Pace e diritti umani

venerdì, 14 dicembre 2012 ore 17:30

La nostra patria è la gente da servire
Chaplin

Obiezione di coscienza e servizio civile: i valori di ieri, le motivazioni di oggi, le speranze di domani 

In occasione del 40° anniversario della legge 15 dicembre 1972 n. 772  anche a Trento si è sentita l'esigenza di organizzare un appuntamento di riflessione condivisa che tenti di ragionare attorno al passato, al presente e al futuro dell'esperimento di partecipazione e attivazione sociale rappresentato prima dall'obiezione di coscienza e poi dal servizio civile.

Un incrocio di esperienze nella prospettiva di un percorso comune che guardi con fiducia al domani.

Trento, Sala Rosa del Palazzo della Regione, Piazza Dante

il manifesto

martedì, 4 dicembre 2012 ore 18:00

La Palestina dopo il voto delle Nazioni Unite. Conflitto e relazioni
Milo Manara

Incontro dell'Associazione Mezzaluna fertile del Mediterraneo

La riunione assume un particolare valore per effetto dalla risoluzione approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha riconosciuto lo stato di Palestina come osservatore non membro dell'ONU. Proprio nei giorni precedenti l'associazione è stata protagonista di un nuovo appello firmato da molte personalità italiane (www.mezzalunafertile.wordpress.com) che ha contribuito in maniera significativa a far sì che l'Italia si esprimesse favorevolmente al riconoscimento. La risposta da parte del Governo di Israele è stato l'annuncio di nuovi tremila insediamenti, alla faccia della legalità internazionale. Ne parleremo proprio martedì con Ali Rashid che sarà presente all'incontro, nel corso del quale faremo il punto sulle varie attività, sul progetto Vino di Cana e sviluppo rurale in Palestina. Passa parola.

Trento, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, vicolo San Marco 1

lunedì, 3 dicembre 2012 ore 17:30

Consiglio della Pace e dei Diritti Umani
Ai consiglieri del Forum trentino per la pace e i diritti umani

Con la presente si trasmette la convocazione del consiglio del Forum previsto per il giorno lunedì 3 dicembre 2012 ad ore 17.30 presso la nuova sede del Cafè per la Paix, Passaggio Osele 6/8 (entrata da via Suffragio) a Trento.
Si chiede cortesemente la vostra presenza.

Trento, Café de la Paix, Passaggio Teatro Osele

venerdì, 30 novembre 2012 ore 15:00

Autonomia, un modello per la risoluzione dei conflitti nello spazio post sovietico?
Nagorno Karabakh

The Autonomy of Trentino-Alto
Adige/Südtirol: A Model for Conflict Resolution in the Post-Soviet Space?

Seminario e tavola rotonda promosso dal Cerpic e Fbk

Trento, via S.Croce 77

Il programma

venerdì, 23 novembre 2012 ore 17:00

Il cantiere Afghanistan 2014
Il logo della cantiere

Si svolgerà a Trento il prossimo 23 novembre, alle ore 17.00, l'incontro dei promotori e collaboratori del cantiere "Afghanistan 2014" per fare il punto sulle attività realizzate, quelle in programmazione e il piano di lavoro per il 2013. Parteciperanno i rappresentanti della diaspora afghana provenienti da varie regioni italiane.

Trento, sede Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

Il documento progettuale aggiornato

Finalmente il Café de la Paix
Il Café de la Paix

(27 novembre 2012) Dalla collaborazione tra l'Associazione Culturale Café Culture e il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani nasce il circolo culturale Café de la Paix. Il Café apre i battenti giovedì 29 novembre a Trento in Passaggio Teatro Osele (fra via del Suffragio e piazza della Mostra) e vuole rappresentare un luogo d'incontro, condivisione e sperimentazione.

Il Café de la Paix sarà uno spazio dove mangiare e bere qualcosa di buono. Offrirà la possibilità di ascoltare musica, assistere a performance, incontrare artisti, partecipare a presentazioni di libri, racconti di viaggio e altro ancora. Attraverso il Café de la Paix intendiamo anche contribuire a valorizzare questa parte del centro storico di Trento, sfruttando spazi fino ad ora rimasti ai margini della vita cittadina.

Siamo felici di potervi invitare alla conferenza stampa di presentazione del Cafè de la Paix che si terrà martedì 27 novembre 2012, ore 11.00 c/o Cafè de la Paix, Passaggio Osele 6/8 (Trento)

Sarà l'occasione per descrivere le attività che all'interno dello spazio si svolgeranno e per spiegare i motivi che hanno portato il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani a sostenere questa nuova iniziativa di socialità, promozione culturale e approfondimento.

Per maggiori informazioni: 3473242667 (Federico Zappini), 3468639590
(Francesca Quadrelli)

mercoledì, 21 novembre 2012 ore 18:00

Il volto di Ulisse, metafora del limite
Il volto di Ulisse

Nell'ambito della manifestazione "Bekim Fehmiu, dalla Jugoslavia a Hollywood, il viaggio dell'Ulisse venuto dai Balcani mercoledì 21 novembre si tiene l'incontro

Il volto di Ulisse, metafora del limite.
"Serata dedicata a Bekim Fehmiu"

Con Vinicio Capossela, Giuseppe Colangelo e Michele Nardelli

Firenze, Vicolo di Santa Maria Maggiore 1, Casa della creatività

il poster dell\'iniziativa

sabato, 17 novembre 2012 ore 18:30

La lentezza
Logo

Inaugurazione della 21 Rassegna Internazionale di Satira e Umorismo: La lentezza. Promossa dallo Studio d'arte Andromeda di Trento

Sabato 17 novembre 2012
Ore 16.30 premiazione presso la Sala Rosa della Regione
Ore 18.30 Inaugurazione presso la Sala di Rappresentanza

Mostra aperta dal 17 al 30 novembre 2012. Orario lun/sab 10.30/19.30. Domenica chiuso.

Trento, Palazzo della Regione, Piazza Dante

mercoledì, 14 novembre 2012 ore 21:00

La ginestra
Ginestra

La ginestra. O il fiore del deserto. Spettacolo teatrale

Regia Michela Embrìaco - Voce Narrante: Michela Embrìaco - Voce Narrante: Tommaso Lonardi - Musica dal vivo: Corrado Bungaro - Fotografie e Flipbook: Pierluigi Cattani Faggion

"E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce".

Nel lavoro teatrale di Multiversoteatro, il testo della lirica è interpretato nella sua integrità da Michela Embrìaco e Tommaso Lonardi.  La voce e il corpo degli attori  si fanno strumenti e lavorano insieme alla musica di Corrado Bungaro e alle immagini di Pierluigi Cattani Faggion, in una partitura unica multidimensionale dove il ritmo lega la lirica leopardiana alla musica e al flipbook fotografico realizzato sull'autostrada A4. I temi del rapporto uomo-natura e del limite sono riportati in chiave simbolica nella
contemporaneità, dove il genere umano, con la tecnologia e l'industria, cerca di costruire una specie di natura 2.0, apparentemente più controllabile e meno pericolosa della natura originaria, ma nella quale vive altrettanto precariamente e che è in grado di compromettere la vita dei singoli, delle comunità e, talvolta, della natura stessa.

Trento, Spazio Off, via Venezia 5

Cara Europa. Israele, Palestina e molto altro...
Palestina

di Federico Zappini


Cara Europa,
so che guardi anche tu con apprensione alle notizie che arrivano da Gaza, Tel Aviv e Gerusalemme. So che tendi l'orecchio e in cuor tuo speri che non siano fondate le voci di un imminente attacco di terra dell'esercito israeliano. Non servirebbe il verificarsi di questa eventualità per essere preoccupati, non servirebbe altro sangue per rendere la situazione insopportabile. Principessa Europa, stiamo parlando delle terre nelle quali la mitologia greca pone le tue origini. Territori magici, territori fertili, territori traditi che non si possono che amare. Stiamo parlando delle tua casa e di una parte importante della tua storia.

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Il vicino oriente e la follia che si sta preparando
Gaza

di Ali Rashid

(18 novembre 2012) Gli sviluppi militari dell'offensiva israeliana su Gaza sono imprevedibili e potrebbero sfuggire di mano. Il ministro della Difesa israeliano Barak ha espresso la sua determinazione a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati e continua ad ammassare truppe di terra nella zona richiamando altri riservisti. A Barak bisogna ricordare che, a partire dalla guerra contro il Libano del 2006, nessuna operazione militare israeliana ha raggiunto i suoi obiettivi. Gli unici risultati raggiunti finora da questo attacco sono la morte definitiva dell'accordo di Camp David con l'Egitto, il rafforzamento di Hamas sul piano regionale a scapito dell'indebolimento di Abu Mazen e dell'Anp e, di conseguenza, della possibilità di rinascita del processo di pace.

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Conflitto in Medio Oriente. Un nuovo appello di Moni Ovadia e Ali Rashid
Abu Mazen alle Nazioni Unite

(28 novembre 2012) Quattro anni fa, in quei drammatici giorni che seguirono l'assedio di Gaza, lanciammo un appello dal titolo: "La questione morale del nostro tempo". Rappresentava il tentativo non solo di uscire dalla spirale della guerra ma anche dai rituali dello schierarsi con le parti in conflitto, per provare ad indicare una prospettiva diversa, capace di modificare il nostro sguardo su un conflitto che affonda le proprie radici nel cuore di tenebra dell'Europa e del suo Novecento.

Si avviò una carovana. Si nutriva di culture e di storie che la guerra intendeva cancellare, di resistenza nonviolenta a dispetto della chiamata alle armi, di relazioni fra territori e persone nell'intento di valorizzare luoghi e saperi che nell'intreccio del Mediterraneo hanno costruito straordinarie civiltà niente affatto in conflitto. Una rete fittissima di esperienze che hanno interagito con la "primavera araba" dopo la quale niente è più come prima.

Oggi la storia sembra ripetersi, quasi a voler abbattere i ponti di dialogo costruiti a fatica nel contesto dei grandi cambiamenti di questo tempo. Di nuovo assistiamo impotenti al dilagare della guerra. Le popolazioni civili vedono aggiungersi nuove sofferenze e nuove distruzioni, tanto in Palestina dove nuovi lutti si aggiungono ad una interminabile lista del dolore, quanto in Israele dove un numero pur minore di vittime non attenua lo stato di tensione e di paura. Per entrambi, l'insicurezza e l'incertezza del domani avviliscono l'esistenza ed offuscano le menti.

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Bekim Fehmiu: le piume e il sangue
Le mani e il sangue

di Dejan Atanackovic *

In questi giorni a Firenze una mostra dedicata all'Ulisse venuto dai Balcani: Bekim Fehmiu. Pubblichiamo il discorso tenuto all'inaugurazione da Dejan Atanackovic, docente e artista che si divide tra Firenze e Belgrado

(20 novembre 2012) Non ho meritato l'invito per dare un mio contributo
all'inaugurazione di una mostra dedicata a Bekim Fehmiu per la conoscenza del suo lavoro. Al contrario, per me la sua è un'immagine un po' leggendaria, un volto d'infanzia, un simbolo "pop" della mia adolescenza. E in effetti, di lui si sapeva poco.

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lunedì, 19 novembre 2012 ore 17:00

Misura

Presentazione del numero 11/2012 della rivista Multiverso dedicata al tema "La misura" a cura di Luigi Gaudino e Mauro Pascolini

La misura è uno dei fondamenti su cui si basa la scienza; molte delle attività dell'uomo, se non tutte, sono riconducibili a qualcosa di misurabile. Essa implica il desiderio di ordine, di regola, di controllo; è la negazione del caos, l'opposto dell'eccesso. La misura è però necessariamente confronto e paragone; aspira all'oggettività ma presuppone delle scelte e si fonda su interpretazioni che segnano profondamente il nostro vivere, ancor più nei momenti di crisi dell'economia, della politica, dei modelli di sviluppo. Di fronte alla complessità del presente e alle difficoltà di orientarsi fra i numeri del mercato, della tecnologia e delle dinamiche sociali, è indispensabile trovare una nuova alleanza fra scienza e democrazia, dare un nuovo senso alla ‘misura' e tramite un'etica della responsabilità un nuovo peso a parole come equità, sobrietà, rigore, partecipazione.

Aula Kessler, Facoltà di Sociologia, Via Verdi - Trento

La locandina del\'incontro

L'Ulisse venuto dai Balcani
Bekim Fehmiu e Irene Papas

Questo articolo appare oggi come editoriale sul quotidiano "L'Adige" in occasione dell'evento dedicato a Bekim Fehmiu, l'Ulisse venuto dai Balcani 

di Michele Nardelli

(28 ottobre 2012) Sapevamo di esplorare un territorio immenso. Quando abbiamo scelto il tema del "limite" per il nostro indagare sulla pace avevamo consapevolezza che non avremmo scavato solo sulla questione - peraltro centrale - della limitatezza delle risorse all'origine delle guerre moderne. Il "limite" riguarda i nostri modelli di sviluppo, i consumi e gli stili di vita, le barriere che ci siamo dati nel diritto di circolazione delle persone (i confini), l'esplorazione dei territori della ricerca e dell'eticamente lecito, le nostre vite di corsa...

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