
di Tommaso Iori
(4 giugno 2012) "Storie di vite" è il racconto di una serie di incontri: alcuni ormai sedimentati in amicizia, altri recenti e tutti da approfondire, altri ancora in attesa di compiersi. "Storie di vite" è a sua volta un incontro: non facile, come tutte le "prime volte", ma inevitabilmente coinvolgente.
Venerdì 1 giugno, tra i fiori e le piante di Maso Pez, erano molte infatti le persone che non si erano mai conosciute prima: di certo non conoscevano molti volti i nostri amici moravi, i vignaioli Bogdan Trojak, Lubosz e Jaroslav Osicka e il traduttore Zdenek Vrbik, arrivati per l'occasione dalla repubblica Ceca. E' da loro, da Bogdan in particolare, che tutto è cominciato, ormai diversi anni fa: percorrendo in bicicletta, da sud a nord, i territori un tempo parte dello stesso stato multinazionale, ci siamo imbattuti in uno strano gruppo di vignaioli - gli Autentisti - che ci hanno offerto un racconto originale ed eccentrico della terra morava.
martedì, 29 maggio 2012 ore 09:00
Trento, Vicolo san Marco
giovedì, 24 maggio 2012 ore 20:30

"Sarajevo, il libro dell'assedio"
Serata di presentazione del libro che racconta la più lunga e tragica "blokada" della Storia - a 20 anni dall'inizio delle cronache cruente (4, 5, 6 aprile 1992), nel ventesimo degli annali di sangue. Il taglio dell'acqua e dell'energia elettrica, la penuria di tutto, il freddo, la fame, la morte e le amputazioni per i colpi di granata, la ricerca del cibo e il tiro dei cecchini, le miserie umane e le nobiltà, i sommersi e i salvati nella grande città inerme al tiro dei mortai e dei cecchini distesa nelle valli della Bosna e Miljacka. ... tutto è scritto nelle poesie dell'assedio di Abdulah Sidran dal funebre titolo La bara di Sarajevo, nella sfinita quotidianità dei versi di Izet Sarajlić, nei diari dell'assedio di Marko Vešović, nelle tragiche prose di Dževad Karahasan, nei frammenti abbaglianti di Tvrtko Kulenović, nelle short stories di dolore e disperazione nella città assediata di Miljenko Jergović. Insieme, il drammatico racconto per immagini del fotografo Danilo Krstanović, recentemente scomparso.
Giovedì 24 Maggio 2012 - ore 20.30
Castello del Buonconsiglio, sala refettorio clesiano - Piazza Mostra (Trento)
Partecipano: Andrea Rossini (Osservatorio Balcani e Caucaso), Piero Del Giudice (curatore del libro), Dzevad Karahasan (scrittore) e Michele Nardelli (Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani)
Accompagnamento musicale di Abner Colombo che eseguirà musiche di Johan Sebastian Bach e Eugene Ysaye
Trento, Castello del Buonconsiglio

Lettera rivolta al Direttore de L'Adige
Caro direttore,
ho l'impressione che la polemica sollevata dal suo giornale e rilanciata da molti nei confronti dell'incarico dato dal Forum trentino per la pace e i diritti umani a Federico Zappini mescoli più piani, tanto che personalmente non riesco a capirne i contorni. E quando non capisco, chiedo.
1. Il problema è la persona di Zappini? Ci sono inibizioni per incarichi pubblici nei suoi confronti che sono stati aggirati? Esiste ancora la libertà di pensiero, compresa quella di cambiare idea o semplicemente di fare altro dal passato ad un certo punto della propria vita?
2. Il problema è una presunta scelta discrezionale nel deliberare il suo incarico? Il fatto di aver già svolto più di un anno come volontario in servizio civile al Forum, non era un criterio sufficiente - oltre che analogo a quello adottato con un'altra collaboratrice precedente - per proporlo a lui invece di cercare persone nuove?
3. Il problema è l'ammontare dell'incarico? 46 mila euro lordi per 28 mesi fanno circa mille euro netti al mese. Non sono pochi ma nemmeno, mi pare, scandalosi. Quant'è il minimo sindacale consentito per un giornalista al suo primo incarico in redazione dopo l'esame di idoneità, che più o meno ha l'età di Zappini e forse non tutte le sue responsabilità?
4. Il problema è la cifra in sé, in tempi di crisi e risparmi? L'incarico a Zappini sostituisce quelli dati in precedenza a due collaboratrici part-time, il cui costo complessivo era superiore. Non si chiama risparmio questo?
5. Il problema è che il Forum trentino per la pace e i diritti umani spende soldi? Il Forum non è un ente di volontariato, è un'istituzione pubblica voluta dal Consiglio provinciale e come tale andrebbe trattata. Quante altre istituzioni provinciali hanno un budget ridotto a 76 mila euro annui?
6. Il problema è che si spendono soldi per la pace? Il bilancio del Ministero della difesa italiano ammonta a oltre venti miliardi di euro, e pochi lo criticano. E' possibile invece prevenire i conflitti, proporre azioni di dialogo e mediazione, costruire una cultura della pace, elaborare le memorie divise e superare la violenza a gratis?
Le ripeto, direttore, dov'è il problema?
Io sì ne vedo uno, ma diverso. Sta nel fatto che poco o nulla si è dibattuto su cosa realmente abbia realizzato nei mesi e anni scorsi il Forum, anche ma non solo con il contributo di Zappini. Delle decine di iniziative in giro per il Trentino, per costruire dal basso, a volte nel silenzio dei media, momenti di pensiero e azione verso una società meno violenta. Anche mettendo in discussione lo stesso mondo della pace, per farlo uscire dalle retoriche dei buoni e cattivi, e aiutare a capire il tempo complesso in cui viviamo. Ponti di dialogo e domande aperte alla curiosa partecipazione di molti, non polemiche gridate. Parliamo di questo?
Cordialmente
Mauro Cereghini, volontario Associazione Trentino con il Kossovo, che aderisce al Forum trentino per la pace e i diritti umani

Il comunicato dei componenti del Consiglio del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani
(1 giugno 2012) In merito alle pesanti critiche apparse negli ultimi giorni sulla stampa nei confronti di Federico Zappini, del presidente Michele Nardelli e indirettamente del direttivo stesso del Forum trentino per la pace e i diritti umani, vanno fatte alcune fondamentali precisazioni che smentiscono quanto pubblicato. La stampa ha, infatti, criticato l'affidamento di un incarico a Zappini per un importo complessivo di 46.700 euro, senza chiarire che si tratta di un incarico per 28 mesi di lavoro a tempo pieno.
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di Micaela Bertoldi
(24 maggio 2012) E' proprio vero che, come scrisse Fedro, "Peras imposti Iuppiter nobis duas" e cioè che Giove impose agli uomini due bisacce: quella dei vizi degli altri tenuta bene in vista, quella dei propri tenuta invece ben nascosta dietro la schiena.
E' questa la sensazione chiara che si ha leggendo la presa di posizione di Ilda Sangalli Riedmiller (Sinistra per Israele)e di Giuseppe Franchetti (Presidente Federazione Sionistica) a proposito della replica da loro scritta ad una riflessione condotta dal Presidente del Forum per la pace e i diritti umani Michele Nardelli sulla situazione che contraddistingue i rapporti tra Palestina e Israele.
giovedì, 17 maggio 2012 ore 17:00
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Nell'ambito di "Officina Medio Oriente" presso Sala Conferenze della Fondazione Caritro di Trento, in via Garibaldi 33, si svolgerà un incontro pubblico con
David Gerbi (esule libico di origine ebraica, psicologo e operatore di pace)
dal titolo "Una o più patrie? Tra esilio e appartenenze"
Intervengono: Micaela Bertoldi e Michele Nardelli
Introduce: Erica Mondini
Trento, Fondazione Caritro, via Garibaldi 33
lunedì, 21 maggio 2012 ore 17:30
Trento, Galleria Garbari 12 (sede Forum)

di Michele Nardelli
(1 giugno 2012) Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Se ne sta parlando con titoli di rilievo che mai aveva ricevuto fino ad oggi, nonostante un agire che prosegue ininterrottamente dal 1991 quando il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento decise con una votazione pressoché unanime (e il solo voto contrario del MSI) che la pace era troppo importante per limitarsi ad esibirla nelle ricorrenze o semplicemente gridata nelle piazze quando ormai si era perduta. Che dunque occorreva dotarsi di uno strumento permanente di studio, elaborazione e condivisione della cultura pace e dei diritti umani. Così, grazie alla Legge Provinciale n.11/91 "Promozione e diffusione della cultura della pace", nacque il Forum.
Fu quello un anno cruciale che cambiò il mondo. Trasformazioni che richiedevano anche a chi era impegnato sul terreno della pace di interrogarsi sulla natura delle "nuove guerre" per accaparrarsi il petrolio e per trasformare la fine dei regimi comunisti in un'occasione per insediare vecchie nomenclature e nuovi criminali. Occorrevano sguardi diversi, capaci di leggere queste trasformazioni e di non consegnare la pace a quelle cancellerie che conoscevano solo il linguaggio delle armi. Insomma, un nuovo pensiero e nell'arco di qualche mese in questa terra presero corpo il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e l'Unip, l'Università internazionale delle istituzioni e dei popoli per la Pace.
Realtà che hanno contribuito a fare diversa questa terra. Diventata non a caso un punto di riferimento della diplomazia parallela e della cooperazione di comunità.

di Giorgio Beretta, www.unimondo.org
(14 Maggio 2012) Quasi 127 milioni di armamenti per la "dittatura monopartitica" del Turkmenistan (tra cui elicotteri per uso militare, fucili d'assalto, lanciagranate e pistole della ditta Beretta già consegnati); oltre 99 milioni di euro di armi alla Russia di cui si sa solo di 10 autocarri protetti Iveco; una nave d'assalto anfibia da 416 milioni di euro all'Algeria; "prestazione di servizi" da parte del Ministero della Difesa alle Forze armate egiziane nel pieno delle rivolte popolari e oltre 30 milioni di armi destinate al "regime autoritario" del Gabon.
Sono solo alcune delle esportazioni autorizzate dal governo Berlusconi nel 2011 sulle quali il rapporto del Consigliere militare del presidente Monti ha steso un velo di silenzio. Ma che si scoprono spulciando le oltre 2500 pagine dell'intera Relazione consegnata al Senato l'8 maggio scorso che Unimondo presenta qui in anteprima. Andiamo con ordine.
martedì, 8 maggio 2012 ore 17:00
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Il Forum Trentino per la Pace ed i Diritti Umani presenta
"Guerra Lontana, Guerra vicina, guerra dentro di noi. Tra empatia e aggressività"
Categorizziamo come dis-umane le azioni che riteniamo incomprensibili, in modo particolare quelle che derivano dall'aggressività umana. Lo facciamo descivendo le categorie del "bene" e del "male", ponendoci in maniera rassicurante nella prima e allontanando da noi i componenti che riteniamo facciano parte della seconda. Ma siamo davvero sicuri che gli esseri umani si possano dividere così facilmente in buoni e cattivi, in vittime e carnefici? Siamo certi che i comportamenti umani cooperativi e antagonistici siano divisi da un muro invalicabile e non possano convivere tranquillamente nella stessa persona? Come possiamo escludere che nel nostro comportamento e nella nostra mente sorga irrefrenabile la passione per l'aggressività, per la violenza, addirittura il piacere per la guerra e per l'uccidere?
Un dialogo attorno ad una scandalosa verità: più che un'incarnazione del Male la guerra è in ogni epoca una costante della dimensione umana. Un momento di riflessione sulla necessità di assumere l'analisi dell'elaborazione dei conflitti - intesi come incontro tra differenze - come compito fondamentale, sia per comprendere quando gli esiti sono cooperativi o antagonistici, sia per immaginare il modo più opportuno di sostenere forme di elaborazione non distruttive.
Partecipano:
Ugo Morelli, Professore di Psicologia del lavoro e dell'organizzazione e di Psicologia della creatività e dell'innovazione;
Michele Nardelli, Presidente del Forum Trentino per la pace ed i diritti umani;
Modera l'incontro:
Enrico Franco, Direttore del Corriere del Trentino.
L'iniziativa si inserisce nella più ampia cornice della rassegna "L'odore della guerra. Guerra vicina, Guerra lontana." realizzata dall'associazione 46° Parallelo, in collaborazione con Comune di Rovereto, Fondazione Museo Storico del Trentino, Cgil del Trentino e Arci.
Per ulteriori informazioni - federico.serviziocivile@forumpace.it
Siti internet - www.forumpace.it
Trento, strada romana del SASS, Piazza Battisti

di Duccio Canestrini
Questo articolo è stato pubblicato venerdì 11 maggio 2012 sul quotidiano "L'Adige"
Non ha torto il signor Merlino (come il mago?) che ha caricato in internet un video di Belen Rodriguez, accompagnato da un testo durissimo. Il testo non è della showgirl. Parla di questa Italia da un suicidio al giorno. Per debiti, mancanza di lavoro, zero futuro. Dice che ormai il solo modo per farsi ascoltare su questi temi che riguardano tutti noi è mostrare le foto - calamita di Belen. Anche se non c'entrano niente. Parla di questa Italia dove si scende in piazza al top dell'entusiasmo per squadre di calcio corrotte. E, ancora, non ce ne frega niente. Neorealismo? No, questo è neosurrealismo. Ma per fortuna sono in molti - auspicabilmente altrettanti - che si chiedono se vi sia un fondo da toccare, e quale sia il limite.

(1 giugno 2012) Fra i tanti messaggi che mi arrivano in queste ore, quello di Francesca Bottari è forse quello che ho sentito più vicino, non tanto sul piano della solidarietà, quanto piuttosto nell'esplicare il valore delle persone che in questi mesi hanno lavorato in questo cammino. Perché nel Forum, contrariamente a quel che qualcuno malignamente ritiene (anche forse perché non conosce pratiche diverse), operano persone, non portaborse o ruffiani. Giovani, curiosi, intelligenti, belli e puliti dentro.
di Francesca Bottari
Oggi 31 maggio 2012 finisco il mio percorso (18 mesi) come volontaria in servizio civile al Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani. Mai avrei voluto concludere un tale cammino con una eco tanto amara nell'animo. Non immaginavo di dover scontrarmi con una dialettica che personalmente non ritengo costruttiva nemmeno all'interno di una tifoseria da stadio. Dove "buono e cattivo" si palleggiano parole e battute prive di sobria criticità. Dove l'attacco viene sferzato e imperterrito infanga chi, invece di essere ascoltato per comprendere i motivi di quello che ha fatto e che fa, viene solamente aggredito.
sabato, 28 aprile 2012 ore 17:00

Sabato 28 aprile 2012, alle ore 17.00 presso l'Oratorio Centro Giovanile Piamartina di Roseto degli Abruzzi si svolgerà la presentazione del libro "Darsi il tempo. Idee e pratiche per un'altra cooperazione internazionale".
Partecipa Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la pace e i Diritti Umani.
L'incontro è promosso dalle associazioni della società civile di Roseto. A seguire aperitivo e musica.
Roseto degli Abruzzi (Te)
lunedì, 30 aprile 2012 ore 09:30
Roseto degli Abruzzi