
di Massimiliano Pilati *
“Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.”
La frase riportata sopra fa parte del manifesto di convocazione della marcia delle donne e degli uomini scalzi che si terrà venerdì 11 settembre a Venezia e, in contemporanea, in molte altre città italiane. Il Consiglio del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani riunitosi lunedì 7 settembre ha deciso di fare proprio l’appello lanciato da Venezia e di partecipare alla marcia che si terrà anche a Trento venerdì 11 settembre alle ore 18 con partenza in Piazza Duomo. Con noi sfileranno altre realtà trentine tra cui l’Arci, i sindacati, l’unione degli studenti universitari, l’Associazione nazionale educatori professionali, i gruppi trentini di Emergency e di Amnesty international, il Coordinamento Nazionale delle Comunità di accoglienza del Trentino Alto Adige, l’associazione Ya Basta e molte altre realtà e singoli cittadini sensibili al dramma che stanno vivendo migliaia di persone in fuga da guerra e povertà in tutto il mondo.
domenica, 23 agosto 2015 ore 15:30

Nell'ambito del Festival "Tra le rocce e il cielo"
Osservatorio Balcani e Caucaso è lieto di segnalare l'incontro
Raccontare oggi la guerra
Domenica 23 Agosto 2015, ore 15.30. Vallarsa (TN), Teatro S. Anna
Intervengono:
- FAUSTO BILOSLAVO, giornalista
- SVETLANA BROZ, medico, giornalista e autrice del libro "I giusti nel tempo del male"
- RAFFAELE CROCCO, giornalista Rai, scrittore, documentarista e direttore di "Atlante delle Guerre e dei conflitti del mondo"
- ALAIN MATA MAMENGI, fumettista e autore di "Strisce di guerra: raccontare il conflitto a fumetti"
- DAVIDE SIGHELE, giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso
Introduce GIUSEPPE FERRANDI, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino
INFO
ACSD Tra le rocce e il cielo
tralerocceeilcielo@gmail.com
Vallarsa, Teatro S.Anna

«... Se noi ci accostiamo alla natura e all’ambiente senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati...»
(18 giugno 2015) Non sono credente, ma avverto una grande sintonia con le parole dell'enciclica "Laudato si'" di Papa Francesco presentata stamane, in rapporto con le grandi questioni dell'ambiente, della critica verso il modello di sviluppo dominante e della cultura del limite che sono state al centro dell'agire del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani negli anni scorsi. Il testo integrale dell'Enciclica in allegato.
giovedì, 9 luglio 2015 ore 21:00

1995 SREBRENICA 2015
memoria e giustizia per la pace
1915: i massacri della prima guerra mondiale;
1945: scoperti gli orrori di Auschwitz;
1995: 11 luglio genocidio a Srebrenica;
2015: le guerre che non finiscono (Medio Oriente, Africa, Ucraina) - percorsi di memoria per un percorso di pace.
Proiezione del film “SOUVERNIR SREBRENICA” di Roberta Biagiarelli
Una riflessione di Michele Nardelli su quel che ci consegna il Novecento
Serata promossa da: AVIL Onlus e Comitato di sostegno alle forze e iniziaticve di pace della provincia di Padova con il sostegno del Comune di Sant'Angelo di Piove.
Sant'Angelo di Piove (Pd), Sala Aldo Moro, via del Donatore di sangue

Documento finale dell'incontro mondiale dei movimenti sociali con Papa Francesco in Bolivia (Santa cruz de la sierra, 7/8/9 luglio 2015)
Ringrazio Raniero La Valle per aver inviato ai suoi amici questa risoluzione che riprendo volentieri.
Dopo tre giorni di discussioni, l'incontro Mondiale del Movimenti Popolari ha elaborato il suo documento finale. Hanno partecipato all'evento circa 1500 persone di organizzazioni di 40 paesi. Gli assi dei dibattiti avvenuti tra 7 e 9 luglio sono stati: Terra, Casa e Lavoro. Sintesi di papa Francesco dei diritti fondamentali per i quali i movimenti sociali devono lottare.
Francesco ha partecipato all'incontro giovedi 9 luglio. Nel suo discorso ai partecipanti ha chiesto perseveranza nell'impegno di lotta per cambiamenti strutturali e ha affermato che sono urgenti trasformazioni profonde. E' stata la seconda volta che il Papa ha incontrato i movimenti popolari (la prima è stata nell'ottobre 2014, in Vaticano).
Le risoluzioni finali dell'Incontro, definite Carta di Santa Cruz, sostengono nella stessa linea di Francesco il superamento di un "modello sociale, politico, economico e culturale in cui mercato e denaro si sono convertiti nei regolatori delle relazioni umane a tutti i livelli". Oltre a questo, la Carta affronta la preoccupazione per il degrado ambientale.
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(1 luglio 2015) Questa sera alle ore 20.30 a Trento, presso il Centro di Formazione alla Solidarietà Internazionale (Vicolo San Marco 1) verrà presentato per la prima volta a Trento il documentario "Sarajevolution". Per l'occasione riprendo un report di Andrea Oskari Rossini realizzato per Osservatorio Balcani Caucaso qualche mese fa in occasione della "prima" nella città di Sarajevo, con un'intervista ad una delle curatrici del documentario, Giulia Levi, che questa sera parteciperà alla presentazione in un dialogo con Michele Nardelli e Daniele Bombardi.
di Andrea Oskari Rossini
Il documentario sulla scena culturale di Sarajevo è stato presentato nei giorni scorsi nella capitale bosniaca. Intervista con una delle autrici
Lo storico teatro Sartr ha ospitato venerdì scorso la prima per la Bosnia Erzegovina di Sarajevolution, progetto italo-bosniaco dedicato alla scena culturale sarajevese. Un pubblico numeroso, in prevalenza volti noti del mondo dell'arte, del giornalismo e della cultura della capitale bosniaca, ha accolto con entusiasmo il documentario firmato da Giulia Levi, Marco Rubichi e Federico Sicurella e diretto da Rocco Riccio. La serata è stata introdotta dall'Ambasciatore d'Italia in Bosnia Erzegovina, Ruggero Corrias, che ha sintetizzato felicemente il senso del progetto (“un atto d'amore nei confronti di questa città”), lanciando il mese della cultura italiana che si svolgerà a Sarajevo nel mese di novembre.
mercoledì, 1 luglio 2015 ore 14:00

Il 3 luglio 1995 moriva Alex Langer. L'11 luglio dello stesso anno avveniva il massacro di Srebrenica in cui furono uccise oltre 8.000 persone (cifre ufficiose parlano di 10.000). Per ricordare le disastrose e disumane conseguenze della divisione e l'uomo che invece ha scritto il Tentativo di decalogo per la convivenza inter-etnica, il Forum trentino per la pace e i diritti umani, il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale e la Fondazione Alex Langer in collaborazione con Osservatorio Balcani e Caucaso, Associazione Trentino con i Balcani, Associazione Progetto Prijedor, Associazione Museo Storico in Trento onlus e Scuola di formazione politico culturale Alexander Langer, il 1° luglio propongono una giornata di incontri presso il CFSI (Vicolo San Marco 1, Trento).
Trento, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, vicolo San Marco 1
venerdì, 19 giugno 2015 ore 20:00

Cibo tibetano, musica, immagini, parole
L’associazione di volontariato TRENTINO FOR TIBET organizza, con la collaborazione degli amici tibetani residenti in provincia una Cena tibetana per il Nepal.
Contributo minimo richiesto: 20 Euro – 10 Euro (bambini). Il ricavato dell’iniziativa andrà a favore della TASHI BOARDING SCHOOL di KATHMANDU fondata da Lama Tashi
sito: www.trentinofortibet.it
per prenotare: trentinofortibet@gmail.com – sms 3397494340
Trento, sede Alpini, Vicolo Benassuti, 1 (vicino a Piazza Duomo)
mercoledì, 17 giugno 2015 ore 14:15
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Osservatorio Balcani e Caucaso è lieto di invitarvi alla conferenza "La politica europea di vicinato in crisi? Il caso Ucraina e il futuro delle relazioni con la Russia".
I relatori saranno: ALFREDO CONTE, Servizio Europeo per l’Azione Esterna - Bruxelles; SERENA GIUSTI, Scuola Superiore Sant’Anna - Pisa; NONA MIKHELIDZE, Istituto Affari Internazionali – Roma; JENS WOELK, Università degli Studi di Trento.
Moderatore sarà EMILIO DALMONTE, Vice Direttore e Capo Settore Politico della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Trento Aula Magna, Fondazione Bruno Kessler, Via S. Croce 77
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24 maggio 1915 - 24 maggio 2015
Nei cinquemilaseicento anni di storia scritta sono registrate quattordicimilaseicento guerre.
«La guerra non è mai finita» scriveva James Hillman «non finisce quando la signora ben pasciuta festeggia con inni patriottici il giorno della vittoria». (J.Hillman, Un terribile amore per la guerra. Adelphi, 2005)
Richiede, invece, elaborazione, capacità di indagare i conflitti che l'hanno generata, riconoscimento del dolore dell'altro, scavare nella guerra come presenza archetipica e fare i conti con ciò che è difficile ammettere ovvero "la felicità della guerra".
Questo dovrebbe essere il compito di chi ama la pace, non «la pace dell'ingenuità, dell'ignoranza travestita da innocenza».

di Giorgio Beretta *
Il 30 marzo scorso, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio ha inviato alle competenti Commissioni di Camera e Senato la “Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento” riferita all'anno 2014. Il documento, che non è ancora disponibile sui siti delle Camere (quando lo sarà, lo si troverà in queste sezioni del Senato e della Camera), è rilevante non solo per i suoi contenuti ma soprattutto perché è la prima Relazione di cui il Governo Renzi ha piena e totale competenza e titolarità.
La precedente Relazione inviata alle Camere lo scorso giugno, pur essendo stata firmata dal Sottosegretario Delrio, riportava infatti le operazioni autorizzate e svolte nel 2013, cioè le operazioni di cui erano stati titolari i governi Monti (in carica dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013) e Letta (in carica dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014). Delrio inviò alle Camere quella Relazione relativa all’anno 2013, con un certo ritardo (fu consegnata a giugno del 2014) e nel periodo intercorso il governo Renzi avrebbe potuto apportare delle modifiche al testo: ma alla luce dei fatti – la principale relazione del Ministero degli Esteri riporta la firma del precedente Ministro degli Esteri, Emma Bonino – si può chiaramente dedurre che le modifiche siano state marginali.
mercoledì, 13 maggio 2015 ore 17:30

Si svolgerà presso la sala “Valter Maccato” della Camera del Lavoro di Padova in via Longhin 117 alle ore 17.30, l'incontro di riflessione dal titolo: “Come si costruisce il nemico”. Il relatore dell'incontro sarà Michele Nardelli che affronterà il tema a partire dal concetto così frequentemente evocato dello scontro di civiltà.
Padova, sala “Valter Maccato” della Camera del Lavoro, via Longhin 117

(14 maggio 2015) “Desiderio di buona politica”: potrei definire così l'incontro che si svolge alla Camera del Lavoro di Padova nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso. Una sala di attivisti sindacali, di rappresentanti di associazioni per la pace e di giovani che mi ascoltano con attenzione nella trattazione di un tema di grande attualità: "Come si costruisce il nemico". Un tema che potrebbe essere declinato in tanti modi e che provo a sviluppare attorno alla questione cruciale dello "scontro di civiltà".
Gli amici di Padova che mi hanno invitato stanno realizzando un percorso sul centenario della prima guerra mondiale, incontri, libri, viaggi di studio... del quale questo incontro è parte integrante. Siamo a Padova, un sindaco leghista dopo dieci anni di amministrazione di centrosinistra... siamo nella sede della Cgil dove il tema del lavoro s'incontra ogni giorno con la solitudine dei lavoratori e con il propagarsi del “prima gli italiani”.
sabato, 25 aprile 2015 ore 24:00
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L'inabissamento nelle acque del Mediterraneo, al largo del Canale di Sicilia di una barca con a bordo tra i 900 e i 1000 migranti nella notte compresa tra sabato 18 e domenica 19 dicembre, costituisce finora il più terrificante tributo di vite umane provocato dalla miopia delle politiche europee che (non) regolano i flussi migratori. In suffragio civile delle vittime del naufragio, tra la mezzanotte di sabato 25 aprile e l'una di notte di domenica 26 aprile, avrà luogo una veglia silenziosa.
Un momento per fare Memoria, esattamente una settimana dopo questo tragico naufragio, che colleghi i valori di solidarietà e pace che dovrebbero guidare i legislatori europei nel ridefinire le norme che regolano i flussi migratori ai medesimi valori di chi versò il suo sangue per liberare l'Italia nel 1945.
Questa veglia avrà luogo a Trento, presso l'incrocio di via Roma con via delle Orfane di fronte “All'Ombra del Baobab”, negozio aperto da due giovani africani, anche loro giunti in Italia con una delle tante "carrette del mare" che attraversano il Mediterraneo, grazie ad un bando comunitario.
Trento, Via Roma 26 (presso L'Ombra del Baobab)

di Mauro Cereghini* e Massimiliano Pilati**
(24 aprile 2015) Ci stiamo dirigendo verso un importante momento di dibattito e impegno civico, le elezioni amministrative nella maggior parte dei Comuni trentini. E' un'occasione preziosa di confronto politico e culturale sulla vita delle nostre comunità, e sul ruolo che le istituzioni locali hanno nel leggerne i cambiamenti e darvi risposte adeguate. Ci permettiamo di entrare in questo confronto senza alcuna intenzione di parte, ma per richiamare tutti – elettori, candidati e futuri eletti, quale che sia il loro schieramento – a sforzarsi di cogliere gli intrecci ineludibili fra la dimensione locale dei nostri Municipi e quella più vasta degli scenari planetari.
Basta guardare a come sono composte le classi di scuole e asili, a chi frequenta i parchi pubblici, a chi si cura dei nostri anziani, a quale sia la clientela extra-lusso negli alberghi del Garda o delle Dolomiti, alle nuove insegne di molti bar e ristoranti e così via con molti esempi possibili. Perché con la globalizzazione il mondo è entrato nelle nostre comunità. E altrettanto noi siamo sempre più intrecciati col mondo, se pensiamo ad esempio all’importanza dei mercati stranieri per i nostri prodotti, a quanti giovani trentini compiono un soggiorno di studio all’estero, o alla virtualità planetaria a cui ci tiene connessi in permanenza internet.