Venerdì 25 e sabato 26 ottobre 2024
Vezzano, Teatro Valle dei Laghi
E' un evento nuovo e diverso il convegno/confronto che con la abbiamo costruito negli ultimi mesi, in occasione del ventennale (era il 2004) della nomina di Trento come Città alpina dell'anno.
Sono stati due decenni furiosi in termini di cambiamenti (ambientali, politici, conomici) e i prossimi due rischiano, senza una necessaria cura, di assumere forme ancora più estreme e ingovernabili.
Per questo motivo ci siamo proposti di dedicare un momento di condivisione e immaginazione (venerdì 25 e sabato 26 ottobre, al Teatro Valle dei Laghi) sul rapporto tra città e montagna, certo con uno sguardo universale ma anche focalizzando lo sguardo a Trento e al Trentino in connessione con l'Alpe del Bondone.
Non lo abbiamo immaginato esclusivamente come un convegno frontale ma soprattutto come un'occasione di pensiero generativo, necessariamente collettivo, che si offra come luogo accogliente per i tanti e le tante che di questi temi si occupano per lavoro, passione, ricerca, militanza.
Quindi questo appunto che vi lancio vale da invito e da richiesta di allargare la promozione nei confronti di tutt quelli che possono essere interessati e interessanti. Essere in molt sia venerdì pomeriggio che sabato mattina sarebbe una grande cosa.
Qui il link all'evento Facebook.
Federico Zappini,
responsabile della Rete di riserve del Monte Bondone
mercoledì, 8 novembre 2023 ore 20:30
Nell'ambito della 17ª edizione di Mese Montagna a Vezzano (TN)
Mercoledì 8 novembre 2023, alle ore 20.30
presso il Teatro Valle dei Laghi (via Stoppani 16)
la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"
(Derive Approdi, 2023)
Interverranno l’autore Michele Nardelli con Emanuele Rippa e Simone Gislimberti (giovani esploratori di "Lìmit" in bici per il Trentino).
Modera Federico Zappini, libreria Due punti di Trento
Vezzano (TN), Teatro Valle dei Laghi, via Stoppani 16
Sabato 17 giugno: Passeggiata lungo le Viote del Bondone organizzata da 18 associazioni per dire no a un bacino artificiale alle Viote e per chiedere una gestione della montagna lungimirante e condivisa
Manifestazione organizzata da Extinction Rebellion Trentino, Comitato permanente di difesa delle Acque del Trentino, Fridays for Future Trentino, Circolo di Trento di Legambiente, ENPA del Trentino, WWF Trentino, Italia Nostra, The Outdoor Manifesto, Protect Our Winters, Mountain Wilderness, LAC Trentino Alto Adige/Südtirol, LIPU sezione di Trento, LAV Trentino, Pan-EPPAA, Falenablu, Arte nel verde, Slow Food Trentino Alto Adige e Movimento Decrescita Felice
Appuntamento ore 9:30 al parcheggio chalet Rocce Rosse per una facile passeggiata di 8km adatta a tutt* intervallata da vari interventi di approfondimento
Referente: Stefano Musaico 3388841097 (Extinction Rebellion Trentino)
A questo link saranno caricate foto e video della manifestazione
Lungimiranza è vedere lontano nel tempo, prevedere cioè con saggezza gli sviluppi degli avvenimenti futuri e prepararsi in tempo. Una caratteristica fondamentale per qualsiasi decisore politico, soprattutto nel periodo di crisi climatica che stiamo vivendo. Nell’ultimo periodo stiamo assistendo a due proposte per lo sviluppo del Bondone la cui presunta lungimiranza, se non altro, dovrebbe essere oggetto di discussione: la costruzione di un bacino artificiale e di una funivia che collega la città a Vason.
Il contesto nel quale si collocano queste proposte è quello di una montagna caratterizzata da un lato dall’altopiano delle Viote, uno scrigno di biodiversità di estrema importanza quasi unico per il Trentino, dall’altro da una cementificazione turistica in parte abbandonata, a ricordare un passato di sviluppo turistico, soprattutto invernale, che si credeva illimitato. In Bondone, come su tutte le Alpi, le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale e l’intero Trentino si trova a gestire un cambiamento climatico repentino.
domenica, 11 settembre 2022 ore 10:30
Riappropriarsi di uno spazio di grande valore architettonico, storico e ambientrale come occasione per un ripensamento sul futuro del Monte Bondone come ecosistema che unisce un vasto territorio fra la Vallagarina e la Valle dei Laghi, il caloluogo e il lago di Garda.
Questo il programma
Ci ritroviamo alle 10.30 in prossimità delle ex Caserme austroungariche dove interverranno Michele Nardelli, Slow Food Trentino Alto Adige, Alex Benetti, presidente della Circoscrizione del Monte Bondone, Marta Villa, antropologa.
Alle 12.30, dopo una breve visita all'area delle ex Caserme, è previsto un piatto caldo preparato dai Cuochi dell'Alleanza (si richiede gentilmente iscrizione scrivendo a slowfoodtaas@gmail.com, solo per regolarci)
Nel pomeriggio alle 15.00 ci sarà una visita guidata al Giardino Botanico Alpino delle Viote a cura del Muse.
E infine alle 16.00 presso il Rifugio Viote concluderemo l'iniziativa con una degustazione dei dolci della casa offerta da Slow Food.
Viote - Monte Bondone, ex Caserme austroungariche
Si è riaperta nei giorni scorsi la discussione sul futuro delle ex caserme austroungariche delle Viote, sul gruppo montuoso del Bondone in Trentino, per l'annunciata intenzione da parte della Provincia Autonoma di Trento di alienare questo importante patrimonio pubblico destinandolo ad un utilizzo alberghiero.
Qualcuno potrebbe affermare che considerato l'attuale stato di abbandono del nucleo principale delle vecchie caserme adibito a suo tempo a Centro di Ecologia Alpina e di degrado per la parte delle caserme che nel corso degli anni non ha conosciuto che minimi interventi conservativi, si potrebbe giustificare l'alienazione di questo patrimonio. Ma non ci si rende conto che in questo modo si darebbe il là ad un nuovo capitolo di una vecchia storia che per più di mezzo secolo ha visto questo straordinario ecosistema oggetto di mire speculative, dall'insana idea di fare delle Viote il Sestriere trentino (la città in quota) degli anni '50, alla cementificazione dei decenni successivi lungo il versante orientale rivolto verso la città, dal progetto di rilancio degli anni '80 e '90 ancora incentrato sull'effetto piazza e sull'industria dello sci, al Patto territoriale che con le nuove volumetrie ancora rilanciava il modello fallimentare degli anni precedenti. Fino ad arrivare alla più recente proposta di un nuovo grande impianto funiviario capace di collegare la città alla località Vason, come se questa e non un'idea radicalmente diversa fosse la soluzione per uscire da un fallimento pluridecennale.
Una lettera aperta del presidente della Circoscizione Bondone sul futuro della montagna
di Alex Benetti *
La montagna è un luogo controverso e difficile, dove convive lo spirito vigoroso dei fianchi dei rilievi e la fragilità di un ambiente precario. La sua affascinante maestosità ha spesso motivato l’uomo a mostrare la propria superiorità. La sua bellezza è un equilibrio che richiede aiuto, tutela e cautela. Talvolta non occorre immaginare un suo sviluppo perché spesso accade di trovare nei suoi luoghi ciò che occorre per apprezzarla.
Il Bondone è sempre un tema rilevante che periodicamente si ripresenta nei quotidiani provinciali. Nel corso degli anni sono state proposte molte analisi e sono stati ideati molti progetti. Alcuni hanno trovato una vera realizzazione, altri sono rimasti solo sulla carta. I molti interrogativi ai quali non è stato risposto hanno fatto crescere il sentimento che il Monte Bondone possa essere paragonato ad una montagna incompiuta. Negli anni del boom economico si immaginava una montagna vocata al turismo di massa e capace di ospitare i cittadini di Trento in villeggiatura. La Trento Alta che era immaginata a metà secolo è stata un fallimento con il quale oggi dobbiamo confrontarci. Prima di investire in grandi progetti dobbiamo analizzare il territorio, cercando di risolvere i molti punti interrogativi che ancora ci poniamo.
giovedì, 10 dicembre 2015 ore 20:30
Presentazione del "Progetto Vallelaghi", per il governo del nuovo comune di Vallelaghi
Vezzano, Teatro Valle dei Laghi
Luca Sommadossi è stato negli ultimi cinque anni presidente della Comunità della Valle dei Laghi. Mi permetto di dire un ottimo presidente di una Comunità che in questo tempo ha iniziato a darsi un proprio percorso di riconoscibilità e di autogoverno, attraverso le idee e la capacità di fare comunità, nel coinvolgimento di soggetti sociali che sono diventati i protagonisti di un significativo progetto di rinascita. La sua rinuncia (forzosa) alla ricandidatura rappresenta non solo un fatto negativo che lascia incompleto questo percorso, ma anche il segno di come quella che è stata una delle principali riforme istituzionali in questa terra e che avrebbe potuto dare nuovi poteri ai territori stia venendo affossata. (mn)
«Carissimi, la vita è bella perché non è mai scontata e perché si presenta sempre con strade nuove e inedite da percorrere.
Sapete tutti che stavo lavorando alla formazione di una lista a sostegno della mia candidatura per un nuovo mandato da presidente della Comunità della Valle dei Laghi. Una lista che fosse al contempo espressione delle amministrazioni comunali e rappresentativa della società civile con cui avevamo lavorato in questi 5 anni.
Eravamo ormai giunti alle soglie della presentazione (ringrazio tutti quelli che avevano dato la loro disponibilità). Le amministrazioni comunali non hanno sostenuto questa linea e hanno scelto una strada diversa con una nuova lista e un nuovo candidato presidente. Viste le nuove modalità di elezione indiretta tramite i rappresentanti dei consigli comunali introdotte dalla riforma del novembre scorso era chiaro che questo rendeva praticamente pari a 0 la possibilità di continuare in ulteriori 5 anni di mandato e una mia candidatura non avrebbe fatto altro che creare divisione all'interno della Valle senza alcun risvolto positivo.
lunedì, 21 ottobre 2013 ore 20:30
La Comunità della Valle dei Laghi è in un momento cruciale del suo percorso di autosviluppo. Nella "conversazione" di Lasino discuteremo del presente e del futuro del Trentino e delle sue valli.
Siete tutti invitati in una serata che non parlerà solo di economia locale ma anche della partita in gioco domenica prossima, quando il Trentino sarà chiamato a decidere se dare continuità all'anomalia politica che da quindici anni lo fa diverso dalle altre regioni dell'arco alpino o se sceglierà la strada dell'omologazione al quadro nazionale.
Perché sarebbe questo l'esito qualora il centrosinistra autonomista non dovesse avere più del 40% dei suffragi.
Lasino, Cantina Pravis
mercoledì, 2 ottobre 2013 ore 20:30
Incontro elettorale promosso dal circolo del PD della Valle dei Laghi. Al centro del confronto il futuro di una valle ricca di fascino e di risorse che deve ritrovare un proprio percorso fra le Dolomiti e il Garda.
Partecipano i candidati Lucia Maestri, Michele Nardelli e Andrea Rudari. Introduce i lavori Luca Sommadossi, presidente della Comunità di Valle.
Padergnone, Teatro Comunale
martedì, 7 giugno 2011 ore 20:30
Lasino, Sala Consiliare
martedì, 2 marzo 2010 ore 20:30
Serata promossa dal Circolo del PD della Valle dei Laghi.
Partecipano: Michele Nardelli, consigliere provinciale Rosario Lembo, contratto mondiale per il diritto all'acqua Alberto Pacher, vicepresidente della PATPadergnone, teatro comunale
martedì, 2 marzo 2010 ore 20:30
Incontro sul tema della privatizzazione dell'acqua.
Partecipano:
Rosario Lembo, coordinatore Contratto Mondiale per il diritto all'acqua
Michele Nardelli, consigliere provinciale
Alberto Pacher, vicepresidente della Provincia
Padergnone