Pace e diritti umani

sabato, 20 dicembre 2014 ore 09:00

Il disagio oltre le appartenenze culturali

Sabato 20 dicembre 2014 dalle 9.00 alle 12.30 un incontro nell'ambito delle manifestazioni per il venticinquennale di ATAS. Intervengono Fabrizio Gerola, Assessore ai Servizi alla persona e politiche familiari del Comune di Rovereto, Roberto Calzà, Direttore della Caritas diocesana Trento, Daniele D'Alto, Direttore dell'Emporio Centoperuno onlus di Parma, Andrea Grosselli, Segretario confederale CGIL del Trentino. Conduce Federico Zappini, Consigliere di ATAS onlus.

Rovereto, Sala Fondazione Caritro, Piazza Rosmini 5

mercoledì, 17 dicembre 2014 ore 18:00

Fare pace
Sarajevo. Foto di Mario Boccia

Nell'ambito della Scuola di formazione politica Danilo Dolci di Roma, mercoledì 17 Dicembre 2014 dalle 18.00 alle 20.00, una sessione dedicata al tema della pace in un contesto di forte crisi della politica e dello stesso pacifismo.

"Fare pace"

Con il commento visivo delle fotografie di Mario Boccia, che verranno commentate da Michele Nardelli, Giulio Marcon e Chiara Ingrao

Le foto di Mario Boccia, specializzato in reportage sociali e di attualità internazionale, commentate dal vivo, per discutere delle guerre e del pacifismo messo alla prova nei principali luoghi di conflitto, dalla ex Jugoslavia (l’assedio a Sarajevo del 1992) al Medio Oriente, dall’Iraq al Kurdistan.

E' un occasione per rivederci prima delle feste con un invito esteso anche agli appassionati di fotografia.

Roma, Libreria Arion Monti, via Cavour 255

La locandina dell\'evento

L'ipocrisia dei diritti umani
Luogo di tortura

(10 dicembre 2014) Proprio alla vigilia della giornata che le Nazioni Unite hanno dedicato ai diritti umani il Senato degli Stati Uniti ha reso pubblico il rapporto sull'uso della tortura da parte della CIA. Il rapporto afferma che la CIA ha torturato persone sospettate di appartenere ad al Qaeda con metodi illegali, abusi che non sono serviti "a nulla", "inefficaci" e "più brutali" di quanto l'Agenzia stessa abbia ammesso.

Tra i prigionieri, uno su cinque era tenuto in stato di detenzione per sbaglio, "per un errore di identità o a causa di cattive informazioni di intelligence". Lo stesso presidente Barack Obama ha dichiarato "I duri metodi utilizzati dalla Cia sono contrari e incompatibili con i valori del nostro Paese". L'Agenzia ha "danneggiato significativamente l'immagine dell'America e la sua posizione nel mondo e hanno reso più difficile perseguire i nostri interessi con alleati e partner". "Continuerò" ad usare la mia autorità di presidente per assicurare che non faremo mai più ricorso a questi metodi".

 

Il Rapporto di Amnesty International sulla tortura

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Sobre la guerra. Sulla guerra
Estanislao Zuleta

di Estanislao Zuleta

 

Estanislao Zuleta (nato nel 1935 a Medellín - morto nel 1990 a Cali) è stato un filosofo , scrittore e professore combiano. Più che per i suoi scritti, Zuleta è ricordato dai suoi convegni che sono stati accuratamente registrati dai suoi colleghi e allievi e pubblicati più volte durante la sua vita e dopo la sua morte.

 

Pienso que lo más urgente cuando se trata de combatir la guerra es no hacerse ilusiones sobre el carácter y las posibilidades de este combate. Sobre todo no oponerle a la guerra, como han hecho hasta ahora casi todas las tendencias pacifistas, un reino del amor y la abundancia, de la igualdad y la homogeneidad, una entropía social. En realidad la idealización del conjunto social a nombre de Dios, de la razón o de cualquier cosa conduce siempre al terror; y como decía Dostoievski, su fórmula completa es “Liberté, egalité, fraternité. .. de la mort”. Para combatir la guerra con una posibilidad remota, pero real de éxito, es necesario comenzar por reconocer que el conflicto y la hostilidad son fenómenos tan constitutivos del vínculo social, como la interdependencia misma, y que la noción de una sociedad armónica es una contradicción en los términos. La erradicación de los conflictos y su disolución en  una cálida convivencia no es una meta alcanzable, ni deseable, ni en la vida personal - en el amor y la amistad - ni en la vida colectiva. Es preciso, por el contrario, construir un espacio social y legal en el cual los conflictos puedan manifestarse y desarrollarse, sin que la oposición al otro conduzca a la supresión del otro, matándolo, reduciéndolo a la impotencia o silenciándolo.

 

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giovedì, 4 dicembre 2014 ore 18:00

Afghanistan 2014, importanti riconoscimenti internazionali
Razi e Soheila

Non è ancora un film compiuto, manca infatti il terzo episdio, ma "Afghanistan 2014" ha già ricevuto due importanti riconoscimenti internazionali nel Festival cinematografico di Venezia e in quello di Kazan.

Il 4 dicembre al Cinema Astra di Trento, oltre alla proiezione dei primi due episodi ci sarà anche un momento di festa per Razi e Soheila Mohebi, non solo registi ma anima del progetto che, è bene ricordarlo, è stato volut e sostenuto dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e dalla Filmwork.

Trento, Cinema Astra

La locandina dell\'incontro

mercoledì, 26 novembre 2014 ore 21:00

Figlie dell'epoca. Storie di (alcune) donne nella grande guerra
Congresso donne per la pace, 1915

FIGLIE DELL’EPOCA

storie di (alcune) donne nella grande guerra

 

Siamo figli dell’epoca, l’epoca è politica. (…)
Che ti piaccia o no, i tuoi geni hanno un passato politico
la tua pelle una sfumatura politica, i tuoi occhi un aspetto politico.
Ciò di cui parli ha una risonanza, ciò di cui taci ha una valenza (…)

Wislawa Szymborska

 

un progetto di e con Roberta Biagiarelli.

Dramaturg Simona Gonella. Advisor storico Gemma Bigi. Assistente Erica Girolimetti. Realizzazione elementi di scena Dubalcain snc. Produzione La Corte Ospitale – Rubiera (RE) con il sostegno di Babelia&C-progetti culturali, Echidnacultura Associazione Culturale, Mirano (VE), in collaborazione con Istoreco- Reggio Emilia.

Grazie a Bruna Bianchi, Raffaella Podreider, Maria Grazia Suriano, Stefania Azzolina, Paolo Rumiz, Andrea Rossini, Alessandro Scillitani, Elda Guerra 

Bolzano, Auditorium Liceo Torricelli

La brochure dell\'evento

martedì, 25 novembre 2014 ore 20:30

Il conflitto generativo
La copertina

Presentazione del libro "Il conflitto generativo". La responsabilità del dialogo contro la globalizzazione dell’indifferenza. Insieme all’autore Ugo Morelli intervengono Mauro Gilmozzi, Serena Giordani e Michele Nardelli. Conduce la serata Enrico Franco

Villa Lagarina, Palazzo Libera

La locandina della serata

L'Europa in guerra. Tracce del secolo breve
Aldo Lugli, una delle opere della mostra

 

Inaugurata ieri a Trieste la mostra di opere che narra la tragedia della prima guerra del Novecento vista dalla parte delle vittime. Sarà a Trento dal 28 marzo al 25 luglio 2015.

 

(30 novembre 2014) Ieri pomeriggio a Trieste è stata inaugurata la mostra "L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve" curata da Piero Del Giudice e promossa da una rete di importanti realtà istituzionali e museali (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Museo storico del Trentino, Umjetnička Galerija Bosnie i Hercegovine - Galleria Nazionale d’Arte, Sarajevo, Kinoteka Bosnie i Hercegovine - Cineteca Nazionale di Sarajevo).

Questa mostra nasce da un'idea di triangolazione fra Trento, Trieste e Sarajevo per raccontare un Novecento attraverso le espressioni artistiche sulla prima guerra mondiale e sull'assedio della città bosniaca. Come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani mi ero fatto portavoce di questa proposta come un diverso modo di celebrare il centenario sia presso la PAT che presso la Regione Friuli Venezia Giulia, trovando ascolto ma anche silenzi a dir poco imbarazzanti.

 

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sabato, 22 novembre 2014 ore 18:00

La Prima Guerra Mondiale alle origini del secolo breve
Sarajevo, 28 giugno 2014. L\'arresto di Gavrilo Prinzip

 

Nell'ambito dell'itinerario di incontri "Tra le pagine del conflitto" promosso dalla Comunità della Vallagarina, Antonio Carioti, giornalista del Corriere della Sera dialoga con Michele Nardelli, già presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.

 

Rovereto, via Tartarotti 15. Ex scuole D.Chiesa

La brochure dell\'itinerario

giovedì, 31 luglio 2014 ore 17:30

Da Gaza a Baghdad via Damasco: cosa succede in Medio Oriente?
Palestina

Il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e l'Associazione Pace per Gerusalemme onlus propongono

Da Gaza a Baghdad via Damasco: cosa succede in Medio Oriente?

Gaza, Bagdhad, Mossul, Damasco, Homs, ma anche Tripoli e Bengasi: sono alcune delle città in cui solo le bombe, la violenza, la morte parlano. Città accomunate da una vicinanza geografica e da sanguinosi conflitti in corso, seppure con ragioni, cause, responsabilità diverse. Quelle stesse città e regioni ci danno però anche qualche ragione per sperare in un futuro diverso.

L'appuntamento è un'occasione per andare oltre la cronaca, per approfondire quanto sta accadendo, per cercare possibili strade verso trasformazioni positive. Uno spazio aperto ad ogni contributo, superando stereotipi o pregiudizi alla ricerca di una nuova consapevolezza su queste realtà.

Intervengono: Albukheir Breigheche, Safa Dhaher, Adel Jabbar, Ugo Morelli, Michele Nardelli e tutti coloro che vogliono portare il proprio contributo.

Modera Massimiliano Pilati

Sarà inoltre proiettato un intervento video di Andrea Bernardi, corrispondente dalla Striscia di Gaza per Unimondo

Trento, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, vicolo San Marco 1

giovedì, 5 giugno 2014 ore 17:30

Un secolo che balza alla gola
Conflitto generativo

1914 - 2014. Inchiesta sulla pace nel secolo degli assassini

Nell'ambito del suo percorso annuale quest'anno dedicato al Novecento, il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Trento, presenta

Un secolo che balza alla gola. Identità che dividono - Diversità che uniscono tra negazione e dialogo nel XX e XXI secolo 

Ugo Morelli dialogherà con Michele Nardelli sul libro "Il conflitto generativo. Se vuoi la pace educa a gestire bene il conflitto". 

                                                                                                    “Il secolo mi balza alla gola
come un cane da caccia”
 [Osip Emil’evic Mandel’stam] 
  
Amare e uccidere, negare e accogliere sono state e sono categorie necessarie per descrivere il crinale tra ventesimo e ventunesimo secolo. Trattate di solito come criteri per dividere i “buoni” dai “cattivi”, esse sono divenute progressivamente e ineluttabilmente espressioni e manifestazioni che convivono nei nostri comportamenti. Ci inducono a ridescrivere il significato stesso di essere umani. Possiamo essere e divenire “angeli” e “demoni”, a seconda delle relazioni e dei contesti delle nostre vite. Riconoscere la nostra complessità e accoglierne le implicazioni può voler dire, forse, divenire più capaci di far prevalere la nostra disposizione verso le diversità che uniscono, invece che inventarci e mettere in atto le identità che dividono. Accettare la parte di noi che tende alla negazione ed elaborarla, forse ci può aiutare a sviluppare e ad affermare il dialogo e il riconoscimento reciproco.

Trento, Sala degli Affreschi, Biblioteca Comunale

La locandina dell\'incontro

martedì, 3 giugno 2014 ore 18:00

Afghanistan 2014. Assemblea
Il logo dell\'associazione

L'assemblea dell'associazione "Afghanistan 2014" si svolgerà a Trento, presso il Café de la Paix (passaggio Teatro Osele) martedì 3 giugno, alle ore 18.00.

L'incontro ha lo scopo di fare il punto sulle iniziative realizzate negli ultimi mesi, confrontarsi sulle linee del progetto di cooperazione da presentare in autunno alla PAT, programmare le uscite pubbliche e nelle scuole del secondo episodio del film "Afghanistan 2014" nonché la realizzazione della terza parte che verrà girata in Afghanistan.

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

Trento, Cafè de la Paix

lunedì, 2 giugno 2014 ore 19:00

Mostar, città paradigma di una guerra inconclusa
Mostar
In occasione della chiusura della mostra multimediale diffusa "L'Europa dei destini incrociati. Storie di cittadini in movimento tra Balcani, Italia e Germania" (16 maggio – 2 giugno 2014), l'Associazione Trentino con i Balcani (ATB) in collaborazione con il Balkan Florence Express (BFE) presenta una serata dedicata a... i Balcani oggi.

Nello Spazio Archeologico Sotterraneo del SAS, in Piazza Cesare Battisti a Trento, l'occasione per affrontare un tema cruciale come quello della riconciliazione, attraverso due film ambientati in Croazia e in Bosnia Herzegovina.

Questo il programma:
 
ore 19.00 - visita guidata alla mostra - Simone Malavolti

ore 19.30 -Introduzione alla serata - Simone Malavolti e Michele Nardelli

ore 20.00 - Presuda/ The Verdict, di Djuro Gavran, Croazia 2013, 11', v.o.sott.it.
Documentario. 16 anni dopo la guerra in una piazza principale di Zagabria migliaia di cittadini guardano in diretta tv la lettura della sentenza del Tribunale Penale Internazionale dell'Aia sui generali Croati accusati di crimini di guerra. Una serie di primi piani rivelano le emozioni della gente.

ore 20.15 - Obrana i Zaštita/ A stranger, di Bobo Jelčić, Croazia - Bosnia-Erzegovina 2013, 87', v.o.sott.it.
Nella città di Mostar in Bosnia Erzegovina ci sono ancora profonde divisioni etniche nella geografia urbana di quella che era una delle città più miste della Jugoslavia. Per questo quando a Slavtko muore un vecchio amico nella parte musulmana in lui si scatena un dramma interiore: andare al suo funerale vorrebbe dire incorrere in critiche della propria parte, non andare mostrarsi codardo agli occhi della moglie e tradire un’amicizia di lunga data.            

Trento, Spazio archeologico del Sass, piazza Battisti

Afghanistan 2014. L'11 settembre e lo scontro di civiltà
Donne afghane in fila per il voto

Shortistan! L’Afghanistan raccontato dal cinema breve

organizzato dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e Associazione Afghanistan 2014 in collaborazione con Associazione BiancoNero - Religion Today Filmfestival, Unimondo, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale e Associazione 46° Parallelo.

Lunedì 26 maggio 2014, ore 20.30SCONTRO DI CIVILTA'       

GOD, CONSTRUCTION AND DESTRUCTION di Samira Makhmalbaf, da “11'9''01 September 11” (Iran, 2002, 11’)    
Una giovane insegnante cerca di trasmettere ai propri studenti, un gruppetto di bambini afghani rifugiati in Iran, l’impatto che questo evento avrà sul mondo.

Dialogano Aboulkheir Breigheche e Michele Nardelli

 

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Arrivederci.
Immagine tratta dal sito Ponti di Vista

 

 

di Federico Zappini

Testo scritto durante l’ultimo giorno di lavoro presso il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.

“Esercita il dubbio e stai a vedere cosa ti offre il caso”. E’ significativo che Ugo Morelli concludendo la presentazione del suo ultimo libro – lo scorso 5 giugno – abbia usato queste parole di Giovanni Pellicciari, uno dei suoi maestri. E’ altrettanto significativo che l’ultima iniziativa da me organizzata per il Forum trentino per la Pace e i diritti umani sia stata proprio la presentazione di un libro che affronta il tema del conflitto e prova a descriverne la dimensione generativa. Un libro complesso, così come lo è la decisione di abitare i conflitti, di metterci dentro entrambi i piedi, accettando di viverne a pieno le contraddizioni, finanche venendo in contatto (dopo la scelta fondamentale e necessaria di riconoscerle) con le differenze che l’incontro con l’Altro porta con sé.

Ricordo il primo giorno in cui sono entrato negli uffici del Forum per iniziare il mio anno in Servizio Civile e oggi – nel giorno in cui libero la mia scrivania – posso dire di tenere a memoria con piacere praticamente ogni momento degli ultimi tre anni e mezzo, il tempo che ho dedicato a un lavoro interessante, che mi ha permesso (mi ha imposto…) di esercitare il dubbio e di attendere – con curiosità – di capire cosa mi avrebbe riservato il caso. Ho conosciuto persone splendide e associazioni estremamente vitali, ho condiviso momenti davvero emozionanti e vissuto – un po’ più in solitudine – qualche spiacevole situazione. Ho imparato moltissimo e ho contribuito, spero, a costruire qualcosa di bello e di significativo per la comunità in cui vivo. Ho fatto parte di un gruppo di lavoro importante, con il quale ho coltivato un rapporto non solo di buona collaborazione ma anche di crescita comune, oltre che di significativa e sincera amicizia. Ho trovato sempre qualcuno disponibile ad ascoltarmi; mi auguro di aver saputo fare lo stesso anche io, almeno qualche volta. Ho conosciuto meglio me stesso: capacità, dubbi, limiti.

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