lunedì, 2 giugno 2014 ore 19:00
Nello Spazio Archeologico Sotterraneo del SAS, in Piazza Cesare Battisti a Trento, l'occasione per affrontare un tema cruciale come quello della riconciliazione, attraverso due film ambientati in Croazia e in Bosnia Herzegovina.
Questo il programma:
ore 19.00 - visita guidata alla mostra - Simone Malavolti
ore 19.30 -Introduzione alla serata - Simone Malavolti e Michele Nardelli
ore 20.00 - Presuda/ The Verdict, di Djuro Gavran, Croazia 2013, 11', v.o.sott.it.
Documentario. 16 anni dopo la guerra in una piazza principale di Zagabria migliaia di cittadini guardano in diretta tv la lettura della sentenza del Tribunale Penale Internazionale dell'Aia sui generali Croati accusati di crimini di guerra. Una serie di primi piani rivelano le emozioni della gente.
ore 20.15 - Obrana i Zaštita/ A stranger, di Bobo Jelčić, Croazia - Bosnia-Erzegovina 2013, 87', v.o.sott.it.
Nella città di Mostar in Bosnia Erzegovina ci sono ancora profonde divisioni etniche nella geografia urbana di quella che era una delle città più miste della Jugoslavia. Per questo quando a Slavtko muore un vecchio amico nella parte musulmana in lui si scatena un dramma interiore: andare al suo funerale vorrebbe dire incorrere in critiche della propria parte, non andare mostrarsi codardo agli occhi della moglie e tradire un’amicizia di lunga data.
Trento, Spazio archeologico del Sass, piazza Battisti
Shortistan! L’Afghanistan raccontato dal cinema breve
organizzato dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e Associazione Afghanistan 2014 in collaborazione con Associazione BiancoNero - Religion Today Filmfestival, Unimondo, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale e Associazione 46° Parallelo.
Lunedì 26 maggio 2014, ore 20.30 – SCONTRO DI CIVILTA'
GOD, CONSTRUCTION AND DESTRUCTION di Samira Makhmalbaf, da “11'9''01 September 11” (Iran, 2002, 11’)
Una giovane insegnante cerca di trasmettere ai propri studenti, un gruppetto di bambini afghani rifugiati in Iran, l’impatto che questo evento avrà sul mondo.
Dialogano Aboulkheir Breigheche e Michele Nardelli
di Federico Zappini
Testo scritto durante l’ultimo giorno di lavoro presso il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.
“Esercita il dubbio e stai a vedere cosa ti offre il caso”. E’ significativo che Ugo Morelli concludendo la presentazione del suo ultimo libro – lo scorso 5 giugno – abbia usato queste parole di Giovanni Pellicciari, uno dei suoi maestri. E’ altrettanto significativo che l’ultima iniziativa da me organizzata per il Forum trentino per la Pace e i diritti umani sia stata proprio la presentazione di un libro che affronta il tema del conflitto e prova a descriverne la dimensione generativa. Un libro complesso, così come lo è la decisione di abitare i conflitti, di metterci dentro entrambi i piedi, accettando di viverne a pieno le contraddizioni, finanche venendo in contatto (dopo la scelta fondamentale e necessaria di riconoscerle) con le differenze che l’incontro con l’Altro porta con sé.
Ricordo il primo giorno in cui sono entrato negli uffici del Forum per iniziare il mio anno in Servizio Civile e oggi – nel giorno in cui libero la mia scrivania – posso dire di tenere a memoria con piacere praticamente ogni momento degli ultimi tre anni e mezzo, il tempo che ho dedicato a un lavoro interessante, che mi ha permesso (mi ha imposto…) di esercitare il dubbio e di attendere – con curiosità – di capire cosa mi avrebbe riservato il caso. Ho conosciuto persone splendide e associazioni estremamente vitali, ho condiviso momenti davvero emozionanti e vissuto – un po’ più in solitudine – qualche spiacevole situazione. Ho imparato moltissimo e ho contribuito, spero, a costruire qualcosa di bello e di significativo per la comunità in cui vivo. Ho fatto parte di un gruppo di lavoro importante, con il quale ho coltivato un rapporto non solo di buona collaborazione ma anche di crescita comune, oltre che di significativa e sincera amicizia. Ho trovato sempre qualcuno disponibile ad ascoltarmi; mi auguro di aver saputo fare lo stesso anche io, almeno qualche volta. Ho conosciuto meglio me stesso: capacità, dubbi, limiti.
venerdì, 23 maggio 2014 ore 17:30
Incontro con Gianluca Solera, autore di "Riscatto Mediterraneo. Voci e luoghi di dignità e resistenza", 2013
Coordina Adel Jabbar, sociologo dei processi migratori e interculturali
L'incontro è promosso dall'Associazione onlus "Pace per Gerusalemme - Il Trentino e la Palestina"
Rovereto, Urban Center, Corso Rosmini 58
La lotta all'Isis si fa riconoscendo l'apporto culturale della civiltà araba
di Francesco Prezzi
(20 novembre 2015) Dopo i fatti accaduti venerdì 13 novembre a Parigi con le stragi indiscriminate contro la gente, invece di sviluppare un dibattito intelligente basato sullo studio, la conoscenza, il principio di distinzione, ci si è basati esclusivamente su un vuoto culturale, che il giornalismo servile sta diffondendo a larghe mani.
Lasciamo perdere le sciocchezze del conduttore di Porta a Porta, o la sub cultura di Matteo Salvini che non sa che nella battaglia di Legnano contro il Barbarossa c’era sicuramente un esercito di saraceni mandato da Guglielmo II di Altavilla re di Sicilia, visto che ha finanziato la Lega Lombarda; o le sciocchezze dette dal capogruppo della Lega alla Camera il quale ha inventato gli Sciiti Wahhabiti. Chiediamoci perché gli organi d’informazione continuano a diffondere una specifica interpretazione dell’idea di jiahd. Il termine non vuol dire Guerra Santa, ma Sforzo.
E proprio attorno al concetto di “moratoria” si è giocato il braccio di ferro fra l'istanza parlamentare e quella del Ministro della Difesa che ne voleva la cancellazione nel testo. Che invece è stato approvato con il voto contrario del centrodestra e con l'astensione trasversale di gruppi della maggioranza e della minoranza contrari all'acquisto degli F-35 ma comunque attenti a questa evoluzione.
Rispetto infatti al programma iniziale che prevedeva l'acquisto di 131 caccia, siamo passati in un primo momento a 91 ed ora a 45. Siamo dunque in presenza di un ridimensionamento senz'altro significativo, ascrivibile alla situazione finanziaria del paese ma anche ad una mobilitazione crescente che dall'iniziale isolamento è arrivata a costruire un'opinione pubblica decisamente contraria a questa operazione di riarmo.
Il documento approvato dalla Commissione Difesa non affronta solo la questione F-35 ma il quadro più complessivo del sistema difesa, indicando nella prospettiva europea la chiave per un diverso approccio al problema. Complessivamente i 28 paesi dell'Unione Europea spendono ogni anno circa 260 miliardi di euro per i propri eserciti nazionali, cifra che potrebbe essere più che dimezzata se si andasse nella direzione di un programma europeo di difesa integrata.
Gli atti parlamentari e il documento approvato dalla Commissione Difesa sugli F 35
Il 25 aprile 2014 si svolge a Verona "Arena di Pace e Disarmo". Sarà una giornata di impegno e di festa, con tante testimonianze di pace e musica, promossa da un appello che ha raccolto migliaia di adesioni. Nelle intenzioni, l'Arena vuole essere l'inizio di un percorso comune, con il lancio della campagna per il disarmo e la difesa civile.
Decine di eventi, realizzati in molte città, stanno valorizzando il percorso "verso l'Arena di pace". Il programma della giornata è denso, con tanti ospiti. Dalle ore 12 in piazza Bra, inaugurazione e animazione. Dalle ore 14 interventi, testimonianze, musica, fino a sera.
Che vi sia il bisogno di far sentire la voce della pace contro le spese militari e il programma di acquisto degli F35 non ho dubbi, anche se dobbiamo dirci in tutta onestà che in questi anni l'impegno contro le spese militari ha registrato un forte isolamento politico. Ne è un esempio il fatto che la nostra Regione è stata una delle poche ad esprimersi contro i nuovi cacciabombardieri.
Ugo Morelli
Il conflitto generativo
Città nuova, 2014
È possibile guardare e vivere il conflitto come fatto positivo? Nel suo saggio “Il conflitto generativo” pubblicato da Città Nuova, Ugo Morelli ci introduce ad approccio nuovo ed originale.
Nel linguaggio di ogni giorno e non solo, quando si dice conflitto si intende guerra. Guerra e violenza, pertanto, restano egemoni su vari piani e in particolare nel linguaggio ordinario e nella narrazione storica. Sono proprio la parola “conflitto” e le fenomenologie che essa indica a non avere cittadinanza nel linguaggio e nella prassi. Il conflitto, infatti, è costantemente confuso con la guerra. Quando si dice conflitto, di solito, si intende guerra, indifferentemente.
Non emerge una domanda di conoscenza rispetto alla distinzione tra guerra e conflitto. Né si afferma ancora il bisogno di conoscere rispetto agli incontri tra differenze, culture, interessi, individuazioni e appartenenze diverse, orientamenti e spiegazioni del mondo. Tende anzi a prevalere la negazione. Eppure la conoscenza potrebbe essere la via per riconoscere la generatività del conflitto e la sua distinzione con l’antagonismo e la guerra, con le conseguenti opportunità per la creazione della cooperazione e della pace.
Altri milioni buttati per il caccia dello spreco
Nonostante la discussione in corso in Parlamento e presso l’opinione pubblica il Ministero della Difesa prosegue nella sua marcia di acquisizione dei caccia F-35, addirittura confermando contratti sul lotto numero 9 (da definirsi solo nel 2015). Tutto questo mentre il Governo Renzi sembrava sul punto di ripensare il programma e il Documento presentato dal PD chiedeva una sospensione dei contratti.
(28 marzo 2014) Per “Taglia le ali alle armi” si tratta di un comportamento inaccettabile e che dimostra come le pressioni di chi vuole mantenere alte le spese militari scavalchino qualsiasi sensata considerazione sui caccia F-35.
martedì, 25 marzo 2014 ore 18:00
Nella cornice della Sala Aurora di Palazzo Trentini, a Trento, il Cantiere Afghanistan 2014 propone un confronto dal titolo: Afghanistan: ieri, oggi, domani…
l'uscita delle truppe internazionali, le difficoltà economiche. Afghanistan è il momento di elaborare il passato, prendere in mano il presente e immaginare il futuro.
Ne parliamo con Michele Nardelli, Felicetta Ferraro (Casa Editrice Ponte33) e Bashir Ahang (giornalista).
Durante la serata verrà presentato un video realizzato in Afghanistan da Andrea Bernardi (corrispondente Unimondo).
Trento, Palazzo Trentini, via Manci
L’8 aprile 1971 a Londra si svolse il primo congresso mondiale dei rom. In quell’occasione venne fondata l’International romani union (Irm), si scelse come inno “Jelem Jelem”, composto da Janko Jovanovic, e una bandiera a strisce orizzontali, in alto il colore del cielo, l’azzurro, e in basso il colore della terra, il verde. Al centro una ruota di carro rossa.
Non amo le giornate internazionali dedicate a temi di grande valore, ne colgo l'ipocrisia del non farsene carico in ogni frammento del nostro tempo. Ma se a qualcosa possono servire, ad aprire gli occhi di qualcuno sul dolore quotidiano, in questo caso di un popolo senza terra che non ha mai fatto guerra a nessuno, allora ben vengano e quindi "bahtalo romano dives".
Khorakhanè *
(a forza di essere vento)
dall'album “Anime Salve” (1996) di Fabrizio De Andrè
http://www.musictory.it/musica/Fabrizio+De+Andrè/Khorakhanè
Il cuore rallenta la
testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo
strappato dal vento
a forza di essere vento
Porto il nome di tutti i
battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un
guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione
del viaggio viaggiare
sabato, 22 marzo 2014 ore 20:30
Ci sono spettacoli che nascono per intrattenere, spettacoli che nascono per divertire, spettacoli che nascono per emozionare. Questo spettacolo - a noi piace definirlo “documentario in formato teatrale” - nasce unicamente e solo con uno scopo: quello di ricordare, di “fare memoria"
Docenti Senza Frontiere e Trentino con i Balcani, con il patrocinio di Rai Radio Televisione Italiana per il Sociale, Amnesty International, è lieta di invitarti allo spettacolo teatrale
La Scelta
(e tu cosa avresti fatto?)
di Marco Cortesi e Mara Moschini
Ascolterete quattro storie vere. E nell’epoca dei reality, dove tutto è vero e falso allo stesso tempo, dove ti chiedi: «dove inizia il vero e dove finisce il falso»... ecco in quest’epoca il nostro “vero” è un “vero” un po’ speciale, perché sono quattro storie “vere per davvero”! Quattro storie provenienti da uno dei conflitti più drammatici, sanguinosi, assurdi, ma allo stesso tempo più dimenticati che l’essere umano abbia mai combattuto...” I recenti eventi ai confini dell’Europa orientale riportano alla nostra attenzione l’importanza di supportare e promuovere iniziative educative e culturali che sostengano azioni di democrazia, libertà e pace.
Mattarello, Trento. Sala Polivalente Alberto Perini, via Poli 6
venerdì, 21 marzo 2014 ore 18:00
Celebrando il Capodanno Afghano/Persiano, per lasciare per una volta spazio alla cultura, all’arte e alla musica di un paese in guerra da troppo tempo. Festeggeremo proponendo una selezione di musiche, immagini e sapori dall’Afghanistan.
Trento, Cafè de la Paix
Qualche crepa si era aperta già qualche mese fa con con la scelta del governo Letta di ridimensionare la commessa dei superbombardieri, portandoli da 131 a 91. Ma, in buona sostanza, il quadro non cambiava, tanto che la lobby militar-industriale ha proseguito nel suo cercare di fare proseliti con la portaerei Cavour a magnificare le sorti dell'industria militare italiana.
venerdì, 14 marzo 2014 ore 17:30
Venerdì 14 marzo 2014, alle ore 17.30, presso Palazzo Trentini a Trento
la presentazione del libro di Francesco Pugliese "Abbasso la guerra".
Partecipano con l'autore: Bruno Dorigatti, Lidia Menapace, Michele Nardelli, Sandro Schmid.
Trento, Palazzo Trentini, via Manci