Riportiamo l'opinione di Valerio Onida, professore di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano, pubblicata nei gironi scorsi dal Corriere della Sera sulla questione dell'abolizione delle Province.
di Valerio Onida
Caro direttore, da qualche tempo, in nome della necessità di ridurre i "costi della politica", ha ripreso vigore l' idea di abolire le Province come enti locali. Ma davvero sarebbe una buona idea? Naturalmente non basta l' argomento che le Province "costano". Tutte le istituzioni «costano». Il problema è se "servono". Le Province "enti inutili"?
Tremonti taglia 228 milioni di euro (2013) e 338 milioni (2014) alla Provincia autonoma di Trento per il risanamento dei conti dello Stato. Nonostante l'accordo di Milano e l'assunzione di nuove competenze in capo alla finanza provinciale.
(7 luglio 2011) Con riferimento all'applicazione della manovra economico-finanziaria proposta dal ministro Tremonti nelle Regioni a Statuto speciale e Province autonome, queste ultime nell'incontro svoltosi ieri a Roma hanno sottoscritto un documento comune in cui si rileva quanto segue...
(27 giugno 2011) La scuola è da poco finita e "Politica responsabile" saluta il nuovo direttore Daniele Siviero invitandovi a un'ultima riflessione, prima dell'ombrellone, in tema di qualità scolastica. La grande varietà sociale nella composizione delle aule è una bella sfida per gli insegnanti, che devono adoperarsi perche tutti possano raggiungere il successo formativo. Servono passione e creatività, serietà e coerenza, voglia di aggiornarsi e di mettersi in gioco. In una parola: ci vuole professionalità. In Trentino, dove la scuola è ancora considerata dalle istituzioni una risorsa per il futuro anzichè un costo da comprimere, vi sono le condizioni per trovare soluzioni sempre più all'altezza di questa sfida strategica. Discutiamone insieme, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
Dopo sedici anni superato il quorum di partecipazione ai 4 referendum: l'acqua è un bene comune, il nucleare non s'ha da fare, la legge dev'essere uguale per tutti. E nella nostra regione ha votato il 64,8% degli aventi diritto.
(13 giugno 2011) Il raggiungimento del quorum nei 4 referendum rappresenta una grande prova del Paese. Della società civile in primo luogo, grande protagonista di questa straordinaria pagina di democrazia, che ha fortemente voluto la consultazione popolare. Delle comunità locali, che hanno lanciato un messaggio inequivocabile per la tutela dei territori e delle risorse locali. Della buona politica, che ha saputo ascoltare la primavera che anche in questo Paese sta iniziando a soffiare con vigore. Non ha vinto alcun schieramento, non hanno vinto i partiti. E' la vittoria del bene comune, di un'idea alla quale - anche come PD del Trentino - abbiamo dato il nostro sostegno concreto.
Il voto nei Comuni del Trentino: http://elezioni.interno.it/votanti/votanti110612/RFIvotanti0831.htm
(30 maggio 2011) Il punto centrale oggi nella discussione su economia e cambiamento climatico non è più se intervenire ma come intervenire, ovvero come e quali confini mettere al libero mercato. Ciò che serve, anche in Trentino, è la costruzione di un sistema nel quale le diverse componenti sociali lavorino per una riduzione progressiva, immediata ed economicamente sostenibile delle componenti che oggi disequilibrano il rapporto con la terra, sostituendo il paradigma del limite con la riduzione percentuale progressiva dei valori critici. Se ne discute da oggi con Thomas Miorin, nuovo direttore responsabile, su www.politicaresponsabile.it
In un momento tanto delicato per l'autonomia delle nostre Province e per le finanze dei nostri comuni, il Partito Democratico del Trentino Alto-Adige/Südtirol ha organizzato un incontro sul tema
"Federalismo fiscale e autonomie speciali"
Sabato 14 maggio dalle 10.00 alle 13.00 presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione, Piazza Dante, Trento
(4 aprile 2011) Politica responsabile è diretta da oggi, per due settimane, da Tommaso Iori e Mattia Pelli, che ci invitano a riflettere sui Sinti trentini. L'irriducibilità della cultura romanì è sempre stata quanto di più difficile e sfuggente da indagare. L'assenza è la cifra del loro vivere nel mondo dei Gage (il nostro). In questi ultimi anni assistiamo però a un fenomeno nuovo e insolito: i Sinti in Trentino hanno deciso di proporsi attivamente sul fronte delle politiche pubbliche che li riguardano. Partecipano ai tavoli, incontrano esponenti dell'amministrazione, avanzano soluzioni. Sarebbe da sconsiderati non cogliere l'opportunità che i Sinti trentini stanno offrendo a tutta la comunità. Come sempre, ne parliamo insieme su Politica responsabile, commentando e ponendo domande ai direttori. Ciao, a presto.
Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini hanno sottoscritto i referendum per togliere la gestione del servizio idrico dal mercato e i profitti dall'acqua.
lunedì, 21 marzo 2011 ore 18:30
Siamo tutti invitati a partecipare, anche attivamente mettendoci non solo la faccia, ma anche la voce, leggendo qualche brano in prima persona.
Trento, Piazza Duomo
venerdì, 11 marzo 2011 ore 17:30
Trento, sede Sosat, via Malpaga 17