Agricoltura e alimentazione Slow Food

lunedì, 27 aprile 2015 ore 20:00

Riunione della condotta di Trento di Slow Food

La riunione mensile della Condotta di Trento è convocata lunedì 27 aprile 2015, alle ore 20.00, a casa di Serena & Jacopo in via Dosso Dossi 7 a Trento.

All'ordine del giorno i seguenti argomenti:

  1. Expo alle albere in base a come si pone il regionale
  2. Mercato della terra a Vezzano: vi spiego la proposta
  3. Degustazioni di vino al Circolino
  4. una gita presso produttore
  5. cena durante filmfestival (vi giro la mail a breve)
  6. varie ed eventuali

Trento, Via Dosso Dossi 7

sabato, 28 marzo 2015 ore 00:00

Bosnia Erzegovina, un progetto per favorire la biodiversità
Il logo dell\'associazione

Dal 27 al 29 marzo 2015 a Prijedor e Dubica (BiH) un programma di visite ed incontri con Slow Food Convivium Potkozarje Podgrmec (Slow Food dell'area del Monte Kozara e Monte Grmec) in Bosnia Erzegovina. Partecipano Michele Nardelli e Annalisa Tomasi.

 

Full facebook profile: https://www.facebook.com/SFPotkozarjePodgrmec

Dubica, Prijedor (Bosnia Erzegovina)

Sei idee a costo zero per cambiare il paese
Salone del gusto 2014

Dal 23 al 27 ottobre si è svolta a Torino una nuova edizione del Salone internazionale del Gusto - Terra Madre. Quello che segue è l'intervento di Carlo Petrini.

 

di Carlo Petrini

 

(6 novembre 2014) In tanti anni abbiamo visto cambiare il focus del mondo sull’alimentare italiano che prima era su Cibus, che mostrava la potenza di un’industria alimentare prepotente. Ma che è cambiata, anche grazie a noi, e ora le nostre industrie del cibo possono andare nel mondo senza paura di fare brutte figure sul fronte etico, ne hanno guadagnano di prestigio. Con Slow Food, Salone e Terra Madre è cambiato tutto: basta pensare allo spazio del cibo in tv, al fatto che non c’è Comune che non sia orgoglioso di una cipolla, di un peperoncino, di un prodotto che è simbolo di identità, diventa mito. E non si costruisce nessuna forza senza il mito; e il mito, a volte, è anche un prodotto semplice in cui comunità intere vedono il lavoro dei loro padri, il valore di un territorio, e creano il mito che dà forza all’economia. Ha fatto bene il Salone del Gusto a trasformarsi, dal 1996, in modo internazionale: senza essere sciovinisti, accogliendo e mostrando tutte le comunità del cibo del pianeta abbiamo portato il mondo a Torino.

E io vorrei che Expo 2015 a Milano fosse un po’ anche questo: se “se la canta e se la suona” sulla potenza dell’Italia, non va bene. Serve più umiltà: l’Italia accolga il mondo, e non per i suoi prodotti, ma per i suoi contenuti, perché o questa Expo, nei pochi mesi che mancano, si costruisce una vera anima che ancora non ha, o altrimenti avremmo sì i capannoni a posto, ma non riusciremo a passare alla storia.

» continua...

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