieri cittadini più popolosi, da Piedicastello a Cristo Re, da San Giuseppe/San Pio X a San Bartolomeo e, a seguire e in forme analoghe, in altre aree urbane. Sarebbe importante che questo movimento trasformativo venisse riconosciuto esplicitamente anche da parte delle istituzioni. E, a questo proposito, voglio ricordare che nel Centro Santa Chiara (ora in corso di ristrutturazione) non c'era alcun segno a ricordo di quel pezzo di storia.

Quella sera al Teatro Cuminetti fra i capelli bianchi c'erano anche i miei. Ma in cuor mio quelli che mi mancavano erano quelli negli ultimi anni un po' ingrigiti di Matteo. Perché se quell'occupazione è stata possibile, se per almeno due mesi quel presidio, fatto di incontri e parole, musica e momenti festosi (e quel che serviva a rendere possibile tutto questo, giorno e notte, dalla pulizia all'allaccio della corrente elettrica) lo si deve in particolare a quell'uomo timido e a volte scontroso ma dal sorriso buono e accattivante che era Matteo Di Menna.

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Val Senales: dal TAR di Bolzano lo stop all'ampliamento degli impianti sciistici a ridosso del ghiacciaio
Val Senales (foto da salto.bz)

L'intervento andava sottoposto a Vas e Vinca. CAI Alto Adige, Dachverband für Natur-und Umweltschutz, Lipu e Mountain Wilderness: basta impianti sciistici ad alta quota in aree già estremamente sofferenti per i cambiamenti climatici

Il Tar di Bolzano, con la sentenza n. 176 del 17.06.2025, accoglie il ricorso delle associazioni ambientaliste CAI Alto Adige, Dachverband für Natur-und Umweltschutz, Lipu e Mountain Wilderness che avevano chiesto di annullare la delibera della Giunta provinciale del 5 marzo 2024, che autorizzava l’ampliamento del comprensorio sciistico della Val Senales. Questo ampliamento avrebbe provocato gravi danni ad un’area alpina caratterizzata da maestose morene, laghi e una natura ancora nella maggior parte incontaminata.

La delibera della Provincia autonoma di Bolzano aveva approvato il progetto di ampliamento in Val Senales a 3000 m di quota circa, che prevedeva la realizzazione di una seggiovia a 6 posti, per una lunghezza dell’impianto di risalita di circa 1 km, di una stazione a valle e una a monte, oltre a nuove piste di circa 2,6 ettari, in un’area tutelata dal Piano Paesaggistico del Comune di Senales classificata “zona rocciosa-ghiacciaio”. Si tratta infatti di una zona di transizione alpina - subalpina, che si trova all’interno dell’area sensibile dell’Hochjoch, in gran parte priva di vegetazione ed il cui paesaggio è caratterizzato da imponenti campi morenici.

La sentenza del TAR

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venerdì, 9 maggio 2025 ore 17:30

Buone pratiche nei Domini Collettivi per ridurre gli impatti nei territori di vita: un dialogo
Il manifesto dell'iniziativa

Nell'ambito del mese di iniziative promosse da Slow Food del Trentino Alto Adige e dall'Università di Trento attorno all'

Overshoot Day 2025

 

Venerdì 9 maggio 2025, alle ore 17.30

Facolta di Sociologia dell'Università di Trento, via Verdi (Aula 20), Trento

 

un dialogo sul tema

Buone pratiche nei Domini Collettivi per ridurre gli impatti nei territori di vita

 

Partecipano

Marco Brunazzo, direttore Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

Tommaso Martini, presidente Slow Food trentino Alto Adige - Sudtirol

Andrea Pugliese, Legambiente

Carlo Ragazzi, presidente Federazione italiana Domini Collettivi

Introducono e moderano

Marta Villa e Mauro Job, Università di Trento

Trento, Facoltà di Sociologia, Via Verdi (aula 20)

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venerdì, 16 maggio 2025 ore 17:00

La montagna: patrimonio materiale e immateriale. Quale tutela e valorizzazione?
Borgata di Ostana

Per la V Settimana del Patrimonio culturale, la Sezione trentina di Italia Nostra propone una riflessione sul tema della montagna. E' un'occasione per riflettere e far riflettere sul complesso processo che potrebbe rendere più efficace la salvaguardia dei siti minacciati da cambiamenti culturali e climatici, turismo di massa, migrazioni antropiche, interessi economici.

 

Venerdì 16 maggio 2025, ore 17.00

Trento, Sala Fondazione Caritro, via Calepina 1

 

Presentazione libri

Walter Nicoletti, Le Alpi per ricominciare. Una nuova alleanza fra umanità e natura (Vita Trentina editrice)

Luigi Casanova, Avere cura della Montagna. L'italia si salva dalla cima (Altreconomia)

 

Gli autori Walter Nicoletti e Luigi Casanova dialogano con Michele Nardelli

Trento, Sala Rosmini - Fondazione Caritro, via Calepina 1

La locandina dell'incontro

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venerdì, 9 maggio 2025 ore 14:15

Estival, seconda edizione
Belgrado, l'arrivo dei primi manifetsanti il 14 marzo 2025

 

Politica, società, cultura dell'Europa orientale e Balcanica

Il 9 e 10 maggio 2025 torna a Trento ESTIVAL, il festival dedicato alla politica, alla società e alla cultura dell’Europa centrale, orientale e balcanica.

Giunto alla sua seconda edizione, l’evento proporrà due giorni di dibattiti, incontri, mostre fotografiche e proiezioni di documentari per approfondire temi di attualità europea: dall’allargamento dell’UE alle sfide ambientali, dai movimenti sociali alle minacce per la democrazia, dalla guerra in Ucraina ai nuovi scenari nel Caucaso. Uno spazio di dialogo con studiosi e giornalisti sul futuro dell’Europa e del suo ruolo nello scenario globale.

Il festival intende offrire al pubblico un’occasione per appassionarsi a un’area spesso finora percepita come periferica negli equilibri globali, ma determinante per l’integrazione europea. Per questa ragione l’edizione di quest’anno si svolgerà in collaborazione con Europe Direct Trentino, in occasione della Festa dell’Europa.

ESTIVAL è un'iniziativa promossa da Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa /Centro per la Cooperazione Internazionale, la Scuola di Studi Internazionali dell'Università di Trento e East Journal, nata per consolidare il dialogo tra realtà culturali italiane attive nell'analisi dell'Europa centrale, orientale e balcanica.

Scopri il programma alla pagina dedicata
https://www.balcanicaucaso.org/Estival-2025

 

Trento, sedi varie

Le mani sulla città. Osservazioni tra le righe di un’inchiesta.
Un'immagine del Parco delle Predare. Che i signori degli affari volevano trasformare in un luogo privato. Qui la posa di un albero di melograno nel giorno del Nowruz, la festa di primavera nel vicino oriente.

di Federico Zappini *

Ho visto crescere l'”Operazione sciabolata” da vicino, dentro una delle zona della città di Trento (il quartiere di San Martino) che frequento di più. Nel biennio del Covid ho visto crescere la presenza di uno dei gruppi protagonisti nelle dinamiche di spaccio, di riciclaggio di denaro e di tentativi di corruzione nei confronti di società pubbliche.

Non posso dirmi stupito. I comportamenti sopra le righe erano visibili. Se c’è un sentimento che ha attraversato questi anni (lunghi e faticosi, soprattutto per alcuni e alcune in quartiere) di convivenza forzata è la frustrazione, sostituita solo in parte oggi dal sollievo per l’emersione di un quadro accusatorio ampio e circostanziato. Chi si occupa della cosa pubblica non può accontentarsi della cronaca giudiziaria, ma deve trarre da essa qualche insegnamento più generale.

Il nostro sguardo strabico sulla droga

Nei confronti dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti corriamo il rischio di vivere dentro un pericoloso corto circuito interpretativo. Ciò che ogni giorno viene denunciato è lo “spaccio a cielo aperto” che coinvolge nello spazio pubblico chi si occupa soprattutto della vendita delle cosiddette droghe leggere, oltre il 60% del traffico globale secondo vecchie stime. Si tratta in genere di fasce marginali della società, manodopera precaria dentro un pezzo di mercato che si potrebbe – e dovrebbe – asciugare con interventi di legalizzazione progressiva, capaci di sviluppare in parallelo processi di controllo e di cura, di gestione trasparente e di educazione all’uso consapevole.

 

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giovedì, 1 maggio 2025 ore 11:00

Primo Maggio 2025. Al centro la qualità e la sicurezza del lavoro
Il manifesto del primo maggio 2025 in Trentino

Al parco Urbano di Lavis la Festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori con musica, intrattenimento per famiglie e riflessioni. Concerto finale con gli Skardy e il loro tributo ai Pitura Freska

“Uniti per un lavoro sicuro”. E’ la sicurezza e la qualità del lavoro il tema scelto da Cgil Cisl Uil per l’edizione 2025 della Festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori. In Trentino il Primo Maggio, come di consueto, sarà una giornata dedicata alle riflessioni, ma anche all’intrattenimento con tantissima musica dal vivo, animazione per famiglie e bambini. Location dell’evento sarà il parco urbano di Lavis.

Lo scorso anno il Trentino ha contato purtroppo 12 vittime sul lavoro e 8.500 infortuni. A livello nazionale le cifre sono ancora più drammatiche con oltre mille morti e 650 mila infortuni. Gli incidenti si verificano più spesso in contesti lavorativi precari, nella catena degli appalti e dei subappalti, tra i lavoratori più fragili e ricattabili.

Da qui la necessità di continuare ad affrontare il tema per arginare, anche con uno sforzo straordinario e innovativo in prevenzione e formazione, questa emergenza. E allo stesso tempo investire su politiche che incentivino la qualità del lavoro.

 

 

Lavis TN), Parco Urbano

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lunedì, 28 aprile 2025 ore 17:30

Trento e le altre comunità nel mondo
Un convegno di Osservatorio Balcani Caucaso sui parternariati territoriali

 

L'importanza di farsi carico di altri luoghi e altre storie e acquisire consapevolezza di sé e del contesto globale


Ne parlano

Michele Nardelli, scrittore e promotore di iniziative di cooperazione comunitaria tra il Trentino, l'Europa e il Mediterraneo,

e i candidati nella lista del Partito Democratico per il Comune di Trento

Vincenzo Calì, Annalisa Tomasi e Federico Zappini


Lunedì 28 aprile 2025, ore 17.30

Trento, Parco Duca d'Aosta (laterale di via Veneto)

Trento, Parco Duca d'Aosta (a lato di Via Veneto)

La locandina dell'evento

Elezioni comunali in Trentino. Per non rinunciare a fare diversa questa terra.
Paul Klee

di Michele Nardelli

 

Domenica 4 maggio si andrà a votare per l'elezione dei Sindaci e dei Consigli Comunali nella quasi totalità dei Comuni del Trentino. Tranne 9 Comuni (Ala, Borgo Chiese, Caldonazzo, Campodenno, Fiavè, Lona Lases, Mezzolombardo, Predazzo e Rovereto) in cui si è votato nel 2024 e 3 Comuni (Capriana, Luserna, Madruzzo) nei quali non è stata presentata alcuna lista, tutti gli altri andranno a votare.

Il primo dato che balza all'attenzione è che in ben 82 Comuni (pressoché la metà) è stata presentata una sola lista e in quel caso la sfida sarà il raggiungimento del quorum del 40% degli aventi diritto affinché le elezioni siano ritenute valide e non si ritorni al voto (con una sola lista, il quorum sale al 50% nei Comuni sopra i 5.000 abitanti, come nel caso di Baselga di Pinè, Mezzocorona e Predaia). Ma questo dato non può nascondere un elemento preoccupante, ovvero il venir meno di una necessaria dialettica politica che non sia relativa alle preferenze espresse verso i candidati consiglieri dell'unica lista presentata. Nella difficoltà di credere che nella metà dei Comuni trentini vi sia un comune sentire sul presente e sul futuro nella gestione dell'amministrazione locale, questo dato ci racconta piuttosto di un crescente vuoto politico che di certo non fa bene allo svolgersi del confronto democratico. Vorrei sommessamente notare che non è sempre stato così.

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La centralità dell’urbanistica nel costruire la città giusta
dal blog https://pontidivista.wordpress.com

di Federico Zappini*


Pubblico l'ultimo capitolo di una conversazione elettorale che Federico ci ha proposto in queste settimane con il titolo “Stringiamo un patto? Facciamo la Trento giusta, insieme”. «All'ultima curva della campagna elettorale – scrive Federico – condivido con voi una piccola riflessione su uno dei temi che maggiormente mi ha coinvolto negli anni da consigliere comunale: l'urbanistica. Si tratta di quello che potremmo definire il fondamento su cui edificare (non solo materialmente, per fortuna) la città e la comunità del presente e del futuro. Un campo di confronto e di lavoro di enorme complessità, che rappresenterà però nei primi 12/18 mesi della prossima consiliatura una priorità ineludibile, un'urgenza ordinatoria e di visione di cui occuparsi».


Negli scorsi quattro anni e mezzo di amministrazione della città si sono moltiplicate le partite legate alla pianificazione cittadina, cercando di unire utopie alla necessaria concretezza. Nei prossimi ci serviranno comunità coinvolte e partecipi (amministrative, politiche, sociali e civiche) che insieme completino la strada complessa e insieme interessante iniziata nella precedente consiliatura. Le parole che ci devono guidare in questo percorso sono cura e giustizia, pianificazione e prossimità.

Questo perché sappiamo che le città sono quei luoghi in cui si possono generare coesione e benessere (individuale e collettivo) ma che rischiano di essere attraversate da crescenti faglie di disuguaglianza e solitudine. Possono fare stare bene, ma possono al contrario escludere, impaurire e uccidere. E’ sulle città che impattano (lo abbiamo sperimentato negli ultimi anni) diverse crisi, moltiplicando al punto di contatto tra esse gli effetti: crisi ambientale e crisi economiche, crisi demografica e crisi migratorie – in ingresso e in uscita -, crisi democratiche e crisi di senso.

 

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