mercoledì, 14 aprile 2021 ore 20:00
.png)
Cari delegati, cari soci
è convocato il Congresso dell’Associazione Regionale Slow Food Trentino Alto Adige Sudtirol per il giorno 14 aprile 2021, alle ore 20.00, con modalità di svolgimento della seduta in videoconferenza con lo strumento denominato Zoom.
Il Congresso Regionale viene convocato sulla base dei seguenti punti all’Ordine del Giorno:
1) Nomina della Presidenza Congressuale;
2) Nomina del Segretario verbalizzante;
3) Relazione del Comitato Esecutivo Regionale sull’attività svolta;
4) Presentazione e approvazione del rendiconto economico finanziario 2020 (allegato alla presente convocazione);
5) Discussione sulle tematiche associative in prospettiva del Congresso Slow Food Italia con il supporto del materiale inviato da Slow Food Italia e presentazione della squadra candidata e del programma per il Comitato Esecutivo Nazionale per il mandato 2021-2025;
6) Presentazione delle candidature per il Comitato Esecutivo Regionale che si incaricherà di guidare quanto deciso al punto 5 e programma di mandato 2021-2025 (allegato alla presente convocazione);
7) Elezione Comitato Esecutivo Regionale, con relativo documento politico-programmatico e collegata proposta di eventuali membri del Consiglio Nazionale (e relative riserve);
8) Elezione del listino dei delegati e relative riserve al Congresso Nazionale;
9) Varie ed eventuali.
Piattaforma Zoom

Questo Pnrr è un piano di ammodernamento di un modello di sviluppo insostenibile, non promuove la transizione ecologica e non affronta alla radice le cause delle crisi che stiamo vivendo
Comunicato di Slow Food Italia
(27 aprile 2021) Si addensano molte nubi nel cielo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. C’era da aspettarselo, tale è la posta in palio (complessivamente il Presidente Draghi parla di 248 miliardi di euro investimenti) e tali sono gli interessi solleticati da questa enorme quantità di denaro.
Pnrr, Slow Food: «Non è una strategia per la transizione ecologica»
«Quella che emerge dalla lettura del Pnrr non è una strategia per la transizione ecologica ma piuttosto un programma per l’ammodernamento del Paese. Come se all’origine delle crisi che stiamo vivendo ci fosse principalmente una condizione di arretratezza dell’Italia rispetto al contesto globale e non, invece, un problema di modello di sviluppo. La transizione dovrebbe essere un passaggio da un modello all’altro e non un aggiustamento, pur se profondo, di un modello che si vuole perpetuare. Per fare un esempio: nei capitoli dedicati all’agricoltura si propone il rinnovo del parco macchine, che può anche non voler dire nulla in termini di transizione ecologica o, addirittura, può avere effetti negativi, se dovesse tradursi nel passaggio a mezzi sempre più pesanti che compattano sempre più i suoli», afferma Francesco Sottile, a nome del Comitato esecutivo di Slow Food Italia.
martedì, 23 marzo 2021 ore 20:30



Piattaforma Zoom
sabato, 27 marzo 2021 ore 09:30
.jpg)
Il Consiglio Nazionale dell’associazione Slow Food Italia Aps è convocato Sabato 27 marzo 2021 IN COLLEGAMENTO ONLINE SULLA PIATTAFORMA ZOOM dalle ore 9.30 alle ore 12.30 per l'esame e la discussione degli argomenti iscritti al seguente ordine del giorno:
1) Approvazione verbale seduta precedente;
2) Presentazione squadra candidata a Comitato Esecutivo e programma programmatico 2021-2025;
3) Dimissioni/revoche Consiglieri nazionali e provvedimenti conseguenti;
4) Aggiornamento su bilancio 2020 di Slow Food Italia e presentazione bilancio preventivo 2021 di Slow Food Italia;
5) Approvazione bilancio preventivo 2021 di Slow Food Italia;
6) Comunicazioni.
Piattaforma Zoom
giovedì, 18 marzo 2021 ore 21:00

Road to mountains - 7° incontro: Mieli dell’Appennino aquilano Presidio Slow Food
Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
****
Giovedì 18 marzo 21.00
Mieli dell’Appennino aquilano
Presidio Slow Food (Abruzzo)
con Pietro Asci
Piattaforma Zoom
sabato, 13 marzo 2021 ore 09:30

Ai membri del Consiglio Nazionale
Ai Consiglieri Internazionali di Slow Food Italia Aps
Al Presidente del Collegio Sindacale
Al Presidente del Collegio dei Garanti
Ai Sig.ri invitati a partecipare
Carissimi,
con la presente si trasmette la convocazione del Consiglio Nazionale, fissata in seconda convocazione per il giorno sabato 13 marzo 2021 in collegamento online tramite la piattaforma Zoom dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 17:00.
Piattaforma Zoom

Idee e proposte attorno al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
a cura di Slow Food Italia Aps
(25 febbraio 2021) La pandemia è stata insieme un evidenziatore e un acceleratore delle crisi sistemiche che attraversano questo tempo: crisi ambientale, climatica, alimentare, demografica, migratoria, economica e sociale, finanziaria e, infine, culturale e politica. Per questo sarebbe giusto parlare di sindemia, di fronte alla quale viene in luce tutta l'inadeguatezza degli strumenti interpretativi, di visione e di governance da parte delle istituzioni nazionali ed internazionali, tanto nell'affrontare l'emergenza sanitaria, quanto nell'andare alle cause che ne sono all'origine.
Appare improcrastinabile l'assunzione di un nuovo approccio, quello della complessità. Del nostro essere parte, come genere umano, della natura di cui siamo un frammento e del nostro rapporto di co-evoluzione con essa. Del carattere limitato della nostra conoscenza e delle risorse di cui dovremmo disporre, avendo consapevolezza della nostra impronta ecologica. Di un presente dove tutto si tiene, dove l'interdipendenza annulla le distanze e nel quale ogni nostra scelta, individuale o collettiva, ricade ed influenza il destino di tutti e della nostra madre Terra.
Occorre, in altre parole, cambiare rotta. E di questo cambiamento Slow Food intende essere parte attiva e interlocutore autorevole e affidabile. A partire dalla sua natura peculiare di movimento insieme globale e territoriale per il diritto a un cibo buono, pulito, giusto per tutti, capace in oltre trent’anni di battaglie di dimostrare che nutrirsi e fare la spesa sono anche atti politici.
giovedì, 11 marzo 2021 ore 21:00

Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Terra Madre Salone del Gusto
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle.Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food.
L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Giovedì 11 marzo 21.00
Suino nero dei Nebrodi
Presidio Slow Food (Sicilia)
con Enzo Pruiti
***
Piattaforma Zoom
giovedì, 4 marzo 2021 ore 21:00

Road to mountains - 5° incontro: il Pero Misso Presidio Slow Food
Evento online promosso da Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Terra Madre Salone del Gusto
Giovedì 4 marzo 2021, alle ore 21.00
per accedere: https://zoom.us/j/93937591681?pwd=bkFmQ0N0NGxCak1YbmtxN3dmcHhJQT09
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Evento online sulla piattaforma Zoom
giovedì, 25 febbraio 2021 ore 21:00

Evento online di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri
Road to mountains - 4° incontro: Le Patate Verrayes Presidio Slow Food
Giovedì 25 febbraio 2021, alle ore 21.00
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Pagina Facebook e Youtube
giovedì, 18 febbraio 2021 ore 21:00

Road to mountains - 3° incontro: la Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio Presidio Slow Food
Giovedì 18 febbraio 2021, ore 21.00
Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Piattaforma Zoom
giovedì, 11 febbraio 2021 ore 21:00

L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Piattaforma Zoom e Pagina Facebook
lunedì, 18 gennaio 2021 ore 18:00

Nell'ambito della rassegna "Alimentazione e sostenibilità", dodici confronti sulla nuova frontiera del cibo e della produzione, lunedì 18 gennaio 2021, alle ore 18.00 si svolge la seconda conference call "Dal Territorio al Territorio. Circolarità e sostenibilità" cui si può accedere sulla pagina Facebook del CLS di Bolzano e sulla piattaforma Zoom.
Il progetto
Dodici tappe, dodici puntate, dodici riflessioni. Il CLS di Bolzano organizza una serie di incontri online per discutere il tema della sostenibilità e del futuro, a partire dalle scelte di ogni giorno fino a puntare un faro sulle esperienze e i progetti più innovativi. Le conferenze organizzate in collaborazione con Cru.it, ideate dal giornalista e gastrosofo Angelo Carrillo, vogliono dare luce le eccellenze di Bolzano e dell’Alto Adige, confrontando realtà locali e nazionali, per offrire agli imprenditori e ai lavoratori spunti di riflessione a 360 gradi su un settore in forte espansione e sempre più strategico per le scelte contemporanee e future.
Pagina Facebook del CLS di Bolzano e Piattaforma Zoom

Sono diverse e autorevoli le ricerche internazionali che spiegano perché, partendo dallo studio delle origini sociali e ambientali delle malattie che si aggregano con i virus, dovremmo parlare di sindemia e non di pandemia. Quelle ricerche dimostrano anche come per il Covid-19 il vaccino non sarà mai sufficiente perché occorre rafforzare la prevenzione primaria (mentre molti furbescamente preferiscono parlare di diagnosi precoce) ma prima di tutto creare una nuova relazione tra campagna e città, affermare un’idea diversa di agricoltura, mettere radicalmente in discussione ovunque deforestazioni, monocolture genetiche e allevamenti industriali. Riprendo l’intervento di Antonio Lupo, amico e medico internista in uno dei migliori ospedali pubblici italiani, con esperienze di medicina territoriale e di lotta con il Movimento Senza Terra in Brasile
di Antonio Lupo *
Sono un vecchio medico internista in pensione, ho lavorato per molti anni all’Ospedale di Niguarda di Milano, uno dei più completi e migliori ospedali pubblici italiani, reso tale anche dalle grandi lotte ospedaliere degli anni Settanta, che hanno contribuito a umanizzare e modernizzare, in buona parte d’Italia, gli ospedali.
Negli ultimi cinque anni di attività medica ho voluto fare anche l’esperienza di medico di famiglia, per vivere e capire i percorsi delle persone malate, percorsi spesso poco considerati in ospedale, anche (ma non solo) per l’urgenza di dare una risposta terapeutica. Volevo condividere e capire le risposte date dalla “Medicina di territorio”, della cui carenza oggi si parla molto, spesso con ipocrisia, perché, nel progressivo svilupparsi dell’industria della salute negli ultimi Cinquanta anni, sono stati e sono fondamentali solo gli ospedali, pubblici e privati, dove girano un sacco di soldi e grosse fette di potere.

Questo intervento è stato scritto per "Slowzine", il periodico di Slow Food della Valle dell'Adige e Alto Garda https://www.slowfoodtrentinoaltoadige.com
di Michele Nardelli *
(13 novembre 2020) La pandemia in corso dovrebbe portarci a riflettere sull'incertezza che investe il presente e il futuro di tutti noi.
Per mesi, malgrado la non conoscenza del virus Covid-19, si è voluto minimizzare in maniera paternalistica quanto stava accadendo: “tutto andrà bene” si vedeva scritto ovunque, con tanto di arcobaleno come segno di speranza. Altri si sono fatti paladini del negazionismo o del complottismo, per strumentalizzare a favore dei loro deliri una tragedia che ha già provocato morte e sofferenza in ogni parte del mondo.
Come sappiamo non è andato tutto bene. E se le cifre ufficiali ci parlano di almeno un milione e duecentomila morti e di quasi 50 milioni di persone finora contagiate, tutti riconoscono che questi numeri sono largamente sottostimati in relazione al fatto che in molte aree geografiche si muore di Covid senza nemmeno una diagnosi e non esistono nemmeno servizi sanitari in grado di censire i contagi.
Ma riflettere significa interrogarsi sulla natura di quel che sta accadendo, comprendere le connessioni nell'intrecciarsi di crisi (climatica, ambientale, sanitaria, demografica, alimentare, economica, sociale, migratoria…) che chiamiamo superficialmente emergenze e che sono riconducibili ad un'unica grande questione, l'insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo. A sua volta ascrivibile ad un rapporto malato verso la natura della quale, pur essendone il genere umano una piccolissima parte, ci crediamo padroni.