Questo Pnrr è un piano di ammodernamento di un modello di sviluppo insostenibile, non promuove la transizione ecologica e non affronta alla radice le cause delle crisi che stiamo vivendo
Comunicato di Slow Food Italia
(27 aprile 2021) Si addensano molte nubi nel cielo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. C’era da aspettarselo, tale è la posta in palio (complessivamente il Presidente Draghi parla di 248 miliardi di euro investimenti) e tali sono gli interessi solleticati da questa enorme quantità di denaro.
Pnrr, Slow Food: «Non è una strategia per la transizione ecologica»
«Quella che emerge dalla lettura del Pnrr non è una strategia per la transizione ecologica ma piuttosto un programma per l’ammodernamento del Paese. Come se all’origine delle crisi che stiamo vivendo ci fosse principalmente una condizione di arretratezza dell’Italia rispetto al contesto globale e non, invece, un problema di modello di sviluppo. La transizione dovrebbe essere un passaggio da un modello all’altro e non un aggiustamento, pur se profondo, di un modello che si vuole perpetuare. Per fare un esempio: nei capitoli dedicati all’agricoltura si propone il rinnovo del parco macchine, che può anche non voler dire nulla in termini di transizione ecologica o, addirittura, può avere effetti negativi, se dovesse tradursi nel passaggio a mezzi sempre più pesanti che compattano sempre più i suoli», afferma Francesco Sottile, a nome del Comitato esecutivo di Slow Food Italia.
martedì, 23 marzo 2021 ore 20:30
Piattaforma Zoom
sabato, 27 marzo 2021 ore 09:30
Il Consiglio Nazionale dell’associazione Slow Food Italia Aps è convocato Sabato 27 marzo 2021 IN COLLEGAMENTO ONLINE SULLA PIATTAFORMA ZOOM dalle ore 9.30 alle ore 12.30 per l'esame e la discussione degli argomenti iscritti al seguente ordine del giorno:
1) Approvazione verbale seduta precedente;
2) Presentazione squadra candidata a Comitato Esecutivo e programma programmatico 2021-2025;
3) Dimissioni/revoche Consiglieri nazionali e provvedimenti conseguenti;
4) Aggiornamento su bilancio 2020 di Slow Food Italia e presentazione bilancio preventivo 2021 di Slow Food Italia;
5) Approvazione bilancio preventivo 2021 di Slow Food Italia;
6) Comunicazioni.
Piattaforma Zoom
giovedì, 18 marzo 2021 ore 21:00
Road to mountains - 7° incontro: Mieli dell’Appennino aquilano Presidio Slow Food
Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
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Giovedì 18 marzo 21.00
Mieli dell’Appennino aquilano
Presidio Slow Food (Abruzzo)
con Pietro Asci
Piattaforma Zoom
sabato, 13 marzo 2021 ore 09:30
Ai membri del Consiglio Nazionale
Ai Consiglieri Internazionali di Slow Food Italia Aps
Al Presidente del Collegio Sindacale
Al Presidente del Collegio dei Garanti
Ai Sig.ri invitati a partecipare
Carissimi,
con la presente si trasmette la convocazione del Consiglio Nazionale, fissata in seconda convocazione per il giorno sabato 13 marzo 2021 in collegamento online tramite la piattaforma Zoom dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 17:00.
Piattaforma Zoom
Idee e proposte attorno al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
a cura di Slow Food Italia Aps
(25 febbraio 2021) La pandemia è stata insieme un evidenziatore e un acceleratore delle crisi sistemiche che attraversano questo tempo: crisi ambientale, climatica, alimentare, demografica, migratoria, economica e sociale, finanziaria e, infine, culturale e politica. Per questo sarebbe giusto parlare di sindemia, di fronte alla quale viene in luce tutta l'inadeguatezza degli strumenti interpretativi, di visione e di governance da parte delle istituzioni nazionali ed internazionali, tanto nell'affrontare l'emergenza sanitaria, quanto nell'andare alle cause che ne sono all'origine.
Appare improcrastinabile l'assunzione di un nuovo approccio, quello della complessità. Del nostro essere parte, come genere umano, della natura di cui siamo un frammento e del nostro rapporto di co-evoluzione con essa. Del carattere limitato della nostra conoscenza e delle risorse di cui dovremmo disporre, avendo consapevolezza della nostra impronta ecologica. Di un presente dove tutto si tiene, dove l'interdipendenza annulla le distanze e nel quale ogni nostra scelta, individuale o collettiva, ricade ed influenza il destino di tutti e della nostra madre Terra.
Occorre, in altre parole, cambiare rotta. E di questo cambiamento Slow Food intende essere parte attiva e interlocutore autorevole e affidabile. A partire dalla sua natura peculiare di movimento insieme globale e territoriale per il diritto a un cibo buono, pulito, giusto per tutti, capace in oltre trent’anni di battaglie di dimostrare che nutrirsi e fare la spesa sono anche atti politici.
giovedì, 11 marzo 2021 ore 21:00
Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Terra Madre Salone del Gusto
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle.Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food.
L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Giovedì 11 marzo 21.00
Suino nero dei Nebrodi
Presidio Slow Food (Sicilia)
con Enzo Pruiti
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Piattaforma Zoom
giovedì, 4 marzo 2021 ore 21:00
Road to mountains - 5° incontro: il Pero Misso Presidio Slow Food
Evento online promosso da Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Terra Madre Salone del Gusto
Giovedì 4 marzo 2021, alle ore 21.00
per accedere: https://zoom.us/j/93937591681?pwd=bkFmQ0N0NGxCak1YbmtxN3dmcHhJQT09
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Evento online sulla piattaforma Zoom
giovedì, 25 febbraio 2021 ore 21:00
Evento online di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri
Road to mountains - 4° incontro: Le Patate Verrayes Presidio Slow Food
Giovedì 25 febbraio 2021, alle ore 21.00
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Pagina Facebook e Youtube
giovedì, 18 febbraio 2021 ore 21:00
Road to mountains - 3° incontro: la Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio Presidio Slow Food
Giovedì 18 febbraio 2021, ore 21.00
Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Piattaforma Zoom
giovedì, 11 febbraio 2021 ore 21:00
L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
Piattaforma Zoom e Pagina Facebook
sabato, 30 gennaio 2021 ore 09:30
L'incontro del Consiglio Nazionale di Slow Food Italia è convocato il giorno sabato 30 gennaio 2021 in collegamento online tramite la piattaforma Zoom dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30. L'ordine del giorno lo potete trovare nell'allegato.
Piattaforma Zoom
sabato, 16 gennaio 2021 ore 09:00
Nei giorni 16 e 17 gennaio 2021 è convocata la riunione del Consiglio nazionale di Slow Food Italia. La riunione si svolge online sulla Piattaforma Zoom. A breve l'ordine del giorno.
Piattaforma Zoom
martedì, 17 novembre 2020 ore 18:30
E' possibile rivedere l'evento su: https://youtu.be/CtiYhiIsNsk
Due libri, "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" e "Storie di clima", a Terra Madre, martedì 17 novembre, ore 18.30.
«SE IL PUNTO IN CUI TI IMMERGI IN UN FIUME È IL PRESENTE, PENSAI, ALLORA IL PASSATO È L’ACQUA CHE TI HA SUPERATO, QUELLA CHE VA VERSO IL BASSO E DOVE NON C’È PIÙ NIENTE PER TE, MENTRE IL FUTURO È L’ACQUA CHE SCENDE DALL’ALTO, PORTANDO PERICOLI E SORPRESE. IL PASSATO È A VALLE, IL FUTURO A MONTE».
Il passato e il futuro. Sono le parole con cui Paolo Cognetti, nel libro “Le otto montagne” ci racconta una visione delle terre alte che Terra Madre fa propria.
La montagna concepita come oracolo che ci racconta in anticipo le conseguenze della crisi climatica, che ci ammonisce sulle conseguenze dell’abbandono e dell’incuria. Una montagna che sa anche indicare la via, perché generosa quando l’uomo è in grado di viverla rispettandola. Allora non è difficile prendere esempio da esperienze locali che possono diventare modello per affrontare problemi su vasta scala.
Intervengono:
- Francesco Dellagiacoma, Presidente PEFC Italia
- Roberto Barbiero, autore del libro Storie di clima
- Diego Cason, autore del libro Il monito della ninfea – Vaia, la montagna, il limite
- Valentina Musmeci, autrice del libro Storie di clima
- Michele Nardelli, autore del libro Il monito della ninfea – Vaia, la montagna, il limite
Dialogano con Maurizio Dematteis giornalista, ricercatore e direttore dell’associazione Dislivelli.
Diretta streaming da Terra Madre
Questo intervento è stato scritto per "Slowzine", il periodico di Slow Food della Valle dell'Adige e Alto Garda https://www.slowfoodtrentinoaltoadige.com
di Michele Nardelli *
(13 novembre 2020) La pandemia in corso dovrebbe portarci a riflettere sull'incertezza che investe il presente e il futuro di tutti noi.
Per mesi, malgrado la non conoscenza del virus Covid-19, si è voluto minimizzare in maniera paternalistica quanto stava accadendo: “tutto andrà bene” si vedeva scritto ovunque, con tanto di arcobaleno come segno di speranza. Altri si sono fatti paladini del negazionismo o del complottismo, per strumentalizzare a favore dei loro deliri una tragedia che ha già provocato morte e sofferenza in ogni parte del mondo.
Come sappiamo non è andato tutto bene. E se le cifre ufficiali ci parlano di almeno un milione e duecentomila morti e di quasi 50 milioni di persone finora contagiate, tutti riconoscono che questi numeri sono largamente sottostimati in relazione al fatto che in molte aree geografiche si muore di Covid senza nemmeno una diagnosi e non esistono nemmeno servizi sanitari in grado di censire i contagi.
Ma riflettere significa interrogarsi sulla natura di quel che sta accadendo, comprendere le connessioni nell'intrecciarsi di crisi (climatica, ambientale, sanitaria, demografica, alimentare, economica, sociale, migratoria…) che chiamiamo superficialmente emergenze e che sono riconducibili ad un'unica grande questione, l'insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo. A sua volta ascrivibile ad un rapporto malato verso la natura della quale, pur essendone il genere umano una piccolissima parte, ci crediamo padroni.