Regioni

venerdì, 11 marzo 2022 ore 21:00

Il monito della ninfea a Motta di Livenza
Il manifesto della presentazione

Vaia, Covid-19, foreste in fiamme... cosa deve succedere ancora per capire che bisogna cambiare?

 

Nell'ambito della rassegna "Ricuciamo Foreste. Tra grande guerra (1918) e tempesta Vaia (2018) nel territorio veneto ricucire le ferite per generare bellezza e futuro" promossa dal Comune di Motta di Livenza, CAI Veneto e Club Alpino Italiano di Motta di Livenza.

La presentazione del libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" con gli autori Diego Cason e Michele Nardelli si svolgerà venerdì 11 marzo 2022, alle ore 21.00 presso il Palazzo La Loggia di Motta di Livenza (Treviso)

 

Motta di Livenza (TV)

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Quel che resta
La prima di copertina del libro

Vito Teti

Quel che resta

L'Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni

Donzelli Editore, 2017

 

«Mentre scrivo queste righe, il campanile di Amatrice cade sotto la forza del terzo terremoto che ha colpito, in meno di sei mesi, i paesi dell’Italia centrale. L’immagine del campanile viene riproposta ossessivamente. È una sequenza che angoscia e che però chiede di essere guardata e riguardata. Le immagini delle rovine, le visioni dei vuoti, delle assenze, dei luoghi a cui è stata sottratta la vita sono immagini perturbanti di cui abbiamo bisogno».

Scrive così Vito Teti, nell’incipit di questo libro che riannoda il filo di una riflessione iniziata quindici anni fa con Il senso dei luoghi, un saggio che ha dato vita a un vero e proprio filone a cavallo tra antropologia, reportage, letteratura e fotografia. Nell’immagine del campanile di Amatrice, Teti scorge un mondo ben più vasto, che va anch’esso inesorabilmente franando. Mentre i grandi agglomerati urbani si preparano a ospitare la gran parte della popolazione mondiale, interi territori si spopolano. E lo spopolamento è la cifra delle aree interne di numerose regioni d’Italia e d’Europa.

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mercoledì, 8 dicembre 2021 ore 07:00

In preparazione di «Inverno liquido» 2
Gran Sasso

Nei giorni che vanno da mercoledì 8 dicembre a domenica 12 dicembre 2021 sono in viaggio nell'area regione del Gran Sasso e nell'Appennino Sannita.

Si tratta di un lavoro di indagine iniziato nei primi mesi del 2021 insieme ad un collettivo di persone appassionate di terre alte per cercare di capire se e come le comunità di montagna si stanno interrogando sugli effetti che avrà la crisi climatica (e il conseguente l'innalzamento della soglia neve) sulle stazioni turistiche invernali dedite allo sci di massa.

Stiamo percorrendo di lungo in largo l'intero arco alpino e la dorsale appenninica per realizzare un reportage sull'insostenibilità del vecchio modello turistico e, insieme, per valorizzare le esperienze che si stanno proponendo per una proposta turistica improntata sulla responsabilità e sulla sostenibilità. Un impatto - quello del cambiamento climatico - che da tempo ha messo in crisi intere aree e che richiede un profondo cambio di paradigma. 

Che non sembra affatto emergere dal rilancio di vecchie proposte (e nuovi impianti) che avviene attraverso la panacea del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sta dando la stura a progetti senza prospettiva pur di intercettare i finanziamenti europei. Una logica niente affatto estranea a quella già in opera dei grandi impianti in preparazione delle Olimpiadi invernali Milano - Cortina del 2026.

Gran Sasso e Appennino Sannita

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sabato, 23 ottobre 2021 ore 08:00

In preparazione di «Inverno liquido»
Corno alle Scale. Da

Sabato 23 e domenica 24 ottobre 2021, due giorni nell'Appennino Tosco-Emiliano.

Sarò insieme con Maurizio Dematteis (direttore di Dislivelli) nel raccogliere parole, riflessioni e immagini su come i territori si pongono di fronte alla crisi climatica che investe il pianeta e che già oggi impatta sulle località che si sono piegate alla monocultura turistica e allo sci di massa. E per questo oggi in crisi profonda.

Questo tratto di strada è parte di un viaggio di inchiesta che con Maurizio e altri stiamo svolgendo attraverso le Alpi e gli Appennini, che diventerà a breve una nuova proposta editoriale.

Appennino Tosco Emiliano

sabato, 7 agosto 2021 ore 11:00

Risonanze mimetiche (Eco/nomie - Eco/logie)
La brochure dell'evento

Vaia

ha plasmato il paesaggio, quello esteriore e quello interiore. Le ferite sono profonde, visibili. Bruciano ancora, come un monito severo. Ci chiedono con insistenza chi vogliamo essere, che montagna vogliamo (continuare ad) abitare. Riambientiamoci, ci siamo detti due anni fa. Riambientiamoci a partire da quelle ferite, mettendoci in ascolto del bosco e chiedendogli cosa ha da dirci, e da darci.

Casarmonica

un sogno possibile e un segno tangibile con cui ridare valore alla montagna a partire proprio da quegli alberi che Vaia ha distrutto. Il nostro cantiere è partito post Vaia e un anno fa abbiamo presentato l’idea, la visione. Il progetto sta prendendo forma e ve lo presenteremo dal palco di risonanza realizzato grazie alla filiera bosco-legno-suono e alla volontà di noi tutti.

A cent’anni

di distanza ripensiamo mimeticamente la nostra relazione con la montagna del post-confine. Con le vette e le selle oggi più che mai spazi di attraversamento, di ibridazione tra saperi, genti, lingue. E con gli abitanti più numerosi di queste sterminate valli, gli alberi, capaci di contenere la fibra che interrompe i sovrumani silenzi delle stagioni.

Lo facciamo con il suono e la musica, linguaggi che non hanno bisogno di traduzioni. Né di interpretazioni. Risonanze mimetiche è l'inizio di un percorso poetico (nel senso etimologico di fare) di riambientazione.

Val Visdende (Belluno)

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sabato, 3 luglio 2021 ore 08:30

La sfida di un destino comune. Si apre a Genova il X congresso di Slow Food Italia
Il logo del congresso

Il 3 e 4 luglio nel capoluogo ligure si celebra il X Congresso nazionale: in presenza e online, 750 delegati da tutta Italia coinvolti nella “sfida di un destino comune”

Genova e la Liguria sono al centro dell’attenzione di Slow Food, non solo perché dal 1 al 4 luglio in quattro piazze del centro cittadino si tiene Slow Fish (il programma della manifestazione dedicata agli ecosistemi acquatici e organizzata da Slow Food e Regione Liguria è su ww.slowfish.it), ma anche perché il capoluogo ligure il 3 e il 4 luglio ospita il X Congresso di Slow Food Italia. Un appuntamento centrale per la vita dell’associazione, in cui si delineano i percorsi futuri e si rinnovano tutte le cariche associative.


«L’assise che stiamo per celebrare sarà forse diversa dai Congressi precedenti, per quello che stiamo vivendo, perché per la prima volta non tutti i delegati saranno in presenza, ma tanti di loro si collegheranno online. Eppure, questo appuntamento avrà in comune con gli altri Congressi l’impegno a far evolvere ulteriormente il percorso politico di Slow Food in Italia – afferma Giorgia Canali, a nome del Comitato Esecutivo uscente -. A questo Congresso portiamo in dote il lavoro collettivo di condivisione e costruzione dei documenti che ne costituiscono l’anima politica e che ha caratterizzato il percorso congressuale. Documenti che sottolineano con forza quanto sia ancora centrale la missione di Slow Food nel mondo e in Italia.

 

Genova, Teatro della Corte

Il programma del X congresso di Slow Food Italia

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Il virus etnico
ragazzi scuola covid

 

Tra i danni del coronavirus in Alto Adige – Sud Tirolo, anche quello al dialogo fra gruppi linguistici. Le tensioni sui tamponi nasali a scuola ne sono un segnale. Che però non sembra ascoltato.

di Mauro Cereghini

(4 maggio 2021) La pandemia da covid-19 ha fatto molti danni. I morti, anzitutto. E poi le perdite economiche, lo stravolgimento della vita sociale, l'isolamento in casa... Nella nostra provincia, rischia di aggiungersi un danno in più: quello alla comprensione e al dialogo tra gruppi linguistici. Almeno in quella parte di vita pubblica che si è scelto di tenere rigidamente separata per gruppi, e cioè la scuola. Un dirigente giorni fa riconosceva sconfortato che un anno di covid-19 ha portato indietro le lancette di decenni. Ultimo è il caso dei test nasali autosomministrati– i famosi tamponcini – ma prima ne sono venuti altri come la scuola d'emergenza o l'obbligo delle mascherine ffp2. Tutti casi in cui l'autonomia provinciale ha introdotto norme diverse da quelle nazionali, in sé magari utili, ma senza il confronto e la mediazione culturale con i destinatari del mondo italiano.

 

 

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martedì, 17 novembre 2020 ore 18:30

Il passato è a valle, il futuro a monte
Terre alte

E' possibile rivedere l'evento su: https://youtu.be/CtiYhiIsNsk

 

Due libri, "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" e "Storie di clima", a Terra Madre, martedì 17 novembre, ore 18.30.

«SE IL PUNTO IN CUI TI IMMERGI IN UN FIUME È IL PRESENTE, PENSAI, ALLORA IL PASSATO È L’ACQUA CHE TI HA SUPERATO, QUELLA CHE VA VERSO IL BASSO E DOVE NON C’È PIÙ NIENTE PER TE, MENTRE IL FUTURO È L’ACQUA CHE SCENDE DALL’ALTO, PORTANDO PERICOLI E SORPRESE. IL PASSATO È A VALLE, IL FUTURO A MONTE».

Il passato e il futuro. Sono le parole con cui Paolo Cognetti, nel libro “Le otto montagne” ci racconta una visione delle terre alte che Terra Madre fa propria.

La montagna concepita come oracolo che ci racconta in anticipo le conseguenze della crisi climatica, che ci ammonisce sulle conseguenze dell’abbandono e dell’incuria. Una montagna che sa anche indicare la via, perché generosa quando l’uomo è in grado di viverla rispettandola. Allora non è difficile prendere esempio da esperienze locali che possono diventare modello per affrontare problemi su vasta scala.

Intervengono:

- Francesco Dellagiacoma,  Presidente PEFC Italia

- Roberto Barbiero, autore del libro Storie di clima

- Diego Cason, autore del libro Il monito della ninfea – Vaia, la montagna, il limite

- Valentina Musmeci, autrice del libro Storie di clima

- Michele Nardelli, autore del libro Il monito della ninfea – Vaia, la montagna, il limite

Dialogano con Maurizio Dematteis giornalista, ricercatore e direttore dell’associazione Dislivelli.

Diretta streaming da Terra Madre

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L'altro 'Gigante dello Stretto'
Acquarello di Gianfranco Neri

(17 novembre 2020) Se riconosciamo questo tempo come cupo e interessante, non possono che accadere cose così, cupe e interessanti. Di quelle cupe (ahimè prevalenti) ne parliamo – più o meno a dovere – in ogni momento.

Oggi vi voglio parlare di una bella storia che mi riempie di gioia e che mi dice che malgrado le avversità ne vale la pena, che quel che si fa sul piano dell'impegno insieme esigente e disinteressato, così estraneo alle cose di questo mondo, può essere riconosciuto. Anche là dove forse meno te lo aspetti, considerato che si è sempre un po' stranieri in patria e che il rapporto fra società civile, politica e istituzioni è spesso segnato da condizionamenti di potere.

Il fatto è che la realtà talvolta ci sorprende, nella sua complessità e nella ricchezza di sfaccettature. E così può accadere che a Reggio Calabria vinca le elezioni comunali la coalizione guidata da Giuseppe Falcomatà e che nella formazione della Giunta comunale venga chiamato come vicesindaco una persona come il professor Tonino Perna, un amico con il quale ho condiviso idee, valori e una parte importante del nostro sguardo sul mondo.

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Roma può rifiorire
Roma può rifiorire

A cura di Pop, idee in movimento

Roma può rifiorire

Il volume è frutto di un processo di elaborazione collettiva che POP ha intrapreso a partire dall'incontro del 12 settembre 2020 svoltosi alla Tenuta della Mistica (Roma), con quattro gruppi di lavoro tematici per la sua redazione partecipata.

 

***

 


Roma, primi giorni di luglio 2017. Difficile immaginare come un “Viaggio nella solitudine della politica” possa trovare cittadinanza in una città dove tutto sembra ruotare attorno ai palazzi del potere. Anzi, dei poteri, anche quelli piccoli piccoli ma non per questo meno insidiosi.

Cercheremo di starcene alla larga, non perché non possano essere interessanti e nemmeno per snobismo, ma perché chi ci ha vissuto per qualche anno già ne conosce le immutabili liturgie e l'aria stagnante. Percorriamo altre strade, per raccogliere parole e immagini di una Roma che non ti aspetti. Difficili persino da immaginare senza un moderno Caronte che ci aiuta ad accostarci a luoghi e personaggi che la cronaca ufficiale generalmente non sa vedere.

Occorre curiosità e un tempo disteso che puoi anche “perdere”, preferire la polvere piuttosto che i salotti buoni, le smentite alle conferme. Ne verranno fitte pagine di diario1.

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venerdì, 30 ottobre 2020 ore 21:00

A due anni dalla tempesta Vaia
Effetto Vaia in Carnia

 

 

 

E' possibile vedere la registrazione della presentazione a questo indirizzo: 

https://www.facebook.com/legambientefvg/videos/2979715198798422/

 

Legambiente Friuli Venezia Giulia promuove la presentazione online del libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" di Diego Cason e Michele Nardelli (Bertelli Editori, 2020)

 

Partecipano:

Sandro Cargnelutti, presidente Legambiente FVG

Vanda Bonardo, presidente di CIPRA Italia e Responsabile nazionale Alpi Legambiente

in dialogo con gli autori del libro Diego Cason e Michele Nardelli.

Modera la conversazione:

Emilio Gottardo.

 

Online da Udine

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venerdì, 6 novembre 2020 ore 21:00

La tempesta e la montagna

L'evento è stato cancellato causa pandemia e rinviato a primavera

 

A due anni dal disastro nei boschi delle Dolomiti

Neuter e CAI - Porretta presentano il libro di Diego Cason e Michele Nardelli

"Il monito della ninfea" (Bertelli Editori, 2020)

Un'analisi delle cause e degli effetti di un disastyro ambientale che ha cambiato il volto di una grossa parte dell'arco alpino.

Renzo Torri, Renzo Zagnoni, Stefano Semenzato dialogano con uno degli autori, Michele Nardelli.

 

Causa Covid posti ad esaurimento. Consigliata prenotazione alla mail s.semenzato@alice.it o telefonando al 340 2220534 (Renzo Zagnoni)

 

Porretta Terme, Teatro Testoni

Il manifesto dell'evento

«Il monito della ninfea» al Premio Leggimontagna 2020
Ultime note sui ghiacciai

Ultima ora. Il libro "Il monito della ninfea" si è classificato al secondo posto nella sezione saggistica al Premio Leggimontagna 2020. Un bel riconoscimento al lavoro realizzato con l'amico Diego Cason.

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Si svolgeranno al Teatro comunale Luigi Candoni di Tolmezzo sabato 17 ottobre alle 15.00, alla presenza di autori e editori, le premiazioni del concorso letterario Leggimontagna 2020, suddiviso nelle categorie Saggistica, Narrativa e Inediti. Opere che parlano della Montagna, nel senso più ampio del termine, descritta da qualsiasi punto di vista, a scelta dell’autore.

Questa 18a edizione è dedicata a Giulio Magrini, già presidente dell’ASCA - Associazione delle Sezioni del Club Alpino di Carnia, Canal del Ferro, Val Canale -, consigliere regionale del Partito Comunista italiano, consigliere comunale a Tolmezzo e Prato Carnico, sindaco di Ovaro, componente della direzione provinciale dell’Anpi, ma soprattutto esperto di società, politica, cultura e dinamiche della montagna.L

L’edizione di quest’anno inizia il 15 ottobre alle 20.30 alla Ciasa dai Fornés di Forni di Sopra con la proiezione del documentario Il segreto degli oceani, regia di Michele Melani (National Geographic, 2019). Sarà presente Federico Fanti dell’Università di Bologna – National Geographic Emerging Explorer, host del documentario, che dialogherà con Giuseppe Muscio, direttore del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine; introduce Gianpaolo Carbonetto. L’evento è frutto della collaborazione di ASCA con la Summer School Dolomiti UNESCO, il Geoparco delle Alpi Carniche e il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.

 

La locandina della manifestazione

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venerdì, 16 ottobre 2020 ore 15:30

Il monito della ninfea al Convegno annuale di Cittaslow International
Effetto Vaia nelle Dolomiti bellunesi

L'Assemblea di Cittaslow international si svolgerà in streaming a causa dell'intensificarsi della Pandemia in Italia, in tutta Europa e nel mondo. 

Per ascoltare l'intervento di Francesco Ferrini e di Diego Cason ecco l'indirizzo della connessione: https://www.youtube.com/watch?v=xuxBNaYIS9k&feature=emb_title

 

Nei giorni 16 e 17 ottobre 2020 si svolgerà ad Orvieto l'Assemblea di Cittaslow International.

«Inizialmente previsto a metà giugno e poi rinviato ad ottobre l’appuntamento è particolarmente atteso – spiega il Segretario Generale dell’Associazione, Pier Giorgio Oliveti – in questo periodo infatti giungono segnali di sempre maggiore interesse a livello internazionale. Nonostante la perdurante incertezza e l’oggettiva difficoltà nel viaggiare a causa del COVID-19, Cittaslow è più attiva che mai e rinnova l’appuntamento assembleare dei Sindaci slow sulla rupe nel rispetto delle norme di contrasto al virus. E’ stato proprio a causa della pandemia che si è alzata l’attenzione sulle qualità dei “borghi slow”. Vivere nelle Cittaslow significa infatti essere più resilienti in modo del tutto spontaneo e naturale, saper resistere di più e meglio alle avversità, alla chiusura o al distanziamento attraverso i servizi. Sono altrettanto importanti i comportamenti di mutuo aiuto comunitari e le strutture sostenibili, il sociale di prossimità, la qualità e accessibilità delle produzioni agroalimentari primarie, l’artigianato. Oggi quindi risulta più chiaro il messaggio ormai diffuso in tutto il mondo che vede le Cittaslow un modello che ha anticipato di oltre vent’anni bisogni e soluzioni del vivere contemporaneo».

Nella cornice dell’Assemblea di Cittaslow International venerdì 16 ottobre alle ore 15.30, presso il Palazzo dei Sette di Orvieto, ci sarà un appuntamento speciale, un importante convegno sul tema

 

Cambiamenti climatici: il bosco oltre il limite

il valore degli alberi tra natura e città.

 

cui parteciperanno

Francesco Ferrini, Prof. di Arboricoltura, Presidente della Scuola di Agraria - DAGRI sezione Colture Arboree dell’Università di Firenze e

Diego Cason, Sociologo, Docente di discipline giuridiche ed economiche, studi e ricerche sociali, economiche e territoriali, autore de “Il Monito della Ninfea” sugli effetti di Vaia nelle Dolomiti.

 

Orvieto, Palazzo dei Sette

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venerdì, 16 ottobre 2020 ore 17:30

Vaia, la montagna, il limite
Il libro

La presentazione è stata sospesa per effetto della recrudescenza della pandemia Coronavirus e si riproporrà non appena ce ne saranno le condizioni.

 

Una nuova presentazione - ma in forma diversa dalle precedenti - de “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite” si svolgerà il prossimo 16 ottobre 2020 alle ore 17.30 a Roma, presso il Nuovo Mercato di Testaccio, Porta Futuro (Via Galvani 108), per iniziativa di Slow Food Roma, Mercato di Testaccio e Marco Morello

Terra Madre Salone del Gusto rappresenta da tredici edizioni uno spazio unico in cui si ritrovano a dialogare rappresentanti delle comunità del cibo da tutto il mondo. Quest'anno l'evento sposta l'attenzione sui delicati e complessi legami che connettono l'uomo a quattro ecosistemi: Terre d'Acqua, Terre Alte, Terre Basse, Terre e Città.

E' all'interno di questa ultima cornice che proponiamo il nostro evento presso il Nuovo Mercato di Testaccio. Ricordando "Il monito della ninfea", Slow Food Roma, insieme a Michele Nardelli, si confronta su come la nostra associazione e le nostre comunità possono diventare protagoniste del cambiamento, ormai urgente. La presentazione del libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" si terrà all'interno della Sala Grande di Porta Futuro in Via Galvani 108.

 

Roma, Mercato del Testaccio. Sala Grande di Porta Futuro (via Galvani 108)

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