di Michele Nardelli
(5 giugno 2014) Qualche giorno fa uno sceicco del Qatar, intervistato a proposito della compravendita dei voti per l'assegnazione dei mondiali del 2022 all'emirato, rispondeva mostrando il suo orologio d'oro ed affermando che anche quello era un regalo. Voleva dire che l'ingraziarsi il sostegno è cosa normale e che è sempre stato così.
Nell'ascoltare quell'intervista il sentimento che dominava i miei pensieri era lo stupore, mi chiedevo che idea potesse avere costui non dico verso l'uguaglianza degli esseri umani ma semplicemente verso lo stato di diritto.
Dopo la prima reazione, riflettendoci un attimo, ho dovuto amaramente riconoscere come la realtà corrisponde più al pensiero dello sceicco che non ai miei valori. In fondo, la cultura del favore o dello scambio (anche quello politico, che non è necessariamente reato) è profondamente radicata anche nelle nostre moderne democrazie, se solo pensiamo al potere delle grandi lobby economico finanziarie nell'indirizzare le scelte dei governi, il pensiero dell'opinione pubblica, la stessa società civile.
(15 marzo 2013) L'obiettivo che ci eravamo dati come Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e Associazione Libera nel promuovere la Winter School "Mafie senza confini" era quello di realizzare un percorso formativo con il duplice scopo di fornire elementi di conoscenza del carattere postmoderno della criminalità organizzata e di interrogarci sugli strumenti che una comunità è in grado di mettere in campo per contrastarne gli effetti sul proprio territorio.
Realizzare la winter school sulle mafie a Trento era poi oltremodo significativo per indicare il fatto che di fronte ad un fenomeno tanto complesso ed invasivo nessuno può ritenersi al riparo e chiamarsi fuori.
Il risultato tanto sul piano dei contenuti come su quello della partecipazione è stato significativo, tanto che la richiesta venuta dai partecipanti (ma anche dai relatori) è stata quella di dare continuità alla riflessione e alla modalità proposta.
Interessanti anche le relazioni che sono nate sul piano dello scambio di esperienze, nella cooperazione come sul piano istituzionale, che avranno seguito anche nella solidarietà con il Comune di Napoli alle prese con la ricostruzione della Città della scienza, distrutta nelle scorse settimane per mano della camorra.
Ne è testimonianza anche il bel fondo che Simone Casalini ha proposto sul Corriere del Trentino di giovedì 14 marzo che ripropongo a chi fosse sfuggito.
Tassare del 3x1000 i patrimoni sopra i 5 milioni di euro e innalzare l'imposizione fiscale sulle rendite dal 12,5% al 23%: queste le due principali proposte della campagna Sbilanciamoci! per ridare equità fiscale e giustizia sociale ad un paese che ne ha bisogno e per ribaltare la la logica socialmente iniqua della manovra del governo Berlusconi. Solo dalla tassa patrimoniale potrebbero entrare oltre 10 miliardi e 500 milioni di euro, mentre dall'innalzamento dell'imposizione fiscale sulle rendite finanziarie potrebbero maturare circa 5 miliardi di introiti. Si tratta in tutto di 15 miliardi di euro: lo stesso ammontare che la manovra del governo vuole tagliare agli enti locali, alle regioni e alla sanità.
http://www.sbilanciamoci.org/index.php?option=com_petizione2010
di Michele Nardelli
Nel 1992, quando il consigliere Roberto Pinter e Solidarietà lanciarono la prima battaglia contro i privilegi dei consiglieri regionali, era difficile non solo trovare supporto da parte di altri consiglieri (perché a prescindere dalla “casta” è purtroppo vero che chi acquisisce dei privilegi tende a conservarli) ma perfino trovare spazio sui mezzi d’informazione che se ne guardavano bene dal denunciare i privilegi della classe politica e che ancora faticano a toccare i tanti altri privilegi.