Ambiente e biodiversità

La rapidità dei cambiamenti ci precipita nell'inedito
Paul Klee

Il settimanale diocesano Vita Trentina a voluto celebrare il decennale del pontificato di Jorge Mario Bergoglio attraverso dieci parole: ambiente, Chiesa, denaro, famiglia, genere, gioia, giovani, povertà, preghiera, vita. Mi è stato chiesto di scrivere un pensiero attorno alla parola “ambiente” a partire da questa frase dell'Enciclica “Laudato si'”:

«Questa sorella [la "casa comune", cioè la Terra] protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso che i beni che Dio ha posto in lei. [...] Per questo, tra i poveri più abbandonati e mal trattati c'è la nostra oppressa e devastata terra che «geme e soffre le doglie del parto (Rm 8, 22)»


di Michele Nardelli

«Quello che sta accadendo alla nostra casa». Chiederselo è d'obbligo, descriverlo è doveroso. Francesco nella sua “Laudato si'” pone significativamente queste parole come titolo del primo capitolo. Un interrogarsi difficile, doloroso, inquietante. Ed è comprensibile che si possa preferire girare lo sguardo altrove. Ma ineludibile, anzi urgente. Non per trovare un colpevole. Ma per cambiare in profondità il nostro modo di pensare e di vivere.

In parole povere, potremmo dire così. Il pensiero moderno è figlio del positivismo. Le sue principali declinazioni, il pensiero liberale e quello di origine marxista, pur nella loro opposizione, avevano come cornice la società dell'abbondanza.

 

La pagina dedicata alla parola ambiente

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La crisi climatica è già sulle piste. Il reportage di Altreconomia
Corno alle Scale, Appennino

(9 gennaio 2023) Quel che sta accadendo nell'andamento climatico di questi mesi, malgrado la lobby dell'industria dello sci faccia di tutto per negarlo, è la dimostrazione evidente degli effetti della crisi climatica e di un modello di sviluppo della montagna semplicemente insostenibile.

Ci siamo da poco lasciati alle spalle l'anno più caldo mai registrato, ma quel che potrebbe accadere nei mesi a venire lascia presagire una situazione ancor più preoccupante dal punto di vista dell'approvvigionamento idrico e delle criticità ambientali, ecosistemiche e sociali che ne verranno, senza parlare dell'insorgere sempre più frequente di eventi estremi che metteranno a dura prova i territori infragiliti.

 

Il reportage di Altreconomia

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Sci, sotto i duemila non c’è futuro: oltre 100 stazioni a rischio estinzione
Crisi climatica - da

di Rosario Fichera *

 

Maurizio Dematteis e Michele Nardelli, autori di «Inverno liquido»: «Occorre diversificare; puntare sulla biodiversità è un'alternativa per il turismo»

Un lungo reportage durato tre anni per raccontare, attraverso le testimonianze di imprenditori, amministratori locali, operatori del turismo e amanti dello sci, cosa sia rimasto oggi della stagione dello sci di massa nelle piccole e medie realtà delle Alpi e degli Appennini.

Una straordinaria e lucida fotografia che documenta, con i cambiamenti climatici in atto, il declino ormai segnato per numerose località sciistiche. Dove però stanno nascendo anche percorsi di riconversione, con tanti giovani consapevoli che occorre puntare su uno sviluppo turistico in armonia con l’ambiente naturale. È questo il cuore pulsante di «Inverno liquido», un libro documentatissimo e coinvolgente, scritto dal giornalista e scrittore torinese Maurizio Dematteis e dal formatore e saggista trentino Michele Nardelli, edito da «DeriveApprodi». Il libro sarà presentato al Muse martedì 13 dicembre alle 17.30.

Un libro corale, perché dà voce al racconto di tanti testimoni della montagna che stanno assistendo alla scomparsa di un mondo che fino a oggi ha rappresentato per molte località l’unica fonte di sviluppo. Un declino davanti al quale si rimane spesso disorientati, incapaci di cambiare rotta, ma che in altri casi ha rafforzato la voglia di cambiare, puntando, insieme allo sci, a nuovi modi di valorizzare la montagna.

 

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Montagna disincantata
Un'immagine della sala

Per chi non ha potuto parteciparvi, nel numero di oggi di Vita Trentina, settimanale della Diocesi di Trento, la cronaca di Augusto Goio della presentazione al Muse del libro "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa" di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli (Derive & Approdi, 2022). Non meno di centoventi persone a seguire il saluto tutt'altro che formale di Michele Lanzinger, direttore del Muse, il confronto coordinato da Federico Zappini dove sono intervenuti, oltre agli autori, Vanda Bonardo, Diego Cason, Giorgio Daidola e Gianluca Cepollaro. In allegato, la cronaca della serata proposta di Augosto Goio che ringraziamo.

L'articolo di Vita Trentina

giovedì, 15 dicembre 2022 ore 20:45

«Inverno liquido, Olimpiadi e Conversione ecologica della montagna» a Sondrio
La locandina dell'incontro

Il Centro culturale Oltre i Muri promuove

giovedì 15 dicembre 2022, alle ore 20.45, presso la sala F.Besta in via Vittorio Veneto 4 a Sondrio,

"Inverno liquido, Olimpiadi e Conversione ecologica della montagna"

Serata di presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa" (Derive & Approdi, 2022)

 

Introduce

Angelo Costanzo, presidente del Centro culturale Oltre i Muri

 

A dialogare con gli autori sarà

Aldo Bonomi, sociologo, editorialista del Sole 24 Ore

 

Saranno presenti 

Michele Comi, Guida alpina

Adriana Baruffini, presidente della sezione CAI di Lecco

Paolo Camanni, presidente della sezione CAI Valtellina

Sondrio, Sala F.Besta g.c. Via Vittorio Veneto 4

La scheda del libro

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In tantissimi al Muse di Trento. Ed oggi a Bergamo.
La locandina dell'incontro di Bergamo

Oggi, mercoledì 14 dicembre, è la volta di Bergamo. Ieri la risposta di pubblico al Muse per l'anteprima trentina di “Inverno liquido” ci ha dato il segno dell'utilità di questo lavoro, nelle parole di apprezzamento che sono venute dagli intervenuti, nelle numerose copie del libro vendute, nella richiesta di nuove presentazioni del libro sul territorio. E nel sostegno all'idea di proseguire sulla strada di un collettivo di pensiero e di scrittura per riempire di senso e di processi di cambiamento questo tempo così liquido che, nella sproporzione fra quel che sarebbe necessario mettere in campo e la reale capacità di imprimere un cambiamento di rotta, ci fa sembrare inutili tanto le parole quanto l'agire.

Vorremmo misurare l'efficacia di “Inverno liquido” proprio in questo, nel suo divenire visione e al tempo stesso promotore di comunità. A conclusione della presentazione si è avvicinata una ragazza che studia all'Universtà di Venezia proprio sui temi delle terre alte a proporci di incontrare proprio a partire da "Inverno liquido" il loro gruppo di lavoro. Ecco, ieri ho avuto la percezione dell'effetto di germinazione che un libro può avere. E credo sarà così anche nelle prossime presentazioni, che coinvolgano gruppi più o meno numerosi di persone, che riconoscono il proprio impegno in quello di altre comunità costruenti così da sentirsi meno soli.

Questo agire comunitario – perché questo libro è senza retorica un lavoro di comunità – ci incoraggia nel proseguire questa navigazione. Lo faremo oggi a Bergamo e domani a Sondrio, nelle presentazioni che stiamo programmando per i primi mesi dell'anno a venire, ma anche nel lavoro di un collettivo di narrazione che ogni giorno trova nuove disponibilità e nuove tracce di lavoro.

La pagina uscita domenica scorsa sul quotidiano ilT

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mercoledì, 14 dicembre 2022 ore 20:30

«Inverno liquido» a Bergamo
La locandina dell'evento

La montagna, fra il "non più" e il "non ancora"

 

Mercoledì 14 dicembre 2022, alle ore 20.30, presso la Sala del Mutuo Soccorso, in via Zambonate 33 a Bergamo

 

Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

presentano il volume

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa".

 

Partecipano alla presentazione 

Claudio Merati, presidente Mutuo Soccorso

Elena Ferrario, presidente Legambiente Bergamo

Matteo Rossi, presidente DessBg

Modera la serata

Lorenzo Berlendis

Bergamo, Sala del Mutuo Soccorso, Via Zambonate 33

La scheda del libro

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Inverno liquido martedì 13 dicembre a Trento. E poi Bergamo e Sondrio
La locandina di Trento

Siamo così arrivati al giorno dell'anteprima trentina di "Inverno liquido". Martedì 13 dicembre 2022, al Muse di Trento presentiamo un lavoro davvero impegnativo che prova a raccontare l'impatto della crisi climatica sugli ecosistemi alpino e appenninico e nello specifico sull'industria dello sci di massa. E a valorizzare le esperienze che si stanno impegnando nella conversione ecologica della montagna.

Ci abbiamo lavorato intensamente per mesi con Maurizio Dematteis e con le molte persone che ci hanno aiutato a conoscere i territori e senza le quali non saremmo mai riusciti a realizzare un reportage così ricco di voci e testimonianze che rendono questo libro particolarmente prezioso.

“Inverno liquido” non è ancora nelle librerie (lo sarà a gennaio), ma il clima che respiriamo nelle anteprime e nell'attenzione che la stampa gli sta dedicando ci fanno ben sperare non soltanto nelle vendite che riusciremo ad avere (e che pure per un libro non sono un fatto trascurabile) ma nelle opportunità di incontro e confronto che riusciremo ad avere sui territori. Un libro è un organizzatore collettivo, si sarebbe detto in passato, attorno alle grandi questioni che investono e inquietano il nostro tempo e a quel cambio di paradigma senza il quale appare difficile anche solo immaginare un futuro desiderabile.

L'articolo di oggi del quotidiano L'Adige

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mercoledì, 30 novembre 2022 ore 17:30

«Inverno liquido» e «Il monito della ninfea» a Firenze

Mercoledì prossimo 30 novembre 2022, alle ore 17.30, presso la Libreria Marabuk a Firenze (Via Maragliano 29 E) si svolgerà la presentazione di due libri.

Ci si potrebbe chiedere perché due libri che meriterebbero ciascuno uno spazio specifico  di presentazione e approfondimento. E di certo c'è anche una motivazione tecnica, perché quella de "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" (Diego Cason - Michele Nardelli, Bertelli editore, 2022) avrebbe dovuta avvenire nei mesi segnati dalla pandemia. Ma a ben vedere si tratta di due lavori che hanno a che fare con un unico ambito di inchiesta: come la crisi climatica impatta sugli ecosistemi. E, nella fattospecie di queste due pubblicazioni, con le Terre alte.

De "Il monito della ninfea" è uscita da poco la seconda edizione (la prima era del gennaio 2020), arricchita e aggiornata con nuovi capitoli e appendici, che rendono questa ricerca attorno all'evento di maggior impatto ambientale sul nostro arco alpino di particolare attualità.

Per quanto riguarda "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fne della stagione dello sci di massa" (Maurizio Dematteis  - Michele Nardelli, Derive & Approdi, 2022) si tratta di un lavoro fresco di stampa che viene presentato in anteprima (sarà nelle librerie a gennaio). Si tratta di un reportage che investe l'arco alpino e la dorsale appenninica, che affronta l'insostenibilità del vecchio modello di sviluppo della montagna incardinato attorno allo sci da discesa ma anche la valorizzazione delle realtà che stanno cercando nuove strade di volorizzazione delle terre alte e delle aree interne.

Firenze, Libreria Marabuk, via Maragliano 29 E

La locandina dell'evento

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venerdì, 25 novembre 2022 ore 20:30

Anteprima di «Inverno liquido» ad Aosta
la prima di copertina del libro

Maurizio Dematteis - Michele Nardelli

Inverno liquido

La crisi ambientale, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa

Derive & Aprrodi, 2022

 

La prima uscita di «Inverno liquido» sarà venerdì prossimo 25 novembre 2022 ad Aosta. Si tratta della prima di una serie di "anteprime" che toccheranno alcuni capoluoghi dell'arco alpino e che anticipano l'uscita del libro nelle librerie. Si svolgerà alla Sala espositiva dell'Hotel des Etats, in piazza Chanoux 8.

In dialogo con gli autori ci saranno:

Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi per Legambiente

Daniele Pieiller, Presidente Associazione Culturale NaturaValp

Paolo Ciambi, ex assessore al Comune di Saint Vincent

Fausta Baudin, ex assessore al Comune di Champorcher

Modera l'incontro Luca Serenthà

Aosta. Sala espositiva Hotel des Etats, piazza Chanoux 8

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sabato, 26 novembre 2022 ore 17:00

Anteprima piemontese del libro «Inverno liquido»
La copertina del libro

Presentazione in anteprima piemontese di

Inverno liquido.

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa.

di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli (Edizioni Derive & Approdi, 2022).

 

In un reportage dalle terre alte (Alpi e Appennini) imprenditori e amministratori locali, operatori e testimoni del mondo della montagna si raccontano, analizzano i fallimenti, spiegano i percorsi di riconversione, fotografano i sogni di rinascita. Un libro che racconta del non più di un modello insostenibile
e del non ancora della conversione ecologica della montagna.

 

Sabato 26 novembre 2022, ore 17.00

Pomaretto (TO), Teatro Valdese

 

Ne parleranno con gli autori

Vanda Bonardo, presidente Cipra e responsabile Alpi di Legambiente

Roberto Colombero, presidente UNCEM Piemonte

Andrea Domard, sindaco di Prali

Monica Berton, ex sindaca di Pragelato

Modera l'incontro

Nanni Villani, AlpiDoc

 

Pomaretto (TO), Teatro Valdese

La locandina dell'evento

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Inverno liquido
la prima di copertina del libro

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa.

     

"Inverno liquido" è il titolo e descrive quel che accade da tempo. Il sottotitolo: "La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa", ci racconta il senso di questo nuovo libro in uscita nelle librerie a partire da gennaio 2023.

La casa editrice è la "Derive & Approdi" di Roma. Gli autori del libro sono Maurizio Dematteis e Michele Nardelli. La prefazione è di Aldo Bonomi e la postfazione di Vanda Bonardo. Ma è necessario dire che a questo lavoro hanno portato il loro contributo Lorenzo Berlendis, Diego Cason, Tonino Perna, Francesco Picciotto e le tante persone che lo hanno reso possibile lungo un itinerario che ha portato gli autori a percorrere l'intero arco alpino e gran parte della dorsale appenninica.

Tanto è vero che attorno a "Inverno liquido" si è andato costruendo un collettivo di scrittura che intende indagare l'impatto della crisi climatica (e delle altre crisi che l'accompagnano) sugli ecosistemi, delineando una nuova geografia che, nell'interdipendenza, ripensa quella precedente. Fra gli ecosistemi, le terre alte e le aree interne divengono un terreno di indagine tanto delle criticità quanto delle esperienze innovative che cercano un futuro della montagna diverso da quello imposto da un modello aggressivo e insostenibile.

Scorrere l'indice del libro (che trovate in allegato) può servire a farsi un'idea non solo dell'attualità di questo lavoro ma anche della complessità di una ricerca e della vastità dei territori indagati.

La pagina del Corriere del Trentino

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Oltre il feticismo del paesaggio
Acquerello di Nicola Magrin

di Ugo Morelli

Riprendo la riflessione che l'amico Ugo Morelli ha scritto per la rivista online “Doppio Zero” (www.doppiozero.com) attorno al nostro “Inverno liquido”

A un ospite è richiesta la cortesia di domandare. Non è così che noi, ospiti del pianeta Terra, ci siamo comportati e ci stiamo comportando, da un certo momento in poi della nostra storia evolutiva. “Bastava fermarsi un momento, alzare lo sguardo, ragionare e uscire dai cliché”. Così scrive Maurizio Dematteis in Inverno liquido, (DeriveApprodi, Roma 2022), il libro scritto con Michele Nardelli, per cercare di riportare al paradigma dell’Antropocene e della crisi climatica la questione del declino di un intero modello di sviluppo, quello dello sci di massa come fattore caratterizzante dell’economia alpina. Ecco, la domanda da porsi allora diventa: ma perché è così difficile fermarsi un momento a riflettere e uscire dalla forza della consuetudine conformista nonostante le evidenze, cambiando finalmente punto di vista e comportamenti?

Un crogiolo di resistenze, rinvii, ritorni alla consuetudine; insieme a saturazione ed occlusione delle prospettive di cambiamento e trasformazione necessarie, attraversa tutto il libro e si connette strettamente a uno dei problemi principali posti da Augustin Berque nel suo Pensare il paesaggio, appena pubblicato da Mimesis Edizioni (Milano-Udine 2022). Scrive Berque: “Non si è mai parlato così tanto di paesaggio come nella nostra epoca, non si sono mai avuti così tanti paesaggisti (nel senso qui di professionisti della pianificazione paesaggistica), non si sono mai pubblicati così tanti libri di riflessione sul paesaggio (e questo è l’ennesimo), in breve, non c’è mai stato un così intenso fiorire di pensiero del paesaggio…e, al contempo, non si sono mai devastati così tanto i paesaggi. Siamo dei gran chiacchieroni, sappiamo parlare molto bene del paesaggio, ma siamo anche in totale contraddizione con i nostri stessi discorsi; i nostri atti vanno in un senso opposto. Più si pensa il paesaggio e più lo si massacra” [Berque, p. 44].

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venerdì, 18 novembre 2022 ore 20:45

Il monito della ninfea a Torre de' Picenardi
La copertina del libro

Cambiamenti climatici e ricadute globali

 

Nell'ambito della rassegna "Incontri con gli autori"

Emmaus Piadena

con il patrocinio del Comune di Torre de' Picenardi

promuove una serata con

Michele Nardelli

autore con Diego Cason de "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" 

 

Venerdì 18 novembre 2022, ore 20.45

Torre de' Picenardi, via Garibaldi 31/A (sede SOMS)

 

 

Torre de' Picenardi (CR), via Garibaldi 31/A

La locandina dell'evento

venerdì, 4 novembre 2022 ore 20:30

La montagna può resistere al cambiamento climatico?
Il lago di Carezza

Nell'ambito del ciclo di eventi dal titolo "Resistenze contemporanee" promosso da Arci del Trentino

Venerdì 4 novembre 2022, alle ore 20.30, presso la Sala dell'Hotel Nazionale di Castel Ivano

si svolge l'incontro "La montagna può resistere al cambiamento climatico?"

Partecipano Roberto Barbiero, fisico e climatologo e Michele Nardelli, autore de "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite".

Castel Ivano (Tn), Sala Hotel Nazionale

Il manifesto della rassegna

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