Pace e diritti umani Cittadinanza Euromediterranea

lunedì, 7 maggio 2012 ore 17:30

Incontro esponenti comunità marocchina in Trentino

Rovereto, Centro per la pace

Sarajevo, vent'anni fa
Sarajevo, uno dei tanti cimiteri

di Luka Zanoni *

(5 aprile 2012) Il 5 aprile di vent'anni fa iniziava la guerra in Bosnia Erzegovina e con essa il tragico assedio di Sarajevo, città simbolo in Europa di un metissage di culture e nazionalità differenti. Iniziò con l'uccisione di manifestanti pacifici ed in poco tempo degenerò. Il 25 agosto del 1992 andò a fuoco uno dei tesori della città, la Biblioteca nazionale, con tutti i suoi preziosi volumi. In questi giorni la città di Sarajevo ricorderà le sue vittime con un grande concerto e letture di poesie davanti a 11.541 sedie rosse, vuote. Per ricordare chi non c'è più, per ricordare tutte le vittime dell'assedio.

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La visita in Trentino dell'ambasciatore del Marocco Hassan Abouyoub
L\'incontro

Al centro del colloqui l'Autonomia, gli immigrati e le possibilità di parternariato economico.

(27 febbraio 2012) Il modello dell'Autonomia, l'importanza dell'immigrazione e le possibilità di parternariato economico in settori che vanno dall'agroindustria alla cooperazione al centro dei colloqui oggi fra il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e l'ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Aboyoub, classe 1952, già ministro del Commercio estero e dell'Agricoltura del suo Paese. Un incontro cordiale e costruttivo, nel corso del quale sono state gettate le basi per futuri rapporti di collaborazione fra il Trentino e il Marocco, in particolare con la regione dell'Alto Atlante, che presenta diversi punto in comune con la provincia di Trento.

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L'autonomia come contributo alla primavera
Paul Klee, l\'asino e il dromedario

di Michele Nardelli

(14 gennaio 2012) La primavera araba ha avuto l'effetto straordinario di aprire una stagione nuova per l'insieme dei paesi che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo. L'esito - che peraltro mantiene aspetti di incertezza - non è stato solo la caduta dei regimi illiberali ma anche l'aprirsi di una dialettica politica che ha riconosciuto piena legittimità e valore alla nonviolenza, alla partecipazione democratica, all'autogoverno dei territori, ad una nuova cooperazione euromediterranea. Non a caso molti osservatori hanno paragonato la rivoluzione dei gelsomini ad una sorta di nuovo risorgimento, laddove la nascita degli stati moderni nella fase post coloniale era stata segnata dall'insorgere di nazionalismi che erano in realtà emanazione di quegli stessi colonialismi e che ben poco avevano a che fare con le culture del mondo arabo.

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Euromediterranea, un viaggio straordinario, che ha incontrato la primavera
Ulisse

Riportiamo il testo di Michele Nardelli a chiusura del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" distribuito ai partecipanti dell'evento conclusivo "Caffè Sinan Pascià".

"Cittadinanza Euromediterranea" finisce qui. Nel corso di questo viaggio abbiamo cercato di declinare la parola "pace" in modo diverso, attraverso quel romanzo della storia nel quale, come ci ha ricordato l'amico Predrag Matvejević, possiamo trovare le chiavi di lettura del nostro presente.

Lungo la strada abbiamo incontrato una straordinaria primavera, giovani donne e uomini senza bandiere che in nome di una parola, dignità, hanno deciso di prendere nello loro mani il proprio destino. Così il mare di cui andavamo parlando è cambiato. E noi con loro. Impossibile chiedere di più.

Allo "scontro di civiltà" abbiamo contrapposto un'altra narrazione, dando cittadinanza a pensieri che ne erano privi. Si è cercato di dare significato ad immagini ed oggetti della nostra quotidianità altrimenti banalizzati, facendo uscire dall'oblio dettagli prima inosservati. Aiutandoci a guardare il nostro tempo con occhi diversi, dando una diversa profondità al nostro sguardo. Non per affermare una tesi, ma per attrezzarci di conoscenza di fronte all'incertezza e alla paura.

Da domani ci metteremo a preparare di nuovo la valigia. Un altro viaggio ci attende attorno ai confini del "limite". Per provare a dare alla "pace" un altro significato ancora, quello della sobrietà. Che per noi non ha il sapore della privazione o delle povertà, ma della misura in un tempo che l'ha smarrita, dell'eleganza piuttosto, e della bellezza. Che non richiede più cose da possedere ma che s'interroga sulla qualità del vivere e sul senso dell'agire umano. Che si fa carico, guardando con responsabilità alla limitatezza delle risorse e a quel che consegneremo alle generazioni a venire.

Trento, 11 gennaio 2012

Michele Nardelli

Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

 

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Egitto e Siria, la primavera alla prova
Siria

Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani propone per sabato pomeriggio alle ore 17.00 a Trento (Via Belenzani - Piazza Duomo) un sit in di solidarietà con le popolazioni arabe

(23 novembre 2011) Quel che accade in queste ore nei due più importanti paesi arabi, l'Egitto e la Siria, è fonte di grande inquietudine. La primavera che pure tante speranze ha aperto in tutto il Mediterraneo rischia di trasformarsi in un bagno di sangue. Nella grande Siria i morti dall'inizio della protesta contro il regime di Assad sono più di cinquemila e, nonostante le proteste della Lega araba, il regime non accenna ad allentare la repressione. Eppure, anche in un potere che fino a ieri sembrava monolitico si aprono contraddizioni profonde, crescono le diserzioni e le voci critiche, si fa più forte la pressione internazionale. In Egitto, a meno di una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento, sono già quaranta le vittime della repressione da parte dell'esercito, a configurare una sorta di colpo di stato militare o comunque a condizionarne l'esito. E il governo dà le dimissioni. Eppure una rinata dialettica politica ha fatto sì che siano almeno cinquanta i partiti in lizza, come si evince dalla mappa molto interessante che ha elaborato un giovane trentino che vive al Cairo e che opera presso le Nazioni Unite. Si chiama Jacopo Carbonari e lo ringraziamo per questo lavoro di analisi che vi proponiamo in allegato.

Map of Egyptian political parties

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sabato, 12 novembre 2011 ore 16:00

Il Vino di Cana. Storie di vite e di vini nel Mediterraneo
Vigneto in Palestina

La Sardegna incontra il Trentino

Il Vino di Cana. Storie di vite e di vini del Mediterraneo

Sabato 12 novembre 2011, Centro di Formazione alla solidarietà internazionale, ex Convento Agostiniani, Vicolo San Marco 1, Trento

Trento, ex Convento Agostiniani, vicolo S.Marco 1

La locandina dell\'incontro

lunedì, 7 novembre 2011 ore 11:00

La Patria riTrovata
la locandina

L'associazione Il Gioco degli Specchi, già a.t.a.s. Cultura, si avvia alla sua attività annuale di maggior rilievo

"La Patria riTrovata", dal 7 al 14 novembre a Trento

dedicata quest'anno al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Il lavoro congiunto di scrittori, studiosi, artisti, associazioni, volontari darà vita ad una settimana intensa di incontri che si propongono dal 2002 e che impegnano l'Associazione a portare all'attenzione della cittadinanza i temi della migrazione e delle convivenze nel mondo, in Italia, nel nostro Trentino attraverso la parola, la letteratura, la testimonianza, l'immagine.

Trento, Sala Affreschi della Biblioteca Comunale

sabato, 15 ottobre 2011 ore 15:00

Strade per l'autogoverno del Sahara Occidentale
Sahara Occidentale
Una conferenza a Casablanca per raccontare l'autonomia del Trentino Alto Adige - Sud Tirol. Partecipa Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

Casablanca (Marocco)

La montagna fra speranza e disincanto
Suonatoe sul ghiacciaio

Domenica 9 ottobre 2011, in occasione della Camminata senza confini per la pace che ha collegato Rovereto con il Colle di Miravalle e la Campana dei caduti, si è svolta una Tavola rotonda dal titolo "La montagna fra speranza e disincanto". Come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani sono stato invitato a proporre una riflessione iniziale.

di Michele Nardelli

(ottobre 2011) La montagna non è più incantata. Il luogo che più ci avvicina all'infinito e che più di altri può aiutare a guardarci dentro, ha dovuto fare i conti - nella storia come nel presente - con la malvagia normalità della guerra piuttosto che con la pace. Quando le guerre si facevano (e ancora si fanno) per ridisegnare i confini, questi avevano come orizzonte quel segno a matita che da bambini disegnavamo ed oltre il quale il sole saliva o scendeva. Le montagne coincidevano con il confine, il punto di contatto e il limite dopo il quale iniziava l'altro da te, a prescindere che questo altro avesse i tuoi stessi caratteri somatici, parlasse la tua stessa lingua, professasse il tuo stesso credo religioso e che la sua impronta culturale fosse simile o diversa.

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sabato, 10 settembre 2011 ore 11:00

Tra sradicamenti e accoglienze: sguardi riflessi delle donne immigrate
Melita Richter

Tra sradicamenti e accoglienze: sguardi riflessi delle donne immigrate
con Melita Richter

Siamo abituati alla loro presenza silenziosa. Poco appariscenti, mai al centro di episodi di cronaca eppure non c'è italiano che non ne abbia incrociata una. Parliamo delle numerose donne dell'Est europeo impiegate nell'ambito della cura. Le chiamiamo badanti ma in realtà sono protagoniste di un importante fenomeno migratorio e osservatori privilegiato per guardare, con ottiche diverse, all'Italia, alle sue dinamiche famigliari, ai rapporti relazionali con lo straniero. Ma anche per affrontare temi come la vecchiaia nella nostra società, i meccanismi di emarginazione ed espulsione delle donne dal sistema economico, la lontananza dai propri famigliari, la solitudine, i diritti. Sono testimoni silenziose che però hanno cominciato a rapportarsi con una nuova lingua, a scolarizzarsi e a porre persino i primi semi di quella che si annuncia come una letteratura nascente, quella della migrazione.
 

In collaborazione con il  Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani nell'ambito dell'iniziativa "Per una cittadinanza euro mediterranea"

Rovereto, Sala Conferenze del Mart

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La globalizzazione del lavoro impone la globalizzazione dell'azione sindacale
Un sindacato europeo?
Diario di viaggio dalla Polonia, seconda puntata

di Walter Largher e Gianni Tomasi - Segreteria UIL del Trentino

(9 settembre 2011) Incontriamo i responsabili di Solidarnosc nella loro sede di Danzica che ci illustrano i cambiamenti nella società e nel mondo del lavoro in Polonia dai tempi degli scioperi ad oggi. Le descrizioni sembrano riguardare un'epoca molto più remota dei trent'anni che ci separano da quei fatti. Il cambiamento avvenuto appare violento. Ci narrano di coloro che parteciparono alle famose manifestazioni ai cantieri navali Lenin di Danzica che contribuirono alla caduta del regime.

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giovedì, 15 settembre 2011 ore 17:30

Sinti, cittadini d'Europa. Racconti di vita, testimonianze, ricerche
La bandiera dei sinti alla Campana dei caduti
Per la rassegna Euromediterranea


SINTI, CITTADINI D'EUROPA. RACCONTI DI VITA, TESTIMONIANZE E RICERCHE


Presentazione del dvd multimediale "Minor Swing - Storie sinte", progetto di ricerca e raccolta di testimonianze sui Sinti trentini a cura dell'associazione LXL.

Proiezione di estratti dal dvd multimediale.

Discutono con gli autori le antropologhe Paola Trevisan, autrice di studi e pubblicazioni sui sinti emiliani, e Elisabeth Tauber, studiosa dei sinti altoatesini.

Aperitivo con musica dei "Sintengro Gipen".

A tutti i partecipanti verrà dato in omaggio il DVD "Minor Swing - Storie sinte".

Info:
http://www.progettosinti.org/
www.inventati.org/elleperelle

Trento, piazza Battisti, Spazio archeologico Sass

martedì, 6 settembre 2011 ore 17:00

La sponda inquieta del Mediterraneo

Nell'ambito della sezione linguaggi di Oriente Occidente, conferenza con MARJOLA RUKAJ, corrispondente di Osservatorio Balcani Caucaso

 

Rovereto, Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

Un sultano nella Turchia trentina
la fontana nel ione

Moena in festa dal 19 al 21 agosto

di Francesca Zeni e Ilaria Chiocchetti*

(19 agosto 2011) Avreste mai immaginato di veder sventolare decine di bandiere turche nel cuore delle Dolomiti? O di cercare assetati una fontana e di trovare, tra i fienili trentini, il busto di un uomo con fez e mustacchi accanto all'acqua che sgorga fresca dalle montagne? A Moena oriente e occidente si mescolano, e ogni estate ne viene ritualmente celebrato l'intreccio. Uno dei quartieri più antichi della città dolomitica prende il nome di "Turchia", e accanto ai tradizionali tabià e agli affreschi con scene di caccia sulle pareti delle case, offre allo sguardo sfondi rossi con la mezzaluna e la stella.

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