Migrazioni

martedì, 15 aprile 2025 ore 20:30

Restanza. Qualità della vita nelle comunità di montagna.
La locandina della serata

Sette serate per 7 valori 

L'associazione Destinazione Val di Cembra promuove 7 incontri pubblici sui valori del Cammino delle terre sospese. 

 

Martedì 15 aprile 2025, alle ore 20.30 

Grauno - Altavalle, Sala consiliare ex Municipio

 

RESTANZA

Qualità della vita nelle comunità di montagna.

Un patto tra restanti, ritornanti e arrivanti.

 

Ne parliamo con

Michele Nardelli, scrittore e ricercatore politico e

Domenico Sartori, giornalista

Grauno - Altavalle, Sala consiliare - ex Municipio

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Nell'incontro fra chi resta, chi ritorna e chi arriva, un patto per la montagna.
Abbandono

Spero di far cosa gradita nel riportare il mio intervento in occasione del convegno “Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana” (Carbonare, 12 ottobre 2024)

di Michele Nardelli

Sono felice di essere qui. In primo luogo per l'argomento che stiamo affrontando, che ritengo di particolare attualità. E poi perché queste sono state e vorrei che continuassero ad essere occasioni di incontro generative, come lo è stato il convegno che svolgemmo proprio il 12 ottobre di cinque anni fa a Nosellari. In quella occasione incontrai Maurizio Dematteis con il quale nacque in seguito un sodalizio germinato in un libro come “Inverno liquido”, un lavoro a più mani che ha ispirato a sua volta la nascita di un “Collettivo di scrittura” per dar vita ad una Collana editoriale attorno al tema cruciale dell'impatto delle crisi sugli ecosistemi. In un passaggio di tempo segnato dall'incertezza e spesso dallo smarrimento si delineano così linee di pensiero, sintonie di azione e reti di persone che ci aiutano ad essere meno soli nella crisi dei corpi intermedi.

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Contro il “DDL Sicurezza” e per i diritti costituzionali
Foto di Luigi Ottani

Corteo antifascista e antirazzista

Sabato 22 febbraio 2025, ore 15.30 – Via Verdi, Trento

 

Il Ddl “Sicurezza” - Disegno di Legge 1236 - rappresenta un attacco frontale ai diritti e alle libertà fondamentali, una stretta repressiva che vuole colpire chiunque voglia opporsi alle politiche di austerità, sfruttamento, devastazione ambientale e smantellamento dei servizi pubblici.

Lo dicono movimenti, organizzazioni, sindacati, lo hanno ribadito organismi internazionali fra cui il Consiglio d’Europa, l’OSCE e l’ONU, che hanno apertamente espresso preoccupazione per la natura illiberale di questo testo di legge.

Ecco perché non possiamo restare in silenzio di fronte ad un provvedimento che criminalizza il dissenso e le principali lotte sociali - da quelle per il lavoro, per la casa, per la giustizia ambientale - limitando la libertà di manifestare e colpendo proprio le fasce più deboli e marginalizzate della società.

Non possiamo accettare che l’Italia segua il modello autoritario ungherese. Quella del governo Meloni non è una ricerca di maggiore “sicurezza”, ma un tentativo di avere una società paralizzata dalla paura, in cui la partecipazione attiva sia ostacolata.

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lunedì, 20 gennaio 2025 ore 18:00

Scritti mediterranei
la prima di copertina del libro

Scritti mediterranei (People, 2024), l'ultimo libro del regista (e amico con il quale ho condiviso l'esperienza di ICS, il Consorzio Italiano di Solidarietà) Andrea Segre.

Viene presentato oggi lunedì 20 gennaio 2025, alle ore 18.00

alla Libreria Due Punti, in via San Martino 78.

Alla presentazione sarà presente l'autore.

 

«E' questa la combinazione disorientante e pericolosa in cui siamo immersi: da almeno quindici anni, lungo le frontiere e gli interstizi del nostro spazio di protezione, si susseguono eventi precisi, spesso di enorme drammaticità e intensità, che poi svaniscono nel loro infinito ripetersi, costruendo un'abitudine fondata sull'oblio anziché sulla memoria»

 

Il racconto di un cammino che dal 2009 - attraverso frontiere reali e dell'immaginario - fino ai giorni nostri fissa gli avvenimenti che hanno segnato l'involuzione di questo paese, con una particolare attenzione alla tragedia di un mare a cui dobbiamo tutto ciò che siamo e che si vorrebbe trasformare in un muro invacabile.

 

 

 

 

Trento, Libreria Due Punti, via San Martino 78

La democrazia e i crimini voluti dal «popolo»
da Avvenire

di Giorgio Cavallo

(27 gennaio 2025) Sta rapidamente scemando l’interesse della pubblica opinione per il caso del generale libico ricercato dalla Corte Penale internazionale e riportato in patria dal governo italiano con un volo dedicato.

In uno stato di diritto come riteniamo sia l’Italia, ma anche in altre democrazie come ad es. Israele, siamo ormai abituati, quando serve qualcosa di particolare in termini di interpretazione di comportamenti “disumani”, a produrre normative che lo permettano. Sarà poi il sistema giudiziario e la verifica costituzionale a impedirne l’applicazione qualora si superino determinati limiti. In Italia il continuo tira e molla della legislazione (e della stessa regolamentazione) in materia di immigrazione ne è un esempio palese. Nessuno può mettere in dubbio che trasportare migranti in un porto lontano dall’area di ritrovamento è un atto “criminale” poiché diminuisce la quantità di ulteriori salvataggi di emergenza, ma fintanto che la norma non è contestata da una qualche magistratura abilitata, un dipendente pubblico pare costretto ad applicarla. E nessuno dubita che la norma esista (e probabilmente sia “valida”) perché c’è un popolo che democraticamente la sostiene in un quadro dove la “lotta alla immigrazione”, formalmente a quella clandestina ma di fatto in tutti i possibili campi di applicazione, è un elemento “identitario” della maggioranza eletta che governa l’Italia.

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sabato, 12 ottobre 2024 ore 15:00

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche. L’esempio di Ostana”
Ostana (CN), particolare

Nell'ambito della Sesta edizione del “Festival dell’Agricoltura di Montagna - Giornata del Porro di Nosellari”

che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024


Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 15.00

a Carbonare (TN), presso il Centro Civico

è in programma l'incontro:

 

“Terre Alte e Restanza. Buone idee e buone pratiche – L’esempio di Ostana”

 

Vi partecipano

Giacomo Lombardo, già Sindaco di Ostana (CN) - "La seconda vita di Ostana"

Gianni Pitingolo, #ioResto Crotone - "Ruggine e Oro: quando le radici contano più delle ali"

Salvatore Perri, Gianni Marrazzo, Giuseppe Cimini, Associazione #ioResto Crotone - "Storie di chi resta, di chi parte, di chi ritorna"

Michele Nardelli"Le comunità montane, fra restanza e nuove cittadinanze".

Andrea Nicolussi Golo – Incontro tra minoranze linguistiche: Cimbro e Occitano

Coordina il confronto il giornalista Claudio Sabelli Fioretti

 

Carbonare (TN), Centro Civico

La locandina dell'evento

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mercoledì, 25 settembre 2024 ore 18:00

Nuovi volti e vecchi luoghi
la locandina dell'incontro

Adel Jabbar (a cura di)

Nuovi volti e vecchi luoghi

Paesaggi migratori in Alto Adige / Südtirol

Edizioni Alphabeta

 

La presentazione del libro curato da Adel Jabbar "Nuovi volti e vecchi luoghi" si svolgerà

mercoledì 25 settembre 2024, alle ore 18.00

a Trento, presso la Libreria Ancora, in via Santa Croce 35

A parlarne con il curatore del libro ci sarà Mauro Milanaccio.

Trento, Libreria Ancora, via S.Croce 35

martedì, 10 settembre 2024 ore 17:30

Nuovi volti e vecchi luoghi
La prima di copertina del libro

Per iniziativa di TREVILAB, Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", presentazione del libro curato da Adel Jabbar

 

"Nuovi volti e vecchi luoghi

Paesaggi migratori in Alto Adige - Südtirol"

(Edizioni Alphabeta Verlag)

 

Ne parlano il curatore Adel Jabbar con lo storico Giorgio Mazzalira

 

Bolzano, Centro Trevi, Via Marconi 2

Martedì 10 settembre 2024, ore 17.30

Bolzano, Centro Trevi

L'alchimia dei luoghi e delle persone
La baita di Puy de Champanesio dove si è svolto l'incontro del Collettivo

 

Collettivo di scrittura

Puy de Champanesio (CN), 5 - 8 settembre 2024


A quasi un anno dall'incontro di Marettimo, nel magnifico scenario di Puy de Champanesio, si è svolto nei primi giorni di settembre un nuovo incontro in presenza del Collettivo di scrittura nato intorno alla realizzazione e alle presentazioni del libro “Inverno liquido”.

La biodiversità delle terre alte alpine, i piccoli borghi abbandonati che stanno con fatica rinascendo, memoria materiale di saperi e di ingegno antichi, oggi coniugati con la sensibilità di conservare un patrimonio altrimenti destinato all'incuria e al degrado: questo sono Puy de Champanesio e gli altri insediamenti sui monti della Valle Varaita, in provincia di Cuneo.

Quindi un grande ringraziamento a Maurizio Dematteis per averci proposto questa scenografia, per la deliziosa ospitalità e per averci dato l'opportunità di incontrare tante belle persone impegnate nella rinascita di quei luoghi.

Sarà stata la magia del luogo o l'alchimia che talvolta si crea fra il pensiero e il vissuto delle persone, ma l'incontro del Collettivo di scrittura – malgrado la pioggia e le difficoltà di partecipazione – è stato molto proficuo. Tanto è vero che anche le persone che mano a mano ci hanno raggiunto (e che del Collettivo non conoscevano nemmeno l'esistenza), si connettevano con naturalezza alla nostra discussione, che ruotava nella mattinata del venerdì attorno ai temi dell'energia come bene comune e del futuro delle comunità delle terre alte e dei nuovi montanari.

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Quel che resta
La prima di copertina del libro

Vito Teti

Quel che resta

L'Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni

Donzelli Editore, 2017

 

«Mentre scrivo queste righe, il campanile di Amatrice cade sotto la forza del terzo terremoto che ha colpito, in meno di sei mesi, i paesi dell’Italia centrale. L’immagine del campanile viene riproposta ossessivamente. È una sequenza che angoscia e che però chiede di essere guardata e riguardata. Le immagini delle rovine, le visioni dei vuoti, delle assenze, dei luoghi a cui è stata sottratta la vita sono immagini perturbanti di cui abbiamo bisogno».

Scrive così Vito Teti, nell’incipit di questo libro che riannoda il filo di una riflessione iniziata quindici anni fa con Il senso dei luoghi, un saggio che ha dato vita a un vero e proprio filone a cavallo tra antropologia, reportage, letteratura e fotografia. Nell’immagine del campanile di Amatrice, Teti scorge un mondo ben più vasto, che va anch’esso inesorabilmente franando. Mentre i grandi agglomerati urbani si preparano a ospitare la gran parte della popolazione mondiale, interi territori si spopolano. E lo spopolamento è la cifra delle aree interne di numerose regioni d’Italia e d’Europa.

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Lutto universale per i morti in mare
La nave naufragata

#luttouniversale

Da stamani sono listati a nero i profili social delle Ong impegnate con navi di soccorso nel mar Mediterraneo: Sea-Watch, Open Arms, Medici Senza Frontiere, Emergency, Mediterranea Saving Humans, ResQ, Sos Mediterranee. Tutte hanno proclamato “Lutto universale per i morti in mare”.

L’iniziativa giunge dopo l’ultimo, tragico naufragio di migranti nei pressi di pylos, a poche miglia dalla Grecia, dove le morti accertate sono 78 ma i dispersi potrebbero persino superare i 500.

La richiesta di una missione europea

In una nota congiunta, le ong scrivono: “La tragedia avvenuta pochi giorni fa a poche miglia dalla Grecia è una dellepiù gravi della storia recente delle migrazioni. Per noi questi sono giorni di #luttouniversale. Mettiamo a lutto i nostri profili e vi invitiamo a fare lo stesso. Lo facciamo per chiedere una missione europea di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. Per fermare le morti sulla frontiera più letale del mondo”.

 

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Aiutiamoli a morire a casa loro
da Avvenire

di Tonino Perna *

L’ennesima tragedia dei migranti che muoiono davanti alle nostre coste, che potevano tranquillamente essere salvati prima, ha provocato una reazione unanime nel governo italiano che è stato ben espresso dalla premier addoloratissima per questo ennesimo naufragio: “Basta. Dobbiamo impedire le partenze”. Le ha fatto da megafono il ministro Piantedosi: “Non dovevano partire”.

Giusto, logico e pragmatico, non fa una grinza. Se nessuno parte su un barcone, gommone o altro mezzo, nessuno muore. Per questa intuizione dovrebbe essere conferito alla presidente del Consiglio, unitamente al suo Ministro degli Interni, uno speciale premio Nobel per la pace, magari con una piccola specificazione: “per la pace eterna”.

Cosa significa “dobbiamo bloccare le partenze”? Significa che milioni di profughi che fuggono dalle guerre, dalla fame, dalla miseria, dalla siccità, dalle inondazioni, devono restare a morire nella propria terra. Ma, stia tranquilla, signora presidente del Consiglio: il 94% dei rifugiati, dei cosiddetti “diplaced people” si spostano all’interno dei loro paesi o in paesi confinanti, come il Niger, il Congo, il Sud Sudan, ecc. Solo il 6% emigra verso altri continenti, non necessariamente in Europa. Quelli che s’imbarcano per raggiungere le coste del Sud Europa sono quelli che non hanno più niente da perdere.

Sono una piccola parte dei 1,3 milioni di siriani rimasti intrappolati in Libano in una spaventosa crisi economica che ha generato una forte pressione per rimandarli in Siria dove li attende a braccia aperte Bashar Assad, per dargli l’estrema unzione. Sono curdi bombardati quotidianamente dal grande mediatore pacifista, il presidente Erdogan, che ricatta persino la Nato per poter giustiziare i leader curdi che si sono rifugiati politici nei paesi scandinavi. Sono tunisini che fuggono dalla miseria che dilaga in questo paese dove le grandi speranze accese dalla “primavera araba” stanno definitivamente tramontando. Chi sale, pagando, su un barcone sovraffollato per venire in Italia, sa perfettamente che rischia la vita, ma non ha alternative, non ha una prospettiva diversa, una piccola fiammella di speranza.

 

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giovedì, 22 settembre 2022 ore 11:00

Casamondo
Foto Luigi Ottani

Evento nazionale d’area (Area Migrazioni, tratta e cooperazione internazionale), promosso dal Cnca, Coordinamento nazionale comunità di accoglienza

Firenze 22 e 23 settembre 2022

Presso Istituto Salesiano, via del Ghirlandaio, 40, 50121 Firenze

 

L’immigrazione non si è fermata. Lo sapevamo, ce lo siamo detti più volte. In questi anni in cui “L’Esodo”, citando l’intervento di Ivo Lizzola al nostro seminario del 2016, è continuato anche nel periodo della pandemia, e continua oggi durante la guerra in Ucraina, la società civile non ha perso la barra dell’umanità e anche nel nostro paese, come altrove fortunatamente, ha costruito percorsi di prossimità dove l’accoglienza, il rapporto tra diversi si è fatto oggettività. Ma quanto questa oggettività è capace oggi per domani di costruire una nuova visione e missione delle nostre società?  La tanto decantata “integrazione”, ha fatto uno scatto emancipandosi da una logica di assimilazione o presunto “comunitarismo” oppure è solo ancora un rapporto di dominio? In questi anni o forse nel prossimo futuro, sarà possibile costruire nella ricca Europa, nei Balcani, in America Latina o in Africa degli spazi di “convergenza” tra diversi che costruiscono una nuova narrazione umanitaria? Le società sono diventate più porose o più impermeabili?

Non sono temi nuovi, l'umanità è piena di traiettorie, di viaggi, di illusioni e di sofferenze. A “Casamondo” vorremmo solo avere l’ambizione di ritornarci sopra, di capire cosa sta accadendo per provare ad “alzare lo sguardo” tornando poi velocemente, da bravi operatori, all’emergenza del quotidiano, alla relazione tra il territorio e le persone che affianchiamo nei loro difficili percorsi migratori. Proveremo a tracciare delle mappe a cui daremo i nomi con delle parole che ci accompagnano. In fondo cerchiamo novità che ci diano respiro e spinta per non sentirci soli e schiacciati tra chi va e chi non vuole far arrivare.

 

Firenze, Istituto Salesiano, via del Ghirlandaio 40

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giovedì, 9 dicembre 2021 ore 17:00

#1 Sguardi dal Mediterraneo
Astrolabio

Incontri del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)

Cooperazione internazionale e Pace

 

Giovedì 9 dicembre 2021, dalle ore 17.00 alle ore 19.30 si svolgerà in streaming un interessante momento di confronto

#1 SGUARDI DAL MEDITERRANEO

Interventi di Caterina Pozzi, Lea Nocera, Michele Nardelli, Marco Vincenzi, Inma Gala, Stefano Trovato. Introduzioni di Emiliano Bertoldi e Gigi Nardetto.

 

Per partecipare occorre registrarsi a questo link: https://tinyurl.com/SguardiDalMediterraneo1 

 

 

Collegamento in streaming

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sabato, 27 novembre 2021 ore 09:00

Esodo e confini
Esodo e confini

Rassegna di film e dibattito – 5ª edizione

Africa: Cooperazione, Sviluppo e Migrazione

Bolzano, sabato 27 novembre 2021 - Merano, venerdì 3 dicembre 2021

La rassegna “Esodo e Confini” prevede proiezioni di film africani e dibattiti con qualificati esperti nell’ambito della cooperazione internazionale e nell’arte del cinema dell’Africa. La rassegna vuole, inoltre, offrire alla cittadinanza un'opportunità volta a promuovere maggiore conoscenza relativa ai cambiamenti economici e socio-culturali nei paesi africani. La cinematografia in Africa negli ultimi decenni ha registrato un significativo sviluppo dando un importante contributo sia per fare conoscere i problemi che attraversano le società africane che per acquisire maggiore consapevolezza rispetto a questioni come le disuguaglianze sociali, gli impatti ambientali, i conflitti politici, il ruolo della società civile e movimenti migratori. L’iniziativa vuole evidenziare l’impegno sociale dei cineasti africani e il ruolo che può avere il cinema come strumento di trasformazione socio-culturale. Per approfondire i temi della rassegna verrà anche allestita un’esposizione di libri e video presso la Biblioteca Culture del Mondo (a cura di Adel Jabbar)

La rassegna è promossa da Cedos - Educazione permanente


Bolzano, sabato 27 novembre 2021

Sala Parrocchia dei Tre Santi, Via Amedeo Duca D’Aosta, 25

Ore 9:00 - 11:00

Attualità e prospettive delle politiche della cooperazione allo sviluppo

Mario Raffaelli, presidente di Amref Health Africa Italia, esperto della cooperazione internazionale

Cécile Kyenge, già Ministra per l'integrazione e già eurodeputata

Michele Nardelli, studioso di cooperazione internazionale e di tematiche ambientali

Judith Hafner, collaboratrice Caritas Mondialità e coordinatrice della Rete per la sostenibilità

Bolzano, Sala Parrocchia dei Tre Santi, Via Amedeo Duca D’Aosta, 25

La locandina del programma

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